Salve, sono la mamma separata di un bimbo di 5 anni e mezzo. Io e suo padre siamo separati da qualch

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Salve, sono la mamma separata di un bimbo di 5 anni e mezzo. Io e suo padre siamo separati da qualche mese. Riscontro nelle ultime settimane un atteggiamento di forte opposizione del bambino verso una qualsiasi attività che gli propongo o verso il rispetto di regole molto semplici. Inoltre mostra un attaccamento eccessivo all’uso del telefono e un atteggiamento che mi sta preoccupando fortemente: tutte le volte che io gli vieto alcune cose oppure cerco di insegnargli i modi corretti di porsi verso gli altri, senza prepotenza e senza pretendere ogni cosa che vuole, lui esprime il desiderio di voler andare da suo padre perché li può guardare la tv o giocare al telefono senza limiti. Purtroppo capisco che lui stia attraversando un periodo di frustazione e insoddisfazione dovute alla situazione della nostra famiglia. Inoltre penso che risenta in maniera molto incisiva della mia condizione di dolore per la separazione che per quanto possa io stessa nascondere a lui , in alcuni momenti emerge. Chiedo consiglio su un approccio relativamente più corretto da avere con lui quando si manifestano capricci esasperati e situazioni di confronto con il padre perché anche se cerco di comunicare il più possibile purtroppo questi atteggiamenti di ripetono in maniera consistente.
Grazie
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo che questi atteggiamenti di chiusura e difesa verso una situazione che probabilmente è fonte di disagio per il bambino. Il ritiro nel gioco è spesso una conseguenza e non causa.

Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Buonasera, per la mia esperienza professionale rispetto a queste situazioni, le consiglio di rivolgersi ad un professionista che vi possa aiutare su un piano genitoriale, prima ancora di far vedere il bambino. Anche perché se si agisce subito a livello genitoriale non è detto che il bambino debba fare delle sedute. Ovviamente per essere più specifici occorre valutare la situazione. Mi faccia sapere, un caro saluto
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Gentile signora, in questi casi l'intervento psicologico è di fondamentale importanza per il bambino poichè è in gioco la sua stabilità affettiva. Questa, a sua volta, gli restituisce l'immagine di chi lui sia e della considerazione che i genitori prima, e il mondo dopo, hanno della sua persona. I genitori devono fungere da terapeuti per il bambino mediante un supporto psicoterapeutico adeguato.
Cordiali saluti
Dott.ssa Silvana Zito
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Cara mamma, in situazioni come queste i bambini mettono sempre alla prova i genitori per capire quanto sia cambiato l'ambiente in cui si possono muovere. Suo figlio sta esplorando i limiti, per vedere se sono ancora dov'erano prima della separazione. Per dargli serenità e sicurezza le vostre abitudini e i valori che gli avete sempre trasmesso devono rimanere invariati. In altri termini, anche se la coppia genitoriale si è divisa, il contenitore in cui lui si muove, che prevede regole, orari, ecc deve essere solido e rassicurante. Ne discuta anche con il papà, per essere allineati, se possibile.
I capricci del suo bambino fanno parte delle prove che sta mettendo in atto, per vedere se siete veramente sicuri delle regole richieste. Non si senta in colpa per questo. Dice inoltre che gli nasconde il suo dolore, ma è utile che lei gli mostri come si può esprimere l'emozione a parole, in modo evoluto. Può dirgli che è molto dispiaciuta, anche mostrandogli che piange. Sul lungo periodo sarà per lui un modello di sensibilità e di consapevolezza.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Un caro saluto
Dott.ssa Lorena Menoncello
Buongiorno signora, capisco la sua preoccupazione di mamma che vede nel proprio figlio gli "effetti" dolorosi di una separazione. A cuore aperto posso dirle che il modo migliore per poter affrontare la situazione è quello di cominciare un percorso che possa aiutare il bambino e voi a ritrovarvi con maggiore facilità. A volte essere dei bravi, od ottimi genitori può non bastare e potrebbe esserci bisogno dell'aiuto di un terzo. Conosco personalmente uno psicologo estremamente specializzato al riguardo che ha già avuto risultati eccellenti. Se lo desiderasse, sarà mia premura mettervi in contatto con lui. Cordialmente, dott. Andrea Brumana
Buongiorno, capisco il dispiacere e la difficoltà nell'affrontare la situazione (un duplice disagio: il proprio dolore da gestire e l'educazione del bambino, sicuramente in parte turbato dalla situazione). Prima di tutto consiglio una linea comune. Pur essendo separati, è necessario e fondamentale parlare tra genitori e stabilire una linea comune. Per un confronto più approfondito e delle indicazioni pratiche, mi rendo disponibile per un consulto in presenza o online. Cordialmente AG
Buongiorno signora, capisco il suo dispiacere e la sua preoccupazione nei confronti di suo figlio, che sta esprimendo il disagio per la separazione. Per trasmettergli serenità e sicurezza cercate di condividere e mantenere, lei ed il papà, le stesse abitudini, regole e i valori che vi appartengono e desiderate infondergli. Inoltre, i bambini che vivono la separazione dei genitori hanno spesso bisogno di essere rassicurati da entrambi i genitori della loro presenza e amore, nonostante le circostanze di vita quotidiana cambino inevitabilmente. Ne discuta anche con il papà, per trovare insieme un modo di essere allineati, se è possibile. Ci sono anche alcuni libri illustrati per bambini che potete usare per spiegare insieme al bimbo la separazione (ad esempio "Due nidi") e che possono servire come spunto per parlare con lui di come si sente al riguardo.
Se è necessario, potete anche pensare se sia il caso di intraprendere un percorso di sostegno alla genitorialità per far fronte a questo momento di difficoltà, oppure se intraprendere lei un percorso personale che la aiuti anche ad elaborare il suo dolore e i suoi vissuti. Resto a disposizione per qualsiasi necessità, anche online. Un caro saluto
Buonasera, il suo è un tipico caso in cui il figlio sceglie uno dei due genitori, poiché evidentemente da questi trova migliori risposte (anche materiali) alle sue esigenze o pretese. L'utilizzo, l'abuso, finanche la dipendenza dal mezzo elettronico rappresentano lo specchio dei tempi, e non di rado il fenomeno emerge quando entrano in gioco le separazioni. Quindi è fondamentale che suo figlio sia educato all'utilizzo corretto dei social (se li frequenta) e/o dei videogiochi. L'universo virtuale, la tecnologia, sono l'attraente rifugio da un disagio profondo che provano tanti minori. Ciò è la conseguenza, non la causa del problema. Perciò ritengo opportuno che lei e suo marito possiate intraprendere un percorso terapeutico finalizzato soprattutto ad individuare le criticità che derivano da due tipi di approcci educativi dissimili. Resto a disposizione per ulteriori approfondimenti. Cordialmente, dr. Luca Parri
Buongiorno, la separazione è fresca quindi è normale che suo figlio esprima il suo disagio testandola come mamma. Per portare suo figlio a rispettare delle regole o a mettere in atto certi comportamenti le scrivo alcuni consigli pratici che può attuare: prima dia un solo comando in modo chiaro e senza utilizzare il "non" ad es. "Riordina un gioco" e gli dica che se lo farà otterrà un premio gradevole deciso insieme a lui (non per forza qualcosa di costoso, basta un gioco da fare insieme o 5 minuti in più del videogioco). Se il bambino non riesce a fare ciò che gli chiede l'importante è non sgridarlo e non dargli il premio, il giorno dopo avrà l'occasione di riprovarci. In questo modo suo figlio sarà incentivato a fare ciò che gli chiede.
