Salve, Sono qui per raccontare un episodio abbastanza significativo di questo ultimo periodo e per
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Salve,
Sono qui per raccontare un episodio abbastanza significativo di questo ultimo periodo e per chiarire la situazione in generale. Premetto che sono una ragazza adolescente e questo che sto per raccontare mi era già successo l'anno scorso, sia con la stessa intensità che con intensità e tempistiche più brevi. L'altra notte sono andata a dormire e, non so per quale motivo, sentivo una forte ansia immotivata. Quando mi sono messa a letto ho iniziato a provare una sensazione molto strana al petto (quasi di oppressione direi, ma non so come definirla). Mi sono agitata e dopo poco ho iniziato persino a sentire uno strano dolore al braccio sinistro, che ha fatto aumentare notevolmente il mio stato di ansia (avevo paura si trattasse di un problema cardiaco, nonostante fossi perfettamente a conoscenza del fatto che sono molto giovane). L'ansia aumentava, tanto che la mia respirazione è diventata irregolare e per pochi minuti ho avuto anche la nausea. Ripeto, che mi era già capitato in momenti più difficili della mia vita, anche con questa intensità, ed, a volte, mi capita anche casualmente ma magari in modo meno intenso. Vorrei capire se si può trattare di un attacco di panico e, in caso di risposta affermativa, se esistono altri modi, oltre alla semplice respirazione diaframmatica, per contrastare questo fenomeno nel momento stesso in cui avviene. Vi ringrazio molto.
Buona giornata
Sono qui per raccontare un episodio abbastanza significativo di questo ultimo periodo e per chiarire la situazione in generale. Premetto che sono una ragazza adolescente e questo che sto per raccontare mi era già successo l'anno scorso, sia con la stessa intensità che con intensità e tempistiche più brevi. L'altra notte sono andata a dormire e, non so per quale motivo, sentivo una forte ansia immotivata. Quando mi sono messa a letto ho iniziato a provare una sensazione molto strana al petto (quasi di oppressione direi, ma non so come definirla). Mi sono agitata e dopo poco ho iniziato persino a sentire uno strano dolore al braccio sinistro, che ha fatto aumentare notevolmente il mio stato di ansia (avevo paura si trattasse di un problema cardiaco, nonostante fossi perfettamente a conoscenza del fatto che sono molto giovane). L'ansia aumentava, tanto che la mia respirazione è diventata irregolare e per pochi minuti ho avuto anche la nausea. Ripeto, che mi era già capitato in momenti più difficili della mia vita, anche con questa intensità, ed, a volte, mi capita anche casualmente ma magari in modo meno intenso. Vorrei capire se si può trattare di un attacco di panico e, in caso di risposta affermativa, se esistono altri modi, oltre alla semplice respirazione diaframmatica, per contrastare questo fenomeno nel momento stesso in cui avviene. Vi ringrazio molto.
Buona giornata
Salve,
Capisco quanto possa essere preoccupante e destabilizzante vivere un'esperienza come quella che hai descritto. I sintomi di cui parli, come l'ansia intensa, la sensazione di oppressione al petto, il dolore al braccio sinistro, la respirazione irregolare e la nausea, sono caratteristiche comuni degli attacchi di panico. Tuttavia, è sempre importante escludere cause fisiche attraverso una consulenza medica.
Riconoscere che si tratta di un attacco di panico può aiutarti a mantenere la calma. È fondamentale comprendere che i sintomi, per quanto spaventosi, non sono pericolosi. Praticare tecniche di respirazione controllata può essere molto utile. Ad esempio, contare mentre inspiri ed espiri può aiutarti a regolare la respirazione e a ridurre l'ansia.
Concentrarti sui tuoi sensi per radicarti nel momento presente è un'altra strategia efficace. Nota ciò che puoi vedere, toccare, sentire, odorare e assaggiare. Visualizzare un luogo sicuro e rilassante può aiutarti a calmarti. A volte, un breve esercizio fisico leggero, come una passeggiata o alcuni esercizi di stretching delicato, può aiutare a ridurre l'ansia.
