Salve sono qui per chiedere un consiglio su cosa fare. Ho 21 anni, sono un ragazzo e frequento il 2°

19 risposte
Salve sono qui per chiedere un consiglio su cosa fare. Ho 21 anni, sono un ragazzo e frequento il 2° anno di università.
Dall'età di 19 anni ho iniziato a soffrire di periodi d'ansia che andavano e venivano tant'è che ho dovuto abbandonare una relazione poichè lei non capiva
Dopo questo mi sentii meglio. Tutto è iniziato di nuovo a dicembre 2020 non so perchè. Sono iniziati periodi d'ansia molto più invalidanti fino ad oggi. Ultimamente vedo che più che ansia ho un senso di tristezza e non so il motivo. Vivo da 2 anni una relazione a distanza e credendo fosse questo il problema mi sono preso una pausa(lei mi ha capito)poichè voglio provare a capire qual è il motivo che mi fa star male. Non so perchè mi sta capitando questo senso di tristezza, se è una conseguenza di questa situazione d'ansia irrisolta o altro. Voglio prendere provvedimento poichè non voglio che sfoci in un disturbo depressivo di cui ho molta paura. Diciamo che ad agosto sono stato 10 giorni in vacanza con amici e ho vissuto a pieno, senza ansia ne niente e pochi giorni dopo essere ritornato a casa mi è ricapitato( non ho problemi in famiglia).
È strano e non mi spiego come è possibile che in quei 10 giorni io sia stato cosi bene. Spero di aver inquadrato bene la situazione e che possiate consigliarmi qualcosa, grazie
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio che esprime. Comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico al fine di indagare le cause, origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Sarebbe opportuno cercare di capire cosa possa aver scatenato i sintomi e soprattutto il significato.
Cordialmente, dott. FDL

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Caro utente, mi sento di consigliarle di intraprendere un percorso psicoterapeutico in modo da riuscire ad analizzare le sue difficoltà. Cordiali saluti. Dott.ssa Georgia Silvi
Caro ragazzo,
mi dispiace per la situazione che sta attraversando.
Ha già fatto in modo autonomo dei movimenti per cambiare la situazione.
Le consiglio di iniziare un percorso di psicoterapia nel quale potrà dare un senso all'ansia e cambiare per tornare ad una situazione di benessere.
Resto a disposizione.
Un caro saluto
Dr.ssa Elisa Del Greco
Gentile Signore molto probabilmente è arrivato il momento di contattare uno psicoterapeuta per capire a fondo le ragioni di questi comportamenti e stabilire le ulteriori attività. Ovviamente lei è libero di scegliere se rimanere in questa condizione di disagio o lavorare con un professionista per modificare la situazione. Sulla sola base delle sue indicazioni gli elementi di tipo psicologico meritano una maggiore attenzione e forse in questo ambito si possono individuare la ragioni dei comportamenti che lei sente come fonte di disagio ma le ripeto queste sono solo delle ipotesi che meritano un maggiore approfondimento prima di arrivare ad una considerazione o valutazione dotata di una maggiore forza scientifica e metodologicamente corretta. Un cordiale saluto
Carissimo utente, durante le vacanze probabilmente la sua mente è riuscita ad allontanarsi dai pensieri quotidiani che la assillano e permetterle di rilassarsi e godersi la vacanza, ma ahimè tornato alla vita di tutti i giorni si sono ripresentati. Le consiglio di approfondire quanto prima le ragioni che le causano questi stati d’ansia, consulti uno psicoterapeuta, prima che possano trasformarsi in qualcosa di più serie se trascurati a lungo. Un caro saluto Floriana Guccione
Salve, credo che in parte si sia già risposto da solo, dovrebbe lavorare principalmente sulla sua ansia. Ha pensato a un consulto psicologico?
Buona giornata.
Dott. Fiori
Caro ragazzo, mi dispiace per la sofferenza che sta sperimentando. Noto che è stato capace di chiedere aiuto e suppongo che Lei stesso abbia intuito la risposta alla sua domanda, se è qui a formularla. Ritengo utile concedersi la possibilità di conoscere un* psicolog* con cui esplorare i suoi vissuti e sviluppare le sue risorse, nel contesto protetto di una relazione terapeutica. Resto a sua disposizione anche eventuali chiarimenti o ulteriori specifiche, dott.ssa Valentina Cecchi
Buongiorno gentile utente, non è facile per uno psicoterapeuta darle consigli avendo così pochissime informazioni. Ciò che le posso consigliare di buon senso, è di rivolgersi ad un professionista per capire insieme il suo contesto e di vita interna e di vita esterna. Cari saluti, dott. Papi.
