SALVE SONO UN RAGAZZO DEL 89 DI ROMA,HO UN DISTURBO DELLO SPETTRO AUTISTICO HO SEMPRE AVUTO VARI DI

18 risposte
SALVE SONO UN RAGAZZO DEL 89 DI ROMA,HO UN DISTURBO DELLO SPETTRO AUTISTICO
HO SEMPRE AVUTO VARI DISTURBI GIA DAL PERIODO DELL INFANZIA,STO VIVENDO UN PERIODO DI ANSIA
CHE NON SO COME GESTIRE,NON MI SENTO COMPRESO DAI FAMIGLARI HO FORTE CONFLITTI IN FAMIGLA
HO RAPPORTO DI DIPENDENZA FAMIGLARE,NON RIESCO A STACCARMI DA LORO,HO RAPPORTO MALATO CON FAMIGLARI
CON PAPA CE MANCANZA DI COMPRENSIONE I RAPPORTI CON LUI CE FORTE DISPREZZO SEMBRA,DA PARTE MIA SPESO DA PARTE SUA STO VIVENDO PERIODO DI ANSIA PAURA DEL FUTURO O PAURA DI PRENDERE MEDICINALI PER TIMORE DEGL EFETI COLATERALI E DIPENDENZA.....PSICOTERAPIA STO TENTANDO ANCORA DA TANTI ANNI MA NON RIESCO ANCORA A TROVARE UNA STRADA.
M SENTO UNPO INTRAPPOLATO.
NON M SENTO CAPITO DAI FAMIGLARI NON HO AMICI,UNA VITA CHE MI FA STARE IN EQULIBRO
I FAMIGLARI MI VOGLONO DIRIGERE VERSO UN PERCORSO DI AUTONOMIA
DAL LUNEDI AL VEN 8.00 -14.00 PRESSO UN ISTITUTO DI RIABILITAZIONE MA NON SO SE RIUSCIRO AD ANDARE VISTO
QUESTA ANSIA CHE HO FOBIE CHE MI PREOCCUPANO
NON RIESCO A TROVARE UNA MIA STRADA....DA TANTI ANNI
SOFRO A VOLTE DI IPOCONDRIA,ECESSIVA PROCUPAZIONE X LA SALUTE..
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.

Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Caro Utente. La situazione che racconta mi trasmette tanta solitudine e il sentirsi un po' bloccati in una condizione che non cambia. Penso che sia molto importante che lei continui a cercare il modo per migliorare la sua situazione, affidandosi ai professionisti adeguati. Se il centro che le propongono i suoi genitori per il percorso di autonomia ha anche una qualche forma di supporto psicologico, io proverei a fissare un appuntamento e parlare proprio di queste ansie e pensieri che ha descritto. Altrimenti, continuerei a cercare di trovare un professionista competente che la sostenga e l'aiuti in questo momento. Le faccio i miei più sinceri auguri, un saluto.
Buonasera, la situazione di questi tempi non aiuta chi ha una inclinazione ipocondriaca, ma ce la può fare non deve scoraggiarsi, non so il percorso che le suggeriscono se sia la strada giusta, ma ci provi, un abbraccio.
Buonasera, da quello che ha raccontato sembra indispensabile un percorso di terapia ma non ho capito se già ne ha fatti in passato oppure no, può spiegarmi?
Buonasera, condivido il pensiero del collega che le ha risposto precedentemente: se il centro per il percorso di autonomia ha una forma di supporto psicologico potrebbe fissare un appuntamento. Se invece è seguito da uno psicoterapeuta condivida con lui o con lei tutte queste cose e queste paure. Un caro saluto, Paolo Mirri
Caro utente, da quello che scrive percepisco molto la solitudine che sente in questo momento. Come hanno scritto anche i miei colleghi, se il centro lo permette potrebbe cercare una qualche forma di supporto psicologico al suo interno, anche se mi è sembrato di capire che già ha intrapreso un percorso di psicoterapia molto tempo fa, senza successo. Magari potrebbe provare a interfacciarsi con un terapeuta specializzato nei suoi sintomi, oppure, dati i problemi che riporta nella sua famiglia, potreste tentare una terapia familiare che vi aiuti a far emergere queste difficoltà e a riattivare un po' di risorse. Un abbraccio, Chiara
Buongiorno, innanzi tutto le faccio i miei complimenti per essere riuscito a scrivere quello che ha dentro, non deve essere stato semplice. Lei deve poter essere in terapia, consiglierei un approccio cognitivo-comportamentale, però con una visione sistemica in modo da poter effettuare saltuariamente sedute famigliari. L'aspetto farmacologico non è giudicabile a distanza ma potrebbe esse necessario in certi periodi.
Buongiorno, per lei potrebbe essere molto importante intraprendere un percorso di autonomia, come consigliato dalla sua famiglia.
Io sono anche terapista aba, e mi concentro, oltre che sugli apprendimenti, anche sugli aspetti psicologici, sull'ansia dei miei pazienti.
Nella mia esperienza, queste terapie prevedono la presenza di uno psicologo o un supporto psicologico. Iniziare un percorso riabilitativo potrebbe aprire delle porte, aiutarla a gestire le sue paure, la sua ansia.
Le auguro buona fortuna
Buongiorno caro utente, mi dispiace molto per la situazione che sta attraversando.
Non mi è chiaro se ha già affrontato o in questo momento sta seguendo un percorso di psicoterapia.
Le consiglierei di rivolgersi ad un professionista specializzato nello spettro autistico così da individuare meglio quali sono i suoi bisogni e le sue risorse. Spesso l’ansia è un sintomo che accompagna lo spettro, va assolutamente contestualizzata con un terapeuta.
Rimango a disposizione e Le auguro una buona giornata
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Carissimo, innanzitutto grazie per aver condiviso un contenuto cosi pieno di emozioni con noi. Riuscendo a trascrivere come ti senti stai protendendo inconsciamente verso un cambiamento e quindi con forte motivazione ad iniziare un percorso di terapia. Leggevo che hai l'intenzione di frequentare un centro diurno per poterti rendere più autonomo in modo da stabilire quell'equilibrio che cerchi ed anche occupato magari interagendo con altre persone visto che dici di non avere amici e credo sia una buona scelta. Come ti dicevano i colleghi in precedenza, se la struttura dove andrai ha un supporto psicologico, prova a prendere appuntamento e ad iniziare le tue sedute individuali. In caso contrario rivolgiti ad uno di noi e vedrai come riuscirai, con pazienza, tempo e costanza, ad ottenere ottimi risultati. Ti auguro di raggiungere tutto ciò che desideri. A presto.
Buongiorno,

i centri di riabilitazione molto spesso forniscono la possibilità di poter esser seguiti anche psicoterapicamente oltre che farmacologicamente. Sarebbe una buona cosa quella di affidarsi ad una struttura che possa pianificare un piano di intervento su misura per lei.
In bocca al lupo per il suo futuro!!

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Comprendo che stai attraversando un periodo difficile. È importante ricordare che non sei solo e che ci sono risorse disponibili per aiutarti. Ti consiglio di cercare un sostegno professionale continuando la psicoterapia. Un terapeuta esperto può aiutarti a gestire l'ansia, a lavorare sui conflitti familiari e a trovare una tua strada verso l'autonomia. Considera anche di coinvolgere i tuoi familiari nel processo terapeutico per favorire una migliore comprensione reciproca. Non aver paura di parlare dei tuoi timori riguardo ai farmaci con il tuo terapeuta o con uno psichiatra, possono fornirti informazioni e supporto per prendere decisioni consapevoli. Ricorda che il percorso verso il benessere richiede tempo, ma con il supporto adeguato puoi trovare la strada per superare le tue difficoltà e vivere una vita più equilibrata.

