Salve sono un ragazzo di 19 anni e da 5 mesi mi sento lontano (distaccato) dall’ ambiente esterno, h

20 risposte
Salve sono un ragazzo di 19 anni e da 5 mesi mi sento lontano (distaccato) dall’ ambiente esterno, ho iniziato a percepire questa sensazione una sera mentre ero sul divano mi sono iniziato a sentire stordito e poi distaccato da tutto, da quella sera è diventata quotidianità questa sensazione.
Sto facendo terapia con uno psicologo e secondo lui mi ha detto che è causato dal fatto che sono troppo concentrato sui miei pensieri che sulla realtà, ma non so crederci. Non ce la faccio più e’ veramente angosciante questa sensazione vorrei tornare alla normalità e risentirmi connesso al mondo non distaccato. Grazie a chi leggerà.
Buonasera,

La sensazione che descrive, quella di sentirsi "distaccato" o lontano dall’ambiente esterno, può essere davvero angosciante e disorientante. Questo stato potrebbe essere riconducibile a un fenomeno noto come derealizzazione o, in certi casi, depersonalizzazione. Si tratta di esperienze comuni in situazioni di stress, ansia prolungata o sovraccarico emotivo, in cui la mente sembra staccarsi dalla realtà circostante per proteggersi da un’angoscia percepita come eccessiva.

Il fatto che il suo psicologo le abbia suggerito che questa condizione possa essere legata a una forte concentrazione sui propri pensieri è una spiegazione plausibile. Spesso, in stati di ansia o stress, la mente può rivolgere tutta l’attenzione verso l’interno, facendo sì che l’esterno appaia sfocato o distante.

Ecco alcune indicazioni che potrebbero aiutarla:

Accettare il sintomo come temporaneo: per quanto angosciante, ricordarsi che la derealizzazione è una risposta del sistema nervoso, non un segno di "impazzire" o di una condizione irreversibile, può ridurre l'ansia che la mantiene.
Connettersi con il corpo e il presente: attività come esercizi di grounding (esempio: descrivere 5 cose che vede, 4 che sente, 3 che può toccare) o il movimento fisico possono aiutarla a ricentrarsi nella realtà esterna.
Ridurre l'ipercontrollo: cercare di "costringersi" a sentirsi connesso al mondo può peggiorare la sensazione di distacco. Provi invece a osservare il sintomo con curiosità, senza giudicarlo, lasciandolo essere.
Condivida le sue perplessità e il suo vissuto con il terapeuta, affinché possiate esplorare più a fondo ciò che sta accadendo. Il dialogo aperto e il lavoro congiunto sono fondamentali per individuare le strategie più adatte a lei.

È comprensibile desiderare un ritorno alla "normalità", ma le assicuro che questa sensazione, per quanto intensa, può essere affrontata e risolta. Non è solo in questo percorso.

Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento o confronto.

Un caro saluto.

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Caro ragazzo,

quello che descrivi sembra essere una situazione davvero difficile e angosciante. La sensazione di distacco dalla realtà, che può essere interpretata come derealizzazione o depersonalizzazione, è un'esperienza comune in momenti di forte stress, ansia o sovraccarico emotivo. Questo stato può portarti a sentirti distante dal mondo esterno o persino da te stesso, rendendo difficile vivere con serenità il quotidiano.

Il fatto che tu stia già lavorando con uno psicologo è un passo importante e dimostra la tua determinazione nel voler affrontare questa situazione. La spiegazione che ti è stata fornita, ovvero che questa sensazione potrebbe essere causata da un'eccessiva concentrazione sui tuoi pensieri, è coerente con quello che accade spesso in stati di ansia o stress intenso: si tende a "spostare" l'attenzione all'interno di sé, perdendo il contatto con ciò che accade intorno.

È normale che tu possa sentirti dubbioso o scoraggiato, soprattutto se la situazione persiste da mesi. Tuttavia, lavorare su questa sensazione richiede tempo, pazienza e un approccio graduale. Tecniche di mindfulness, esercizi di grounding (radicamento) e strategie cognitive potrebbero essere utili per riportare la tua attenzione al presente e favorire un senso di connessione con la realtà esterna.

Ti incoraggio a continuare il percorso con il tuo psicologo, condividendo apertamente con lui i tuoi dubbi e la tua angoscia. Questo potrà aiutarlo a comprendere meglio la tua esperienza e a personalizzare ulteriormente l'intervento.

Sarebbe comunque utile e consigliato approfondire la tua situazione con uno specialista, per esplorare tutte le possibili cause e identificare l'approccio terapeutico più adatto alle tue esigenze.

