Salve , sono mamma di 3 figlie , 16, 15 e 8 anni. Avevo bisogno di consigli su come risolvere dei c

21 risposte
Salve , sono mamma di 3 figlie , 16, 15 e 8 anni.
Avevo bisogno di consigli su come risolvere dei conflitti con le 2 più grandi .
La 16 enne , ha degli atteggiamenti arroganti risponde male a tutti , non capisce il limite , usa parolacce per esprimersi, e molto litigiosa . Recentemente ha avuto un battibecco con la nonna paterna , dove si è spinta oltre minacciandola che aveva voglia di prenderla a schiaffi ... a sua nonna di 65 anni !
Io sono delusa di tutto ciò , ma non so davvero come correggere i suoi atteggiamenti.
Mi sembra davvero una cosa esagerata .
Gentilissima, si pone una domanda utile dal momento che ci sono certamente dei motivi alla base del comportamento della sua figlia maggiore. Peraltro si tratta di un’eta’ in cui il conflitto con la figura materna e’ quasi “fisiologico”. Potrebbe andare a parlare del problema con uno psicologo e cercate di riflettere assieme a lui della questione e di come affrontarla. Eventualmente poi potrete valutare se sia opportuno che venga con voi anche il papà delle ragazze e poi vostra figlia in prima persona, se fosse disponibile in dal senso. A disposizione per un ulteriore confronto, la saluto, Marta Corradi.

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Gentile signora si rivolga ad un professionista ... i genitori seguendo un percorso possono aiutare i propri i figli ed essere aiutati ad affrontare periodi delicati. Non aspetti che sia sua figlia a volere il cambiamento, prenda lei iniziativa e vada a parlare con uno psicologo o psicoterapeuta. Buone Esperienze di Vita!
Dottssa Guzzino
Buonasera, in accordo con la collega, le dico che la "ribellione" in adolescenza è normale e serve ad affermare una personalità autonoma da quella delle figure di riferimento. Questo non significa che l'adolescente può fare quello che vuole. Le regole di comportamento sono importanti in adolescenza così come dall'infanzia. Sua figlia è abituata a seguire delle regole? Inoltre potrebbe esserci una difficoltà a gestire le emozioni. Entrambe le cose possono essere apprese. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo che possa aiutarla a comprendere i motivi che spingono sua figlia a comportarsi in questo modo e a trovare delle soluzioni.
In bocca al lupo
Fabiana Fratello
Buonasera, inizia la sua mail parlando del conflitto con le due figlie grandi ma poi accenna solo a una.. Le suggerisco di parlare con uno specialista, insieme al padre delle ragazze per valutare insieme se è cosa modificare, e cos invece può essere effettivamente imputabile soltanto all'età delle ragazze.
Dott.ssa Manuela Borghi
Salve, solitamente il periodo adolescenziale è particolare ed i ragazzi in questo periodo hanno bisogno di contestare le figure genitoriali per potersi staccare e creare una propria individualità. inoltre penso che la ragazza con i suoi comportamenti aggressivi vi sta mandando dei messaggi, forse vi sta chiedendo di essere aiutata, percepisce di non essere capita ed erroneamente compie degli errori. Però possiamo constatare che la reazione della ragazza nei confronti della nonna mi sembra veramente eccessiva, se la ragazza non era d'accordo con ciò che la nonna le stesse dicendo, non ha saputo interagire correttamente, non è riuscita a controllarsi e non ha valutato che comunque, andava rispettata. Quindi voi genitori, di comune accordo, dovrete stabilire delle regole e fare in modo che le vostre figlie le rispettino, capisco che non sarà facile, ma con l'aiuto di uno psicoterapeuta sicuramente troverete il modo come comunicare con le vostre figlie. Inizialmente recatevi voi genitori, ed elaborate i vostri comportamenti e come interagire con la ragazza, poi in seguito se la ragazza è d'accordo potrebbe venire con voi o eseguire delle sedute separatamente, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Buongiorno, Non è semplice capire fin dove si può parlare di “normali“ comportamenti adolescenziali, ma l‘episodio con la nonna va certamente oltre e capisco che senta la necessità di intervenire. La prima domanda che mi viene in mente è come si comporta sua figlia negli altri ambienti che frequenta: Come va a scuola e come la giudicano i professori? Ha degli amici? Ha interessi, hobby, sport, ecc.? Se i conflitti si limitano più che altro al contesto famigliare, le direi di stare comunque tranquilla. Ovviamente vanno fermati atteggiamenti violenti e minacciosi, e anche il padre dovrebbe essere coinvolto un po’ di più (nella sua mail non lo menziona, quindi mi sono fatta l’idea che l‘educazione delle figlie sia soprattutto sulle spalle della mamma...) La cosa è invece molto più complessa se i problemi di sua figlia pervadono anche gli altri ambienti: L’adolescenza è un periodo molto particolare di grandi conflitti (esterni ma soprattutto interni, e le trasgressioni alle regole e l’allontanamento dalla famiglia ne fanno parte), ma è anche il periodo della ricerca della propria identità, e le scelte che facciamo in questo periodo si riflettono sul nostro futuro. Quindi la vostra situazione va visto in modo più approfondito.... Le faccio tanti cordiali saluti, Anna Maria Schallig
Buongiorno, capisco il suo malessere rispetto all'incomprensibile aggressività da parte di sua figlia verso la famiglia, ma la invito a riflettere su due aspetti.
