Salve, sono un ragazzo di 21, frequento l'università ed ho una relazione a distanza. Prima della pan

20 risposte
Salve, sono un ragazzo di 21, frequento l'università ed ho una relazione a distanza. Prima della pandemia soffrivo d'ansia ma in maniera molto superficiale, quasi mai diciamo. Da novembre 2020 diciamo ho iniziato a vivere di nuovo giorni d'ansia e ultimamente anche molto intensi. Sono state settimane molto brutte con ansia e senso di tristezza. Attualmente la cosa è migliorata ma ogni tanto ho dei momenti d'ansia ma senza un motivo valido anche non pensando a nulla. Ci sono stati anche giorni dove anche pensare di uscire mi metteva ansia, ora invece e come se fosse scomparsa...Mi sto avvicinando alla meditazione perchè ho saputo dei benefici che può portare. Aggiungerei che sono una persona ossessionata dal controllo e che pensa sempre al futuro, ma questi episodi avvengono anche quando non penso a nulla.Secondo voi da cosa può provenire quest'ansia? Grazie in anticipo..
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso. RItengo fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico per indagare le cause, origini e fattori di mantenimento dei sintomi, onde evitare che la situazione possa irrigidirsi. Sarebbe importante, a mio avviso, indagare questa tematica del controllo e tutti i disagi che essa comporta.
Cordialmente, dott. FDL