Immagino poi che possa essere difficile comunicare con il papà, lei può provare a dire che vede il bambino agitato e non sereno e può dirgli che strategie sta mettendo in atto lei. Tuttavia se questo non serve si ricordi che lei può agire sul rapporto con suo figlio e che il bambino piano piano imparerà cosa si può fare a casa di mamma e a casa di papà.
Se dovesse riscontrare ancora difficoltà con il passare del tempo può rivolgersi a uno psicologo per un sostegno genitoriale anche solo per lei o per entrambi i genitori se il papà di suo figlio fosse disponibile. Cordiali Saluti, Dott.ssa Paola Martinelli
Buonasera. Si tratta di una situazione abbastanza comune dopo la separazione dei genitori. Credo che per quanto possibile, bisognerebbe tenere lo stesso modello educativo o comunque rapportarsi al bambino in maniera coerente. Per questo vi consiglio un sostegno genitoriale, da fare insieme o che può fare anche lei da sola qualora il papà non fosse propenso a seguirla. In questo percorso non ci sono giudizi sul ruolo genitoriale nè la pretesa di insegnare qualcosa. Le sue difficoltà saranno accolte e insieme si cercheranno soluzioni. Si tratta comunque di un periodo molto difficile per suo figlio, per questo potrebbe essere il caso di aiutarlo con un sostegno psicologico.
Resto a sua disposizione,
Dr.ssa Anna Sofia Tuccillo
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Buonasera, lei ha bisogno di avere uno spazio di ascolto per poter comunicare la sua sofferenza per la separazione questo aiuterebbe lei ma anche suo figlio che a in questo momento a difficoltà a comunicare la sua di sofferenza ..e non riesce ad adattarsi come del resto anche lei a questa nuova situazione inaspettata. Poi nell'interesse del minore sarebbe necessario intraprendere un percorso comune a livello familiare o separatamente per aiutare il bambino ad adattarsi a questa nuova vita e per avere linee educative comuni pur essendo separati. Parli con il suo ex marito di come non sia giusto lasciare che il bambino porti con se la difficoltà di comunicare la sua sofferenza e cerchi vie di fuga. Sono a disposizione per alcuni colloqui . Saluti Dottoressa Ponziani
Salve, leggendo la sua storia mi sembra di capire che la separazione sta avvenendo in maniera consensuale e che non si sia avviata una separazione giudiziale. Questo è molto positivo perchè la capacità che lei ed il papà mantenete nel dialogo inerente l'aspetto educativo gioca un ruolo decisivo nella crescita armoniosa di vostro figlio che probabilmente sta attraversando un momento di sperimentazione atta a formare un nuovo equilibrio in questa nuova realtà familiare. Sicuramente mantenere il dialogo attivo tra voi genitori è la risorsa vincente!
Saluti,
Dott.ssa Baiardo Bruni
Cara utente, si avverte il suo desiderio di stare accanto a suo figlio nel modo migliore in un momento come questo, già difficile anche per lei. Per quanto possa sembrare scontato il suo saper osservare e attenzionare i cambiamenti nel suo bambino è la prima cosa da sottolineare perché rappresenta la base per costruire la sua crescita. Sono molto d'accordo con chi le ha evidenziato che in questo momento probabilmente suo stia cercando di mettere alla prova i genitori ed esplorare i limiti, per capire quanto sia cambiato l'ambiente in cui si muove e che per rassicurarlo è necessario che quei limiti non cambino: questo sarà per lui necessario per sentirsi contenuto, per sentire che non è solo con le sue emozioni, ma che il mondo che ha conosciuto continua ad esistere anche se mamma e papà non sono più insieme. Anche se è comprensibile lo smarrimento non si senta in colpa. Se dovesse però sentire bisogno di un aiuto professionale per coordinarsi col padre e per aiutare vostro figlio in questo passaggio lo faccia. Per ora non serve che sia il piccolo ad andare da qualcuno, se i genitori sapranno essergli accanto.
Le faccio i miei auguri. Dott.ssa Eleonora Donatelli
Buongiorno cara mamma, grazie per aver condiviso con noi la difficoltà di questo momento che, in quanto nucleo familiare, state vivendo e che lei sta sperimentando in prima persona. Le separazioni implicano necessariamente un cambiamento, una necessità di riassestare una routine precedentemente impostata. Il cambiamento può essere difficile per noi adulti che ci troviamo a dover impostare diversamente la nostra vita quotidiana, scandita da certi rituali che danno sicurezza, fermezza, affidabilità e base sicura, figuriamoci come possa essere vissuto da un bambino che proprio su quei rituali, su quelle abitudini si poggia per un crescere con un terreno saldo sotto i piedi. Ciò per dirle che la risposta che sta dando suo figlio in questo momento manifesta un disagio inevitabile poiché ha bisogno di ritrovare un terreno saldo sotto i piedi, di ri-adattarsi a nuove routine, rituali e quotidianità. Il mio consiglio è quello di far seguire non solo il bimbo in un momento così delicato e complesso, ma di seguire anche voi genitori un percorso per gestire questa separazione e le sue ricadute emotive. O comunque lei che in questo post ha esplicitato una difficoltà ed una sofferenza connesse alla separazione.
Un grande in bocca al lupo
Un caro saluto,
Simona Del Peschio
Capisco che sia un momento difficile per te e tuo figlio dopo la separazione. È normale che tuo figlio mostri segni di frustrazione e insoddisfazione durante questa fase di transizione. È importante affrontare queste sfide in modo costruttivo per aiutare tuo figlio a superare questo momento e adattarsi alle nuove dinamiche familiari.