La delusione da lei vissuta nei confronti della ragazza ed il litigio con la nonna.
Inizio dal secondo punto. Gli eventi a mio avviso andrebbero sempre contestualizzati, soprattutto da un punto di vista emotivo. Lei sostiene che sua figlia abbia avuto una reazione esagerata verso la nonna, e sicuramente la ragazza non ha ben gestito la sua rabbia.
Ma riportare solo questo aspetto, non inserendolo in un contesto di senso, comporta come lei scrive un bisogno di "correggere" i comportamenti di aggressività piuttosto che comprenderne il loro significato.
L'altro aspetto riguarda la sua delusione.
Sua figlia ha appena intrapreso un percorso tra i più rivoluzionari della sua vita che durerà diversi anni.
Percorso in cui la ragazza cercherà di definire la sua identità, prendendo le distanze anche da aspettative familiari che percepirà più come un limite che un'opportunità.
A questo proposito le suggerisco di ritagliarsi uno spazio individuale o di coppia, necessario per confrontarsi sui cambiamenti che stanno già avvenendo.
Cambiamenti che inevitabilmente coinvolgeranno anche voi genitori.
Parallelamente sua figlia se lo desidera potrà intraprendere un percorso individuale che le permetterà di definirsi in maniera più consapevole e meno conflittuale.
Per ulteriori chiarimenti mi può scrivere.
Buona giornata. Paola Uriati
Gentile signora, non cerchi di correggere i comportamenti delle sue figlie, piuttosto si ponga come obiettivo il miglioramento della relazione attraverso la ricerca di modalità comunicative alternative a quelle che prevedono il conflitto per comprendere le motivazioni che sono alla base di ciò che le ragazze manifestano. Concordo con i colleghi sulla necessità di intraprendere un percorso di sostegno alla genitorialità, con lo scopo di far virare la relazione nella direzione sopracitata. Cordiali saluti.
Gentile signora, lei parla di sua figlia come di una persona che in questo periodo ha atteggiamenti arroganti, risponde male, non capisce il limite , usa parolacce per esprimersi ed è molto litigiosa . Di fronte a questi comportamenti lei si sente delusa. Sicuramente, sua figlia, a modo suo, le sta comunicando che c'è qualcosa che non va. Non si fermi alle reazioni di sua figlia, altrimenti l'unica soluzione è il sentirsi delusi. Provi ad andare oltre, a parlarci, a chiederle cosa la preoccupa. Se da questo incontro non ne trae beneficio, una consulenza psicologica potrebbe essere utile, le servirà per capire meglio la situazione e per comunicare in modo diverso con lei.
Salve. Chiedere aiuto ad un professionista e farsi seguire per qualche tempo secondo me è la scelta migliore.
Investe del tempo per sé stessa e quello che scoprirà sarà prezioso per la sua funzione di madre e per la sua persona.
Cordiali saluti Dottor Emanuele Grilli
Gentile, nel periodo adolescenziale tutte le emozioni, la voglia di crescere, il distacco dalla famiglia è amplificato al massimo. Questo comportamento può essere sia frutto di una ribellione momentanea che di un malessere più profondo. Si rivolga ad un professionista per trovare le giuste strategie di intervento con sua figlia.
Buongiorno,
L’ adolescenza è un periodo di grandi conflitti, il periodo della ricerca della propria identità. Ci si individua e si comincia a ricercare la propria indipendenza dalla famiglia di origine, preparando il terreno pe lo svincolo che un giorno si realizzerà.
Il passaggio da una fase all'altra può comportare delle difficoltà per tutto il nucleo familiare. Sarebbe importante cercare di andare a fondo sulle questioni che lei pone, mi soffermerei soprattutto sulle motivazioni sottese a certi comportamenti, sul ruolo del papà e sulle dinamiche relazionali instaurate tra i membri della famiglia, in particolare tra le donne che compongono le tre generazioni.