Parlare con una persona di fiducia può offrire un supporto emotivo immediato. Affrontare e sfidare i pensieri negativi che alimentano l'ansia è una pratica che può fare una grande differenza.
Considerando l'impatto che questi episodi stanno avendo sulla tua vita, potrebbe essere utile esplorare ulteriori strategie per affrontare l'ansia e i suoi sintomi. Se desideri discutere più approfonditamente della tua esperienza e delle possibili soluzioni, potremmo organizzare un incontro. Sono a disposizione per offrirti il supporto e le tecniche necessarie per gestire meglio queste situazioni e migliorare il tuo benessere emotivo.
Buona giornata!
Capisco quanto possa essere preoccupante e destabilizzante vivere un'esperienza come quella che hai descritto. I sintomi di cui parli, come l'ansia intensa, la sensazione di oppressione al petto, il dolore al braccio sinistro, la respirazione irregolare e la nausea, sono caratteristiche comuni degli attacchi di panico. Tuttavia, è sempre importante escludere cause fisiche attraverso una consulenza medica.
Riconoscere che si tratta di un attacco di panico può aiutarti a mantenere la calma. È fondamentale comprendere che i sintomi, per quanto spaventosi, non sono pericolosi. Praticare tecniche di respirazione controllata può essere molto utile. Ad esempio, contare mentre inspiri ed espiri può aiutarti a regolare la respirazione e a ridurre l'ansia.
Concentrarti sui tuoi sensi per radicarti nel momento presente è un'altra strategia efficace. Nota ciò che puoi vedere, toccare, sentire, odorare e assaggiare. Visualizzare un luogo sicuro e rilassante può aiutarti a calmarti. A volte, un breve esercizio fisico leggero, come una passeggiata o alcuni esercizi di stretching delicato, può aiutare a ridurre l'ansia.
Parlare con una persona di fiducia può offrire un supporto emotivo immediato. Affrontare e sfidare i pensieri negativi che alimentano l'ansia è una pratica che può fare una grande differenza.
Considerando l'impatto che questi episodi stanno avendo sulla tua vita, potrebbe essere utile esplorare ulteriori strategie per affrontare l'ansia e i suoi sintomi. Se desideri discutere più approfonditamente della tua esperienza e delle possibili soluzioni, potremmo organizzare un incontro. Sono a disposizione per offrirti il supporto e le tecniche necessarie per gestire meglio queste situazioni e migliorare il tuo benessere emotivo.
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Gentile utente per rispondere in maniera puntuale alla sua domanda di natura diagnostica occorre, prioritariamente, effettuare una consulenza psicodiagnostica e una valutazione clinica approfondita della sintomatologia riferita. Il trattamento più adeguato, infatti, è legato in maniera strettamente dipendente dall'indagine psicodiagnostica che permette di individuare con probabilità clinica la natura del suo problema. Spero di esserle stata d'aiuto, AB
Lei scrive di ansia immotivata. E' sicura che si tratti di ansia "immotivata"? Le suggerisco di rivolgersi ad una terapeuta per approfondire e meglio comprendere questi episodi che le capitano. Cordiali saluti!
