Salve sono risposata da 14 anni. Entrambi abbiamo figli dai precedenti matrimoni. La nostra stori

19 risposte
Salve
sono risposata da 14 anni.
Entrambi abbiamo figli dai precedenti matrimoni.
La nostra storia è travagliatissima, entrambi i nostri ex ci hanno fatto letteralmente di tutto,i genitori sono fermamente contro il nostro matrimonio, addirittura lo hanno diseredato.
Stringendo il discorso arrivo diretta al punto.il mio ex ha perso la patria potestà
A mia figlia Hanno diagnosticato la smrr lei purtroppo è veramente chiusa,rabbiosa,astiosa al limite dell umana sopportazione.Sua sorella idem.
Lei ha 24 anni,non lavora,io le ho lasciato la casa,la mia auto e le passo 3/4 e più del mio stipendio.
Mio marito non la sopporta perché è molto maleducata,e litighiamo sempre perché io comunque le voglio portare da mangiare ( lei si lascia letteralmente morire di fame,nn fa' la spesa,)
Sono in una pessima situazione.
Mi sento schiacciata
Salve,
Capisco quanto sia complesso e pesante il momento che stai attraversando. La tua situazione sembra davvero difficile, con molteplici sfide che si intrecciano e che influenzano vari aspetti della tua vita familiare e personale.

Ecco alcune riflessioni e suggerimenti che potrebbero aiutarti a gestire meglio questa situazione:

Supporto Familiare e Relazionale: La tua situazione familiare è molto complessa, con conflitti tra ex partner, tensioni con i genitori, e problemi con i figli di entrambe le parti. Potrebbe essere utile considerare la terapia familiare o di coppia per affrontare e gestire meglio queste dinamiche. Un terapeuta familiare potrebbe aiutare a migliorare la comunicazione e a trovare soluzioni che possano alleviare la pressione che senti.

Gestione delle Risorse e dei Confini: È importante stabilire confini chiari e sani riguardo al supporto che offri ai tuoi figli e alla gestione delle risorse. Se ti senti sopraffatta dal peso economico e emotivo, potrebbe essere necessario rivedere quanto e come offri supporto. A volte, stabilire limiti chiari può anche aiutare a migliorare le dinamiche relazionali e a incoraggiare una maggiore indipendenza.

Supporto e Cura Personale: Non dimenticare di prenderti cura di te stessa. Affrontare questi problemi può essere estremamente stressante e può influire sulla tua salute mentale e fisica. Considera di dedicare del tempo a te stessa e di cercare supporto per il tuo benessere emotivo, che può includere parlare con un terapeuta per te stessa, partecipare a gruppi di supporto o semplicemente trovare attività che ti aiutano a rilassarti e a rigenerarti.

Supporto Professionale per i Figli: Per quanto riguarda tua figlia e la sua sorella, potrebbe essere utile cercare il supporto di professionisti specializzati, come psicologi o psichiatri, per affrontare le loro difficoltà emotive e comportamentali. Anche se la situazione è difficile, il supporto professionale può essere cruciale per aiutarli a sviluppare competenze e strategie per gestire meglio la loro condizione.

Comunicazione con il Coniuge: È importante continuare a comunicare apertamente con tuo marito riguardo alle tue preoccupazioni e ai tuoi sentimenti. Trovare un terreno comune e lavorare insieme per affrontare le difficoltà può aiutare a ridurre i conflitti e a migliorare il sostegno reciproco.

Mi rendo conto che questa situazione è complessa e richiede una gestione attenta e supporto adeguato. Sono disponibile come terapeuta per offrirti ulteriori consigli e supporto in questo difficile momento. Se desideri approfondire ulteriormente o discutere di strategie specifiche per affrontare la tua situazione, non esitare a contattarmi.

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Gentile Signora, se quello che ha fatto fino ad ora non ha funzionato o non ha dato i risultati che Lei si aspettava, allora cambi completamente strategia, inizi a fare esattamente il contrario di ciò che ha fatto finora. Vedrà che qualcosa potrebbe cambiare magicamente e, comunque, sia lei che gli altri avrete appreso qualcosa in più sui vostri rapporti e sulla situazione, inoltre avrete fatto una esperienza sicuramente istruttiva. Cordiali saluti. Dott. Leonardo Boccadoro
Gentile utente, mi dispiace tanto per la situazione che ha raccontato. Ritengo che un supporto psicologico potrebbe esserle utile in questo momento.
Sarei felice di accompagnarla in questo percorso.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Buongiorno Gentile Utente, la situazione che sta vivendo sembra estremamente complessa e carica di tensione emotiva. Da ciò che descrive, emerge una profonda preoccupazione per sua figlia, unita a un senso di pressione che proviene da diverse direzioni: il suo ruolo di madre, il rapporto con suo marito, e le difficoltà con le famiglie d’origine. È comprensibile che si senta schiacciata.

