Salve sono un ragazzo di 21 anni e la situazione di disagio che sto provando è la seguente: È un mo

19 risposte
Salve sono un ragazzo di 21 anni e la situazione di disagio che sto provando è la seguente:
È un momento della vita in cui mi sto facendo molte domande, sul chi sono e chi voglio essere. Questo momento è arrivato dopo la rottura di una relazione con un uomo. Premetto che io sono cresciuto in un contesto in cui il giocare con le bambole ed l’essere attratto da un uomo fosse permesso solo alle ragazze. Che io ricordi quando avevo all’incirca 5 anni avrei tanto voluto essere una bambina, però poi con la crescita sono entrato a patti col fatto che non fosse possibile e ho vissuto la mia adolescenza in maniera normale ma ascoltando musica mi sono sempre immaginato una vita parallela irrealizzabile da ragazza fingendomi un ragazzo etero insomma.
Tornando ai fatti reali, ho sempre avuto una sensibilità sovrannaturale e ho sempre avuto un empatia e senso di amore per il prossimo molto particolare forse per il fatto che sono cresciuto solo con ragazze (i ragazzi del mio stesso sesso mi escludevano ed un po’ anche io mi autoescludevo dato il bullismo subito da quando avevo 5 anni fino ai 17 più o meno).
Nella mia infanzia ho cercato di voler avere un qualcosa con una ragazza ma ero ostacolato perché infondo ho sempre ritenuto anomalo immaginarmi dell’altro sesso.. finché capi di essere gay.
Fatto sta che ero arrivato in un momento della vita in cui mi stavo aprendo, avevo amici maschi e in un certo senso stavo vivendo appieno la mia vita e avendo aspettative future reali.
fino a che si presenta questo ragazzo che mi fa sentire particolarmente amato ed io, soffrendo di bassa autostima già di mio, ero molto attaccato a questo ragazzo perché pensavo di aver trovato il mondo e pensavo di piacere per come fossi alla persona.
Fatto sta che questo ragazzo non mi dava pace, si avvicinava e allontanava a suo piacimento ed io ci stavo sempre sotto. (Premetto che la mia famiglia, omofoba, non sa nulla di ciò).
Dopo la rottura, un giorno mi esce questa figura femminile in mente che mi perseguita e non mi da pace, ed ha un atteggiamento sfidante nei miei confronti specialmente nel pormi immagini future di me al femminile e ponendomi domande del perché dovrei definirmi uomo.
Ora mi ritrovo a voler dimenticare il me ingenuo del passato e sensibile ed escluso da tutti con conseguente mente immaginativa perchè questa figura non mi permette di andare avanti nel futuro.
Molti parlano di disforia di genere, io non so se la mia coscienza voglia dirmi di diventare donna o semplicemente è frutto di un abitudine avuta nel tempo o di una convinzione che per essere amati bisogna essere per forza una ragazza.
Insomma nel contesto in cui vivo io non mi sono mai sentito un ragazzo normale. Quando mi piaceva una ragazza in passato non mi sentivo all’altezza di provarci per questo motivo, anche perché ho vissuto sempre in casa attaccato ad un computer e con la musica nelle orecchie e quando avevo una vita sociale, preferivo condividerla più con ragazze che con ragazzi per questo rapporto di esclusione insomma.
Per quanto riguarda la situazione in casa, i miei genitori sono presenti economicamente parlando e sono stati sempre molto protettivi nei miei confronti per quanto riguarda il mondo esterno (ad esempio non sono mai andato in gita, non sono cresciuto come un ragazzo normale che ha degli amici) ma in un certo senso mi sono sempre sentito come se non dovessi essere un peso nei loro confronti quindi sono cresciuto ,scolasticamente parlando, responsabile e senza dare problemi di ribellione alcuna. È come se avessi vissuto sempre in una bolla di vetro e la paura del mondo esterno è stata altresì accentuata dal bullismo vissuto di cui non ho mai parlato a nessuno.
premetto che io voglio essere all’altezza di altri uomini, però c’è questa cosa che mi ostacola.. specialmente ora che ho preso consapevolezza del fatto che sia anomalo vivere sempre idealizzandosi in un altra persona. Col mio corpo ho sempre avuto un bel rapporto e continuo ad averlo. Solo che dopo questa relazione mi sono bloccato emotivamente, ho paura ad emozionarmi , ho paura a vivere la vita a 365 gradi.
Sono qui a scrivervi perché credo sia arrivato il momento di prendere le redini in mano e perché voglio dare valore a ciò che sono senza cambiarmi nonostante i pensieri che sembrano molto realistici.
