Salve, sono molto confusa sulla relazione che sto vivendo. Lui interessato a me da tre anni, quando

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Salve, sono molto confusa sulla relazione che sto vivendo. Lui interessato a me da tre anni, quando ci siamo conosciuti. Io stavo con un altro e lui aveva appena divorziato. Alla fine ho ceduto e mi sono innamorata ma per due settimane circa ho cominciato a vederlo che ancora stavo con il mio fidanzato. Stiamo insieme da 7 mesi, le incomprensioni tra noi sono state frequenti. Io sono una persona spesso insicura e che cerca di evitare il conflitto, lui invece parla molto e non nasconde i suoi disagi. L'ultimo litigio tra tira e molla è durato un mese, nel quale io cercavo di convincerlo che non è vero che non mi interessa niente di lui. Ho capito che certi miei atteggiamenti erano stati irrispettosi e che l'avevo ferito e mi sono ripromessa di farlo sentire amato ma a quanto pare non riesco. Io sfogavo le mie insicurezze parlando di lui e dei nostri litigi con una coppia (marito e moglie) di suoi amici e di questo si è molto risentito, si è sentito tradito. Durante l'ultimo litigio una sera sono uscita con loro fino a tarda notte e quando lui l'ha saputo mi ha lasciato dicendo che non mi importa niente di lui, che facevo così anche col mio ex, che frequentavo lui alle spalle del mio fidanzato, che non sono una persona cattiva ma sono fatta così, penso che sia normale comportarmi così e quindi lui non si può fidare di me. Alla fine dopo una settimana di silenzio è tornato dicendo che mi ama e non riesce a stare con nessun'altra, che gli manco troppo e vuole stare con me. Abbiamo parlato molto di questa cosa, ci siamo detti che saremo uniti nel risolvere i problemi, lui stava già cercando un appartamento per andare a vivere insieme. Poi ieri ancora un litigio perché eravamo su dai suoi genitori e suo fratello, e quando lui ha salutato tutti dicendo che non stava bene e voleva andare a letto, io mi sono trattenuta 20 minuti con la sua famiglia a ridere, mentre lui mi aspettava giù, e così di nuovo a dirmi che io non ho capito che le cose si fanno insieme, che io mi faccio i fatti miei come facevo col mio ex. Dice che non sono cambiata, che non si può fidare. È così offeso che ha perfino detto che mi odia per come lo faccio soffrire. Io non capisco se fa così per rabbia e dolore e devo solo farlo sbollire, o se davvero ha ragione lui nel dire che insieme non funzioniamo, che abbiamo due visioni diverse. Io gli ho risposto che ci siamo detti che superavamo tutto, ma ogni volta uscire da questi litigi, anche se poi passiamo due mesi bellissimi insieme e facciamo progetti, è estremamente dura, perché non riesco a fargli capire che lo amo, che si può fidare, che ci serve tempo per capirci e adattarci, ma per farlo vorrei che non fosse mai messo in dubbio il nostro rapporto rivangando le vecchie questioni di cui ormai abbiamo parlato tantissimo e sono chiarite. Quando lui è così frustrato non vede altro che nero e diventa molto duro, anche offensivo (sei un mostro, ti voglio male, non cambierai mai, mi sono fidato della persona sbagliata). Io non riesco a tranquillizzarlo e così sto malissimo anche io. Come trovo un punto di incontro? Come posso fare se non si fida di me? Grazie

Salve,

La relazione che descrive sembra essere caratterizzata da dinamiche complesse, in cui si intrecciano aspettative, insicurezze e difficoltà nella gestione del conflitto. È evidente il suo desiderio di trovare un punto di incontro e di rafforzare il legame, ma al tempo stesso emerge la sfida di confrontarsi con reazioni intense da parte del suo compagno e con le proprie insicurezze.

Uno degli aspetti principali sembra riguardare la fiducia e la percezione di vicinanza emotiva. È possibile che il suo compagno viva una profonda paura di abbandono o di tradimento, che lo porta a interpretare alcune sue azioni come segnali di disinteresse o mancato impegno, anche se non è nelle sue intenzioni. Da parte sua, il desiderio di tranquillizzarlo è comprensibile, ma può risultare frustrante quando le sue rassicurazioni non vengono percepite come sufficienti.