Ci sono alcuni punti che potrebbero essere esplorati per cercare di trovare un po' di sollievo e chiarezza in questa situazione: è evidente che lei sente una forte responsabilità verso sua figlia, specialmente considerando la sua diagnosi. La sua decisione di supportarla economicamente e di assicurarsi che non le manchi il cibo è comprensibile. Tuttavia, è importante considerare come questa responsabilità stia influenzando la sua vita e il suo benessere. Le pressioni che sente potrebbero essere un riflesso del tentativo di bilanciare il suo desiderio di aiutare sua figlia con il bisogno di mantenere la propria serenità e quella del suo matrimonio.

I conflitti con suo marito riguardo a come gestire la situazione con sua figlia sono comprensibili, soprattutto se ci sono divergenze di opinioni su come intervenire. Potrebbe essere utile avere una conversazione aperta e onesta con lui, cercando di capire le sue preoccupazioni e condividendo le sue. La comunicazione potrebbe aiutare a trovare un compromesso che tenga conto delle esigenze di entrambi.

La situazione di sua figlia è difficile. La sua mancanza di indipendenza e il suo rifiuto di prendersi cura di sé stessa possono essere un segnale di un malessere profondo. Potrebbe essere utile esplorare ulteriori interventi terapeutici mirati per aiutare sua figlia a trovare degli strumenti per affrontare la sua condizione e a sviluppare una maggiore autonomia. Tuttavia, è anche importante riconoscere che il cambiamento dipende anche da sua figlia stessa e dai suoi tempi.

Trovare una rete di supporto potrebbe essere cruciale per gestire questo momento. La terapia familiare o la consulenza individuale potrebbero aiutarla a esplorare i suoi sentimenti, a gestire lo stress e a trovare strategie efficaci per affrontare le relazioni complesse all'interno della sua famiglia.

In mezzo a tutto questo, è fondamentale che lei non dimentichi di prendersi cura di sé stessa. Sentirsi schiacciata da queste responsabilità può portare a un esaurimento emotivo e fisico. Riconoscere i propri limiti e cercare dei momenti di pausa, anche piccoli, può aiutarla a rigenerarsi e a mantenere la lucidità necessaria per affrontare la situazione.

È importante anche esplorare i limiti che sente di poter stabilire con sua figlia, in modo che il suo aiuto non diventi un peso insostenibile. Stabilire dei confini sani potrebbe aiutare entrambi a migliorare la qualità delle vostre relazioni.

Potrebbe essere utile esplorare alternative per il supporto di sua figlia, come programmi di assistenza o risorse sociali disponibili per persone in situazioni simili. Questo potrebbe alleggerire il carico che sente di portare da sola.

Il suo desiderio di aiutare sua figlia e di mantenere il suo matrimonio è chiaro e comprensibile. Tuttavia, per poter essere d'aiuto agli altri, è essenziale che lei stessa si senta supportata e in equilibrio. Consideri di cercare un supporto psicologico che la aiuti a navigare in questa complessa rete di emozioni e decisioni.
Augurandole di superare al più presto questo momento di difficoltà le porgo cordiali saluti.
Dott. Luca Vocino
Gentile utente, mi dispiace molto per la sua sofferenza.
Ritengo che in questo momento affidarsi a un professionista psicoterapeuta possa essere di grande aiuto per Lei per avere uno spazio in cui esternare le sue paure e preoccupazioni ed essere aiutata a trovare strategie funzionali per gestire la situazione.
Le auguro il meglio
Dott.ssa Filippi
Salve
Mi dispiace molto per la situazione dolorosa che sta affrontando. È evidente che lei stia portando un peso enorme sulle spalle, cercando di bilanciare il ruolo di madre, moglie e persona che si prende cura degli altri, rischiando però di trascurare sé stessa. La sensazione di essere "schiacciata" potrebbe derivare dal tentativo di rispondere ai bisogni di più persone contemporaneamente, senza spazio sufficiente per elaborare le proprie emozioni e benessere.
Sua figlia sta affrontando una condizione medica delicata e, come ha descritto, si trova in uno stato di malessere profondo. È naturale che desideri aiutarla il più possibile, soprattutto di fronte alla sua chiusura e alle difficoltà emotive. Tuttavia, questo potrebbe richiederle un impegno straordinario e la situazione potrebbe aver creato una dipendenza che grava su entrambe.

