Salve, sono più di 20 anni che soffro di ansia e attacchi di panico con disturbi inspiegabili e paur

18 risposte
Salve, sono più di 20 anni che soffro di ansia e attacchi di panico con disturbi inspiegabili e paura di avere malattie o morire, mai nessuno mi ha saputo curare, qualche mese fa ho cambiato specialista e mi ha cambiato la terapia. Assumo Citalopram e Lyrica ma non ho nessun beneficio, sono disperato, non riesco a lavorare, non riesco a guidare, mi sento morire ad ogni momento, un malessere con disturbi e sensazioni da far paura. Cosa suggerite?
Mi dispiace molto sentire che stai vivendo un momento così difficile a causa dell'ansia, attacchi di panico e disturbi inspiegabili. È importante ricordare che sei degno di supporto e di ricevere l'aiuto di cui hai bisogno per affrontare queste sfide.

Prima di tutto, è fondamentale parlare con il tuo specialista o medico riguardo alla mancanza di benefici con la terapia attuale. Potrebbe essere necessario rivedere la tua terapia farmacologica o valutare altre opzioni terapeutiche. Potrebbe essere utile consultarsi con uno psichiatra o uno specialista per una valutazione più approfondita della tua situazione e delle possibili opzioni di trattamento.

Oltre alla terapia farmacologica, ci sono diverse forme di terapia psicologica che possono essere efficaci nel trattamento dell'ansia e dei disturbi di panico. La terapia cognitivo-comportamentale (CBT), ad esempio, è una forma di terapia ben consolidata per il trattamento di questi disturbi. La CBT può aiutarti a identificare i pensieri e i comportamenti che contribuiscono all'ansia e insegnarti nuove strategie per affrontarla in modo più sano ed efficace.

Inoltre, potresti voler esplorare altre terapie complementari come la terapia mindfulness o la terapia basata sulla consapevolezza, che possono aiutarti a sviluppare una maggiore consapevolezza dei tuoi pensieri e sensazioni e a imparare a gestirli in modo più equilibrato.

È importante cercare il sostegno di un professionista esperto che possa valutare la tua situazione in modo completo e aiutarti a sviluppare un piano di trattamento personalizzato. Non dovresti sentirti da solo in questo percorso, e ci sono molte risorse e professionisti disponibili per aiutarti a superare questa fase difficile.

Infine, se ti senti in uno stato di emergenza o hai pensieri suicidi, ti prego di cercare immediatamente aiuto chiamando un numero di emergenza o rivolgendoti a un servizio di pronto soccorso. La tua sicurezza è la priorità assoluta e ci sono professionisti pronti ad aiutarti in situazioni di crisi.
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Gentile Utente, ha svolto per adesso solo terapie farmacologiche? perché sicuramente data la cronicità del disturbo mi sentirei di suggerirle insieme ai farmaci una psicoterapia. L'approccio integrato per situazioni come la sua è fondamentale.
Se vuole sono disponibile.
Saluti
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente, grazie per aver qui condiviso...
Non conosciamo la sua età, ma già aver chiesto un parere qui mi sembra un ottimo inizio: il suo medico non le ha mai consigliato un percorso di psicoterapia?
Un percorso psicoterapeutico di tipo psicodinamico e/o psicosomatico, potrà sicuramente renderla più consapevole di un malessere che al momento parla solo attraverso il corpo
Spero di averle dato qualche spunto di riflessione...
Resto a disposizione, anche online