Per affrontare questa situazione, potrebbe essere utile lavorare su diversi aspetti:

Comunicazione emotiva: Cercare di spostare il focus dalle accuse alle emozioni sottostanti. Ad esempio, invece di discutere su "cosa è giusto o sbagliato", potrebbe essere utile condividere ciò che prova ciascuno di voi durante i momenti di conflitto. Questo può favorire una maggiore comprensione reciproca e ridurre l'intensità delle reazioni.

Definizione di confini e comportamenti rispettosi: È importante che entrambi possiate riconoscere il diritto dell'altro di sentirsi ferito o frustrato, ma senza cadere in insulti o accuse distruttive. Le frasi offensive che il suo compagno utilizza (come "sei un mostro") possono essere molto dolorose e non costruttive. Potrebbe essere utile concordare, in momenti di calma, su come gestire i litigi in modo più rispettoso.

Condivisione delle aspettative: È possibile che abbiate visioni diverse su cosa significhi "essere in coppia" e su quali siano i comportamenti appropriati. Parlare apertamente delle vostre aspettative potrebbe aiutarvi a chiarire cosa ciascuno di voi considera importante, evitando incomprensioni future.

Supporto personale e di coppia: Considerare un percorso di supporto psicologico, sia individuale che di coppia, potrebbe essere un passo importante per comprendere meglio le vostre dinamiche. Un terapeuta potrebbe aiutarvi a sviluppare strumenti per gestire meglio i conflitti e rafforzare il legame.

Infine, è importante ricordare che in una relazione sana entrambi i partner devono sentirsi valorizzati e rispettati. Se, nonostante gli sforzi, i conflitti continuano a mettere a dura prova il vostro benessere emotivo, potrebbe essere utile riflettere su ciò che è davvero sostenibile per entrambi nel lungo termine.

Resto a disposizione per eventuali ulteriori approfondimenti o chiarimenti.

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Buongiorno. Mi permetta un'opinione basata sulla personale franchezza affinché non mi dilunghi in dettagli complessi e tecnici: le problematiche emerse dalle sue descrizioni riguardano entrambi, e le premesse con cui instaurare una relazione armoniosa e duratura non hanno, per adesso, una base abbastanza solida. Le tensioni sono molte, e soprattutto, prolungate.
Ciò non vuol dire che quella base non si possa costruire, ma a fronte di un percorso di cambiamenti reciproci, e di acquisizione di comportamenti capaci di diventare abitudini virtuose e consolidate. Creare un clima talmente rancoroso (da parte del suo compagno) in contrapposizione ad un comportamento (a volte ed in misura ancora da quantificare) trascurante da parte di lei, non sono condizioni che facilitano la costruzione di piloni sui quali una famiglia si regge facilmente nel tempo. Il mio suggerimento è di considerare, da parte di entrambi, la necessità di ammettere di ricevere aiuto. Il rischio probabile è che tali tensioni, se restano irrisolte, potrebbero ripetersi indefinitamente. Se per caso questa volontà non dovesse emergere, ripeto con l'adesione di entrambi, può già ricevere un suggerimento di come potrebbe disegnarsi il futuro. Buona dialogo con il suo compagno, e buona serata.
Salve,
da quanto racconta emerge una relazione ricca di intensità emotiva ma anche di difficoltà. Sembra che entrambi abbiate vissuto esperienze e momenti che vi hanno profondamente toccato, portandovi ad affrontare incomprensioni e conflitti. Da una parte, lei si sente frustrata dal non riuscire a far percepire il suo amore, mentre dall'altra, il suo compagno fatica a fidarsi e tende ad esprimere la sua sofferenza in modo duro, con accusa che la feriscono.
Questo dinamismo è tipico di relazioni in cui bisogni affettivi, paure e insicurezze si intrecciano. Lei si descrive come una persona che tende ad evitare il conflitto, mentre il suo partner sembra incline ad esprimere in modo diretto i propri malesseri. Questa differenza di stile comunicativo può essere alla base di molte incomprensioni. Inoltre, i conflitti passati sembrano riemergere, alimentando una spirale di insicurezza reciproca.
In una situazione così complessa, lavorare su alcuni aspetti potrebbe aiutarti:
Comunicazione : È importante trovare un modo per dialogare in maniera costruttiva, evitando di entrare nelle dinamiche di accusa e difesa. Un approccio empatico, basato sull'ascolto attivo, potrebbe migliorare la qualità dei vostri confronti.
Confini e fiducia : Riflettere insieme su ciò che per ciascuno di voi rappresenta una violazione della fiducia potrebbe essere un primo passo per ricostruirla.
Gestione delle emozioni : entrambi sembrano vivere momenti di forte intensità emotiva. Imparare a regolare le proprie reazioni può aiutare a evitare che la rabbia o il dolore prendano il sopravvento.
Infine, date le difficoltà e il peso che tutto questo sta avendo su entrambi, sarebbe utile e consigliato approfondire la questione con uno specialista , come un terapeuta di coppia. Un professionista potrebbe aiutarti a comprendere meglio le tue dinamiche ea trovare strategie concrete per migliorare il vostro rapporto.