È possibile che lei, signora, si senta in colpa o molto responsabile per il benessere di sua figlia, ma prendersi cura di qualcuno non significa necessariamente risolvere ogni loro problema. Potrebbe essere utile esplorare con un professionista le radici delle difficoltà di sua figlia e cercare strategie per favorire un certo grado di autonomia, sia emotiva che pratica, da parte sua.
Le tensioni tra suo marito e sua figlia stanno sicuramente complicando ulteriormente la situazione. Capisco quanto possa essere difficile per lui accettare determinati comportamenti, specialmente se percepisce ingratitudine o mancanza di rispetto. Al contempo, lei si trova a dover mediare fra i due, cercando di proteggere entrambi ma sentendosi forse divisa.
Potrebbe essere utile aprire un dialogo più profondo con suo marito per esplorare le sue preoccupazioni ed emozioni, ma anche per far capire meglio come si sente rispetto a sua figlia. Un percorso di consulenza di coppia potrebbe aiutarvi a comprendere meglio le reciproche aspettative e trovare un modo per sostenervi senza alimentare ulteriori tensioni.
Da ciò che descrive, sembra che sia molto concentrata nel prendersi cura degli altri, ma mi chiedo quanto tempo dedichi a sé stessa. Potrebbe sentirsi obbligata a sostenere questo peso, ma il suo benessere è altrettanto importante. Quando ci si sente "schiacciati", spesso è un segnale che qualcosa deve cambiare per evitare un sovraccarico emotivo o fisico.

Un supporto psicologico individuale potrebbe aiutarla a riflettere sulle sue emozioni, sui suoi limiti e sui suoi bisogni. Trovare un nuovo equilibrio tra il dare e il ricevere è fondamentale, così come imparare a dire "no" senza sentirsi in colpa.

Le suggerirei di cercare supporto, sia a livello individuale che familiare. Ci sono molte dinamiche complesse in gioco e affrontarle da sola può essere estremamente faticoso. La sua forza è evidente, ma anche chi è forte ha bisogno di sostegno. Prendersi cura di sé non è egoismo, ma una risorsa fondamentale per riuscire a prendersi cura degli altri. Dott. Andrea Boggero
Salve, sarebbe disonesto proporle una qualsiasi soluzione se non nell eventuale coinvolgimento dei servizi sociali nella vicenda. In questo modo potrebbe essere operato un contenimento pur minimo che le darebbe un certo spazio di libertà.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Salve.
Capisco quanto questa situazione sia complessa e dolorosa per te. Da ciò che descrivi, sembra che tu stia cercando di gestire molteplici sfide contemporaneamente: il conflitto con tua figlia, le tensioni con tuo marito, e la tua stessa sensazione di essere schiacciata dalle circostanze. È importante trovare un modo per proteggere il tuo benessere e, al contempo, affrontare le difficoltà che emergono.
Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero esserti utili per agire in modo più funzionale:

1. Stabilisci dei confini chiari: Anche se è difficile, può essere utile stabilire dei limiti più definiti con tua figlia. Capisco il tuo desiderio di aiutarla, ma è essenziale che lei inizi a prendersi più responsabilità per la propria vita. Potresti considerare di offrire aiuto in modo diverso, ad esempio aiutandola a trovare supporto professionale o incoraggiandola a sviluppare alcune competenze pratiche per l’autonomia.


2. Comunica con tuo marito: Le tensioni tra tuo marito e tua figlia influenzano il vostro rapporto. Potrebbe essere utile affrontare queste difficoltà insieme, parlando apertamente delle vostre preoccupazioni e cercando di trovare un compromesso che rispetti entrambi. Prova a spiegargli perché ti senti spinta ad aiutare tua figlia, ma ascolta anche le sue preoccupazioni per il vostro equilibrio familiare.


3. Trova supporto professionale per tua figlia: Se tua figlia sta vivendo una condizione medica importante e ha difficoltà a prendersi cura di sé stessa, sarebbe utile coinvolgere uno specialista, come uno psicologo o un terapeuta, che possa aiutarla a esplorare le sue emozioni e a trovare strategie per affrontarle.


