Salve, sono mamma di una bimba di 7 mesi e mezzo, ho effettuato allattamento al seno esclusivo fino

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Salve, sono mamma di una bimba di 7 mesi e mezzo, ho effettuato allattamento al seno esclusivo fino ai 6 mesi, dopo di che ho iniziato l‘auto svezzamento e continuo a offrirle il mio latte a richiesta. Lei ha sempre dormito nella culla attaccata al mio letto fino ad una settimana fa, quando improvvisamente sembra che la sua culla si sia trasformata in un tappeto di spilli, appena provo a poggiarla si sveglia terrorizzata, non ci vuole più stare, vuole dormire solo nel mio letto. L’unica novità a cui posso associare questo cambiamento è stata l’assenza di mio marito, che capita che per lavoro debba dormire fuori, ma poi anche con il suo ritorno a casa le cose non sono cambiate. Ho provato molte strategie, ma hanno fallito tutte. Cosa posso fare? Sbaglio ad assecondare questo suo bisogno? Ho paura che si abitui a dormire accanto a me.
Salve, posso immaginare quanto questa situazione possa essere difficile da gestire, soprattutto in una fase così delicata della vita della sua bambina e della vostra famiglia. È evidente che lei sta affrontando tutto con grande amore e attenzione, cercando di rispettare i bisogni della sua piccola ma anche con il desiderio di trovare un equilibrio per tutti. Partiamo dal fatto che ciò che sta accadendo è assolutamente normale e comune nei bambini di questa età. I neonati attraversano fasi di sviluppo in cui si mostrano più sensibili ai cambiamenti o si aggrappano maggiormente alla figura di riferimento principale, che nel suo caso è lei. La sua bambina sta crescendo e sviluppando maggiore consapevolezza dell’ambiente che la circonda, e questo può far emergere paure legate alla separazione, soprattutto durante la notte. L’assenza temporanea di suo marito potrebbe aver innescato un senso di insicurezza, anche se in modo indiretto. I neonati colgono molto dalle dinamiche familiari e dai cambiamenti, anche piccoli, e questo può aver accentuato il suo bisogno di vicinanza e protezione. Tuttavia, è importante non vedere questo comportamento come un "errore" o qualcosa da correggere, ma piuttosto come un bisogno legittimo che la sua bambina sta cercando di comunicare. Assecondare il suo bisogno di vicinanza non è sbagliato, anzi: rispondere in modo empatico e rassicurante a questi segnali può aiutare la sua bambina a sentirsi sicura e a tornare gradualmente ad accettare di dormire nella culla. Questo non significa che si abituerà per sempre a dormire accanto a lei. I bambini, quando si sentono accolti e sicuri, tendono a sviluppare maggiore autonomia con il tempo. Ciò che potrebbe aiutarla è trovare un equilibrio che le permetta di rispondere ai bisogni della bambina senza trascurare i suoi. Ad esempio, potrebbe provare ad avvicinarsi a questa difficoltà in modo graduale. Se la bambina sembra terrorizzata dalla culla, potrebbe iniziare mettendo la mano su di lei mentre la poggia, cantando una ninna nanna o utilizzando una luce soffusa per creare un ambiente rassicurante. Se preferisce dormire nel lettone, potrebbe considerare il co-sleeping in modo sicuro e temporaneo, stabilendo dei limiti che si senta pronta a mantenere. Un’altra strategia utile potrebbe essere associare la culla a momenti positivi e rassicuranti anche durante il giorno, magari facendola giocare dentro la culla mentre lei è accanto, per aiutarla a percepirla come uno spazio sicuro. Infine, non dimentichi che anche lei ha bisogno di supporto e di spazio per le sue emozioni. Gestire le notti interrotte e i bisogni di una bimba così piccola è impegnativo, e prendersi cura di sé è fondamentale per riuscire a rispondere ai bisogni della sua bambina con serenità. Se si sente sopraffatta, non esiti a coinvolgere il suo compagno o a chiedere supporto ad altre figure di fiducia. Questa fase, per quanto possa sembrare lunga, è solo una tappa nel percorso di crescita della sua bambina. Con il tempo e con un approccio paziente e rispettoso, riuscirà a trovare una soluzione che funzioni per entrambe. Si dia il permesso di ascoltare i bisogni della sua bambina, ma anche i suoi, perché entrambi meritano attenzione e cura. Cari saluti, Dott. Andrea Boggero

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Gentile utente, immagino la preoccupazione nel repentino cambiamento di abitudini di sua figlia. Non conoscendo il suo caso nello specifico, le ragioni di queste abitudini del sonno diverse potrebbero essere molte. Il cambio dell'alimntazione, assenza del padre, scatto di crescita, possibili fastidi fisiologici. Se sente di accontentare per un po il bisogno di sua figlia di maggior contatto, non vedo perchè non farlo. Senza però dimenticare la possibilità di proporre il proprio lettino rassicurando sua figlia. Si metta accanto a lei, la coccoli, le parli. Se questa fase dovesse permanere nel tempo. Potrebbe anche rivolgersi ad una specialista del sonno esperta di età infantile, che potrà seguire il vostro caso e le vostre esigenze al meglio. Cordialemente Dott.ssa Alessia D'Angelo

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