Salve sono qui per raccontare la mia storia , il mio ex mi ha lasciata dopo una storia di 4 anni di

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Salve sono qui per raccontare la mia storia , il mio ex mi ha lasciata dopo una storia di 4 anni di cui 2 di convivenza. All interno del nostro rapporto ci sono state dei problemi che non siamo mai stati in grado di superarli in maniera costruttiva. Abbiamo entrambi 37 anni , e per l età che abbiamo volevo che se la storia fosse abbastanza costruttiva e solida per creare un futuro tutto nostro. Lui ha una amica molto stretta , il loro rapporto era molto intenso e morboso, io non ero mai coinvolta, e spesso lui si dimenticava di me ma mai di lei, un piccolo e sciocco esempio si è dimenticato del mio compleanno ma non del suo che addirittura gli ha fatto un regalo. Da lì sono nate in me molte insicurezze che spesso ci hanno portato a degli scontri . L'ultimo mese della nostra storia l'abbiamo passato veramente male , lui che all'improvviso viene a casa e mi dice che si è licenziato senza prima essersi assicurato un altro posto di lavoro, lui che mi vede abbastanza esausta per il mio "correre" dalla mattina alla sera tra casa e lavoro e vari problemi in famiglia invece di starmi accanto ha di nuovo Pensato di passare del tempo con la sua amica invece di starmi accanto. Questa ragazza è incinta e io ho ferito il mio ex dicendo che quel figlio, per quanto tiene a lei , lo doveva fare con lui. Mi ha dato uno schiaffo, ha fatto le valigie e se ne è andato. E questo è stato il momento più nero della nostra storia. Ci sono state tante altre belle, abbiamo condiviso tanto, abbiamo fatto progetti, lui ha acquistato un lotto di terra per costruire un qualcosa, ci stavamo per comprare un garage insieme , la casa per fortuna è già di mia proprietà. Insomma , alti e bassi come ogni rapporto. Solo che ad ogni discussione mi sentivo dire che mi odiava perché l avevo allontanato da lei e Più volte la mia reazione è stata quella di rispondere che se pensava queste cose davvero poteva anche andarsene. Dopo che se ne è andato ho contattato una terapeutica, lui anche ha accettato di fare l incontro e siamo andati, tutto aspettavo tranne un disastro totale come è stato. Io sono entrata dicendo di voler lavorare sulle mie insicurezze e sulla mia rabbia, senza mai attaccare lui anzi spiegando in maniera tranquilla quello che ho provato io. La terapeuta vedendomi piangere mi ha detto che stavo perdendo la dignità davanti a lui perché io sono una persona disposta a tutto per riaverlo quando invece nonostante ci vogliamo bene , stiamo male entrambi non dobbiamo stare insieme perché siamo caratteri pericolosi vicino. Sono uscita da lì più a pezzi di come sono entrata . Lui è rimasto a parlare con me per circa un ora finito l'incontro dicendomi che sa già quello che sta per perdere , che un altra come me seria onesta fedele e impagabile non la troverà mai , che aveva tanta voglia di abbracciarmi e baciarmi perché gli faccio questo effetto ma che mi ha visto piangere per lui troppe volte e non crede di darmi la felicità che merito. Che se ci riproviamo ha paura che tra qualche mese siamo di nuovo in questa situazione. Gli ho chiesto di andare via perché avevo bisogno di stare sola. Dopo un ora mi ha scritto che gli dispiace e che spera che il mio stare male duri il meno possibile. Mi è crollato il mondo addosso, forse sono un illusa io ma credo che due persone, se hanno capito i loro sbagli possono sempre cercare di migliorare con l aiuto di persone specializzate. Non sono pronta a dirgli addio, non ci riesco , e non so che altro posso fare . Accettare questa decisione non è per niente facile per me. Sognavo una famiglia con lui e invece mi ritrovo sola. Cosa suggerite?
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Gentile utente, le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico per riflettere su ciò che ha descritto.
Mi farebbe piacere seguirla in questo percorso.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Salve,
Posso immaginare quanto difficile e doloroso possa essere il momento che sta attraversando. Dopo una relazione di quattro anni e la costruzione di progetti comuni, vedersi improvvisamente davanti a una separazione, specie quando c’è ancora affetto e legami emotivi profondi, può sembrare un abisso insormontabile. Il senso di perdita e la delusione per ciò che avrebbe potuto essere, ma non è stato, è completamente comprensibile.

