salve, sono un paziente di 41 anni che ha appena subìto un lutto
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salve, sono un paziente di 41 anni che ha appena subìto un lutto, la perdita della nonna con la quale convivevo dalla nascita
dopo 5 giorni il dolore un po è diminuito però sento ancora quel disagio, soprattutto la mattina, quella sensazione di non avere stimoli a fare niente, è come se la parte piu grande di me non riuscisse ad accettare questa assenza in casa, forse non ero preparato a questo cambiamento, cosa ne pensate? grazie
dopo 5 giorni il dolore un po è diminuito però sento ancora quel disagio, soprattutto la mattina, quella sensazione di non avere stimoli a fare niente, è come se la parte piu grande di me non riuscisse ad accettare questa assenza in casa, forse non ero preparato a questo cambiamento, cosa ne pensate? grazie
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
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Gentile utente, una perdita così importante richiede sicuramente tempo per poter essere elaborata, già che dopo 5 giorni abbia percepito un calo del dolore è una cosa molto positiva e per niente scontata.
Se il suo dubbio è che ci possa essere qualcosa di patologico la rassicurerei sul fatto che è decisamente prematuro ipotizzarlo, le sensazioni che descrive è assolutamente sano provarle anche mesi dopo il lutto, solitamente calando nel tempo poco a poco così come è accaduto col suo dolore. Qualora dopo mesi, magari un anno, non stessero diminuendo e fosse come il primo giorno allora si potrebbe cominciare ad ipotizzare che siano sensazioni disfunzionali.
Se il suo dubbio è invece sul cosa poter fare le consiglierei di concedersi il tempo di stare male, di stare vicino a chi condivide con lei questo lutto e di supportarvi a vicenda raccontandovi come state.
Potrebbe anche avere valore ritagliarsi uno spazio per poter esplorare come si sente e di cosa ha bisogno, cosa che potrebbe fare con uno psicologo in un percorso psicologico breve con obbiettivo la gestione del lutto. Un percorso di questo tipo potrebbe aumentare la sua consapevolezza,fornirle un buon supporto e quindi accelerare il processo di accettazione della perdita.
Spero di essere stato utile, se avesse altri dubbi o se volesse maggiori informazioni su cosa si può fare mi scriva pure in chat e ne parleremo.
Dottor Mauro Simonetti
Se il suo dubbio è che ci possa essere qualcosa di patologico la rassicurerei sul fatto che è decisamente prematuro ipotizzarlo, le sensazioni che descrive è assolutamente sano provarle anche mesi dopo il lutto, solitamente calando nel tempo poco a poco così come è accaduto col suo dolore. Qualora dopo mesi, magari un anno, non stessero diminuendo e fosse come il primo giorno allora si potrebbe cominciare ad ipotizzare che siano sensazioni disfunzionali.
Se il suo dubbio è invece sul cosa poter fare le consiglierei di concedersi il tempo di stare male, di stare vicino a chi condivide con lei questo lutto e di supportarvi a vicenda raccontandovi come state.
Potrebbe anche avere valore ritagliarsi uno spazio per poter esplorare come si sente e di cosa ha bisogno, cosa che potrebbe fare con uno psicologo in un percorso psicologico breve con obbiettivo la gestione del lutto. Un percorso di questo tipo potrebbe aumentare la sua consapevolezza,fornirle un buon supporto e quindi accelerare il processo di accettazione della perdita.
Spero di essere stato utile, se avesse altri dubbi o se volesse maggiori informazioni su cosa si può fare mi scriva pure in chat e ne parleremo.
