Salve, sono ormai da tanti anni che combatto con un problema ai piedi, ho consultato tanti medici se

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Salve, sono ormai da tanti anni che combatto con un problema ai piedi, ho consultato tanti medici senza riuscire a risolvere , anzi sto sempre peggio.
Vi riassumo cosa mi è successo.
Ho 42 anni, sono alto 173 cm, peso 76 kg e sono un architetto, ho sempre amato lo sport, in particolare il calcetto e la corsa.
Devo iniziare il racconto da tanti anni fa.
Ho fatto corsa per una quindicina di anni fino al 2013. Negli ultimi anni di attività, durante il periodo di ripresa dell'attività, in primavera, avevo dei fastidi al polpaccio sinistro. Questi fastidi scomparivano in estate dopo aver accumulato un po' di allenamento. In quegli anni riuscivo a coprire percorsi in montagna con pendenze molto elevate per un tempo di corsa complessiva che superava anche l'ora. A partire da giugno 2013, durante la corsa, cominciavo a sentire dolori sotto la pianta del piede sinistro. non pensavo potesse essere qualcosa di grave ma pian piano i dolori si sono fatti più insistenti prima al tallone e poi al tendine d'achille ed al polpaccio.
Arrivato a fine luglio ho deciso di smettere per non aggravare la situazione e ho fatto un'ecografia. Dall' ecografia non è risultato nulla, il tendine non aveva lesioni e nemmeno al polpaccio è risultato niente, nemmeno al calcagno. Ho quindi fatto 10 sedute di tecar e ultrasuoni, applicato ghiaccio, e sono rimasto pressoché fermo per il mese di agosto. Il tendine si era disinfiammato quasi completamente, secondo me più per il periodo di riposo che per le terapie. Nei mesi successivi ho fatto solo brevissime corse ed esercizi di stretching.
La ripresa volevo iniziasse a Gennaio 2014, non sentivo più dolori al tendine, e così ho iniziato corse lente e di breve durata al campo sportivo per evitare percorsi che mi potessero favorire l'insorgere dei problemi.
Mi allenavo massimo 2 volte a settimana per non forzare troppo avendo necessità di tempi di recupero molto lunghi.
A fine febbraio sono arrivato a correre 45minuti per una distanza di oltre 6 km. Durante la corsa non ho sentito dolore ma i giorni seguenti sono ricomparsi i dolori al polpaccio sinistro che si sono accentuati ulteriormente 3-4 giorni dopo quando ho fatto una camminata di 10 km con 2 km in salita. Da quel momento non sono più riuscito a correre.
Gli anni successivi niente più corse, solo bici. Vari consulti con ortopedici che a parte una lieve dismetria non rilevano niente di grave, anche l'esame baropodometrico niente di grave. Il medico di famiglia mi consiglia di cambiare sport perché evidentemente la mia struttura ortopedica non è adatta a questo tipo di sport (avevo a quell'epoca 35 anni).
Arriviamo così a ottobre 2019, decido di fare camminate mattuttine, 45 minuti circa 4 km. Sono riuscito a farlo per una settimana, forse 10 giorni, dopodiche dolori sempre al piede sinistro. Smetto nell'attività ed il dolore mi passa. A fine novembre c'è una novità: gradualmente senza fare alcuna attività fisica anche il piede destro decide di provocarmi dolore.
Il dolore al piede destro assumeva un'intensità maggiore rispetto ai dolori che avevo avuto finora al sinistro, ho sentito dolori in ogni parte del piede: è passato dal tallone alla caviglia all'arco plantare ogni punto del piede mi faceva male. Non riuscivo a fare camminate, ne a stare tanto in piedi, non aveveo dolori solo a stare fermo. I dolori erano più insistenti al mattino appena mi alzavo dal letto e la sera quando si sentiva la stanchezza. A questo punto anche al piede sinistro comincia ad intensificarsi il dolore, forse perchè sovraccaricato per i problemi all'altro piede.
Faccio una visita all'ennesimo ortopedico, mi dice che il problema è dovuto alla conformazione dei piedi e che devo mattere i plantari. Vado dal podologo che contraddice la diagnosi dell'ortopedico, secondo lui ho un piede pronato, anche se ad occhio non si nota molto; così dopo il blocco per il coronavirus riesco ad avere i plantari.
Molto lentamente vedo un po' di miglioramento durante l'estate. Faccio una visita di controllo con il podologo che mi trova meglio, mi dà un paio di plantari meno rigidi e mi incoraggia a osare di più, ed iniziare a fare una leggera attività fisica. Io comunque temporeggio ancora qualche mese.
Arriviamo a novembre, comincio a fare camminate con qualche minuto di corsa. Utilizzo sempre i plantari anche nell'attività. La sensazione non è cattiva, qualche dolorino ai piedi, polpaccio che non mi dà problemi, così molto prudentemente aumento la durata totale dell'attività. Alterno 5 minuti di corsa leggera con 2 di camminata. Arrivo a coprire 35 minuti in totale tra camminata e corsa. In questo periodo mi sento rinato, la corsa per me è come una medicina, snesazioni che non provavo da tanto tempo. E così giungo al 16 dicembre 2020, vado a correre, quando inizio avverto un dolorino alla pianta del piede, come un dolore da fascite, non mi fermo e dopo poco più di una decina di minuti, avverto un leggero fastidio alla parte bassa del polpaccio sinistro, sembra passeggero, proseguo ma si intensifica così interrompo la corsa e continuo a camminare, il dolore non si placa e mi fermo, pochi minuti dopo mi avvio verso la macchina ma il dolore non mi consente neanche a camminare. Per una settimana zoppico, ho dolore al polpaccio nella parte bassa, vicino al tendine d'achille, poi molto lentamente miglioro.
Rimango a riposo assoluto per tre mesi, e verso marzo tento a fare camminata con qualche minuto di corsa. Le sensazioni non sono buone, il polpaccio sembra debole, risento le sensazioni di tanti anni prima, inoltre anche i piedi mi fanno male. Evito dunque di riprendere l'attività, sperando che un ulteriore periodo di riposo mi possa giovare. In realta da marzo fino ad oggi le cose sono peggiorate, non solo non ho ripreso a correre ma sento dolore anche a camminare. Ad oggi ho un dolore sotto la pianta del piede sinistro, sotto l'arco plantare, in particolare verso le ossa metarsali, e mi dura ormai da mesi. A volte tolgo i plantari perchè la loro conformazione mi crea fastidio.
Mi scuso perchè mi sono dilungato molto, e Vi chiedo un aiuto, un consiglio, a chi rivolgermi visto che sto spendendo un sacco di soldi e non risolvo il problema.
Lo so che a distanza è difficile fare delle diagnosi ma accetto qualsiasi indicazione possiate darmi. Quale può essere il problema?
Dalle sensazioni che ho il dolore al piede sinistro può essere collegato a qualche problema al polpaccio.
Dal suo racconto sembrerebbe trattarsi un'infiammazione cronica del complesso tendine d'Achille-fascia plantare; i cui trattamenti possono essere molteplici, sia conservativi che chirurgici.
Prima di effettuare una visita specialistica le consiglierei di eseguire una risonanza magnetica del piede/caviglia bilaterale oltre ad una radiografia dei piedi sotto carico.
A disposizione
Saluti

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