Cordialmente,
Dr E. Nola
Questo messaggio mi ha davvero colpito perché si percepisce davvero la grave difficoltà che sta vivendo. Fondamentale mantenere un contatto strettissimo con lo specialista che le ha prescritto la terapia e fargli immediatamente presente che non sta producendo gli effetti sperati. E' un rimando che deve fare immediatamente. E poi come giustamente hanno sottolineato i colleghi diventa imprescindibile affiancare un percorso psicoterapico assolutamente necessario per identificare le vere cause scatenanti di questi eventi che immagino pesantissimi. Un caro saluto.
Buongiorno mi dispiace molto della situazione che sta vivendo. Dal suo racconto traspare tutta la sofferenza e il disagio vissuto in questi anni. Anche io come i colleghi penso che debba integrare i farmaci con una valida psicoterapia individuale. Ne parli con il suo specialista. Un caro saluto.
Buonasera, avrei bisogno di ulteriori elementi per poter fornire un consiglio o esprimere un opinione.
Sarebbe interessante e utile un percorso di psicoterapia sistemico relazionale al fine di prendere in considerazione anche il contesto in cui si manifesta il suo disagio.
In aggiunta sarebbe anche importante un percorso di E.M.D.R. di tecniche di rielaborazione e desensibilizzazione di piccoli e grandi traumi.
Buona serata
Dott. Raffaello Di Monte
Dott.sa Luisa Anibaldi
Buongiorno concordo con quanto detto dai colleghi. In situazioni come questa il consiglio è quello di intraprendere al più resto un percorso di psicoterapia che affianca la terapia farmacologica.
Non si scoraggi , con il supporto della terapia psicologica non si sentirà solo ma al contrario potrà contare su un esperto che la ascolta e la sostiene . Auguri
Ciao, la tua spiegazione è breve, ma intensa e ti risponderò in maniera altrettanto essenziale. Paura della morte è anche paura della vita, e come darti torto, la vita effettivamente può spaventare. Ci sono però varie prospettive da cui la si può guardare e con lei le problematiche che la costellano. Continua e monitorizza col tuo psichiatra la cura farmacologica, ma affianca una psicoterapia per affrontare con coraggio e sorriso la vita. Potrebbe essere una bellissima rivoluzione per te. Resto a disposizione per chiarimenti e approfondimenti. Un saluto.
Buongiorno. Se è più di 20 anni che soffre di questi sintomi, credo che abbia intrapreso diverse terapie probabilmente incentrate principalmente sulla terapia farmacologica. E' cosi? Se si, sarebbe interessante ripercorrere una anamnesi farmacologica per fare bene oggi, il punto della situazione. Detto questo mi chiedo se ha mai fatto o sta svolgendo anche una psicoterapia mirata, che rimane nei casi come il suo un valido strumento da affiancare alla terapia farmacologica. Nel caso volesse ulteriori chiarimenti, mi contatti pure.
Cordiali saluti, Dr. Andrea Ferella
I farmaci aiutano a gestire e placare un po' i sintomi ma non sono la cura. È evidente che dietro ci sia qualcosa non correttamente elaborata o rimossa e che andrebbe indagata ed esplorata con uno specialista. Servirebbe un percorso psicologico/psicoterapeutico per arrivare al nocciolo della questione e affrontare queste angosce che le causano tali disagi.
Cordiali saluti
Dott. Alessandro Frazzetta
Salve, inizio col dire che 20 anni sono davvero tanti per vivere così. Da quello che ha scritto non ho capito a quali specialisti si è rivolto, intendo se solo medici o anche psicologi. Ansia, attacchi di panico e ipocondria/patofobia sono chiaramente connesse tra loro e queste tre bestie insieme le causano tutto ciò che lei ormai conosce bene. Visto che è in cerca di consigli gliene offro due: se non si è mai rivolto a uno psicologo è ora di iniziare, se ha già seguito dei percorsi psicologici e non hanno dato dei risultati soddisfacenti le consiglio di non arrendersi al suo malessere e di cercare il prossimo psicologo. Mi permetto di aggiungere che l'approccio che conosco bene, ovvero la terapia breve strategica, si occupa proprio di questi problemi. Spero di averle dato dei buoni suggerimenti!
Gentile utente, capisco che la situazione che sta vivendo sia davvero molto dolorosa. Dice di assumere una terapia farmacologica e dice che nessuno è stato in grado di curarla, ma non specifica a quali professionisti si è rivolta. Ha mai intrapreso un percorso psicoterapeutico ad orientamento cognitivo comportamentale? L'orientamento cognitivo comportamentale è d'elezione per le difficoltà che riferisce. Spero di averle dato almeno parte del supporto che cercava. Un caro saluto
Gentile utente,
La situazione che vive è sicuramente molto dolorosa! Nella domanda non ha indicato a quali professionisti si è rivolto, se solo medici o anche psicologi/psicoterapeuti. Sicuramente, se già non lo fa, le consiglierei di affiancare la terapia farmacologica con intervento psicologico in cui potrà identificare le giuste strategie da utilizzare per gestire la sintomatologia ansiosa da lei provata.
Un caro saluto!
Gentilissima
Mi dispiace molto per la situazione che sta passando ormai da anni… il consiglio che le posso dare è di trovare lo specialista che fa per lei è di trovare uno psicologo per poterla seguire… comprendo bene che dopo 20 anni sia sconfortata e forse non avrà più voglia di intraprendere altri percorsi ma con il professionista giusto e le diverse tecniche vedrà che riuscirà a stare meglio… non si scoraggi mi raccomando
Resto a sua disposizione
Cordialmente
Dott.ssa solano giusy
Mi dispiace molto per quello che stai passando. È chiaro che la tua ansia e gli attacchi di panico sono molto gravi e ti stanno causando un grande disagio.