Dottor Mauro Simonetti
Salve, credo non siamo mai pronti all'esperienza di perdita di una persona cara, ancor più quando si parla di qualcuno che è stato così vicino fin da quando siamo piccoli, come nel suo caso. Penso che ognuno di noi risponda in modo personale a questi eventi e per questo vada rispettato, si permetta di essere addolorato e dispiaciuto senza contare i giorni di dolore. Senz'altro ci sono dei parametri che possono essere presi in considerazione laddove avverta che questo dolore sia pervasivo, invalidante e intollerabile. Non è da escludere che la sua perdita possa aver rappresentato per lei l'apertura di un "vaso di pandora" in cui da tempo aveva rinchiuso emozioni poco elaborate e poco comprese e che quindi ora escono tutte insieme. Se si sente affaticato ad affrontare da solo queste emozioni così intense, potrebbe esserle utile richiedere una consulenza psicologica per mettere a fuoco ciò che sta vivendo e comprendere meglio cosa potrebbe aiutarla a stare meglio.
Se desidera può contattarmi, resto a disposizione e le mando un caro saluto, Federica Consales
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Buongiorno, mi spiace. Dobbiamo però considerare che l'elaborazione di un lutto richiede tempo, statisticamente si parla di 6 - 12 mesi, pertanto 5 giorni non sono sufficienti. Se il lutto non è complicato per cui non ci sono sensi di colpa o cose non dette, o litigi mai sanati, e via dicendo in questo senso, allora bisogna rispettare i tempi fisiologici che le indicavo prima, altrimenti andrebbe considerato un aiuto per elaborare la perdita. Un saluto.
Dott.ssa Marina Bonadeni
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Gentile utente, le fasi del lutto sono a volte lunghe e subire una perdita, che sia improvvisa o meno, può arrecare un disagio che non si riesce subito a gestire, per cui, se sente sentimenti troppo grandi per lei, o di non sentire nessuno stimolo, le consiglio di farsi sostenere in questa occasione così difficile per lei. Rimango a disposizione, anche online. Dott.ssa Marina Costantini.
Gentile paziente, innanzitutto le mie condoglianze.
Non esiste un tempo, il dolore decanta lentamente, ognuno lo vive in maniera soggettiva, ma esiste un modo per affrontarlo. La prima reazione è di stordimento, smarrimento, shock per poi lasciare spazio al dolore, così come alle reazioni del corpo (astenia, assenza di appetito ecc.). Ma come vivere questo processo, seguendo la fisiologia dell’uomo? Distarsi o cercare di evitare il dolore, non faranno altro che rallentare tale processo. Il primo aspetto da considerare, è quello di concedersi il dolore, per non esserne travolti ed uscire ancora più feriti. In particolare, risulta utile concedersi quotidianamente uno spazio dedicato alla sofferenza; questo consente alla ferita di iniziare, piano piano, a cicatrizzarsi. Ricordiamoci, che per superare un dolore è necessario toccare il fondo per poi risalire in superficie e questo vale per il lutto così come per altre forme di sofferenza.
In terapia breve strategica, si guida inoltre la persona a tenere in vita la persona amata, tramite un esercizio in grado di trasformare la perdita in nostalgia e che gradualmente consente di emanciparsi dal dolore e portare sempre con noi la persona amata.
Saluti, eventualmente sono a disposizione anche on-line.
dr. Germi
Non esiste un tempo, il dolore decanta lentamente, ognuno lo vive in maniera soggettiva, ma esiste un modo per affrontarlo. La prima reazione è di stordimento, smarrimento, shock per poi lasciare spazio al dolore, così come alle reazioni del corpo (astenia, assenza di appetito ecc.). Ma come vivere questo processo, seguendo la fisiologia dell’uomo? Distarsi o cercare di evitare il dolore, non faranno altro che rallentare tale processo. Il primo aspetto da considerare, è quello di concedersi il dolore, per non esserne travolti ed uscire ancora più feriti. In particolare, risulta utile concedersi quotidianamente uno spazio dedicato alla sofferenza; questo consente alla ferita di iniziare, piano piano, a cicatrizzarsi. Ricordiamoci, che per superare un dolore è necessario toccare il fondo per poi risalire in superficie e questo vale per il lutto così come per altre forme di sofferenza.