Ho passato la mia vita a non sentirmi all’altezza di essere un ragazzo normale, a subire bullismo ingiustificato e per di più ad essere rifiutato da persone in maniera losca e superficiale come se non valessi nulla.
E ora che la mia vita sembra essere un tunnel buio in cui non si vede ancora la luce, questi pensieri subconsci avuti nel passato stanno tornando senza lasciarmi tregua,anzi logorandomi ancor di più.. per non parlare di video di persone transgender che riempiono ormai i miei social mettendomi ansia..
Vorrei recuperarmi in tempo creandomi un identità forte ed intangibile basata su dei valori importanti (cosa che non ho mai avuto a quanto pare) ed una conseguente personalità forte ma amorevole.
Spero di essermi espresso in maniera comprensibile e chiara.
Alessandro
Dott. Matteo De Nicolò
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentilissimo Alessandro, mi spiace molto per la situazione che sta vivendo. Credo che data l'umore e la sofferenza che descrive possa esserle utile parlare con un terapeuta, in modo da poter esplorare ed elaborare a fondo le motivazioni sottostanti il suo malessere. A volte capire come andare avanti e identificare la scelta migliore per noi stessi, può non essere affatto semplice, per questo scoprire le nostre modalità di agire e comprendere da dove deriva questo blocco che la porta a porsi tutte queste domande può aiutarla a stare meglio. Una terapia psicologica potrebbe permettergli di conoscersi meglio e di sviluppare delle strategie utili per poter vivere al meglio il presente, costruendo delle basi solide al fine di affrontare in maniera efficace un futuro che a tratti può sembrare angoscioso. Sarebbe uno spazio solo per lei alla scoperta di se stessi provando a costruire quell'identità forte che tanto desidera. In caso volesse, io sono a completa disposizione, in presenza ma anche Online. Dott. Matteo De Nicolò
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Dott.ssa Sonia Cannavò
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Torino
Buongiorno Alessandro, grazie per aver condiviso i tuoi vissuti di sofferenza. Quello che risalta nel tuo racconto è la necessità di accettarti e di scoprire la tua identità, che passa anche attraverso l'identità sessuale. Potrebbe essere utile per te iniziare un percorso psicoterapeutico, per conoscere meglio te stesso, ampliare le tue esperienze di vita e accettarti di più. Vedrai che le cose inizieranno a farsi più chiare in te e a poter così iniziare a vivere appieno la tua vita. Resto a disposizione per ulteriori necessità, un caro saluto.
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, Mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso poiché comprendo quanto ciò possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti motivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare Quei pensieri rigidi disfunzionali che mantengono la sofferenza in atto impedendole il benessere desiderato. Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso con la genesi della sofferenza in atto. Resto a disposizione anche online. Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Milvia Verginelli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve Alessandro , credo sia necessaria una psicoterapia, specie di tipo E.M.D.R.. il bullismo vissuto per ben 12 anni ha creato un trauma maggiore.
I tuoi problemi di autostima e considerazione affondano le radici li.
Sicuramente anche la famiglia ha contribuito a tutto ciò.
Rivolgiti ad un professionista, meglio se E.M.D.R.
Dott.ssa milvia verginelli
Dott.ssa Lorena Menoncello
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Caro Alessandro, il tuo bisogno di diventare una persona forte testimonia la tua convinzione di essere ora invece un debole. Questo contrasto forte/debole, ragazzo/ragazza emerge in tutta la tua lettera. La persona è fatta di tanti aspetti, talvolta contraddittori, ma sempre arricchenti.
Ti consiglio di intraprendere una psicoterapia psicoanalitica che ti permetta di costruire un'identità che sia inclusiva e che non disprezzi nessuna parte di te.
Hai un gran coraggio di guardarti dentro e una grande sensibilità. Tutto ciò ti aiuterà ad intraprendere un cammino non semplice, ma sicuramente proficuo.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti
Dottoressa Lorena Menoncello
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore,