Dott.ssa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa






Buonasera,
grazie per aver condiviso la sua esperienza e le sue preoccupazioni in modo così dettagliato. È comprensibile che si senta confusa e sopraffatta da questa situazione complessa. Ecco alcune riflessioni e suggerimenti che potrebbero aiutarla a navigare attraverso questi sentimenti e le dinamiche della sua relazione.
Riflessioni sulla Relazione
Comunicazione e Fiducia: la fiducia è un elemento cruciale in ogni relazione e la sua rottura può essere molto difficile da gestire. È importante che entrambi voi abbiate l'opportunità di esprimere i vostri sentimenti e preoccupazioni in un ambiente sicuro e rispettoso. La comunicazione aperta e onesta può aiutare a ricostruire la fiducia e a capire meglio le esigenze reciproche.
Gestione delle Differenze: le incomprensioni e i conflitti possono emergere quando ci sono differenze significative nel modo di comunicare e di gestire le emozioni. È utile cercare di comprendere le prospettive e i bisogni dell'altro, lavorando insieme per trovare un equilibrio che soddisfi entrambi. Essere consapevoli dei propri comportamenti e delle proprie reazioni è un primo passo importante.
Rispetto dei Confini: rispettare i confini personali e relazionali è fondamentale per evitare ulteriori ferite emotive. È importante stabilire e mantenere confini chiari per garantire che entrambi vi sentiate rispettati e valorizzati nella relazione.
Strategie di Gestione
Tecniche di Comunicazione: utilizzare tecniche di comunicazione assertiva può aiutare a esprimere i propri sentimenti e bisogni senza accusare o ferire l'altro. Frasi come "Io sento" e "Io ho bisogno" possono essere molto utili.
Tempo di Riflessione: prendersi del tempo per riflettere individualmente sui propri sentimenti e sulle proprie esigenze può aiutare a chiarire cosa si desidera realmente dalla relazione e come procedere. Questo tempo può essere utilizzato per valutare se i vostri obiettivi e valori sono allineati.
Supporto Esterno: considerare l'idea di cercare supporto esterno, come un consulente relazionale o un terapeuta di coppia, può offrire uno spazio neutro e sicuro per esplorare i problemi e trovare soluzioni. Anche se ha avuto esperienze passate in cui non si è sentita compresa, può essere utile continuare a cercare il giusto professionista con cui connettersi.
Conclusione
Affrontare queste sfide richiede pazienza e impegno da entrambe le parti. È importante ricordare che ogni relazione ha i suoi alti e bassi, ma lavorare insieme per superare le difficoltà può rafforzare il legame. Le auguro di trovare la chiarezza e la serenità necessarie per prendere le decisioni migliori per il suo benessere e per il futuro della sua relazione.
Cordiali saluti.
Gentile utente
Un rapporto affettivo dovrebbe garantire uno spazio di condivisione sentimentale e di progettazione di coppia che escluda aspettative simbiotiche, proprie invece di un rapporto affettivo con il nostro primo oggetto d’amore ( la mamma) nei primi mesi di vita.
Il nostro partner non e’ ne’ il nostro papà e neanche la nostra mamma e questo vale anche per lui. La consapevolezza di questa condizione cambia le nostre aspettative e il nostro senso di debito continuo.
Lo spazio di coppia non occupa anche gli spazi individuali che vanno invece preservati e coltivati individualmente. In caso contrario si rischierebbe una simbiosi annullando la dimensione individuale e di riconoscimento dell’altro.