Mantenere una comunicazione aperta con tuo figlio è fondamentale. Parla con lui apertamente sulla situazione familiare, utilizzando un linguaggio adeguato alla sua età. Spiega che la separazione non è colpa sua e che entrambi i genitori lo amano. Fornisci un ambiente in cui tuo figlio si senta libero di esprimere le sue emozioni e le sue preoccupazioni.

Stabilire una routine stabile può aiutare tuo figlio. Crea orari fissi per i pasti, il riposo, lo studio e le attività ricreative. In questo modo, tuo figlio si sentirà più sicuro e saprà cosa aspettarsi.

Sii coerente nell'applicazione delle regole e dei limiti. Comunica in modo calmo e rispettoso le regole di comportamento che desideri che tuo figlio segua. Spiega chiaramente le ragioni dietro le regole e perché alcune attività potrebbero essere limitate. Offri alternative divertenti e salutari per sostituire l'uso eccessivo del telefono o della televisione.

Valorizza il tempo di qualità che trascorri insieme a tuo figlio. Dedica momenti regolari per fare attività piacevoli e significative insieme. Questo aiuterà a rafforzare il legame tra voi e darà a tuo figlio un senso di sicurezza ed equilibrio emotivo.

Coinvolgi il padre nel processo. Mantieni una comunicazione aperta e collaborativa con lui. Discutete insieme di come affrontare le sfide che tuo figlio sta vivendo e cercate di stabilire un approccio comune nell'educare vostro figlio. La coerenza tra i genitori è fondamentale per creare un ambiente stabile per lui.

Se necessario, considera di cercare il supporto di un professionista, come uno psicologo o un terapeuta familiare. Possono aiutarti a gestire in modo più efficace le difficoltà che tu e tuo figlio state affrontando.