Dott.ssa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sesssuologa
Buongiorno,
bene che abbia già iniziato un percorso psicologico in merito, tuttavia se non sente l'interpretazione del suo psicologo aderente a ciò che percepisce, è bene che ne parli prima di tutto con lui e cercare insieme un significato a questa condizione che per lei sia credibile.
Inoltre, se i sintomi non dovessero migliorare o addirittura peggiorare, sarebbe consigliabile intraprendere un percorso psicoterapeutico piuttosto che psicologico.
Saluti.
Salve, Mi dispiace che si senta in questo modo. Purtroppo è difficile capire da questo breve racconto cosa lei sta succedendo. Come mai non la convince la restituzione del collega? Glielo chiedo perché è proprio da questo genere di confronti che la terapia progredisce nel migliore dei modi e si individua la strategia da applicare fatte a hoc per lei. Non abbia paura ad esprimere le sue perplessità al collega!
Gentile utente, grazie per aver condiviso il tuo vissuto. Immagino non debba essere affatto piacevole provare quelle sensazioni di stordimento e distacco, così come non dev'essere sicuramente facile parlarne e provare a gestirle nella quotidianità. E' importante che in questo periodo tu abbia deciso di intraprendere un percorso con l'aiuto di un professionista. Cercate di soffermarvi insieme su queste sensazioni, su quello che sente il tuo corpo e soprattutto sulle emozioni che provi in questo periodo. Questo ti aiuterà a riprendere contatto con il tuo corpo e con la realtà, a sentirti più radicato e a gestire l'angoscia che stai provando.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Daiana Distante
Gentile utente, è comprensibile che stia vivendo un periodo di grande difficoltà e disconnessione dal mondo a seguito di ciò che ha descritto. La sua esperienza potrebbe essere vista come una manifestazione di un conflitto interno tra il suo mondo interiore e quello esterno. Questo distacco potrebbe derivare da una tensione non risolta tra ciò che desidera e ciò che percepisce nella realtà circostante. È importante continuare il suo percorso terapeutico, poiché queste sensazioni potrebbero offrirle un'opportunità per esplorare e comprendere meglio se stesso. Continuare a lavorare su questa scissione con il suo terapeuta potrebbe essere un passo fondamentale verso un nuovo equilibrio. Se desidera ulteriori indicazioni o un confronto su queste dinamiche, non esiti a mettersi in contatto.
Cordialmente, dottoressa Laura Lanocita.