4. Prenditi cura di te stessa: Non dimenticare di prenderti cura del tuo benessere emotivo e fisico. Può essere utile trovare degli spazi per te, dove tu possa rilassarti, riflettere e recuperare energia. Ricorda che se sei esausta, sarà difficile aiutare gli altri.


5. Affronta una cosa alla volta: Cerca di non affrontare tutte le sfide contemporaneamente. Definisci le priorità e affronta un problema alla volta. Questo approccio può aiutarti a sentirti meno sopraffatta e più in controllo.
Se ti sembra utile, potresti considerare anche una consulenza familiare che potrebbe aiutare tutti voi a migliorare la comunicazione e a trovare un modo più efficace per convivere con queste difficoltà.
Sono qui per supportarti, e se hai bisogno di ulteriori riflessioni, non esitare a scrivermi.
Un caro saluto.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Salve, non è facile vedere una figlia soffrire e capisco come da madre si è disposta a darle tutto. Si rischia però di creare un gioco 'perverso' in cui la vicinanza passa dal sacrificio di entrambe. Le suggerisco delle sedute di terapia familiare in cui esplorate il vs rapoorto, risolvete le vecchie dinamiche e cercate di arrivare a un equilibrio che permetta ad entrambe divivere serenamente e in autonomia la propria vita. Un abbraccio
Buongiorno!
Dalle sue parole traspare la sua difficoltà e ne sono dispiaciuta. Un altro aspetto che emerge è la confusione in cui lei stessa si trova sia perchè non sa come comportarsi sia perchè sono molte le persone coinvolte.
Un supporto psicologico potrebbe aiutarla a mettere ordine in queste relazioni e a capire quali sono i meccanismi che hanno intensificato i conflitti, inoltre potrebbe esserle utile per stabilire delle priorità che la aiuterebbero a stare bene ed affrontare le difficoltà con migliore serenità e fiducia.
Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, Dott.ssa Giulia Siri
Buongiorno,
La situazione mi sembra molto complessa per entrambi. Vi consiglio di valutare la possibilità di intraprendere un percorso di psicoterapia. Forse separati sarebbe la soluzione migliore visto che le problematiche non sono strettamente di coppia.
Dott. Marco Cenci
Gentile utente,
la situazione che ha descritto è molto complessa e traspare il suo dolore e la sua fatica.
Ci sono molti elementi che credo avrebbero bisogno di uno spazio consono dove poter essere approfonditi e raccontati, la relazione con sua figlia maggiore, la diagnosi e il modo in cui in questo momento lei sta affrontando la sua quotidianità, posso solo immaginare la difficoltà nel doversi destreggiare con delicatezza e posizionarsi ad una giusta vicinanza/distanza da sua figlia, per poterla sostenere.
Ha scritto anche di un grande amore, quello con il suo attuale marito, che a quanto delinea è però appesantito e lo è stato anche in passato, da una serie di situazioni collaterali che non le permettono di godere serenamente di questa unione. Sono tante cose che "nella pancia" possono creare tanta confusione e affaticamento.
Si prenda uno spazio per poter parlare di come si sente, delle sue priorità, dei limiti e dei confini che in una famiglia ricostruita con un membro con una diagnosi è difficile mantenere.
Si prenda cura di sè
Un caro saluto
Dott.ssa Sara Bochicchio
Gentile signora, comprendo il suo dolore.Nell'attuale situazione mi sembra che stiate tutti male. In un certo senso, è il "sistema"che sta male e su quello si dovrebbe intervenire. Consulti un centro di terapia familiare ed esponga la sua situazione. Parli con il Csm del suo territorio se possono loro prendervi in carico. Intervenire sul singolo cambia poco perchè siete in più e legati tra voi.Lei ha avuto la forza di scriverci ora scelga la soluzione che la convince di più e vada avanti! Un cordiale saluto dott.ssa Silvia Ragni
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Gentile utente, mi dispiace tanto per la situazione che ha raccontato. Ritengo che un supporto psicologico potrebbe esserle utile in questo momento.
Resto a disposizione,
Dott.ssa Martina Panzeri
Buon pomeriggio, mi dispiace tanto per ciò che sta attraversando. Da ciò che ci ha raccontato sembra che tutta la famiglia stia, per motivi diversi, soffrendo. Sarebbe utilissimo per voi rivolgervi ad un terapeuta familiare che possa prendere in carico la vostra situazione e possa dare voce a ciascuno di voi. Se questo non fosse possibile, credo che le potrebbe essere altrettanto utile il sostegno di uno psicologo che possa aiutarla a superare questo difficile periodo, in un percorso individuale. Se lo vorrà, sono a sua disposizione anche online. Un caro saluto. Dott.ssa Cristiana Danese psicologa
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Gentile Signora, arriva tanto il suo stato di sofferenza dovuto ad una condizione familiare travagliata e molto dolorosa. Immagino quanto possa essere complesso e frustrante per lei fare tanto e non riuscire a vedere i frutti del suo agire.
Ciò che mi sento di dirle è provare a cambiare strategia e fare magari ciò che non ha mai fatto fino ad ora o quanto meno, in minima parte. E credo che iniziare un percorso da un professionista possa aiutarla a schiarire un pò la situazione e dare lei la possibilità di vederci chiaro in tutto questo caos.
Resto a sua disposizione per qualsiasi cosa.
Un caloroso abbraccio.
Gentile Signora,