Buonasera, capisco che la situazione sia difficile e dolorosa. Le incomprensioni continue e la difficoltà di fiducia sono davvero complesse. Se lui continua a rivangare il passato, è importante che lei faccia capire che i vecchi errori sono stati affrontati, ma senza minimizzare il suo dolore. Deve cercare di dimostrargli con azioni concrete che è pronta a cambiare, senza forzare il processo. La fiducia si costruisce poco alla volta e richiede tempo. È fondamentale che entrambi comunichiate apertamente, ma senza continuare a ripetere gli stessi conflitti. Se la situazione non migliora, potrebbe essere utile cercare il supporto di un professionista, ma il cambiamento richiede impegno da entrambe le parti.
Cordialmente, dott.ssa Raileanu
Buonasera,
lei è portatrice di una istanza di coppia ed è in un percorso di coppia che potrebbero essere affrontate le problematiche qui riportate. Ne parli anche con il suo compagno, sarebbe una occasione di crescita per entrambi.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile Utente, dal suo post emergono paure, rabbie che entrambi avete bisogno di chiarire. La paura di perdere il suo amore nel suo fidanzato ma anche la difficoltà a creare un rapporto che "funzioni" da parte sua (come una pretesa) sono temi importanti che hanno bisogno di essere affrontati per riuscire a far emergere i vostri sentimenti. Grazie.
Buongiorno. Sta descrivendo una persona abbastanza problematica, spegni gelosie ingiustificate.
Per attraversare i conflitti in modo sano e non prolungandoli richiederebbe un training di comunicazione costruttiva, meglio in consulenza di coppia.