In terapia breve strategica, si guida inoltre la persona a tenere in vita la persona amata, tramite un esercizio in grado di trasformare la perdita in nostalgia e che gradualmente consente di emanciparsi dal dolore e portare sempre con noi la persona amata.
Saluti, eventualmente sono a disposizione anche on-line.
dr. Germi
Buongiorno,
mi dispiace tanto per questo dolore così fresco che lei sta oggi vivendo.
E’ vero, la perdita di una persona cara, specialmente se quel rapporto ci ha accompagnato per così tanto tempo ed è stato per noi così tanto significativo, ci impegna a confrontarci con l’assenza e con il vuoto che rimane e a separarci.
Ma è proprio attraverso il dolore che riusciamo, ciascuno con i propri tempi, ad elaborare il lutto, a riempire quel vuoto con i ricordi, con le immagini che ci vengono pian piano che il dolore si attenua.
Tutte le sensazioni, tutto l’affetto, l’amore, tutte le emozioni, le parole, tutti i pensieri, i gesti, tutto quello che di umano abbiamo scambiato con quella persona, non è perso, e può essere ritrovato dentro di noi, grazie anche ad un altro rapporto affettivo valido come quello di terapia.
Allora con l’affetto ritrovato possiamo continuare a vivere senza angoscia, anche nonostante quella perdita.
Spero di esserle stata un pochino di sostegno e mi auguro di poterla conoscere presto.
Barbara Brega
mi dispiace tanto per questo dolore così fresco che lei sta oggi vivendo.
E’ vero, la perdita di una persona cara, specialmente se quel rapporto ci ha accompagnato per così tanto tempo ed è stato per noi così tanto significativo, ci impegna a confrontarci con l’assenza e con il vuoto che rimane e a separarci.
Ma è proprio attraverso il dolore che riusciamo, ciascuno con i propri tempi, ad elaborare il lutto, a riempire quel vuoto con i ricordi, con le immagini che ci vengono pian piano che il dolore si attenua.
Tutte le sensazioni, tutto l’affetto, l’amore, tutte le emozioni, le parole, tutti i pensieri, i gesti, tutto quello che di umano abbiamo scambiato con quella persona, non è perso, e può essere ritrovato dentro di noi, grazie anche ad un altro rapporto affettivo valido come quello di terapia.
Allora con l’affetto ritrovato possiamo continuare a vivere senza angoscia, anche nonostante quella perdita.
Spero di esserle stata un pochino di sostegno e mi auguro di poterla conoscere presto.
Barbara Brega
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È sempre difficile continuare a vivere la nostra vita, dopo una perdita, soprattutto quando questa perdita riguarda una persona che per noi è ancora importante, nonostante non ci sia più.
Con questo voglio dire che quel che prova è normalissimo, non si deve spaventare, e non deve darsi fretta di tornare a come era prima, perché elaborare un lutto consta di tempo e questo tempo è più o meno lungo a seconda del legame che avevamo con questa persona.
Non stia a contare i giorni. Si concentri su quello che sta vivendo, legittimandoselo.
In queste situazioni può essere d’aiuto condividere i propri sentimenti e stati d’animo con qualcuno, che può far parte della sua famiglia. Se questo non fosse possibile, può parlarne con un esperto, che la aiuterà a metabolizzare quello che le è successo.
Le mando un caro saluto
Dr S. Ludovici
Con questo voglio dire che quel che prova è normalissimo, non si deve spaventare, e non deve darsi fretta di tornare a come era prima, perché elaborare un lutto consta di tempo e questo tempo è più o meno lungo a seconda del legame che avevamo con questa persona.
Non stia a contare i giorni. Si concentri su quello che sta vivendo, legittimandoselo.
In queste situazioni può essere d’aiuto condividere i propri sentimenti e stati d’animo con qualcuno, che può far parte della sua famiglia. Se questo non fosse possibile, può parlarne con un esperto, che la aiuterà a metabolizzare quello che le è successo.
