Salve sono seguita da un po’ da una psicoterapeuta a causa di ansia forte e attacchi di panico, non

16 risposte
Salve sono seguita da un po’ da una psicoterapeuta a causa di ansia forte e attacchi di panico, non lo so ma non riesco a trovare benefici, sono sempre le stesse cose che può dirti chiunque, cosa dovrei fare continuare lo stesso ? Cosa mi consigliate
Be ...forse non tutti la pensano cosi' ...ma ad un certo livello la terapia psicofarmacologica e' indispensabile. Si rivolga ad uno specialista psichiatra !

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Se non sta trovando benefici dalla terapia attuale, potrebbe essere utile considerare alcune opzioni:
Cambiare terapeuta: A volte, la chimica tra paziente e terapeuta non funziona bene. Provare con un altro professionista potrebbe fare la differenza.
Terapia diversa: Esistono diverse tecniche terapeutiche, che possono essere più efficaci per l'ansia e gli attacchi di panico.
Farmaci: In alcuni casi, l'aggiunta di farmaci prescritti da uno psichiatra può aiutare a gestire i sintomi più gravi, in combinazione con la terapia.
Stile di vita: Concentrarsi su una routine salutare, con esercizio fisico regolare, una dieta equilibrata e tecniche di rilassamento come la mindfulness, può contribuire a ridurre l'ansia.
L'importante è non arrendersi e continuare a cercare l'approccio più adatto alle sue esigenze. La sua salute mentale è una priorità e merita il supporto giusto. Per qualsiasi informazione resto a sua disposizione, un caro saluto, Dott.ssa Danila Bardi
Gent.ma, se ha dubbi e sente di non riuscire a stare almeno un po' meglio, parli direttamente con chi la sta seguendo. Altrimenti provi a contattare un altro specialista per un secondo parere: avreste così la possibilità di rivalutare l'entità del disturbo, quale tipo di intervento è stato finora prospettato e quali difficoltà ha incontrato. Si potrà poi fare qualche ipotesi per un trattamento diverso. SG
Gentile utente, Ggrazie per aver condiviso la sua esperienza. Capisco quanto possa essere frustrante sentirsi bloccati nel proprio percorso terapeutico. Può considerare di comunicare apertamente con la terapeuta espirmendo sentimenti e preoccupazioni riguardo alla terapia. potete anche discutere della possibilità di valutare una seconda opinione di un professionista con approccio differente che può offrirle nuove prospettive e strategie. Oltre alla terapia può esplorare tecniche di gestione dell'ansia da applicare in autonomia come la mindfulness, l'esercizio fisico regolare, e altre attività che possono contribuire al benessere emotivo. In generale la terapia non lavora sull'urgenza del sintomo, per quello possono essere di aiuto i farmaci eventualmente. I tempi di recupero sono individuali e capita che se si sta molto male il progresso può essere più lento. Rimango disponibile. Un caro saluto, Dott.ssa Sara Magliocca
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentilissima Utente,
mi dispiace molto sentire della sua insoddisfazione circa il trattamento che sta seguendo, e vorrei provare a condividere con lei alcune riflessioni in merito. Da quanto ha iniziato questo percorso, o meglio, quante seduta ha svolto ad oggi? Anche il migliore trattamento psicoterapeutico richiedo il suo tempo. Se questa situazione di stallo è presente da diverse sedute (diciamo oltre le 5 per dare un'idea di massima) è legittimo ed appropriato porsi delle domande. In tal caso ciò che mi sento di consigliarle è di esporre con la massima franchezza alla Collega la sua insoddisfazione circa i benefici che (non) sta traendo dal trattamento e valutare eventualmente un'altr* Specialista.
Le faccio i miei migliori auguri
Un caro saluto
Mauro Fadda
Gentile utente, provi a condividere le sue perplessità con la terapeuta. Sarebbe importante comprendere cosa per lei non sta funzionando. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buongiorno, mi spiace che il suo percorso non stia andando come da lei sperato.
Ovviamente ricordi che ha sempre la possibilità di rivolgersi ad un altro professionista. Credo però che sarebbe importante dialogare con l'attuale per comprendere al meglio la vostra relazione e ragionare anche sulle sue aspettative rispetto ad un percorso terapeutico.
Non so da quanto abbia iniziato il percorso, ma rispetto ai sintomi da lei nominati serve un po' di tempo per migliorare il suo benessere e la sintomatologia, oltre all'importanza di costruire una relazione terapeuta-paziente basata su una grande fiducia.
La saluto, dott.ssa Covri Annalisa
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Salve, bisognerebbe avere qualche informazione in più. La prima, cosa intende "da un po'". Glielo chiedo poiché i benefici di una psicoterapia raramente sono immediati.
Inoltre qualche informazione sul tipo di ansia e attacchi di panico potrebbe essere utile.