Rimango a disposizione,
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Gentile utente,
grazie per aver condiviso con tutti noi il suo disagio . Per tanto le consiglio di richiedere un consulto psicologico per migliorare la sua attuale situazione. Rimango a sua disposizione anche online. Cordialmente Dott.ssa Rosa Argenti
Ciao!! Accolgo la tua richiesta, ciò che descrivi è un disagio grande che da solo non riesci a gestire. La mia indicazione è quella di fare richiesta per una consulenza psicologica.

Rimango a disposizione online
Saluti
Dott.ssa Margherita Motta
Buonasera, credo che la terapia farmacologica affiancata ad un buon percorso con un centro specializzato possa aiutarla tantissimo. Comprendo le sue paure ma restare immobili non farebbe che peggiorare la sua situazione. Vada, cerchi un appoggio, qualcuno che la accompagni per poi affidarsi piano piano a ciò che le verrà indicato.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Mi dispiace sentire che stai attraversando un periodo così difficile. È importante che tu sappia che non sei da solo in questa situazione e che ci sono risorse e professionisti disponibili per aiutarti a gestire l'ansia, i disturbi dell'umore e i problemi relazionali che stai vivendo.

Innanzitutto, è positivo che tu abbia cercato aiuto attraverso la psicoterapia, anche se finora non hai trovato la strada giusta. Trovare un terapeuta con cui ti senti a tuo agio e con cui puoi costruire una buona relazione terapeutica può richiedere del tempo. Non arrenderti, continua a cercare un professionista che abbia esperienza nel trattamento dei disturbi dello spettro autistico e dei disturbi d'ansia.

L'ansia e le fobie possono essere trattate efficacemente attraverso diverse terapie, come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) e la terapia dell'accettazione e del impegno (ACT). Queste terapie possono aiutarti a comprendere meglio le tue paure, a sviluppare strategie di coping e a gestire l'ansia in modo più sano.

La tua preoccupazione per la dipendenza dai medicinali è comprensibile, ma è importante ricordare che un professionista della salute mentale può lavorare con te per trovare le migliori opzioni di trattamento, che possono anche includere la terapia senza la necessità di farmaci. È fondamentale comunicare apertamente con il tuo terapeuta riguardo alle tue preoccupazioni e ai tuoi obiettivi di trattamento.

Quanto alla tua situazione familiare, sembra che tu abbia relazioni complesse e conflittuali con i tuoi familiari. La terapia familiare potrebbe essere utile per affrontare questi problemi relazionali e lavorare su strategie per migliorare la comunicazione e la comprensione reciproca.

Inoltre, il percorso di autonomia e l'istituto di riabilitazione che hai menzionato potrebbero rappresentare opportunità importanti per il tuo sviluppo personale e l'acquisizione di abilità di vita indipendente. Tuttavia, è comprensibile che tu possa avere ansia riguardo a questi cambiamenti. Parlarne con un professionista della salute mentale può aiutarti a gestire queste preoccupazioni e a sviluppare un piano per affrontarle in modo efficace.

Infine, riguardo all'ipocondria e alle preoccupazioni sulla salute, è importante comprendere che questo è un sintomo comune dell'ansia. Lavorando con un terapeuta, potresti essere in grado di identificare le radici delle tue preoccupazioni sulla salute e sviluppare strategie per affrontarle in modo più razionale.

Non esitare a cercare ulteriore supporto e a parlare apertamente dei tuoi sentimenti con un professionista. Ricorda che l'aiuto è disponibile, e il tuo benessere è una priorità.
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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Dalle sue parole emerge una forte preoccupazione e paura. Sentirsi soli durante un percorso di riabilitazione così impegnativo può essere estremamente frustrante. Le suggerisco di condividere il suo vissuto con gli operatori che la seguono, sapranno certamente accoglierli e offrirle il sostegno necessario. Possono rivelarsi risorse significative per lei, così come la psicoterapeuta che la segue. Se non si dovesse sentire sufficientemente sostenuto, può considerare di rivolgersi ad un altro professionista che possa offrirle un tipo di supporto più adeguato. Le auguro di riuscire, un caro saluto. Dott.ssa Francesca Romagnano

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