Nel suo racconto, emerge una grande sensibilità e un desiderio sincero di migliorarsi, il che è un ottimo punto di partenza. Tuttavia, sembra che ci siano state delle dinamiche relazionali che hanno ferito entrambi, alimentate da insicurezze e forse incomprensioni reciproche. La questione della sua amica ha creato un punto di attrito significativo, minando la fiducia e facendo emergere tensioni che non siete riusciti a risolvere in modo costruttivo. Quando queste problematiche non trovano spazio di risoluzione e continuano ad accumularsi, è facile che i conflitti esplodano, come è successo nella vostra situazione.

Inoltre, la terapia di coppia, che può essere uno strumento potentissimo di riconciliazione, sembra aver toccato corde molto profonde, forse con effetti che inizialmente non si aspettava. Anche se l’incontro è stato doloroso, la terapeuta ha probabilmente voluto far emergere la consapevolezza che in questo momento non sembra esserci una base solida per costruire nuovamente la relazione, almeno senza un profondo cambiamento da entrambe le parti. Il fatto che lui le abbia detto di non sentirsi in grado di darle la felicità che merita può essere un segnale della sua stessa insicurezza, della paura di ricadere negli stessi schemi negativi.

Nonostante la situazione sembri senza via d’uscita, il fatto che lei stia cercando di capire meglio sé stessa e le sue emozioni è fondamentale. In questo momento potrebbe essere utile continuare il percorso terapeutico, magari concentrandosi su di sé e sul modo in cui affronta le sue emozioni e relazioni. È importante che dia spazio al suo dolore e alla sua confusione, ma anche che si conceda il tempo per comprendere meglio cosa desidera davvero e come può affrontare la situazione con maggiore serenità.

Accettare la separazione, anche se doloroso, può rivelarsi un passo necessario per il suo benessere. Non è detto che sia una fine definitiva, ma in questo momento sembra che entrambi abbiate bisogno di tempo per riflettere e guarire.