Le mando un caro saluto
Dr S. Ludovici
La ringrazio per la condivisione. Quando si perde una persona cara (e non solo un parente) le reazioni sono diverse per ognuno di noi, così come lo sono le fasi di elaborazione del lutto. Anche le modalità di adattamento dipendono da fattori specifici.
La durata di un lutto è quanto di più personale esista e anche la psicologia ne ha preso atto, il punto essenziale è accorgersi quando da normale il lutto diventa patologico, ovvero interferisce con il proseguimento della vita di chi è rimasto.
Le condivido i sentimenti del lutto sperando di rispondere al suo quesito.
Shock e ottundimento: a volte alla notizia del decesso si reagisce con uno stato di incredulità e negazione, anche quando la morte è frutto di una malattia prolungata. Si tratta di un fenomeno di rimozione che di solito dura poche ore o al massimo qualche giorno e svanisce man mano che si moltiplicano le occasioni per parlare del decesso con altre persone. Parlarne rende infatti l’evento reale.
Agitazione e nostalgia: man mano che l’ottundimento iniziale scompare, è possibile che compaiano ansia, agitazione e desiderio di vedere la persona scomparsa, tali da interferire con la capacità di concentrarsi. La persona deceduta è presente anche nel sonno attraverso i sogni. Le reazioni a questo fenomeno sono individuali: alcuni lo trovano disturbante, altri invece trovano un conforto paradossale in questa presenza.
Rabbia: è un sentimento comune. La rabbia può essere rivolta contro il destino, ma talvolta anche contro la persona che è mancata oppure contro i curanti che non sono stati capaci di salvarla. Un po’ di rabbia è normale e salutare, ma se perdura nel tempo è meglio chiedere l’aiuto di un professionista.
Tristezza e depressione: sono spesso i sentimenti dominanti nel tempo, ma non sono presenti in egual modo in tutti. L’intensità della tristezza non è una misura di quanto si è voluto bene a chi non c’è più, ma dipende dal modo con cui ciascuno di noi reagisce. È normale essere depressi per qualche mese dopo una grave perdita, ma se la depressione diventa cronica è meglio chiedere aiuto a un medico o a uno psicologo.
Vuoto: c’è chi sente di aver perso una parte di se stesso. Questo vuoto può sparire con il tempo o, almeno, attenuarsi.
Accettazione: la fase di accettazione non corrisponde a un ritorno alla normalità precedente la perdita. Le persone col tempo si adattano alla nuova realtà, anche se la tristezza legata al ricordo della persona deceduta non scompare mai del tutto.
Qualora volesse approfondire resto a disposizione On-Line
La durata di un lutto è quanto di più personale esista e anche la psicologia ne ha preso atto, il punto essenziale è accorgersi quando da normale il lutto diventa patologico, ovvero interferisce con il proseguimento della vita di chi è rimasto.
Le condivido i sentimenti del lutto sperando di rispondere al suo quesito.
Shock e ottundimento: a volte alla notizia del decesso si reagisce con uno stato di incredulità e negazione, anche quando la morte è frutto di una malattia prolungata. Si tratta di un fenomeno di rimozione che di solito dura poche ore o al massimo qualche giorno e svanisce man mano che si moltiplicano le occasioni per parlare del decesso con altre persone. Parlarne rende infatti l’evento reale.
Agitazione e nostalgia: man mano che l’ottundimento iniziale scompare, è possibile che compaiano ansia, agitazione e desiderio di vedere la persona scomparsa, tali da interferire con la capacità di concentrarsi. La persona deceduta è presente anche nel sonno attraverso i sogni. Le reazioni a questo fenomeno sono individuali: alcuni lo trovano disturbante, altri invece trovano un conforto paradossale in questa presenza.
Rabbia: è un sentimento comune. La rabbia può essere rivolta contro il destino, ma talvolta anche contro la persona che è mancata oppure contro i curanti che non sono stati capaci di salvarla. Un po’ di rabbia è normale e salutare, ma se perdura nel tempo è meglio chiedere l’aiuto di un professionista.