Buonasera, mi sembra che abbia trovato una risposta. Il vissuto di ansia è qualcosa su cui sarebbe fondamentale mettere mano all'interno di un percorso protetto e prezioso come quello psicologico. Un saluto
Carissimo, sono tante le fasi della vita (soprattutto quelle di cambiamento come da lei vissuta) in cui possiamo sperimentare dei disagi. Dalle sue parole sembra che da parte sua ci sia una gran voglia di lasciare andare la sofferenza che sta sperimentando e vivere pienamente la sua vita. Credo che un percorso psicologico di crescita personale ed introspezione potrebbe aiutarla in questo proposito. Se vuole sono qui
Vediamo ... il senso di tristezza che aumenta è la cattiva notizia, ma la giovane età ed il fatto che hai potuto passare 10 giorni buoni, sono buoni segni di un problema non cronicizzato, quindi è probabile che, mettendoci mano, sia possibile lavorarci con efficacia.
Consigli è difficile darne, ma per prendere provvedimento puoi scegliere di iniziare da solo e vedere poi se hai bisogno di aiuto, o puoi chiedere aiuto già da subito. Nel primo caso conosco un libro tecnico ma con un linguaggio facile anche per chi non è del mestiere: "I volti della depressione" (Muriana, Pettenò e Verbitz, le autrici, veri giganti della terapia), utile per capire come ci si incastra in alcune situazioni, chissà che ti sia incastrato anche tu in una di queste.
Buongiorno, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. L'unica cosa che mi sento di consigliarle è quella di intraprendere un percorso di psicoterapia, per capire cosa accade dentro di lei e quali situazioni mantengono tale sofferenza. Cordialmente, Dott.ssa Valentina Maccioni
Buonasera, comprendo il disagio che la situazione ti causa. Credo sarebbe utile per te capire in quale momento specifico questa ansia si è manifestata più intensamente e quando invece ti sei sentito meglio e più sereno. Questo è possibile, chiedendo un consulto psicologico che ti aiuta a porre chiarezza sulle difficoltà che stai incontrando.
Un saluto. Dott.ssa Matilde Ciaccia
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Gent.mo, per come scrive sembra che viva alcuni momenti di difficoltà che culminano con stati di ansia o con sentimenti che la fanno pensare a stati depressivi. Riferisce anche qualche difficoltà nelle relazioni sentimentali. Poiché queste esperienze durano da qualche tempo, prenda in considerazione l'idea di contattare uno specialista per capire meglio di cosa si tratta. SG
Gent.mo Utente comprendo come sia difficile convivere con questi vissuti di ansia e paura .Sarebbe opportuno un approfondimento della situazione, comprendere, analizzare e dare un senso a questi vissuti in uno spazio protetto. Prenda in considerazione l'opportunità di consultare uno specialista.
SALUTI
Drssa Maria Barbara Zottarelli
Buongiorno, mi dispiace per la situazione che sta affrontando ormai da anni e credo che lei abbia preso la decisione più giusta, iniziare un percorso per conoscersi meglio e capire perché il suo corpo le sta mandando dei messaggi di allarme che lei stesso non comprende. Sono tante le tessere di questo puzzle, la sua storia di vita, i cambiamenti che ha affrontato e il periodo storico non va sicuramente sottovalutato, la pandemia ha messo alla prova tutti noi ma con l'aiuto di uno specialista potrà sicuramente imparare tanto su di se e capire ciò che alimenta questa sofferenza. Un saluto, Dott.ssa Alessia Lorenzetto
Salve, mi spiace molto per la situazione descritta. Comprendo la difficoltà di convivere con questa situazione. Ritengo comunque utile intraprendere un percorso psicologico al fine di elaborare pensieri e le emozioni connessi alla situazione descritta e trovare strategie utili per fronteggiarla. Se sceglierà di affidarsi ad un professionista, io faccio anche consulti online, resto a disposizione, Dott.ssa G.Mangano
In primo luogo, è importante riconoscere il coraggio che hai avuto nel chiedere aiuto e nel cercare una soluzione ai tuoi disagi emotivi. La situazione che stai vivendo, con periodi di ansia seguiti da un senso di tristezza, può essere molto complicata da affrontare da soli.
Dal tuo racconto emerge una complessa rete di relazioni e situazioni che possono influenzare il tuo benessere emotivo. La relazione a distanza, le esperienze di ansia e il senso di tristezza possono essere interconnessi e influenzarsi reciprocamente.
In un approccio psicologico sistemico relazionale, si tiene conto delle dinamiche interpersonali e delle relazioni che hai con te stesso, con gli altri e con il contesto circostante. È possibile che l'ansia e la tristezza che provi siano il risultato di diverse interazioni e influenze.
Ti consiglierei di rivolgerti a uno psicologo o a un terapeuta che possa aiutarti a esplorare in profondità queste dinamiche e a trovare strategie per gestire l'ansia e la tristezza. Attraverso un percorso psicoterapeutico, potrai comprendere meglio te stesso, le tue emozioni e le tue relazioni, e sviluppare risorse e strategie per affrontare le difficoltà che stai vivendo.