In linea generale, la prima cosa da fare, se non l'ha già fatto, è parlarne con il terapeuta e poi fare una successiva valutazione.
Giorgio Carnevale
Prima di fare qualunque cosa ne parli in modo diretto con il suo terapeuta, tiri fuori i dubbi, frustrazioni, blocchi, rabbia se ne ha. La terapia non è magia, richiede impegno. Lei come sta usando questo spazio di terapia? Come sta partecipando ad essa? E' il paziente che fa la terapia. Se non comprende questo aspetto rischia di portarselo in tutte le terapie successive. Siete forse arrivati a toccare un punto delicato?
Salve, ne parli con il professionista che la segue, questo è un atto doveroso. In seconda battuta potra fare anche scelte diverse.
Però si riccordi che occorre tempo ed impegno per qualsiasi tipo di risultato.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Gentile Paziente, le sarebbe utile condividere le sue difficoltà e dubbi sull'efficacia della psicoterapia. Se sente di avere una buona relazione con il suo terapeuta, sarà un momento di apertura che le permetterà di esprimere come vorrebbe essere aiutato, oppure accompagnato in un eventuale cambio di terapeuta.
Un caro saluto,
dott.ssa Chiara Lazzari
Gentile utente, mi dispiace per la forte ansia che sta vivendo immagino quanto si invalidante vivere una situazione così, fare terapia investendo energie e non riuscendo comunque a trarre beneficio. Ciò che le posso consigliare e di condividere questo suo pensiero con il terapeuta, è vero che per ottenere i benefici dalla terapia ci vuole tempo, ma è anche vero che se lei sente di fare semplicemente una chiacchiera deve farlo presente al suo terapeuta. Se proprio vede che le cose non cambiano può eventualmente pensare di cambiare terapeuta.
Per eventuali cambiamenti resto a disposizione. Dott.ssa Alessia Vanzi
Buonasera, mancano molte informazioni nella sua lettera che darebbero un quadro più completo. Da quanto fa la terapia, con che frequenza, è in un servizio pubblico o privato, che aspettative aveva prima di iniziare. Avete condiviso gli obiettivi ? Se lei si sente insoddisfatta del lavoro che fate, lo dica apertamente alla sua terapeuta. Il non dire, il non esprimere i bisogni potrebbe essere un tema importante e prima di andarsene le consiglio vivamente di avere un confronto con la terapeuta. Le farà bene. Se vuol cambiare faccia uno o due colloqui per scegliere un terapeuta con cui trovarsi bene. Come già detto da altri colleghi, il lavoro in seduta e fuori lo fa il paziente, mettendoci impegno e pazienza. I tempi possono essere anche lunghi. Non riponga troppo nell'altro la soluzione, ma lo senta come un suo alleato per un processo di cambiamento. Cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
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Gentile paziente, ne ha parlato con la sua terapeuta? Condividere con lei questo pensiero potrebbe portare beneficio, essendo una professionista sicuramente la aiuterà a risignificare questo suo vissuto e insieme potrete trovare una soluzione, che sia il muoversi verso la conclusione di un percorso o che sia il cambio di rotta tra di voi. Ad esempio, mi chiederei, come mai ha preferito scrivere qui piuttosto che parlarne con lei? I motivi per cui spesso è difficile toccare certi temi, anche nello spazio di terapia, che è uno spazio tutto del paziente e del terapeuta, possono essere molteplici. La risposta a questa domanda dice tanto a lei e su di lei, ma anche potrebbe dire tanto del vostro percorso insieme e al vostro percorso insieme! Buona fortuna
Gentile utente le consiglio di condividere le sue perplessità con la sua terapeuta al fine di comprendere cosa non sta funzionando .
Resto a disposizione
Un caro saluto
Dott.ssa Alessandra Rosa

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