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
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Cordialmente, dott FDL
Gentile utente. Grazie per aver condiviso la sua situazione. I sintomi che lei descrive possono essere ricondotti anche ad un attacco di panico. Le consiglio, in ogni caso, di confrontarsi con il suo medico di base per escludere eventuali cause organiche. Nel caso di forte ansia o attacchi di panico la respirazione diaframmatica sicuramente aiuta. Aiuta molto anche passeggiare all'aria aperta, meglio se in parchi o contesti alberati, praticare sport e fare esercizi di mindfulness. Nel caso, sarebbe anche importante indagare l'origine dell'evento ansiogeno in modo da poter agire sulla causa e ridurne gli effetti. La ringrazio. Un caro saluto. Dott. Stefano Recchia
Buonasera e grazie per la domanda. Le tecniche di respirazione sono molto utili, ma soltanto se sono associate ad una terapia psicologica per intervenire sui contenuti presenti nella psiche conscia e in quella inconscia. In altre parole, la respirazione è come ridurre la pressione dell'acqua dall'impianto idraulico, ma poi, senza un lavoro sulle tubature, la pressione torna ad aumentare. Le tubature sono le credenze ovvero le convinzioni profonde che utilizziamo in automatico quando non abbiamo il tempo o gli strumenti per intervenire adeguatamente. Il mio metodo di lavoro nasce come una terapia breve che ha l'obiettivo di ridurre i sintomi lavorando sulle cause profonde dell'ansia o della depressione. La invito a contattarmi per ulteriore informazioni e per fissare un appuntamento senza impegno da parte sua. Grazie. Saluti, dott. Alessandro Gambugiati
Gentile utente, è importante che vada dal suo medico e faccia degli esami clinici per escludere cause organiche, se negativi è importante contattare uno psicologo per iniziare un percorso di supporto psicologico.
Se ne avesse voglia, può contattarmi per un primo incontro gratuito.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Gent. Utente, la ringrazio per condividere qui. Le suggerirei di consultare il proprio medico curante e in caso sia accertata la natura psicologica è opportuno comprendere la forma d'ansia. Consiglierei successivamente di rivolgersi ad uno psicoterapeuta per inquadrare con attenzione la situazione ed effettuare una valutazione psicodiagnostica, concordando, infine, insieme al professionista, gli obiettivi dell’eventuale percorso. Nel corso di questo, potrà approfondire la sua storia ed intervenire efficacemente sui sintomi fisiologici (sensazione di peso al petto, iperventilazione o respirazione affannata, nausea) e sui vissuti d’ansia riferiti, sentendosi sostenuta e aiutandosi nel modo per lei più efficace mediante tecniche e strategie per affrontare il suo malessere. Un caro saluto, Dott.ssa Arianna Moroni, Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale
Grazie per aver condiviso con noi la tua situazione, da ciò che racconti sembra che si tratti di una situazione che ti preoccupa e che impatta in maniera negativa sulla tua vita quotidiana. Innanzitutto occorre escludere cause organiche, per cui conviene consultare il medico di base per farti effettuare i controlli necessari. Dopodiché, i sintomi che descrivi possono essere ricondotti a un attacco di panico ma l'ansia non è mai immotivata anche perché, come ci hai riferito, l'hai collegata ad eventi difficili che hai vissuto. Ti consiglio di rivolgerti a un terapeuta per esplorare l'origine del problema
Salve, grazie per aver voluto condividere con noi la tua situazione. Quelli che descrivi sono proprio i sintomi dell’ansia, da una sensazione fisica non compresa si attiva un’emozione forte di paura che a sua volta attiva pensieri negativi dando via a un ciclo vizioso in cui la nostra mente male interpreta le sensazioni del nostro corpo e tutto si accentua. La respirazione ci aiuta a “distrarre” la mente e a concentrarci sul respiro così da creare un circolo positivo di sensazioni, emozioni e pensieri. Abbiamo sempre un motivo per provare ciò che proviamo, ad esempio l’ansia, anche se a volte è complesso trovare una motivazione chiara. Io ti consiglierei di provare con esercizi di respirazioni semplici che puoi trovare online, se però senti del disagio o questi momenti si verificano con una certa frequenza puoi rivolgerti a uno psicologo per trasformare l’ansia in nuove consapevolezze che ti aiutino ad affrontare i momenti difficili.