Esposizione, Dottor Gianpietro Rossi
Salve, è difficile dare una risposta specifica a un racconto anche se descritto con dovizia di particolari. Emerge da parte del tuo compagno una mancanza di fiducia che probabilmente ha origini lontane legate allo stile di attaccamento che ha sviluppato nella sua infanzia, tu non centri con questa sua difficoltà, e infatti anche la comunicazione tra voi non è costruttiva. Vi consiglierei di intraprendere un percorso di coppia per vedere se ci possono essere le basi per conoscere e comprendere i bisogni e le risorse che potreste eventualmente mettere nella relazione oppure la possibilità di fare altre scelte. Resto a disposizione se voleste contattarmi.
Dott.ssa Silvia Maria Giolitto
Buongiorno. Spesso accade che e’proprio all’interno di una relazione di coppia vengano fuori aspetti irrisolti del singolo. Le consiglio di fare alcune sedute con un terapeuta di coppia, in modo da dirimere le vostre incomprensioni ed acquisire strumenti efficaci per la vostra relazione. Cordiali saluti
Buonasera. Forse potrebbero esserle utili delle consulenze psicologiche, poiché a leggerla lei si definisce come insicura e come una persona che cerca di evitare il conflitto. Orbene, dalla descrizione che fa di lei il suo compagno nei frequenti momenti di rabbia si potrebbe dedurre altro, ma con discreta probabilità la descrizione che il suo compagno fa nei momenti di rabbia, non corrisponde alla realtà ma è frutto della sua (cioè di lui) difficoltà nel gestire lo stress o le banali e normali frustrazioni, che appartengono spesso ai rapporti di coppia. Pertanto molto probabilmente piuttosto che essere lei la cattiva, l'egoista o l'immutabile, è più probabile che lei si confronti con una personalità del tipo "attaccante fragile", pronto a "sbarellare" anche in modo verbalmente aggressivo di fronte ad eventi banali e facilmente superabili. Purtroppo spesso gli attaccanti fragili vengono considerati erroneamente come personalità forti.. Detto ciò, se il suo compagno non ha la minima consapevolezza della propria fragilità, ma tende sempre a colpevolizzare lei o altri, potrebbe essere psicologicamente molto faticoso relazionarsi con lui nel lungo termine. Ribadisco pertanto il suggerimento a proposito di una consulenza psicologica.
Cordialmente,
M.M.
Buongiorno, sembra che non siate sintonizzate su alcune questioni, che d’altronde andrebbero sviscerate venendo incontro alle esigenze di entrambi. Invece sembra, dal racconto, che lui si stizzisca quando lei non si comporta come lui pretenderebbe. Vi consiglierei di trattare questi argomenti eventualmente anche avvalendovi di una terapia di coppia
Grazie mille per la condivisione. La situazione che descrivi è complessa, e questa risposta non può essere esaustiva perché si basa esclusivamente sulla tua descrizione. Da ciò che racconti, sembra che lui sia profondamente coinvolto nella relazione e desideri una connessione in cui “le cose si fanno insieme”, cercando maggiore unità e partecipazione. Tuttavia, potrebbe esserci una differenza nei vostri modi di dimostrare affetto: mentre lui sembra aver bisogno di sentirsi rassicurato attraverso gesti di vicinanza costante, il tuo approccio potrebbe essere diverso e non sempre corrispondere alle sue aspettative.
Un punto centrale da affrontare è cosa significhi fiducia per entrambi. La sua sfiducia sembra essere radicata nel passato, forse in parte legata al periodo iniziale della vostra relazione, quando vi siete avvicinati mentre tu eri ancora con il tuo ex. Anche se teoricamente queste vecchie questioni sono state chiarite, sembrano riemergere nei momenti di conflitto. Per lui, il passato potrebbe rappresentare una ferita che non ha ancora superato del tutto, e questo lo porta a mettere in dubbio il vostro legame ogni volta che si sente trascurato o non compreso.
Un’altra domanda importante da considerare è: cosa pensa lui che accadrebbe se tu non ci fossi? Questo potrebbe aiutare a esplorare le sue paure più profonde. Questi timori potrebbero spiegare la sua tendenza a essere critico o a rivangare vecchie ferite, anche se entrambi vi siete impegnati a guardare avanti.
Per cercare di cambiare la relazione, potrebbe essere necessario fondarla su una nuova base. Anche se le vecchie questioni sembrano chiarite, sembra che ci sia qualcosa di non detto tra di voi che emerge ogni volta che sorgono dei conflitti. Questo potrebbe suggerire che entrambi abbiate bisogno di un nuovo tipo di comunicazione, di un modo per affrontare le difficoltà senza farle risalire sempre al passato.
Se tu tendi a evitare il conflitto potrebbe essere utile esplorare come questo approccio incida sulla relazione. Evitare il conflitto, purtroppo, non sempre permette di affrontare davvero le problematiche che emergono. È importante, quindi, lavorare su come affrontare le difficoltà in modo costruttivo. Per cambiare la relazione, potrebbe essere utile fondarla su una nuova base, costruita su una comprensione reciproca più profonda e su un dialogo aperto. Anche se avete discusso molto in passato, sembra che ci sia qualcosa di non detto tra di voi, o che alcune insicurezze continuino a riaffiorare. Magari il supporto di una terapia di coppia potrebbe offrire un'opportunità per rielaborare la relazione su una base più solida, in cui entrambi possiate sentirvi ascoltati e rispettati.
Una nuova base della relazione mira non solo a superare i problemi ma anche a costruire una visione condivisa del futuro, dove entrambi possiate sentirvi rispettati e valorizzati, trovando un equilibrio tra le vostre differenze. In definitiva, per evolvere la vostra relazione, è fondamentale affrontare i conflitti in modo dialogico, ricostruire la fiducia su nuove basi e, se necessario, chiedere l'aiuto di una terapia di coppia per superare insieme le difficoltà passate e presenti. Un caro saluto

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