Non trascurare l'importanza di prenderti cura di te stesso, sia dal punto di vista psicologico che fisico. Cerca di mantenere uno stile di vita sano, con attività che ti aiutino a rilassarti e a scaricare lo stress, e stabilisci dei confini sani nelle tue relazioni.
Infine, ricorda che chiedere aiuto è un segno di forza, non di debolezza. Non temere di mostrare la tua fragilità e di cercare supporto dove ne hai bisogno. Spero che tu possa trovare il sostegno di cui hai bisogno e che possa migliorare la tua situazione emotiva.
Ti auguro tutto il meglio per il tuo percorso di crescita e di benessere emotivo. Sii gentile con te stesso e non esitare a chiedere aiuto quando ne hai bisogno. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione.
Dott. Cordoba
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Salve, grazie per aver condiviso la tua esperienza. Da quello che racconti, sei molto consapevole dei tuoi stati emotivi, e questa è una qualità preziosa. Capisco quanto possa essere frustrante provare periodi di ansia e tristezza senza riuscire a identificarne chiaramente le cause. Vediamo insieme alcuni aspetti importanti e delle possibili direzioni che potresti esplorare per aiutarti a stare meglio. Quando descrivi come ti senti durante una vacanza o un momento di svago, senza sintomi di ansia o tristezza, può sembrare che questi stati emotivi si "accendano e spengano". Questo è più comune di quanto pensiamo e succede spesso che, in contesti nuovi o in situazioni che ci distraggono, l'ansia e la tristezza passino in secondo piano, poiché siamo immersi nel presente, senza quei "trigger" o pensieri ricorrenti che alimentano le preoccupazioni. Tornare a casa, nella routine e nella familiarità, può riattivare quei meccanismi, e non c'è niente di sbagliato in te per il fatto che accada. L'ansia e la tristezza, infatti, possono essere influenzate da molti fattori: pensieri, convinzioni profonde, abitudini e perfino il nostro stile di vita. La connessione tra la tua ansia iniziale e il cambio di relazione, o la distanza nella tua attuale relazione, potrebbe suggerire che le tue emozioni siano legate anche a situazioni interpersonali o alla sensazione di non avere il controllo su certe parti della tua vita. E questo è comprensibile, soprattutto a un'età in cui si affrontano molte sfide e transizioni. Per affrontare questi stati d'animo e prevenire che evolvano verso qualcosa di più profondo, come il disturbo depressivo che temi, potresti considerare alcune strategie utili. Quando compaiono ansia e tristezza, può essere utile fare una sorta di "esplorazione" dei pensieri che emergono in quei momenti. Ci sono idee o convinzioni negative che ti si presentano spesso? Che tipo di scenari o giudizi associ a te stesso in quei momenti? Allenarsi a osservare i propri pensieri e, gradualmente, imparare a metterli in discussione può ridurre la loro forza. Inoltre, pratiche di rilassamento come la respirazione consapevole e la meditazione mindfulness aiutano a focalizzare l’attenzione sul presente, riducendo l’impatto dell’ansia e della tristezza. Queste pratiche ti permettono di accogliere le tue emozioni senza giudizio, diminuendo l’ansia legata al bisogno di “capire subito” il motivo di ogni stato emotivo. È anche possibile che l'ansia si leghi a schemi comportamentali, come il bisogno di conferma dagli altri o la paura di non essere all’altezza. Anche se descrivi la tua vita come priva di particolari problemi esterni, non sottovalutare la possibilità che certi schemi mentali possano contribuire a questi stati emotivi. Parlarne con qualcuno e ricevere supporto potrebbe darti nuove prospettive: potresti considerare un percorso con un terapeuta che ti aiuti a esplorare questi sentimenti più in profondità e a lavorare su strategie pratiche per gestirli. La terapia cognitivo-comportamentale, per esempio, è efficace nel ridurre l'ansia e migliorare la qualità della vita, aiutando le persone a identificare e modificare i pensieri negativi e le reazioni emotive. Hai già compiuto un passo importante prendendo una pausa nella tua relazione, per capire meglio te stesso e cosa stai attraversando. Continua su questa strada di auto-esplorazione, cercando di mantenere un equilibrio tra lo spazio per te stesso e la possibilità di farti supportare da amici, famiglia o un professionista. Sappi che è normale non avere sempre le risposte e che, con il giusto supporto, puoi arrivare a gestire questi momenti difficili. Con il tempo e un po' di pazienza, potresti trovare delle strategie che ti permettano di affrontare con maggiore serenità l’ansia e la tristezza, portandoti verso una maggiore stabilità emotiva. Resto a disposizione. Ti auguro il meglio. Dott. Andrea Boggero

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