Se lo ritiene opportuno, sono disponibile per offrirle un supporto in questo percorso, aiutandola a esplorare le sue emozioni, affrontare la sua rabbia e insicurezza, e trovare un modo per navigare in questa fase così difficile.
Cara utente, il suggerimento che posso darle è di iniziare una terapia personale. Il dolore che causa la perdita di una persona quando si rompe una relazione è assimilabile a quello di un lutto. Detto questo, ognuno vive questo allontanamento a modo suo, chi con più risorse e sicurezza alle spalle e chi meno. Se sente di essere titubante nella scelta o ha semplicemente paura della solitudine, in entrambi i casi la terapia può aiutare a capire meglio che direzione prendere e a sentirsi più sicuri ed efficaci come individui, indipendentemente che l'altro ci sia o meno.
Se dovesse avere bisogno sono a disposizione. Un caro saluto, dott.ssa Giulia Pelini
Gentilissima, la ringrazio per aver condiviso la sua storia, e comprendo il profondo dolore che sta vivendo. Il percorso che ha affrontato con il suo ex, tra momenti di amore e incomprensioni, l’ha lasciata emotivamente vulnerabile, ed è naturale sentirsi così smarrita in questo momento. Le sue insicurezze e il senso di abbandono sono reazioni comprensibili in una situazione così complessa. Credo che questo momento, per quanto difficile, possa rappresentare una preziosa occasione per riscoprire se stessa. Un percorso terapeutico potrebbe non solo aiutarla a guarire dal dolore della rottura, ma anche a rafforzare la sua autostima e prepararla per relazioni più equilibrate e soddisfacenti in futuro. È un cammino impegnativo, ma le offrirà l'opportunità di crescere e trasformare questa crisi in un nuovo inizio. Se sente di voler esplorare più a fondo questi aspetti, sarò lieto di supportarla anche con una consulenza online.
Un caro saluto, Dott. Fabio di Guglielmo
Mi dispiace molto per il dolore che sta vivendo. La fine di una relazione lunga e significativa, soprattutto quando c'erano progetti e sogni condivisi, è estremamente difficile da affrontare. Il suo desiderio di comprendere cosa fare adesso e come procedere è del tutto comprensibile.
Prima di tutto, è fondamentale dare spazio alle sue emozioni. Il dolore, la delusione e la tristezza sono sentimenti normali in una situazione come questa, e non dovrebbero essere minimizzati. Non si tratta di "perdere la dignità" quando si piange o si esprime vulnerabilità. Fa parte del processo di guarigione. Accettare che questi sentimenti siano presenti è il primo passo per poterli superare.
A volte, pur con l'amore e il desiderio di far funzionare le cose, una relazione può diventare disfunzionale per via di dinamiche emotive o comportamenti che non si riescono a superare insieme. I continui scontri, le insicurezze legate alla sua amicizia con un'altra persona e la mancanza di supporto reciproco nei momenti difficili sono segnali importanti. Può essere utile riflettere su questi aspetti: cosa è mancato veramente nella relazione?
Non tutte le esperienze di terapia sono uguali. Il primo incontro con la terapeuta non è andato come si aspettava, e questo può accadere. Tuttavia, non significa che la terapia sia una strada da escludere. Spesso, lavorare con un terapeuta può aiutare a chiarire i propri pensieri, le proprie emozioni e a comprendere meglio le dinamiche relazionali. Se sente che la terapeuta non era adatta o l'approccio non era quello giusto, può considerare di cercare un altro professionista. La terapia di coppia può essere utile, ma solo se entrambi i partner sono realmente disposti a lavorare insieme su problemi profondi.
Il fatto che lui le abbia detto di non sentirsi in grado di darle la felicità che merita è un'informazione importante. Potrebbe essere un segnale che lui stesso non crede di poter migliorare o cambiare ciò che ha causato dolore nella relazione. In questi casi, potrebbe essere utile chiedersi: È possibile una relazione sana e felice con questa persona? E soprattutto, cosa voglio io davvero da una relazione, e questa relazione può offrirmelo?
Anche se il suo desiderio è quello di ricostruire la relazione, è importante considerare come questa esperienza possa aiutarla a crescere personalmente. Spesso, le rotture possono aprire spazi per riflessioni profonde su ciò di cui abbiamo bisogno e su cosa non è negoziabile per il nostro benessere. Questo potrebbe essere un momento per riflettere su cosa significhi per lei il rispetto, il sostegno e l'amore in una relazione.
Ha dimostrato molto coraggio nel cercare supporto professionale e nel voler lavorare su di sé. Continuare questo percorso, con o senza di lui, la porterà a una maggiore consapevolezza e a una vita più serena.