Ricorda che ogni bambino è unico e potrebbe richiedere un approccio personalizzato. Sii paziente con tuo figlio e con te stessa e cerca di mantenere un ambiente amorevole e positivo. Con il tempo e il sostegno adeguati, tuo figlio sarà in grado di adattarsi alla nuova situazione familiare.
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Buongiorno. I bambini, sopratutto a quell’età, non hanno molti strumenti per riuscire a comunicare le proprie emozioni se non con il comportamento. Per questo è importante in primis sostenere il genitore nella lettura e nella comprensione dei comportamenti dei propri figli.
Bisognerebbe approfondire la situazione in colloquio per conoscere meglio la situazione e il vostro sistema familiare.
Inoltre, mi sento di suggerirle di limitare l’uso del telefono e prediligere attività da fare insieme perché è nella relazione con il genitore che il bambino può apprendere a regolare ed esprimere in modo funzionale le sue emozioni.
Soprattutto in questi momenti di difficoltà è meglio il “fare insieme”.
È inevitabile e assolutamente comprensibile che lei stia soffrendo per la separazione e i nuovi cambiamenti. Può affrontare questo difficile periodo anche in percorso di supporto psicologico individuale affinché possa non solo avere uno spazio di ascolto ma anche sviluppare delle strategie di regolazione emotiva.
Mostrarsi vulnerabili con i figli può essere un modo per trasmettere ai bambini l’idea di fragilità ma mostrandosi anche in grado di parlare delle proprie emozioni (“mamma è triste, ma mi fa tanto bene stare con te e giocare. Perché si, le persone possono essere anche tristi ma trovare pian piano dei modi per star meglio”). Questo serve anche al suo bambino per capire il suo comportamento e il suo stato emotivo. Se non riesce a leggere il suo comportamento può disregolarsi lui a sua volta, l’opposività è la manifestazione di un suo stato emotivo che non riesce a gestire probabilmente. Nel rapporto con i genitori i bambini imparano anche a leggere le emozioni altrui.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Salve,

Mi dispiace sentire che stai attraversando una situazione complicata con tuo figlio in seguito alla separazione dai tuoi genitori. È comprensibile che questa situazione possa essere stressante e confusa per un bambino di 5 anni e mezzo, e che manifesti comportamenti di opposizione e desiderio di passare più tempo con suo padre.

Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero aiutarti ad affrontare questa situazione in modo costruttivo:

1. Comunicazione aperta: Continua a mantenere una comunicazione aperta con tuo figlio. Parlale dei suoi sentimenti e delle sue preoccupazioni in modo rassicurante e amorevole. Lascia che sappia che sei lì per lui e che può condividere i suoi pensieri con te.

2. Stabilità e routine: Cerca di mantenere una routine stabile per tuo figlio, con orari e attività regolari che lo aiutino a sentirsi al sicuro e a suo agio.

3. Limiti chiari: Imposta limiti chiari e coerenti in modo amorevole ma deciso. Spiega a tuo figlio le regole e le aspettative, e fai in modo che comprenda le conseguenze delle sue azioni.

4. Coinvolgimento positivo: Dedica del tempo di qualità a tuo figlio, coinvolgendolo in attività che entrambi possano godersi insieme. Questo rafforzerà il tuo legame e potrebbe ridurre la sua dipendenza da dispositivi elettronici.

5. Co-genitorialità: Cerca di mantenere una comunicazione aperta e rispettosa con suo padre per garantire una co-genitorialità efficace. Discutere delle regole e delle strategie educative può aiutare a garantire una coerenza tra i due ambienti in cui vive tuo figlio.

6. Supporto professionale: Se la situazione continua a essere difficile da gestire e tuo figlio sembra avere difficoltà ad adattarsi alla situazione, potresti considerare la possibilità di consultare uno psicologo infantile o uno psicoterapeuta esperto in problemi legati alla separazione e al divorzio.

Ricorda che questa è una fase di adattamento per tuo figlio, e potrebbero esserci alti e bassi. Con amore, pazienza e una guida amorevole, potrai aiutarlo a superare questa fase di transizione in modo positivo.

Ti auguro il meglio e spero che tu e tuo figlio possiate trovare stabilità e felicità nel vostro percorso.

Cordiali saluti,
Dott.ssa De Pretto
Buonasera e grazie per essersi aperta con noi. Credo che in questi casi sia necessario lavorare non solo per far aprire il bambino con l'aiuto magari di un percorso, ma va anche fatto un lavoro con la collaborazione di entrambi i genitori sul seguire alcune regole magari.
Resto a disposizione.

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