Cara utente, grazie per aver condiviso la sua esperienza, le consiglio sicuramente di parlare con il suo medico di base; tuttavia, quelli che lei descrive sono sintomi tipici degli attacchi di panico, per i quali, oltre alle tecniche di respirazione, è necessario comprendere quale sia il reale motivo della sua ansia. L'ansia, così come ogni altra emozioni, altro non è che un modo in cui la nostra psiche ci vuole comunicare qualcosa e l'unico modo per far cessare questo stato di malessere è quello di rendere consapevole l'inconsapevole, imparando quindi a cogliere i segnali di malessere che anticipano l'ansia e cogliere il reale bisogno che una parte di lei sta esprimendo. La invito quindi ad intraprendere un percorso di sostegno psicologico, così da imparare a conoscersi e riconoscersi meglio. Resto a disposizione, anche online. Dott.ssa Martina De Angelis.
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Cara ragazza i sintomi che hai elencato sembrerebbero proprio essere riconducibili a un attacco di panico. Vai comunque dal medico di base e fatti prescrivere un controllo cardiaco. Nel caso in cui tu risultassi sana, questo pensiero (cioè di essere giovane e sana) potrebbe essere un'ancoraggio mentale a cui aggrapparsi nel caso l'episodio si ripetesse. Esistono molte altre tecniche (tra cui la respirazione che hai citato) che possono essere d'aiuto. In genere tutto ciò che ti mette a contatto con le percezioni reali. Devi spostare l'attenzione sul qui e ora (ad esempio prendi consapevolezza di dove ti trovi, respira lentamente, guarda e ascolta quello che hai intorno, cammina ascoltando i tuoi piedi, sorseggia acqua e distrai la mente magari contando in modo automatico e ripetuto o canta..)
Ricorda però che l'ansia non compare a caso: esiste qualcosa nel tuo mondo interiore che chiede di poter emergere perché hai bisogno di elaborarlo per poter andare avanti in modo sereno nella tua vita.
Fatti coraggio, non avere paura e inizia un percorso psicologico. Ti saluto
Ricorda però che l'ansia non compare a caso: esiste qualcosa nel tuo mondo interiore che chiede di poter emergere perché hai bisogno di elaborarlo per poter andare avanti in modo sereno nella tua vita.
Fatti coraggio, non avere paura e inizia un percorso psicologico. Ti saluto
L'episodio che hai descritto sembra molto simile a un attacco di panico, data l'intensità dei sintomi e il modo in cui si sono manifestati.
Gli attacchi di panico sono episodi improvvisi di intensa paura o disagio, accompagnati da una serie di sintomi fisici e mentali che possono includere:
Sensazione di oppressione al petto: una sensazione di peso o oppressione al petto è comune durante un attacco di panico e può far temere un problema cardiaco.
Dolore al Braccio Sinistro: Il dolore o disagio nel braccio, soprattutto nel sinistro, può essere particolarmente allarmante poiché è spesso associato a problemi cardiaci. Tuttavia, durante un attacco di panico, il dolore può essere il risultato della tensione muscolare o della respirazione rapida.
Respirazione Irregolare: Durante un attacco di panico, è comune iperventilare (respirare troppo rapidamente), il che può causare sensazioni di stordimento, oppressione toracica e formicolio.
Nausea e Ansia Intensa: Sentirsi nauseati e avere un'ansia crescente sono sintomi frequenti.
Assenza di Motivo Apparente: Gli attacchi di panico possono verificarsi senza un apparente motivo scatenante, anche se a volte sono innescati da stress o ansia latente. Anche se questi attacchi possono essere spaventosi, ci sono molte strategie efficaci per gestirli e prevenirli. La pratica regolare della mindfulness può aiutare a ridurre l'ansia generale e a gestire meglio i sintomi di panico. La mindfulness ti aiuta a rimanere ancorata al presente e a osservare i tuoi pensieri e sensazioni senza giudicarli. Impara tecniche per gestire lo stress nella tua vita quotidiana. Questo può includere l’esercizio fisico regolare, il mantenimento di una routine di sonno sana e la pratica di hobby che ti piacciono.