Se ha bisogno di ulteriore supporto, non esiti a chiedere.
Dott.ssa Evelina Andreeva
Buongiorno, grazie per questa dolorosa condivisione. Credo che in questo momento di fatica e spaesamento ci sia bisogno di fare chiarezza: c'è bisogno di mettere in luce e comprendere quali sono i motivi effettivi per cui questa relazione si è interrotta (la presenza di questa sua amica? le attenzioni che dava a questa persona e non a lei? la rabbia di lui per la sfiducia che lei aveva nei suoi confronti?) e di capire quali sono i suoi bisogni. Vuole ricostruire questo rapporto? Crede che possano esserci le basi per ritrovare e ricostruire la fiducia nei suoi confronti? Io penso che iniziare un suo percorso con un terapeuta che le ispiri fiducia possa aiutarla a fare chiarezza su questi e altri interrogativi, in modo da districarsi tra confusione, dolore e fatica e riprendere il timone della sua vita. Se avesse ulteriori dubbi o avesse bisogno di supporto mi trova a disposizione, anche online. Un caro saluto, dott.ssa Elena Gianotti
Gentile utente, mi dispiace per le difficoltà che sta vivendo.
Le sue emozioni sono lecite. Immagino sia molto doloroso. Tuttavia, non possiamo obbligare l'altro a rimanere con noi.
Mi sento di suggerirle di cercare un supporto psicologico per sè affinchè possa lavorare sui vissuti che sta sperimentando.
Ricevo anche online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Genoveffa Del Giudice
Salve, Prima di tutto, voglio dirle che è molto coraggioso da parte sua condividere una storia così intensa e dolorosa. È normale sentirsi persi e sopraffatti in un momento come questo, soprattutto quando sogni e progetti condivisi sembrano svanire. Capisco quanto si senta ferita non solo dalla fine della relazione, ma anche dalla dinamica che si è creata tra te, il tuo ex e questa sua amica. A volte, quando una relazione arriva a questo punto, sembra impossibile capire come andare avanti, ma credo che proprio ora sia importante prendersi del tempo per riflettere, non solo su cosa è successo, ma su ciò di cui ha bisogno e su come desidera costruire il suo futuro, sia in una relazione o da sola. Questo tempo per se stessa potrebbe permetterle di ascoltare davvero le sue emozioni, senza la pressione di "dover decidere" subito cosa fare. È possibile che un percorso terapeutico individuale la aiuti a chiarire non solo i sentimenti verso di lui, ma anche a ritrovare la forza interiore per affrontare questo cambiamento. Se mai sentissi il bisogno di approfondire e lavorare su questi aspetti, la incoraggio ad iniziare un suo percorso. Un caro abbraccio, dott.ssa Roberta Micheletti
Comprendo il dolore che sta vivendo e la difficoltà nell'accettare questa separazione. La fine di una relazione, soprattutto dopo anni e progetti condivisi, è devastante, e il suo desiderio di rimettere insieme i pezzi è del tutto comprensibile. Tuttavia, dalle sue parole emerge anche una dinamica di sofferenza reciproca, legata a insicurezze e tensioni non risolte. Quando si parla di relazioni intense e conflittuali, è importante chiedersi se il desiderio di ricominciare provenga dal bisogno di sicurezza o dalla reale convinzione di poter cambiare insieme. L’aiuto di una psicologa può fare la differenza, ma è fondamentale che entrambi siate pronti a lavorare su voi stessi, non solo come coppia. Se desidera approfondire o ricevere supporto, resto a disposizione per un consulto psicologico. Saluti, Dott.ssa Cristina Borghetti
Buongiorno,
dalle sue parole traspare chiaramente il dolore che questa situazione le provoca. La fine di una relazione così significativa può essere vissuta come un vero e proprio lutto, difficile da superare e carico di dubbi e incertezze.Dal suo racconto, emerge che questi anni di rapporto sono stati segnati da momenti di incomprensione e insicurezze, che non sono state espresse in modo assertivo né adeguatamente comprese dall'altro. È certamente ammirevole il suo desiderio di cambiamento, ma credo che, prima di avviare una nuova relazione – sia essa con la stessa persona o con qualcun altro – sia importante che lei si chieda cosa desidera davvero da un rapporto e come possa esprimere i propri bisogni in maniera chiara, affinché vengano ascoltati e compresi.
Se lo ritiene utile, io sono qui per accompagnarla in questo percorso.
Dottoressa Giorgia Sapienza
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Salve gentile Utente, comprendo quanto dolorosa e complessa sia la situazione che sta attraversando, e il coraggio che ha dimostrato nel condividerla. La fine di una relazione di lunga durata, in cui erano stati fatti progetti di vita insieme, può essere devastante, specialmente quando emergono dinamiche che hanno portato sofferenza e insicurezza.

Vorrei partire da un punto importante: ciò che ha descritto riflette una relazione in cui c’erano forti tensioni, conflitti e sentimenti di esclusione. Il rapporto tra il suo ex compagno e questa amica sembra aver giocato un ruolo centrale nel generare in lei sentimenti di trascuratezza e insicurezza. È naturale che queste dinamiche abbiano portato a scontri, e mi sembra che lei abbia cercato di far valere i propri bisogni emotivi, ma senza trovare ascolto o risposte adeguate da parte sua.

Riguardo alla terapia di coppia, capisco quanto sia stato frustrante uscire da quell’incontro con la sensazione di essere stata giudicata o, peggio, di aver perso dignità. Tuttavia, mi sembra che la terapeuta abbia voluto sottolineare l’importanza di proteggere la sua autostima e il suo benessere, invitandola a riflettere su quanto questa relazione le stesse causando dolore. A volte, quando si è molto coinvolti emotivamente, può essere difficile vedere con chiarezza se la relazione sia davvero benefica per entrambi.