Ciao, grazie per aver condiviso quello che stai vivendo. Posso immaginare quanto possa essere difficile affrontare una sensazione così angosciante e persistente, soprattutto alla tua età, quando è naturale desiderare di sentirsi pienamente connessi alla vita e al mondo che ti circonda. Quella sensazione di distacco che descrivi è qualcosa che molte persone provano, anche se in momenti diversi e per motivi differenti. Spesso è un modo che la mente utilizza per gestire o reagire a situazioni di stress, ansia o sovraccarico emotivo. È come se la tua attenzione fosse troppo rivolta verso l'interno, ai tuoi pensieri e sensazioni, e meno verso l'esterno, creando quella sensazione di "distacco" che può sembrare quasi irreale. Il fatto che tu stia già lavorando con uno psicologo è un passo davvero importante, e dimostra quanto tu sia determinato a stare meglio. Capisco però che possa essere difficile accettare una spiegazione o vedere miglioramenti immediati. È normale sentire dubbi quando ci si trova immersi in un’esperienza così complessa. Quello che ti direi, da una prospettiva cognitivo-comportamentale, è che questa sensazione, per quanto scomoda, non definisce chi sei né è destinata a rimanere per sempre. Spesso, lavorare sulla consapevolezza del momento presente, senza giudicare ciò che provi, può aiutarti a ridurre quel senso di distacco. Potresti sperimentare, ad esempio, degli esercizi di grounding, che ti aiutano a riportare l’attenzione al "qui e ora", alle sensazioni fisiche e agli stimoli dell’ambiente attorno a te. Allo stesso tempo, può essere utile osservare i pensieri che ti passano per la mente con un po' di distanza, quasi come se fossi uno spettatore, senza lasciarti sopraffare da essi. Questo approccio ti può dare maggiore controllo e, piano piano, aiutarti a riconnetterti con il mondo esterno. È importante anche ricordare che la strada per sentirsi meglio può essere graduale. Ci saranno momenti più difficili, ma anche piccoli progressi che piano piano si accumuleranno. Non sei solo in questo percorso: hai uno psicologo che ti sta accompagnando e hai avuto la forza di chiedere aiuto qui. Questo è già un segnale di quanto tu abbia la capacità di affrontare ciò che ti sta succedendo. Se senti che la sofferenza è troppo intensa o difficile da gestire in certi momenti, è importante comunicarlo al tuo terapeuta. Insieme potrete trovare modi per affrontare quelle sensazioni più acute e capire come supportarti ancora meglio. Ricorda: quello che stai vivendo ora è una parte del tuo percorso, ma non è il tuo destino. Con il tempo e il lavoro giusto, questa sensazione può attenuarsi e lasciarti spazio per tornare a vivere con pienezza. Dott. Andrea Boggero
Caro percettore, se sei già seguito la domanda a monte è come mai fai fatica ad accogliere quello che ti dice il tuo psicologo ed è fondamentale parlarne insieme. Good luck
Gentile utente,
se ha già intrapreso un percorso di terapia le consiglio di fare presente allo psicologo questi suoi dubbi sulla motivazione che muove questo suo stato d'animo e magari approfondire il tutto.
Un saluto
Salve, le sensazioni da lei descritte sono in effetti solite durante momenti più o meno intensi dissociativi in cui ci si rifugia nella propria mente e ci si allontana dal qui ed ora. Oltre alla terapia che sta seguendo con o specialista in questione le consiglio di provare ad orientare i suoi pensieri particolarmente in que momenti sulle sue sensazioni corporee. Questo esercizio, come la mindfulness possono aiutarla a ritornare nel momento presente senza perdersi nei suoi pensieri. Le auguro intanto un caro in bocca al lupo.
Caro utente, posso solo immaginare quanto possa essere complesso per lei tollerare e vivere questa condizione di "distacco dalla realtà". Come mai fatica a credere alla lettura del suo terapeuta? Cosa vorrebbe sitirsi dire?
Non conoscendo il suo caso nello specifico non posso darle une risposta sull'origine del suo malessere tuttavia posso ipotizzare che a seguito del primo episodio di "distacco" lei posso essere rimasto ancorato ad un maggior monitoraggio delle sue sensazioni fisiche, amplificando e mantenendo tale sintomo. Rimanere focalizzati sui pensieri, sulle sensazioni rischia di creare un effetto lente d'ingradimento. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Capisco quanto possa essere difficile e angosciante vivere questa sensazione di distacco e disconnessione dalla realtà. È importante sapere che non sei solo in ciò che stai vivendo e che ci sono passi che puoi fare per affrontare questa situazione.

Da quello che descrivi, sembra che tu stia sperimentando sintomi di derealizzazione o depersonalizzazione, che sono condizioni abbastanza comuni in situazioni di stress, ansia o traumi. Questi sintomi fanno parte di un meccanismo di difesa che il cervello può attivare in momenti di sovraccarico emotivo. Anche se la sensazione è spaventosa, è importante sapere che non sei "bloccato per sempre" e che questa condizione può migliorare. Potrebbe aiutarti accettare la sensazione senza combatterla.
So che può sembrare controintuitivo, ma cercare di "combattere" la sensazione di distacco spesso la amplifica. Il cervello, infatti, tende a focalizzarsi ancora di più sul problema. Prova invece a dire a te stesso: "Ok, sto provando questa sensazione. Non è piacevole, ma so che non durerà per sempre. È solo una fase."
Accettare l’esperienza senza giudicarla può ridurre il suo potere su di te.
Poiché la derealizzazione è spesso associata a un’eccessiva concentrazione sui pensieri, il tuo psicologo potrebbe avere ragione nel suggerire di riportare l’attenzione al presente. Puoi provare queste tecniche: osservazione sensoriale: concentra l’attenzione su ciò che percepisci attraverso i tuoi 5 sensi. Ad esempio: "Cosa vedo intorno a me? Quali suoni sento? Posso toccare qualcosa con una consistenza interessante?". Respirazione profonda: porta la tua attenzione al respiro, facendo inspirazioni lente e profonde, e concentrati sul movimento dell’addome mentre respiri.
Conta i dettagli: guarda intorno a te e cerca dettagli specifici, come i colori o le forme degli oggetti. Questo può aiutarti a "riancorarti" alla realtà. È utile riflettere su ciò che potrebbe aver contribuito a questa sensazione. Ad esempio: hai vissuto momenti di stress intenso, ansia o cambiamenti significativi nella tua vita prima di iniziare a sentirti così? A volte, la derealizzazione può essere una risposta temporanea a una situazione che ha richiesto molte energie emotive. Con il tempo e lavorando con il tuo psicologo, puoi identificare e affrontare queste cause. So quanto desideri "tornare alla normalità", ma ricorda che è un processo graduale. Ogni piccolo passo verso il miglioramento conta. Non c'è nulla di "sbagliato" in te, e questa esperienza non definisce chi sei. Non dimenticare che sei già sulla strada giusta: hai riconosciuto il problema e hai iniziato un percorso terapeutico. Questo è un passo enorme, e dimostra la tua forza. Con il tempo e il giusto supporto, è possibile tornare a sentirsi connessi al mondo e ritrovare il senso di normalità che desideri. Non sei solo, e ci sono persone pronte ad aiutarti in questo percorso. Saluti.
Buonasera, le consiglierei di riportare le sue perplessità in merito a quanto le ha restituito il collega. Se non è convinto della sua spiegazione, chieda pure dei chiarimenti.