La ringrazio per aver condiviso la sua situazione complessa e delicata. È evidente che sta affrontando una serie di sfide notevoli che la lasciano in uno stato di grande difficoltà emotiva e incertezze quotidiane.
La sua situazione familiare, soprattutto quella legata alla gestione dei rapporti con sua figlia e le dinamiche con suo marito, sembra richiedere un intervento esterno per poter essere affrontata in modo efficace e sostenibile. La presenza di conflitti, sentimenti di rabbia e astio, e il senso di impotenza che descrive possono pesare molto sulla sua serenità e benessere.
Le consiglio vivamente di considerare il supporto di un professionista, come un terapeuta o un consulente familiare, che possa aiutarla a esplorare queste dinamiche e fornire strategie per gestire tali tensioni. Un esperto potrà lavorare con lei e, se lo riterrà opportuno, coinvolgere anche sua figlia e suo marito, per migliorare la comunicazione e creare un ambiente più positivo e comprensivo.
Rivolgersi a un professionista può non solo aiutarla a comprendere meglio le esigenze di sua figlia, ma anche a trovare un equilibrio tra il suo ruolo di madre e le richieste del suo attuale partner. Non è facile affrontare una situazione di questo tipo da soli; avere un supporto esterno può fare una differenza significativa nel suo percorso.

Le auguro di cuore di trovare la strada più giusta per lei e per la sua famiglia. Se desidera approfondire ulteriormente questa tematica o ricevere consigli su come individuare un professionista competente, rimango a sua disposizione.

Cordiali saluti.
Cara utente, capisco quanto la sua situazione sia emotivamente carica e quanto la pressione di molteplici ruoli — come madre, moglie, figlia e donna — la faccia sentire schiacciata. Nella sua descrizione emergono diverse tematiche fondamentali: il conflitto tra le sue responsabilità verso sua figlia e il rapporto con suo marito, la rabbia e la chiusura emotiva di sua figlia, e la sensazione di essere presa in mezzo tra tutti questi mondi che sembrano in collisione.
Da una prospettiva sistemica, ogni membro della famiglia influenza ed è influenzato dall'intero sistema familiare. I comportamenti di sua figlia, come l'isolamento e la chiusura, potrebbero essere in parte una reazione a dinamiche familiari non risolte e a un passato difficile. Allo stesso tempo, la frustrazione di suo marito potrebbe derivare non solo dai comportamenti maleducati di sua figlia, ma anche dal ruolo che lei come madre continua a rivestire, cercando di bilanciare la protezione verso la figlia e le richieste del rapporto coniugale.
Un approccio che potrebbe aiutarla è la terapia familiare, che offre uno spazio per esplorare insieme le dinamiche di questi rapporti. La terapia familiare non si concentra solo sul singolo individuo, ma guarda all'intero sistema di relazioni che si è creato. Potrebbe offrire un luogo sicuro dove ciascuno può esprimere i propri bisogni, paure e frustrazioni, sostenervi a comprendere meglio come i comportamenti di ciascuno influenzano gli altri. Sua figlia potrebbe, con il giusto supporto, essere aiutata a trovare modalità più funzionali per esprimere la sua rabbia e il suo dolore. Allo stesso modo, lei e suo marito potreste lavorare su come affrontare i conflitti tra il suo ruolo di madre e quello di moglie.
Resto a disposizione se avesse bisogno di ulteriore supporto.
Cordiali saluti,

Dott.ssa Marianna Mansueto

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