Mi colpisce anche quanto il suo ex compagno, pur riconoscendo il suo valore, sembri consapevole di non poterle offrire la serenità che merita. Il fatto che lui stesso abbia espresso il timore che, anche se ci riprovaste, potreste ritrovarvi nella stessa situazione in futuro, può essere un segnale importante. Questi momenti di riflessione da parte sua potrebbero indicare che, nonostante l’affetto, non ci siano le basi per un cambiamento stabile.

La sua difficoltà nell’accettare la fine della relazione è del tutto comprensibile, soprattutto perché lei aveva costruito dei sogni e delle aspettative per il futuro insieme. Tuttavia, è importante riflettere su ciò che questa relazione le stava offrendo concretamente e su quanto stesse contribuendo alla sua felicità e al suo benessere emotivo.

È naturale desiderare di lavorare su una relazione, specialmente quando si è consapevoli degli errori fatti. Tuttavia, perché questo sia possibile, entrambe le persone devono essere profondamente motivate e pronte a cambiare dinamiche tossiche o distruttive. Se una delle due parti non è pronta a fare questo passo o non crede nella possibilità di un cambiamento, allora può essere molto difficile costruire un nuovo equilibrio.

Le suggerirei di continuare a prendersi del tempo per riflettere su ciò che desidera davvero da una relazione e, soprattutto, su come può prendersi cura di sé in questo momento. La terapia individuale potrebbe essere un valido supporto per aiutarla a gestire le emozioni intense che sta vivendo e per elaborare questa perdita, così come per esplorare i suoi sentimenti di insicurezza e rabbia che ha menzionato. Potrebbe anche aiutarla a capire se c’è davvero un margine per un eventuale ritorno insieme, o se, invece, è più sano per lei concentrarsi su un futuro diverso.

Le auguro forza e serenità nel suo percorso di guarigione. Non è un processo facile, ma con il tempo e il giusto supporto, può ritrovare il suo equilibrio e la sua felicità.