Gentile giovane utenre, Capisco la sua preoccupazione. Sentirsi distaccati dalla realtà è un'esperienza difficile. La terapia è un ottimo inizio. Concentrarsi sui pensieri può amplificare questa sensazione. Provi a praticare attività che la riportino nel presente e inn contatto con la ralta come hobby o stare all'aria aperta. Con il tempo e gli strumenti giusti, può superare questo momento, la terapia richiede tempo per essere efficace. Un caro saluto, Giada di veroli
Salve, comprendo molto bene quanto sia difficile vivere con una sensazione di distacco dalla realtà, che può essere angosciante e confusa. La sensazione che descrive, quella di sentirsi stordito o distante dall'ambiente circostante, può essere il risultato di un fenomeno noto come "derealizzazione", che spesso si verifica in momenti di forte stress o ansia. È importante sapere che, sebbene questa sensazione possa essere estremamente disturbante, non è necessariamente qualcosa di permanente o che indica un problema grave.

Il fatto che stia facendo terapia con uno psicologo è un passo molto importante. Il suo terapeuta ha ragione nel suggerire che concentrarsi troppo sui propri pensieri, in particolare quelli negativi o preoccupanti, possa contribuire a questo distacco dalla realtà. Quando si è sopraffatti dai pensieri e dalle emozioni, è possibile che si perda il contatto con l'ambiente esterno, creando una sensazione di stordimento o estraneità. Questo accade anche quando il cervello, cercando di affrontare troppe cose contemporaneamente, reagisce come se fosse "sopraffatto" e diventa più difficile sentirsi connessi con ciò che ci circonda.

La buona notizia è che, con il giusto supporto e approccio terapeutico, questa sensazione può essere affrontata e migliorata. L'obiettivo della terapia dovrebbe essere aiutarti a ridurre il livello di ansia e stress che alimentano questo distacco, così come lavorare sulla consapevolezza e sulla mindfulness, che possono aiutarti a rimanere nel presente e a ricollegarti alla realtà circostante. La mindfulness, per esempio, è una tecnica che ti aiuta a focalizzarti sul qui e ora, portando la tua attenzione sugli stimoli sensoriali e sul momento presente, riducendo così l’effetto dei pensieri intrusivi e della preoccupazione.

Inoltre, se la sensazione che provi è associata a periodi di particolare stress o di pensieri ossessivi, la terapia cognitivo-comportamentale (TCC) può essere particolarmente utile. La TCC ti aiuterà a riconoscere e modificare i pensieri disfunzionali che potrebbero contribuire alla tua sensazione di distacco, insegnandoti anche delle tecniche pratiche per gestire meglio le emozioni.

Tieni presente che la guarigione è un processo graduale. Non è facile, ma con pazienza e perseveranza è possibile riscoprire il contatto con la realtà che desideri. Continuare a lavorare con il tuo terapeuta, esplorare tecniche di rilassamento e dare attenzione alle tue emozioni e pensieri senza giudicarli, ti aiuterà a gestire e, con il tempo, superare questo periodo.

Non sei solo in questa esperienza, e so che con il giusto supporto potrai trovare la strada per tornare a sentirti più connesso con te stesso e con il mondo intorno a te.

Dott. Luca Vocino
Buongiorno, mi spiace molto che stia vivendo questa esperienza angosciante. Il fatto che sta già intraprendendo un percorso terapeutico è sicuramente un passo positivo, poiché l'auto-ossessione sui pensieri e il sentirsi distaccati dal mondo esterno sono spesso legati a forme di ansia o disconnessione emotiva, che possono essere affrontate con l'aiuto di uno psicologo.
La sensazione che descrive può insorgere quando ci si sente sopraffatti dallo stress o dalle emozioni. L'approccio che il suo psicologo le ha suggerito, di focalizzarsi maggiormente sulla realtà piuttosto che sui pensieri intrusivi, è un passo utile per recuperare la connessione con il mondo esterno, ma può richiedere tempo e pratiche costanti.
Il consiglio di continuare a lavorare con il suo terapeuta, che sa come supportarla nella gestione di questi sintomi e nel recupero del senso di connessione. Vedrà che con il giusto supporto, potrà sicuramente superare questo momento difficile e ritrovare il benessere.
Buonasera, parli col suo psicologo proprio della sua incredulità sul suo punto di vista e approfondisca meglio finchè non sentirà dentro qualcosa che scatta.