Tristezza e depressione: sono spesso i sentimenti dominanti nel tempo, ma non sono presenti in egual modo in tutti. L’intensità della tristezza non è una misura di quanto si è voluto bene a chi non c’è più, ma dipende dal modo con cui ciascuno di noi reagisce. È normale essere depressi per qualche mese dopo una grave perdita, ma se la depressione diventa cronica è meglio chiedere aiuto a un medico o a uno psicologo.
Vuoto: c’è chi sente di aver perso una parte di se stesso. Questo vuoto può sparire con il tempo o, almeno, attenuarsi.
Accettazione: la fase di accettazione non corrisponde a un ritorno alla normalità precedente la perdita. Le persone col tempo si adattano alla nuova realtà, anche se la tristezza legata al ricordo della persona deceduta non scompare mai del tutto.
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Buongiorno, innanzitutto mi unisco al suo cordoglio e dolore. Capisco quanto possa essere stata un punto di riferimento per Lei sua nonna. A queste situazioni non si può mai essere preparati, per quanto ci si possa fare un idea preventiva e accettare la situazione pensando che la morte faccia parte della vita. Quello che sento di dirle è: si prenda il suo tempo, viva questo dolore, è giusto che lei lo faccia per trovare un nuovo equilibrio e colmare questa grande assenza.
Le auguro una buona giornata, Dott.ssa Anna Russo
Le auguro una buona giornata, Dott.ssa Anna Russo
Buon pomeriggio, sono molto dispiaciuta per la sua perdita. L'elaborazione del lutto ha dei tempi, che possono essere : sei mesi, un anno, anche se il tempo della psiche è del tutto personale e non funziona come il tempo cronologico. Purtroppo lei ha perso una persona molto importante della sua vita, quindi, si dia il tempo "giusto". Se, in seguito, sente che ci sono altre cose che vorrebbe elaborare allora può pensare di farsi aiutare da uno specialista. Un forte abbraccio
Salve, la situazione di sofferenza che riferisce è comprensibile. Ha perso una delle persone più importanti della sua vita.
Si conceda tempo per attraversare questo dolore per quanto doloroso possa essere per elaborarlo ha bisogno di starci, viverlo e sentirlo.
Con l’aiuto di una psicoterapia sicuramente riuscirebbe ad affrontarlo con delle strategie più funzionali.
Resto a disposizione per approfondimenti.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Daniela Chieppa
Si conceda tempo per attraversare questo dolore per quanto doloroso possa essere per elaborarlo ha bisogno di starci, viverlo e sentirlo.
Con l’aiuto di una psicoterapia sicuramente riuscirebbe ad affrontarlo con delle strategie più funzionali.
Resto a disposizione per approfondimenti.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Daniela Chieppa
Credo nessuno sia preparato a perdere una persona cara come sembrava essere sua nonna.
La sofferenza per questa mancanza posso immaginare sia enorme e per ora credo sia un dono potersi permettere di soffrire per questa.
Il superamento di un lutto comprende delle fasi come altri colleghi le hanno illustrato, ma prima di arrivare al superamento di un lutto, se è possibile superarlo davvero, c’è oggi.
Oggi c’è lei con tutto il dolore per questa perdita e questo vuoto che sente, domani ci sarà altro, probabilmente ci sarà altra sofferenza, ma questa fa parte della vita è sarebbe una perdita fuggirla.
Probabilmente c’è tanto di cui vorrebbe parlare, le auguro di trovare uno spazio per lei se vorrà.
La sofferenza per questa mancanza posso immaginare sia enorme e per ora credo sia un dono potersi permettere di soffrire per questa.
Il superamento di un lutto comprende delle fasi come altri colleghi le hanno illustrato, ma prima di arrivare al superamento di un lutto, se è possibile superarlo davvero, c’è oggi.
Oggi c’è lei con tutto il dolore per questa perdita e questo vuoto che sente, domani ci sarà altro, probabilmente ci sarà altra sofferenza, ma questa fa parte della vita è sarebbe una perdita fuggirla.