Se dovesse avere bisogno di ulteriori consigli o di intraprendere una consulenza resto a disposizione. Augurandole di superare al più presto questo momento di difficoltà le porgo cordiali saluti.
Dott. Luca Vocino
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Gentilissima, capisco il suo dolore. E la disperazione, però nelle storie d'amore si tende ad idealizzare: un futuro, una famiglia, progetti. Ma quanto sono realistici rispetto a quello che si sta vivendo, ai problemi che non si risolvono? Mi sembra che nella vostra storia ci sono state cose insolute. Le suggerisco di prendersi un periodo di sospensione ed intraprendere una terapia personale in cui poter riversare le sue emozioni, pensieri, considerandola un'alleata per affrontare la situazione esistenziale che sta vivendo. Le faccio tanti auguri, rimango a disposizione, cordiali saluti, dott.ssa Silvia Ragni
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Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua storia. Deve essere estremamente doloroso affrontare una situazione come questa, soprattutto dopo aver investito tanto nei vostri progetti comuni. È difficile offrire suggerimenti precisi in circostanze così complesse e delicate, e senza conoscere a fondo la sua storia. Come sottolineato dai colleghi, è importante che riconosca la legittimità dei suoi sentimenti e il suo desiderio di maggiore considerazione da parte del suo ex. Infatti, sebbene la prima esperienza con la terapeuta sia stata dolorosa, la ricerca di aiuto esterno rappresenta comunque un passo positivo. Dalle sue parole emerge che il suo ex ha espresso la paura di non essere in grado di offrirle la felicità che merita e di ricadere negli stessi errori. Questo potrebbe indicare che, nonostante il legame profondo, potrebbe esserci una mancanza di fiducia nella possibilità di costruire un futuro solido insieme.
Forse, in questo momento, prendersi del tempo e dello spazio per sé potrebbe aiutarla a riflettere con maggiore chiarezza. Continuare a lavorare su di sé attraverso la terapia potrebbe essere utile per comprendere meglio cosa desidera davvero.
Un caro saluto.
Gentilissima, ho letto la sua storia e la ringrazio per averla condivisa, immagino non sia stato semplice. Dalle prime parole del suo racconto colgo che ha investito tanto in questa relazione, contrariamente al suo ex partner che pare aver avuto un investimento emotivo più superficiale, probabilmente a delle difficoltà di cui, forse, non è nemmeno lui consapevole, faccio riferimento a delle criticità che può risolvere con un professionista. Lei descrive il rapporto tra il suo ex e la sua amica in modo talmente preciso da far percepire, a chi legge, come lei si sia sentita. Certamente emerge anche un problema di confine, sia a livello di coppia che a livello personale, autostima ed autoefficacia. Certamente la frase: "quel figlio, per quanto tiene a lei , lo doveva fare con lui", è una frase forte, ma importantissima, che racchiude molto di più di ciò che può sembrare, cioè, il suo vissuto che doveva essere accolto ma lo schiaffo è un'aggressione. Lo schiaffo non è comunicazione, anzi, è un modo lesivo per chiudere un canale comunicativo. Con quella frase lei in realtà stava dicendo: "dove sono io all'interno di questa storia? Chi è che cammina accanto a te?". E' evidente che, più volte, lei abbia percepito lui come un labile punto di riferimento nella coppia, ripeto, LABILE, avendone donde. Si è domandata se proprio le sue insicurezze l'hanno portata a non vedersi nel suo valore e a pensare di non essere abbastanza? Non ultimo, mi domando come lei si sia sentita durante quella seduta terapeutica. La sua rabbia va capita. Dico questo perché le emozioni vanno capite e va data loro legittimità, altrimenti ci si può sentire sbagliati e mettere il proprio valore nella mani dell'altro. Sciogliere un legame è complicato e doloroso, un vero lutto. Leggo con interesse il testo e mi soffermo sulla frase: "credo che DUE PERSONE, se hanno capito i loro sbagli possono sempre cercare di migliorare con l aiuto di persone specializzate", parole sante, ma, appunto, DUE PERSONE. Bisogna essere in due, da sole non si può fare il lavoro che si farebbe in due. Mi domando se il suo percorso dalla professionista stia continuando. Se così non fosse la invito ad iniziarne uno nuovo, o di continuare quello già iniziato, per lavorare sulle criticità del caso e acquisire nuove conoscenze su di se e sulla situazione, per imparare a scegliere in modo funzionale per se stessa. Rimango a disposizione. Un caro saluto,
Dott.ssa Simona Pietrafesa
Riflettere sulle dinamiche relazionali è essenziale. Lavorare su sé stessi è il primo passo per una vita più serena. Accettare che la separazione possa essere la migliore strada è doloroso ma potrebbe portare a una crescita personale significativa. Valorizzati e non dimenticare il tuo valore. La tua felicità è primaria. Esplora le tue emozioni con cura. Rimango a disposizione. Dott.ssa Francesca Gottofredi.
Buongiorno, ho letto ciò che le è accaduto e ho sentito il suo dolore e la sua sofferenza. L'indicazione che posso darle è quella di farsi aiutare da un professionista per gestire questo momento molto difficile per lei e solo poi comprendere cosa non ha funzionato. In questo modo saprà come orientarsi e deciderà se incontrare e riparlare con il suo compagno.
Rimango a disposizione. dr.ssa G. Di Vara
Salve,
dalle sue parole leggo tanta sofferenza, ma più per un sogno che ha inseguito e che ora sti sta dileguando piuttosto che per la fine di una relazione, visto che non sembra sia stata mai realmente appagante. Forzare la situazione non ha senso, è importante rispettare la decisione che lui ha preso di allontanarsi. In questo modo avrete entrambi la possibilità di chiarirvi le idee e comprendere i vostri reali desideri. Utilizzi questo periodo per fare luce sui suoi bisogni più autentici, cerchi l'aiuto di un professionista che la supporti e la guidi in questo viaggio di scoperta.
Un caro saluto
Dott.ssa Simona Di Napoli
Gentile, mi dispiace per l'esperienza che sta vivendo. Posso comprendere quanto sia difficile e quanto possa crearle sofferenza e avere un impatto sulla sua vita. Le consiglierei di intraprendere un percorso di supporto psicologico per elaborare emozioni, pensieri e sensazioni e per chiarire i suoi bisogni e valori. Rimango a disposizione per un eventuale colloquio conoscitivo e per un ipotetico inizio di percorso.
Cari saluti,
Dott.ssa Alice Savoia

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