dott. Francesca Romana Casinghini
Buonasera caro utente, posso comprendere come la sensazione di angoscia rispetto alla situazione che sta vivendo possa essere per lei frustante. Penso che puó provare insieme al suo terapeuta a comprendere cosa della restituzione che le è stata fatta non sente attendibile, provare a ragionare insieme su una spiegazione alterativa a questo di distacco stato emotivo e/o fisico. Il mio consiglio è di esprimere senza timore i suoi pensieri al terapeuta che già la segue per trovare la giusta strada insieme. Resto comunque disponibile

Dott.ssa Calamita Emanuela
Buonasera capisco molto bene quanto possa essere angosciante e confuso sentendosi distaccato dal mondo e dalla realtà. La sensazione che descrivi di essere 'tordito' e di percepire tutto come lontano è sicuramente un'esperienza difficile da vivere quotidianamente. In effetti, ciò che racconta potrebbe essere il risultato di un meccanismo psicologico che accade quando ci si concentra troppo sui propri pensieri, perdendo il contatto con il presente e con il mondo che ci circonda È come se , invece di essere pienamente 'nel momento', la mente rimanesse intrappolata in un loop che ti allontana dalla realtà immediata Nella psicoterapia strategica breve, il nostro obiettivo è affrontare il problema in modo pratico e rapido, cercando di interrompere questi meccanismi disfunzionali che ti causano disagio intervento che potrebbe esserti utili: 1. Riconoscere il problema senza giudicarlo: Il fatto che tu stia vivendo questa sensazione di distacco non significa che ci sia qualcosa di 'sbagliato' in te, ma che esistono dei meccanismi psicologici che ti portano UN vivere la realtà in modo distorto. Il primo passo è imparare a riconoscere questa sensazione quando si presenta, senza giudicarla o cercare di combatterla. Il tentativo di evitare o reprimere il distacco spesso lo rende ancora più potente. È come se, concentrandoti sul voler 'eliminare' quella sensazione, la alimentassi senza volerlo. Se vuole può controllare la mia agenda e prendere appuntamento sarò felice di aiutarla .
Cordiali Saluti
Dott.ssa Labriola Chiara Rita
Salve,
innanzitutto, voglio dirti che ciò che stai vivendo è davvero difficile. È completamente comprensibile sentirsi angosciato e desiderare di tornare a una sensazione di normalità e connessione con il mondo. Quella sensazione di distacco che hai descritto può essere estremamente isolante, e riconoscere il tuo stato d'animo è già un passo importante.Il fatto che tu stia facendo terapia con uno psicologo è un segnale di grande forza. La terapia può offrirti uno spazio sicuro per esplorare queste emozioni e pensieri e per cercare di capire meglio da dove provengono. È possibile che la tua mente stia cercando di elaborare tutto ciò che stai vivendo, e questo possa portare a sentirti distaccato dalla realtà. Ti invito a dare ascolto alle tue emozioni e ai tuoi bisogni. È normale avere dubbi su ciò che ti viene detto in terapia, ma tieni presente che il percorso verso il sentirti meglio richiede tempo e pazienza. A volte, le cose possono sembrare più complicate di quanto realmente siano, e la connessione con il mondo esterno può richiedere un po’ di lavoro per essere ripristinata. Durante questo periodo, potrebbe essere utile trovare delle attività che ti facciano sentire più presente, come passare del tempo nella natura, praticare una forma di esercizio fisico che ti piace, o semplicemente ascoltare musica. Anche piccole azioni quotidiane possono aiutarti a sentirti più connesso. Cerca di essere gentile con te stesso e di accettare che questa fase fa parte del tuo viaggio. Se hai bisogno di condividere queste sensazioni con qualcuno, non esitare a farlo. Le persone attorno a te possono essere una grande fonte di supporto. Ricorda che non sei solo in questo e che è possibile lavorare verso una maggiore connessione con te stesso e con gli altri. Spero che tu possa trovare conforto e luce nel tuo percorso. Ogni passo che fai, anche se piccolo, è un segnale di coraggio. Ti auguro serenità e che tu possa riscoprire la bellezza del mondo che ti circonda

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