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Da dove proviene è una di quelle domande che meritano una risposta all'altezza. Onestamente non so risponderti adesso, occorrerebbe fare un ricerca insieme. Ti dirò di più, a me in base a quello che hai scritto viene anche un'altra domanda. Cosa vuole dirmi questa ansia? Il fatto molto positivo è che tu abbia trovato nella meditazione una sorta di strategia per affrontarla. Mi viene da pensare che potresti trovarne molte altre.
Spero di esserti stata utile , anche se so di non aver risposto alla tua domanda, almeno nello spingerti a interrogarti ancora.
Salve. In genere, ansia e attacchi di panico sono molto collegati al bisogno di controllare. E, la pandemia, è una situazione che mette a contatto con la difficoltà a controllare. Per chi vive continuamente in uno stato di controllo, può accentuare le difficoltà. Distinti saluti
Buonasera, mi spiace per il suo disagio. In base alle informazioni che ha raccontato, le consiglio di approfondire la situazione con un terapeuta cognitivo-comportamentale che la saprà sicuramente aiutare. Se l’ansia si è generalizzata, è normale che le capito anche in situazioni apparentemente tranquille. Rimango a disposizione, un caro saluto.
Buonasera,
se provi l'ansia, un motivo c'è. Potresti avere difficoltà a individuarlo o forse ti viene automatico sminuire alcuni pensieri, non considerandoli abbastanza "validi". Accenni già a una possibile risposta alla tua domanda, quando parli della necessità di controllo e dei pensieri riguardanti il futuro. Visto che non è possibile avere sempre tutto sotto controllo, le persone che ne sentono (per motivi da comprendere) un forte bisogno, spesso provano l'ansia. Succede perché le cose vanno diversamente dal previsto o semplicemente perché non si sa come andranno. Lo stesso ragionamento vale per il futuro. Lo possiamo influenzare per diversi aspetti, ma non lo possiamo prevedere con certezza. E la mancanza di certezza per qualcuno è fonte di ansia. Questo tipo di ragionamento col tempo può diventare talmente automatico, che sembra che l'ansia si presenti senza pensare a nulla o senza un motivo "valido". La meditazione è ottima e può dare grandi benefici. Qualche volta però non basta, soprattutto se il problema si protrae da tempo o se continua a ripresentarsi. In questo caso può essere utile un aiuto di tipo psicologico per comprendere il meccanismo disfunzionale e affrontarlo. Spero di averti risposto almeno in parte, senza conoscerti è difficile essere più concreti. Cordialmente, Dott.ssa Katarina Faggionato
Caro ragazzo, immagino come tu possa sentirti e comprendo come questa “altalena” di sensazioni possa lasciarti confuso.
L’iniziativa della meditazione, così come quella di rivolgerti ad uno psicologo che possa aiutarti ad esplorare cosa stai vivendo, è una buona risorsa, affatto scontata.
Vorrei darti una risposta più focalizzata e dirti che l’ansia è come una campanella d’allarme: ti segnala che c’è un potenziale pericolo, una fonte di disagio o sofferenza e il fatto che tu ora non ne comprenda l’origine, non è insolito.
Penso che conoscerti, comprendere il tuo punto di vista e accompagnare il tuo interlocutore nel tuo vissuto, possa fare chiarezza in te e, di conseguenza, trovare gli strumenti migliori per fronteggiare questo “allarme”.
Mi tengo a disposizione, un caro saluto, dott.ssa Giulia Grechi
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Salve,
Anche nei momenti in cui ci sembra che non stia accadendo nulla di particolare si può presentare uno stato ansioso, come dal nulla. La verità è che si nasconde sempre una spiegazione, l'ansia ha sempre un significato. Un percorso psicologico potrebbe aiutarla a capire meglio questi stato ansiosi che la accompagnano da un po' di tempo a questa parte. Per quanto riguarda la meditazione penso che sia un ottimo modo in cui può imparare a gestire meglio i suoi sintomi nella quotidianità, ma il mio consiglio è quello di intraprendere comunque un percorso terapeutico. Le faccio i miei migliori auguri, un saluto
Salve un modello teorico spiega la sua sua situazione come il risultato di un conflitto interno fra due istanze. Ora questa definizione utile a livello didattico nella pratica del lavoro psicoterapeutico consiste nel comprendere concretamente quali sono gli specifici elementi presenti in quella determinata persona e lavorarci per farli emergere e quindi modificare gli equilibri interni e infine avere più possibilità. Ora perché non contattare uno specialista e vedere in concreto come si fa e provare a cambiare gli equilibri che le provocano disagio? Un cordiale saluto
Buonasera, immagino sia difficile, in questo momento per lei godersi pienamente la sua vita quotidiana. L'ansia è una emozione funzionale alla sopravvivenza e, entro certi limiti, funzionale alle prestazioni. Quando diventa eccessiva può tuttavia compromettere il funzionamento familiare, sociale, lavorativo e scolastico. In alcuni momenti della nostra vita è possibile che questa emozione prenda il sopravvento diventando appunto disfunzionale. Sono tanti i fattori che possono contribuire a problematiche legate all'ansia, ma sicuramente lo stile di pensiero è fondamentale. Le consiglio pertanto di intraprendere un percorso psicologico per acquisire consapevolezza in merito ai pensieri che generano l'ansia: si tratta molto spesso di distorsioni cognitive. Non è infatti l'evento in sé a generare una determinata emozione quanto piuttosto l'interpretazione che ne facciamo. La invito a prendersi cura di sé e chiedere aiuto senza timore. La saluto e resto a sua disposizione.
Dott.ssa Annalisa Lombardi
Buonasera, mentre racconta il suo vissuto in merito all'ansia, aggiunge come informazione di avere una relazione a distanza: in che modo questa influisce (se influisce) sulla sua emotività?
La sua presentazione come un giovane universitario è utile - a mio avviso- se lei avrà voglia di capire qualcosa in relazione alla sintomatologia che ogni tanto torna, la causa non è detto che là si trove, però è di buon augurio se la meditazione gli è stata utile perche vuol dire che oltre a
"una persona ossessionata dal controllo e che pensa sempre al futuro,"
si è dato una parentesi nel presente.
Dato che si rivolge a noi, forse, ha già pensato a iniziare
un percorso psicologico ... ?
Caro ragazzo, per rispondere alla tua domanda sarebbe necessario potertene fare altre. Ognuno è diverso e sicuramente anche un sentimento come l'ansia ha origini e modi di esprimersi assai personali.
Mi rendo disponibile anche per un consulto online se dovessi averne bisogno.
Un saluto,
Rosella Pettinari
Buongiorno, racconta di numerose situazioni, per le quali sarebbe consigliato un approfondimento piuttosto che una risposta risolutoria. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Salve, percepisco il disagio nel vivere questo malessere e sicuramente la sua tendenza al controllo è ricollegabile all'ansia. Proiettarsi sempre nel futuro non le permette di vivere il presente e credo che con un percorso di sostegno psicologico lei possa imparare a vivere i il presente, scoprendo anche l'origine della sua ansia, dandole un significato e per questo comprenderla come un segnale che il suo corpo le sta inviando. Si dia il permesso di ascoltarlo e di concedere maggior spazio alle emozioni, vedrà che così ci sarà una soluzione.
Un caro saluto
Dott.ssa Martina Russo
Buongiorno, purtroppo non ci sono sufficienti informazioni per capire da cosa dipenda la sua ansia. Certamente non si può controllare tutto, potrebbe provare a prenotare un appuntamento con uno psicologo e condividere la sua problematica per capire se questo la aiuta ad avere la risposta che cerca.
Un caro saluto
Dott.Claudio Cucina
Buonasera gentile utente,
Mi dispiace molto per il disagio che ha espresso in queste parole. Dalla situazione che ha descritto l’emozione di ansia che prova sembrerebbe generalizzata a più situazioni e pervasiva. Per quanto in realtà l’ansia, a livelli normali, sia funzionale al nostro corpo perché ci permette di prepararci ad affrontare un eventuale pericolo, quando raggiunge livelli estremi diventa debilitante e può interferire con le attività quotidiane, lavorative, sociali, affettive. La meditazione può sicuramente essere un valido strumento per imparare a “stare” nel presente, ritengo tuttavia che una psicoterapia possa condurla a una maggiore consapevolezza dei pensieri che stanno alla base di questa ansia e che possa fornirle ulteriori strumenti cognitivi e comportamentali per gestirla. Cordiali saluti, Dott.ssa Liguori Sara Nargis
Gentile ragazzo,
non è facile specificare dalle parole che ha scritto, i motivi della sua ansia. Posso però dire che l'ossessione del controllo, come riferisce, o pensare sempre al futuro sono condizioni e pensieri che possono incidere sullo stato d'ansia. Approfondire la questione con uno psicologo potrebbe essere di aiuto. Un cordiale saluto
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
Gentile utente di mio Dottore,
partiamo dal presupposto che l’ansia è una componente emotiva insita in ognuno di noi; un po’ come quando lei dice di provare ansia prima della pandemia.
Riferisce poi che da novembre ha riscontrato una esacerbazione dei sintomi non in momenti specifici ma “libera” , “fluttuante” e piuttosto invalidante, al punto da impedirle di uscire di casa.
Cosa sta succedendo in questo periodo?
Provi a sintonizzarsi sui suoi vissuti, su quello che sta sperimentando ora.
Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento.
Saluti,
Dottore Diego Ferrara
Buonasera,
mi dispiace per il periodo faticoso e stressante che sta vivendo.
Al di là della sua storia personale, di cui non conosco nulla, posso dire che sicuramente il difficile momento storico che stiamo attraversando sta facendo nascere o aumentare vissuti d'ansia in moltissime persone.
Potrebbe esserle di aiuto contattare uno psicologo, per avere un momento di confronto ed incontro, in cui poter tirar fuori tutto ciò che la preoccupa e angoscia e cercare di risalire alle origini di questa ansia, covid a parte.
Se vuole, sono disponibile.
Le auguro una buona serata,
un caro saluto
Dott.ssa Alice Carbone

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