Cordialità, Dott. Gianluca Zazzi
Gli attacchi di panico sono episodi improvvisi di intensa paura o disagio, accompagnati da una serie di sintomi fisici e mentali che possono includere:
Sensazione di oppressione al petto: una sensazione di peso o oppressione al petto è comune durante un attacco di panico e può far temere un problema cardiaco.
Dolore al Braccio Sinistro: Il dolore o disagio nel braccio, soprattutto nel sinistro, può essere particolarmente allarmante poiché è spesso associato a problemi cardiaci. Tuttavia, durante un attacco di panico, il dolore può essere il risultato della tensione muscolare o della respirazione rapida.
Respirazione Irregolare: Durante un attacco di panico, è comune iperventilare (respirare troppo rapidamente), il che può causare sensazioni di stordimento, oppressione toracica e formicolio.
Nausea e Ansia Intensa: Sentirsi nauseati e avere un'ansia crescente sono sintomi frequenti.
Assenza di Motivo Apparente: Gli attacchi di panico possono verificarsi senza un apparente motivo scatenante, anche se a volte sono innescati da stress o ansia latente. Anche se questi attacchi possono essere spaventosi, ci sono molte strategie efficaci per gestirli e prevenirli. La pratica regolare della mindfulness può aiutare a ridurre l'ansia generale e a gestire meglio i sintomi di panico. La mindfulness ti aiuta a rimanere ancorata al presente e a osservare i tuoi pensieri e sensazioni senza giudicarli. Impara tecniche per gestire lo stress nella tua vita quotidiana. Questo può includere l’esercizio fisico regolare, il mantenimento di una routine di sonno sana e la pratica di hobby che ti piacciono.
Cordialità, Dott. Gianluca Zazzi
Gentile utente, premettendo che è importante avere maggiori elementi per formulare una qualsiasi diagnosi e che è sempre importante escludere prima eventuali cause organiche, cercherò di descrivere alcuni sintomi e il meccanismo del disturbo di panico. L'attacco di panico tipicamente si presenta per la prima volta come un fulmine "a ciel sereno", quindi è normale sperimentarlo anche in momenti di calma apparente. Successivamente, Il panico si sviluppa perché c’è stato un primo attacco che viene percepito come un pericolo. Inoltre, le paure tipiche che emergono durante un attacco di panico possono essere quella di svenire, morire (di infarto o soffocamento), perdere il controllo o impazzire. A fronte di queste paure avviene un aumento sempre maggiore della percezione di pericolosità verso i sintomi interni. L'aumento della paura innesca a sua volta una ipervigilanza sempre maggiore verso ogni cambiamento percepito nel corpo e tale cambiamento non fa che alimentare la paura. Si crea quindi un circolo vizioso del panico. E' importante poter affrontare tramite un percorso terapeutico queste paure e sviluppare la consapevolezza che si tratta, appunto, solo di paure e imparare a gestirle. Le suggerisco di intraprendere un percorso psicologico che possa aiutarla ad individuare la natura del suo malessere e capire se si tratta effettivamente di ansia e/o di panico. Quando si parla di disturbo di panico è importante capirne il meccanismo al fine di imparare a gestire gli attacchi di panico sviluppando maggiore consapevolezza e successivamente trovare delle strategie funzionali per fronteggiarli. In ogni caso, che si tratti di ansia o panico la letteratura ci dice che la terapia farmacologica da sola non è sufficiente per la risoluzione di questi disturbi e che è importante associare una terapia psicoterapica a quella farmacologica poiché i farmaci fungono solo da stampella temporanea.