In base alle informazioni che hai fornito, è possibile che i farmaci che stai assumendo non siano efficaci per te. È importante parlare con il tuo medico o psichiatra e valutare se sia necessario cambiare la terapia.

Inoltre, è importante considerare l'idea di intraprendere un percorso di psicoterapia cognitivo-comportamentale (CBT). La CBT è un tipo di terapia che si è dimostrata molto efficace nel trattamento dei disturbi d'ansia, in particolare degli attacchi di panico.

La CBT si concentra sull'aiutare le persone a identificare e modificare i pensieri, le convinzioni e i comportamenti negativi che contribuiscono ai loro disturbi d'ansia. Ad esempio, una persona che ha paura di avere un attacco di panico potrebbe essere incoraggiata a confrontarsi con le sue paure in un ambiente sicuro e controllato. Questo processo può aiutare la persona a imparare che gli attacchi di panico non sono pericolosi e che può controllarli.

Oltre alla CBT, ci sono altre cose che puoi fare per gestire l'ansia e gli attacchi di panico. Ad esempio, puoi:

Praticare tecniche di rilassamento, come la respirazione profonda e il rilassamento muscolare progressivo.
Seguire una dieta sana e fare esercizio fisico regolarmente.
Evitare le sostanze che possono peggiorare l'ansia, come la caffeina e l'alcol.
È importante ricordare che non sei solo. Ci sono molte persone che soffrono di ansia e attacchi di panico e che sono riuscite a trovare sollievo. Con il giusto trattamento e supporto, anche tu puoi guarire.

Se ti senti sopraffatto, è importante chiedere aiuto a un amico o familiare di fiducia. Puoi anche contattare una linea di emergenza o un centro di crisi.
Gentile utente, innanzitutto grazie per la condivisione.
Le suggerisco, come già le hanno indicato i colleghi, di affiancare la terapia farmacologica a una psicoterapia. Per curare un disturbo d'ansia la terapia farmacologica da sola non è sufficiente. Il farmaco può, infatti, alleviare il sintomo momentaneamente, ma non è risolutivo. La psicoterapia la potrà, invece, aiutare anche ad "ascoltare" il suo sintomo, a capire il senso che ha per lei e per la sua storia di vita il sintomo stesso e, di conseguenza, la aiuterà a stare meglio.
Rimango a disposizione se avesse necessità.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Elena Sonsino
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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