Affidarsi ad un terapeuta familiare potrebbe aiutarvi a scoprire dove si originano le difficoltà relazionali che state vivendo e a sviluppare le risorse, che sicuramente avete, per superarle.
Un caro saluto
Buongiorno Signora, è opportuno rivolgersi al più presto ad uno psicologo che possa seguirla in questo momento familiare delicato. Spesso questi problemi possono risolversi facilmente, ma se non si interviene rischiano di complicarsi parecchio.
dott Tealdi
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Gentile Signora, comprendo quanto sia difficile sostenere le continue provocazione delle sue figlie adolescenti. Lei cerca delle soluzioni "correttive" per gestire la situazione ma è necessario invece comprendere quale sia il disagio sotteso a tali atteggiamenti aggressivi. Richieda una consultazione psicoanalitica con un esperto di adolescenti che saprà sicuramente aiutarla in questo difficile quanto doloroso momento di passaggio. Un saluto, Giuditta Sestu
Gentile mamma, è più che comprensibile che Lei si preoccupi per le Sue figlie, ed è molto responsabile che cerchi consigli su come migliorare la situazione. L'età che stanno affrontando le Sue ragazze è molto delicata e le pone di fronte a una serie di difficoltà e di sfide legate alla definizione di se da un punto di vista identitario, di ruolo sociale, e di modalità relazionali e affettive. Ognuno risponde in modo diverso a queste sfide a seconda delle proprie risorse, del contesto, e delle esperienze. Ci sono sicuramente dei motivi per i quali Sua figlia in questo momento reagisce con aggressività: la cosa migliore è cercare di farLe capire che da parte Sua c'è la massima disponibilità e il massimo sostegno nel caso in cui voglia parlarne. Di certo alcuni limiti in termini di rispetto e educazione resta Suo compito porli, anche se questo comporta necessariamente alcuni scontri. Laddove queste correzioni si basino su un fondo di rispetto reciproco e soprattutto laddove Sua figlia comprende che Lei è comunque una figura disponibile al dialogo, certamente sortiranno effetto positivo. Al momento le figure di riferimento principale sono soprattutto i pari età, ma dica a Sua figlia che per qualsiasi cosa Lei è presente. Le chieda se ha piacere di parlarne, e lasci sempre una porta aperta quando lei la richiude. Potrà beneficiare di un sostegno psicologico Lei stessa, per gestire il difficile periodo de distacco adolescenziale e contemporaneamente apprendere strategie con le quali affrontare le reazioni di Sua figlia. A sua volta potrebbe beneficiare di una chiacchierata con uno psicologo, ma solo laddove la richiesta venga da Lei stessa e non sia imposta. Veicoli il messaggio, usufruendone Lei stessa, che non c'è nulla di male: se ne avrà bisogno sarà più semplice per Lei rivolgersi a sua volta a qualcuno. In bocca al lupo! Cordialità, DMP.
Buonasera. I conflitti con i figli, specie di età non eccessivamente distanti, sono situazioni che non mancano di alterare gli equilibri familiari. Ci parla specificatamente di una figlia, che ci dice delle altre? Possono esserci dei comportamenti e delle dinamiche che andrebbero cambiate? Ne parli con uno specialista sistemico familiare, per valutare il da farsi.

Cordialità

Massimiliano Trossello
buonasera signora. dal suo messaggio non emergono moltissime informazioni quello che risalta è la difficoltà nel gestire il comportamento verbale e, forse anche non verbale. è opportuno che lei e suo marito seguiate un percorso di parent training e sua figlia un percorso psicoterapico.
se vuole maggiori informazioni mi contatti. quotidianamente seguo ragazzi adolescenti con comportamenti medesimi.
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Gentile utente il lavoro della mamma come si sa è uno dei lavori più complicato al mondo. Le consiglio di rivolgersi ad un psicologo per intraprendere un percorso di supporto alla genitorialita'. Nel caso io sono disponibile. Intanto in bocca al lupo a lei e alla sua famiglia
Salve, credo che sia opportuno che sua figlia venga seguita da uno psicologo per lavorare sull'aggressività.
In generale come vengono manifestate le emozioni in famiglia?
Buona giornata.
Dott. Fiori
Salve, si confronti con sua figlia cercando di proporle un consulto psicologico.
Potrebbe esser utile anche a lei per ricevere strumenti idonei a gestire l'aggressivita di cui parla.
Un saluto,
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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