Salve, sono un ragazzo di 22 anni. Ad Ottobre scorso ho effettuato una cura per infezione da candida
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Salve, sono un ragazzo di 22 anni. Ad Ottobre scorso ho effettuato una cura per infezione da candida tramite capsule al fluconazolo e pomata.
Durante la quarantena ho sperimentato nuovamente gli stessi sintomi ma non ho potuto rivolgermi ad uno specialista. Quest'estate ho rieffettuato la stessa cura di Ottobre ma i sintomi non sono scomparsi.
Leggendo su internet, ho trovato che il frequente uso di antibiotici può portare ad uno squilibrio della microflora intestinale e favorire l'insorgenza della candida. Io, in effetti, ho sempre preso tanti antibiotici per via di frequenti tonsilliti. In termini di candida sono quindi recidivante e non so come fare smettere la fuoriuscita dei sintomi. Sto provando a curare l'alimentazione ma ho letto anche che è necessario affiancare altre cure antimicotiche.
Grazie per l'attenzione
Durante la quarantena ho sperimentato nuovamente gli stessi sintomi ma non ho potuto rivolgermi ad uno specialista. Quest'estate ho rieffettuato la stessa cura di Ottobre ma i sintomi non sono scomparsi.
Leggendo su internet, ho trovato che il frequente uso di antibiotici può portare ad uno squilibrio della microflora intestinale e favorire l'insorgenza della candida. Io, in effetti, ho sempre preso tanti antibiotici per via di frequenti tonsilliti. In termini di candida sono quindi recidivante e non so come fare smettere la fuoriuscita dei sintomi. Sto provando a curare l'alimentazione ma ho letto anche che è necessario affiancare altre cure antimicotiche.
Grazie per l'attenzione
E' evidente che se lei non risolve stabilmente le sue tonsilliti e non la smette di riempirsi di antibiotici non farà altro che rovinarsi e non solo a livello del microbioma intestinale: tenga present eche ripristinare un equilibrio alterato da un ciclo di antibiotcii richiede non meno di due mesi di ottimo comportamento nutrizionale e metabolico. Non posso sapere se quanto riferisce sia realmente determinato dalla candidiasi (francamente poco frequente) o se sia una balano-postite da alterato rapporto prepuzio-glande che ogni tanto si ripresenta. Cerchi un buon andrologo che riveda per intero la sua situazione e decida nel merito. Cerchi un buon otorinolaringoiatra per verificare l'opportunità della tonsillectomia. Inseguire ora l'una ora l'altra non porta da nessuna parte e fa solo danni.
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consideri anche che spesso il circolo vizioso delle recidive di candida al glande può essere interrotto solo dalla circoncisione per eliminare quell'ambiente caldo umido favorevole alla persistenza della candida tra prepuzio e glande
Vorrei sapere se la natura micotica della sua infezione si basa su un test micologico su tampone o nasce da una ipotesi alla semplice ispezione, cosa abbastanza frequente e spesso errata. Spesso poi la presenza di funghi si accompagna ad altri patogeni di natura batterica con il formarsi di una flora mista di più difficile eradicazione. In molti casi la presenza di una infezione delle vie seminali con sperma infetto provoca e sostiene una balano-postite che tende a recidivare anche dopo apparenti guarigioni, magari favorita dalla presenza di un prepuzio esuberante che crea un ambiente ottimale alla proliferazione mico-batterica. Le consiglio una visita andrologica accurata per escludere una prostato-vescicolite spesso asintomatica e verificare la possibile infezione seminale causa probabile del reiterarsi della sua situazione.
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