la sua domanda ha a che fare con un volersi ritrovare e voler approfondire con maggior consapevolezza chi è e cosa vorrebbe realmente dalla vita. Per fare questo potrebbe aver bisogno di esser accompagnato in un percorso di crescita e di consapevolezza che solo una psicoterapia potrebbe darle. Si dia la possibilità di farsi aiutare da uno specialista, vedrà che con il tempo e la sua tenacia potrà trovare le riposte che cerca.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Sara Zandali
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta
Milano
Buongiorno Alessandro, grazie per esserti aperto. Questa richiesta di aiuto è l'inizio del tuo cambiamento. Ora ti sembra di non avere nulla su cui sorreggerti ma parlando con un professionista sono sicura che riuscirai a fare pulizia, a riparare le ferite e far pace con te stesso sbarazzandoti dei pregiudizi che hai su di te. Alessandro, non lasciare che questa richiesta di aiuto resti nell'aria, portala avanti perché credimi... le cose possono cambiare. Dr.ssa Zandali
Dott.ssa Simona Mennuni
Psicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
Arluno
Gentile Alessandro, difficile dare una risposta esauriente leggendo queste righe. Mi sento tuttavia di consigliare l'inizio di un percorso di terapia al fine di riscoprire pienamente la tua identità In particolare sarebbe adeguato un* terapeuta espert* di tematiche LGBT+.
Simona Mennuni
Dott.ssa Alessandra Domigno
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Buongiorno Alessandro, ti ringrazio per quanto condiviso su questa pagina e per quante emozioni e pensieri espressi. Penso che tu sia già una persona forte ma così giovane stai cercando la buona strada per te per emergere e capire chi sei e come desideri essere nel mondo. Forse in questo periodo un percorso terapeutico può esserti utile per sostenerti in questo percorso di maggior conoscenza e consapevolezza di te ed accompagnarti sostenendoti lungo la tua strada. Sono a disposizione se desideri un colloquio.
Un caro saluto. Alessandra Domigno
Dott. Espedito Longo
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Bologna
Buongiorno Alessandro,
cercare se stessi è il compito di una vita. Sei abile nel narrarti e quest'abilità predispone ad una ricerca profonda. Trova il coraggio di consegnare la tua storia ad un esperto che ti sosterrà nei momenti di maggior difficoltà. In psicoterapia si parla di relazioni in una dimensione intima e di come puoi viverle pienamente. In bocca al lupo se deciderai di intraprendere un percorso.
Dott.ssa Rosa Leone
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Valenzano
Salve Alessandro,
prima di tutto vorrei esprimerle la mia stima per il coraggio che dimostra nel mettersi a nudo e per la voglia e la determinazione nel volersi prendere cura di sè.
Credo siano alcuni degli elementi essenziali per poter iniziare un percorso di conoscenza e riscoperta di se stesso e la invito a perseguire questa strada. Ha tutto il diritto di vivere la sua vita e le sue emozioni da protagonista, non restando più sullo sfondo bloccato dalla paura.
Resto a disposizione e le mando un caro saluto.
Dott.ssa Rosa Leone
Dott.ssa Daniela Chieppa
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Caro Alessandro lavorare sui suoi contenuti personali attraverso l’aiuto di un professionista può solo aiutarla ad accettarsi, rafforzarsi e a far emergere le sue risorse.
Resto a disposizione per eventuali approfondimenti
Cordiali saluti
Dott.ssa Daniela Chieppa
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Caro Alessandro, ha toccato molti temi su cui dovrebbe lavorare. Non è un caso che abbia subìto episodi di bullismo, i bulli nasano la fragilità e la sensibilità della "vittima". Episodi del genere hanno danneggiato la sua fragile autostima e l'hanno spinta ancora di più a pensare che non sia una persona amabile. Pare che si sia volutamente isolato e chiuso in se stesso, senza poter comunicare con i suoi familiari che nulla sanno di lei. Ha preferito ritagliarsi spazi piccoli e non disturbare. Credo che una parte di lei spinga con fantasie e malessere, per venire fuori ed essere finalmente ascoltata e accolta. Ritengo per lei possa essere importante affrontare tutto ciò con uno psicoterapeuta. Ne scelga uno con cui si senta a suo agio e vedrà la luce che desidera.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Alessia Nastasi
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
San Gregorio di Catania
Salve, il suggerimento è di prenotare una consulenza psicologica che la indirizzerà ad un eventuale percorso di rielaborazione della sua storia e dei suoi vissuti.

