Salve, Sono stato operato di ernia inguinale il giorno 20/03/2024 e premetto che soffro di altre pa
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Salve,
Sono stato operato di ernia inguinale il giorno 20/03/2024 e premetto che soffro di altre patologie fra cui stipsi cronica +prolasso di 3° grado con noduli e emorroidali e rettocele.
Sostanzialmente a distanza di appena 6 giorni la mia situazione è la seguente:
Per prima cosa, non riesco a defecare in maniera normale, essendo io già stitico di natura e facendo uso ormai in maniera recidiva di lassativi e microclismi, tuttavia nel momento in cui devo spingere accuso un dolore strano, cioè mi sento che si forma del gas dentro il colon, soprattutto lungo il tratto in cui è stata messa la protesi erniaria.
Le confesso che per far uscire quel popò di feci liquide sia pur ridotte allo stato di diarrea (perché mi prendo oltre 2 bustine di movicol al dì + 1 cucchiaio di normase la mattina a digiuno) è un'impresa!!
Tenga presente che in ogni caso un po' di forza nello spingere la devo usare, altrimenti rimane tutto dentro e comincio ad accusare dei malesseri strani se non scarico tutto in quel momento ma le ripeto, al momento è un'impresa ardua.
Secondariamente, sento che mi tira molto dalla parte sinistra verso l'inguine e questo mi provoca degli spasmi dolorosi moderati più che dolore vero e proprio nella zona centrale dell'ernia.
Sfortunatamente ci voleva pure che cadessi dalla sedia con le rotelle, cioè è successo che la sedia che normalmente uso quando sto davanti al PC, essendo stata alzata al massimo livello, a causa di un mio movimento brusco si è ribaltata fortunatamente su laterale (e non all'indietro), per cui sono caduto praticamente a terra di glutei ed ho preso un piccolo colpo, fortunatamente ammortizzato dal fatto che la sedia ribaltandosi ha urtato contro la poltrona che grazie a Dio ha attenuato la sua inerzia.
Devo confessarle che mi sono un po' spaventato ed ho avuto paura che sia successo qualcosa.
Terzo ed ultimo punto: Sto facendo una terapia di Voltaren fiale, questo pomeriggio l'iniezione non è stata fatta e non so se si tratti di una coincidenza o meno ma si sono riacutizzati improvvisamente i dolori addirittura con qualche lieve decimo di febbre.
Mi sono preso allora la Tachipirina granulato ed ora dovrebbe andare un tantino meglio.
Mercoledì 27/3/2024 dovrò recarmi presso il poliambulatorio di S.G. Rotondo per la visita eventuale rimozione dei punti e delle garze Ma uno dei miei principali problemi ora è chi possa accompagnarmi fino dentro il reparto del poliambulatorio.
Sarò accompagnato da mio padre ma lui essendo anziano non potrà però accompagnarmi fin dentro i reparti, per cui adesso sinceramente non saprei cosa fare.
Gentile dottore, ritornando all'ernia, vorrei chiederle sostanzialmente: Per caso questa continua sensazione di dolore e di tirraggio verso l'inguine sx che accuso e soprattutto il problema della defecazione che le ho menzionato sopra: ¿ Si potranno risolvere nel più breve tempo possibile, oppure potrebbe anche trattarsi di qualche forma di recidiva, ematoma o qualcosa del genere ?
La ringrazio per la sua stessa attenzione.
Sono stato operato di ernia inguinale il giorno 20/03/2024 e premetto che soffro di altre patologie fra cui stipsi cronica +prolasso di 3° grado con noduli e emorroidali e rettocele.
Sostanzialmente a distanza di appena 6 giorni la mia situazione è la seguente:
Per prima cosa, non riesco a defecare in maniera normale, essendo io già stitico di natura e facendo uso ormai in maniera recidiva di lassativi e microclismi, tuttavia nel momento in cui devo spingere accuso un dolore strano, cioè mi sento che si forma del gas dentro il colon, soprattutto lungo il tratto in cui è stata messa la protesi erniaria.
Le confesso che per far uscire quel popò di feci liquide sia pur ridotte allo stato di diarrea (perché mi prendo oltre 2 bustine di movicol al dì + 1 cucchiaio di normase la mattina a digiuno) è un'impresa!!
Tenga presente che in ogni caso un po' di forza nello spingere la devo usare, altrimenti rimane tutto dentro e comincio ad accusare dei malesseri strani se non scarico tutto in quel momento ma le ripeto, al momento è un'impresa ardua.
Secondariamente, sento che mi tira molto dalla parte sinistra verso l'inguine e questo mi provoca degli spasmi dolorosi moderati più che dolore vero e proprio nella zona centrale dell'ernia.
Sfortunatamente ci voleva pure che cadessi dalla sedia con le rotelle, cioè è successo che la sedia che normalmente uso quando sto davanti al PC, essendo stata alzata al massimo livello, a causa di un mio movimento brusco si è ribaltata fortunatamente su laterale (e non all'indietro), per cui sono caduto praticamente a terra di glutei ed ho preso un piccolo colpo, fortunatamente ammortizzato dal fatto che la sedia ribaltandosi ha urtato contro la poltrona che grazie a Dio ha attenuato la sua inerzia.
Devo confessarle che mi sono un po' spaventato ed ho avuto paura che sia successo qualcosa.
Terzo ed ultimo punto: Sto facendo una terapia di Voltaren fiale, questo pomeriggio l'iniezione non è stata fatta e non so se si tratti di una coincidenza o meno ma si sono riacutizzati improvvisamente i dolori addirittura con qualche lieve decimo di febbre.
Mi sono preso allora la Tachipirina granulato ed ora dovrebbe andare un tantino meglio.
Mercoledì 27/3/2024 dovrò recarmi presso il poliambulatorio di S.G. Rotondo per la visita eventuale rimozione dei punti e delle garze Ma uno dei miei principali problemi ora è chi possa accompagnarmi fino dentro il reparto del poliambulatorio.
Sarò accompagnato da mio padre ma lui essendo anziano non potrà però accompagnarmi fin dentro i reparti, per cui adesso sinceramente non saprei cosa fare.
Gentile dottore, ritornando all'ernia, vorrei chiederle sostanzialmente: Per caso questa continua sensazione di dolore e di tirraggio verso l'inguine sx che accuso e soprattutto il problema della defecazione che le ho menzionato sopra: ¿ Si potranno risolvere nel più breve tempo possibile, oppure potrebbe anche trattarsi di qualche forma di recidiva, ematoma o qualcosa del genere ?
La ringrazio per la sua stessa attenzione.
Mi permetta, ma in tutto ciò che ha scritto c'è qualcosa di illogico ed impossibile a livello anatomico: se lei è di sesso maschile, come possono averle diagnosticato un rettocele (condizione che affligge esclusivamente le donne)?
La invito, appena le condizioni della guarigione glielo consentiranno, ad effettuare una nuova visita proctologica, magari un po' più precisa.
Saluti
La invito, appena le condizioni della guarigione glielo consentiranno, ad effettuare una nuova visita proctologica, magari un po' più precisa.
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