L'approccio cognitivo-comportamentale propone trattamenti e tecniche molto efficaci per la gestione dell'ansia e del disturbo di panico. Le auguro il meglio e resto a disposizione. Dott.ssa Arianna Savastio
L'approccio cognitivo-comportamentale propone trattamenti e tecniche molto efficaci per la gestione dell'ansia e del disturbo di panico. Le auguro il meglio e resto a disposizione. Dott.ssa Arianna Savastio
Gentile utente, comprendo il disagio che prova di fronte alla sintomatologia che ci descrive. Il quadro che propone potrebbe essere compatibile con un attacco di panico, tuttavia le consiglierei di rivolgersi ad un professionista per una più esaustiva comprensione di ciò che le sta accadendo. Se leggiamo il sintomo come una richiesta d'aiuto da parte del suo corpo, gli esercizi di respirazione e rilassamento possano essere d'aiuto nel momento presente; credo tuttavia che potrebbe trovare giovamento da un percorso psicologico che la aiuti a comprendere che cosa le sta accadendo oltre a ridurre l'impatto del sintomo. Spero di esserle stato d'aiuto, un caro saluto. Dott. Marco Squarcini
Salve, capisco la sua preoccupazione e paura in situazioni come quelle da lei descritte, potrebbe effettivamente trattarsi di un attacco di panico tuttavia bisognerebbe escludere in primis cause mediche e successivamente in caso la causa sia psicologica/emotiva esplorare meglio quali sono i punti in comune ai diversi episodi e quale possa essere l'origine di questi eventi. Potrebbe essere utile consultare uno psicoterapeuta. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cara utente, quelli che descrive possono essere sintomi di un attacco di panico, anche se sarebbe preferibile fare sempre delle visite mediche per escludere cause organiche.
Quelli che descrive, in quanto sintomi, sono espressione di un disagio più esteso che non sempre appare chiaro.
Le tecniche di respirazione possono aiutarla a calmare i sintomi quando si presentano, ma sarebbe preferibile indagare più a fondo riguardo la loro origine.
L'ansia non è mai immotivata e soprattutto quando si esprime in modo così violento cerca di farsi notare in quanto portatrice di un malessere a cui tendiamo a non prestare la giusta attenzione.
Spero di esserle stata d'aiuto.
Quelli che descrive, in quanto sintomi, sono espressione di un disagio più esteso che non sempre appare chiaro.
Le tecniche di respirazione possono aiutarla a calmare i sintomi quando si presentano, ma sarebbe preferibile indagare più a fondo riguardo la loro origine.
L'ansia non è mai immotivata e soprattutto quando si esprime in modo così violento cerca di farsi notare in quanto portatrice di un malessere a cui tendiamo a non prestare la giusta attenzione.
Spero di esserle stata d'aiuto.
Ciao, potrebbe essere stato un attacco di panico. Ma così è difficile poterti aiutare. Sarebbe importante andare a capire come mai sia accaduto, proprio quella sera e anche perché in quei momenti più faticosi della tua vita. Il corpo ci manda dei segnali che possono essere accolti nella giusta sede.
un caro saluto
Lavinia
un caro saluto
Lavinia
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Gentile utente, mi dispiace molto per queste esperienze così spaventose che le capitano. Dalla descrizione sembrerebbe proprio un attacco di panico. Spiegarle le tecniche di rilassamento in questa sede mi sembra poco efficace, perciò le suggerisco di farsi aiutare da uno specialista che la possa accompagnare nell'esplorazione delle cause scatenanti, che risolverebbe il problema alla radice. Di solito infatti, gli attacchi di panico sono dei segnali che indicano che siamo arrivati al limite e che qualcosa nella nostra vita necessita della nostra attenzione e della nostra cura. Resto a disposizione Dott.ssa Roberta Maccarone
Buongiorno, esistono diverse tecniche di respirazione e rilassamento che permettono nell'immediato di alleviare i sintomi di un attacco di panico (in effetti quanto riporta fa pensare a questa possibilità); sarebbe importante però un confronto con un professionista ed eventualmente un percorso psicologico per una migliore gestione dell'ansia a lungo termine e possibilmente una risoluzione degli episodi.
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