Probabilmente c’è tanto di cui vorrebbe parlare, le auguro di trovare uno spazio per lei se vorrà.
Gentile utente mi spiace per quello che sta vivendo. Ricordi che il lutto ha bisogno di tempi di elaborazione più lunghi di 5 giorni. Stia sereno, ciò che vive è del tutto normale.
Se sente però tutto questo troppo "pesante" può contattare un professionista, l'aiuterà a gestire il tutto in maniera più funzionale per lei. Un caro saluto.
Se sente però tutto questo troppo "pesante" può contattare un professionista, l'aiuterà a gestire il tutto in maniera più funzionale per lei. Un caro saluto.
Buonasera, mi dispiace molto per la sua perdita e comprendo la sua sofferenza.
L'elaborazione di un lutto è un processo che richiede tempo e sostegno da parte di un professionista.
E' importante attraversare quel dolore, sentirlo e esplorare le emozioni che ne derivano.
Comprendo inoltre come non riesca ancora ad accettare la perdita di una persona così importante nella sua vita, proprio perchè quella è l'ultima fase del processo di elaborazione del lutto che richiede proprio lo stare con quel dolore intenso per poterlo gestire in modo più funzionale.
Uno spazio di condivisione e ascolto rispetto ai suoi vissuti emotivi penso possa aiutare a ritrovare un suo equilibrio.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi.
L'elaborazione di un lutto è un processo che richiede tempo e sostegno da parte di un professionista.
E' importante attraversare quel dolore, sentirlo e esplorare le emozioni che ne derivano.
Comprendo inoltre come non riesca ancora ad accettare la perdita di una persona così importante nella sua vita, proprio perchè quella è l'ultima fase del processo di elaborazione del lutto che richiede proprio lo stare con quel dolore intenso per poterlo gestire in modo più funzionale.
Uno spazio di condivisione e ascolto rispetto ai suoi vissuti emotivi penso possa aiutare a ritrovare un suo equilibrio.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi.
Gentile utente, la sofferenza che prova è comprensibile; il lutto è un evento doloroso nella vita di tutte le persone. Ogni individuo reagisce a una perdita in un modo e con un tempo differente; la sua risposta è dettata anche dal legame familiare molto stretto.
La sua richiesta potrà essere sicuramente supportata da uno psicologo che la aiuterà ad elaborare il lutto di sua nonna e comprendere come questo cambiamento significativo possa essere affrontato con meno dolore.
Rimango a disposizione anche online.
Cordialità
Dott.ssa Manuela Mignani
La sua richiesta potrà essere sicuramente supportata da uno psicologo che la aiuterà ad elaborare il lutto di sua nonna e comprendere come questo cambiamento significativo possa essere affrontato con meno dolore.
Rimango a disposizione anche online.
Cordialità
Dott.ssa Manuela Mignani
Gentile utente,
mi dispiace per la sua perdita e per la situazione che descrive. Certamente la morte di una persona cara rappresenta un evento critico ed è normale provare delle sensazioni negative.
Tali sensazioni con il tempo potrebbero migliorare, ad ogni modo, rivolgersi ad un professionista potrebbe essere utile per individuare delle strategie per far fronte al suo stato emotivo.
Cordiali saluti
Alberto Binda
mi dispiace per la sua perdita e per la situazione che descrive. Certamente la morte di una persona cara rappresenta un evento critico ed è normale provare delle sensazioni negative.
Tali sensazioni con il tempo potrebbero migliorare, ad ogni modo, rivolgersi ad un professionista potrebbe essere utile per individuare delle strategie per far fronte al suo stato emotivo.
Cordiali saluti
Alberto Binda
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
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Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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Buongiorno, un lutto è un dolore tanto grande, ci vuole il proprio tempo ed è importante rispettarlo. Le consiglio di affrontarlo e cercare di elaborarlo al meglio grazie anche al supporto di un professionista, se vuole rimango disponibile a tale scopo.
Mi spiace tanto, condoglianze.
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