Un saluto,
AN
Dott.ssa Arianna Corotti
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Firenze
Salve, il mio consiglio è quello di esplorare i suoi vissuti insieme ad un esperto in modo da scendere nel profondo e di far emergere un'immagine di sé più realistica possibile. Alla sua età si possono ancora non vedere le cose chiaramente in campo sessuale e . per fare la scelta giusta, le consiglio di rivolgersi a qualcuno che la possa aiutare in questo percorso.
Dott.ssa Silvia Ragni
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentile Alessandro, una psicoterapia le potrebbe essere utile, per lavorare sulla sua storia, i suoi vissuti e le sue emozioni. Cordiali saluti
Dott. Gaetano Marino
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Novara
Gentile utente grazie per la condivisione di questo suo disagio. Da anni mi occupo di aspetti sessuali all' interno del setting terapeutico e se di suo interesse potremmo appr quanto da lei proposto. Il mio approccio è quello di un primo colloquio telefonico gratuito, in cui è prevista una raccolta anamnestica e successivamente a seguire un percorso terapeutico. A disposizione per ulteriori chiarimenti. Cordialità dott. Gaetano Marino
Dr. Michele Scala
Psicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
Padova

Caro Alessandro, la situazione che stai vivendo è molto complessa e carica di emozioni contrastanti, ma è anche un’opportunità per comprendere meglio te stesso e costruire una nuova identità che ti permetta di essere autentico e in pace con chi sei.

Le tue riflessioni riguardo alla tua identità, al passato e alle difficoltà di crescita che hai vissuto sono davvero significative. Il bullismo subito e l’esperienza di isolamento hanno creato una distorsione nel modo in cui ti vedi, influenzando la tua autostima e il modo in cui ti relazioni con il mondo. Le domande che ti poni riguardo al tuo genere e alla figura femminile, insieme alle emozioni contrastanti che provi dopo la rottura con il ragazzo, sono del tutto comprensibili. Si tratta di un momento in cui la tua identità è in fase di rielaborazione, e il desiderio di essere diverso potrebbe nascere dalla necessità di essere accettato o di trovare un modo per sentirti più "amato", come menzioni.

Il percorso che desideri intraprendere per ritrovare una forte identità basata su valori che ti appartengono è un passo importante. La psicoterapia breve strategica potrebbe essere utile per affrontare i pensieri confusi e le emozioni logoranti che stai vivendo, per comprendere meglio il significato dietro la disforia di genere che hai descritto, e per sviluppare un piano d'azione che ti permetta di superare la paura e i blocchi emotivi.

Non c'è una risposta semplice su come dovresti sentirti o su quale sia il tuo cammino, ma è importante che tu dia valore a chi sei davvero, senza cedere a pressioni esterne o interne. Trovare un equilibrio tra il riconoscere la tua sensibilità, la tua unicità e il desiderio di crescita ti aiuterà a fare luce nel buio che senti e a costruire una visione più positiva e autentica di te stesso. Iniziare a lavorare su te stesso, anche con il supporto di un professionista, può darti gli strumenti per affrontare e superare le difficoltà di oggi, dando forma a un’identità solida e libera da pregiudizi.
Dott.ssa Francesca Tugnoli
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Bologna
Caro Alessandro, intanto vorrei dirle che è stato molto coraggioso a decidere di raccontare un po' la sua storia. Certo, non deve essere facile aver vissuto una vita dove non ha potuto sentirsi al 100% se stesso, o meglio, dove non ha avuto la possibilità di esplorare le possibili alternative. Certamente l'essere vicino ai suoi genitori che sente non la possano capire non deve essere semplice, ma forse questo momento rappresenta anche l'inizio dell'età adulta e il bisogno di poter prendere la sua strada. Non so chi le abbia parlato di disforia di genere, ma credo che potrebbe essere arrivato il momento per approfondire questo punto. La confusione che sta vivendo è comprensibile e immagino che sia molto logorante non sentirsi appoggiato. Quello che potrebbe fare, intanto, è rivolgersi al servizio di salute mentale del suo territorio, che è gratuito e in cui possono prenderla in carico per fare dei colloqui di approfondimento e poi, se ne ha la possibilità, cercare un professionista privato che possa sostenerla in questo momento difficile.
Un saluto, dott.ssa Francesca Tugnoli

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