Salve, sono il padre di una ragazza coetanea la quale da più di un anno è seguita fa una psicologa

20 risposte
Salve,
sono il padre di una ragazza coetanea la quale da più di un anno è seguita fa una psicologa e ultimamente anche da uno psichiatra,ma senza risultati confortanti e con ricadute pesanti.
Ho letto i pareri dei medici e da ignorante, ma
purtroppo con esperienza viva non penso che ci sia una via d'uscita se non quella del tempo,della fortuna e del caso.
Non sono pessimista,ma realista,spero che questa cosa si risolva per mia figlia,perché purtroppo chi sta male è lei e quello che possiamo fare noi genitori ,è veramente insignificante.
Buonasera, mi dispiace leggere questo messaggio pieno di tristezza. Si è chiesto come mai avvengono queste ricadute? Sua figlia riesce ad affidarsi davvero ai colleghi? Non conosco la situazione e non voglio sbilanciarmi e darle consigli errati. Bisogna però cercare di capire il punto di partenza, come mai nonostante gli aiuti sua figlia non riesca a stare meglio.
Se ha piacere, sono qui. Un caro saluto, Giada

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Buonasera, è comprensibile la sua apprensione e in queste poche righe si percepisce la sua frustrazione, pertanto la invito ad approfondire la situazione che sta/state vivendo in un colloquio: può incontrarmi da remoto o in Studio in presenza a Milano. può consultare la mia agenda virtuale. Un caro saluto. Dott.ssa Villa
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
comprendo il suo dolore.
se ha bisogno, resto a disposizione se vuole approfondire la questione.
Cordialmente, dott FDL
Buonasera, mi dispiace molto per questa situazione, sicuramente molto delicata, ed é comprensibile la sofferenza che esprime. Se volesse approfondire la questione rimango a disposizione. Cordialmente, Dott.ssa Marcella Boscolo
Buonasera Gentile Utente, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Posso solo immaginare lo sconforto e la sofferenza che sta provando. Il fatto che abbia cercato qui uno spazio per condividere questo pensiero, può farci riflettere sul bisogno che può avere lei di condividere le sue emozioni in questo difficile periodo. Lei sta seguendo un suo percorso psicologico? Se no, ha mai pensato di intraprenderlo? Di solito in questi casi è consigliabile un percorso anche per la coppia genitoriale, perché la sofferenza di un figlio inevitabilmente si ripercuote sull'intero sistema familiare. Ci pensi. Rimango a disposizione. Cordialmente, dott. Simeoni.
Salve, mi dispiace sentirla così avvilito. Non conoscendo la situazione e la diagnosi di sua figlia è impossibile esprimersi in merito. Desidero, però, dirle che non è vero che un genitore non può fare nulla e che ci si debba affidare alla fortuna o al caso. La fiducia e il sostegno di un genitore nella psicoterapia di un figlio sono non solo un valore aggiunto, ma anche un fattore terapeutico. Capisco il suo vissuto di impotenza, ma il suo appoggio e la sua fiducia costante sono fondamentali per aiutare sua figlia a vedere una luce in fondo al tunnel. Le ricadute in un percorso possono esserci, è appunto, un percorso… e richiederà il tempo necessario…
Coraggio!
Un caro saluto,
Dott.ssa Daniela Canosa
Buonasera. Dalla sua condivisione emerge a mio avviso uno stato di sconforto per il malessere di sua figlia e di sfiducia nella possibilità che gli interventi che sta seguendo possano esserle d'aiuto, tanto che afferma che solo il tempo, il caso e la fortuna possano eventualmente essere utili. Aggiunge infine che anche il vostro sostegno come genitori pensa sia insignificante per sua figlia. Non so di che ti tipo di problematica stia soffrendo sua figlia, ed a prescindere da questo immagino dalle sue parole che non stia vivendo una situazione semplice. Ad ogni modo il mio suggerimento, se non lo avesse già fatto, è di rivolgersi lei stesso (o eventualmente entrambi i genitori) ad un/a professionista per approfondire i pensieri ed i sentimenti che ha condiviso in questo spazio al fine di provare ad individuare le possibili aree di potere che come genitori possiate avere e mettere in atto in senso positivo e costruttivo nei confronti delle difficoltà che sta vivendo sua figlia. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Salve, dalle sue parole non riesco a cogliere quanti anni ha sua figlia. Penso che l'età possa essere un fattore importante per mettere a fuoco in che modo lei come genitore può esserle d'aiuto, ma anche il modo in cui lei può sentirsi supportato in questa situazione. Rimango a disposizione per eventuali confronti in merito.
Un saluto,
Dott.ssa Baiardo Bruni
Salve , mi spiace molto per la situazione. Dalle sue parole si evince sconforto e tristezza, approfondite la questione, fate anche voi genitori dei colloqui sia con lo Psichiatra che segue la ragazza che con la Psicologa , cercate di capire assieme cosa accade a sua figlia e perché è in una situazione “stagnante”
Saluti
Buonasera, da quanto tempo è seguita sua figlia e qual'è la sua età?
Buonasera, voi genitori potete fare tanto per lei, potrebbe essere utile un Parent training per gestire la situazione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Giulia Proietti
Buongiorno, mi dispiace per quanto leggo. Osservare le difficoltà di un figlio da parte dei genitori non é affatto semplice da accettare. Sarebbe utile sia esplorare come mai, nonostante gli aiuti ricevuti non vi sia un miglioramento ed anche esplorare l' aspettativa dei genitori. Sarebbe utile, inoltre, svolgere dei colloqui familiari con un terapeuta. Se ha bisogno sono a disposizione per qualunque delucidazione.
Dott.ssa Aitella
Buongiorno, mi spiace molto legate il suo sconforto. Non è chiara la situazione di cui parla ma è chiaro il sentimento di impotenza che vive. Non condivido che i genitori non possano fare proprio nulla. Spesso le situazioni possono essere migliori o più sostenibili se vengono supportati i genitori, mi auguro che le strutture o i professionisti che hanno in carico sia figlia, riservino un posto per voi.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno e grazie per averci parlato della sua situazione. Capisco il grado di preoccupazione che il tutto vi debba portare. Penso che si debba aver fiducia nel percorso intrapreso e vedere come questo andrà a procedere. Forse potrebbe essere importante anche per voi genitori avere uno spazio in cui riflettere sul vostro sentire. Cordialmente, dott. Andrea Brumana
Gentile utente di mio dottore,

l'esito dei percorsi di psicoterapia dipende da tante variabili ma anche dal problema di cui parliamo. Nel caso ragazzi molto giovani sarebbe opportuno prendere in considerazione un trattamento di tipo familiare.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, a volte da genitori è difficile accettare di non poter risolvere i problemi dei nostri figli quando saremmo disposti a tutto per farlo. Sono sicuro, però, che a sua figlia non mancherá mai il suo supporto e questa cosa ha già di per sè una valenza terapeutica.
Dott. Marco Cenci
Gentilissimo, comprendo il suo ruolo di genitore preoccupato e le difficoltà che la sua famiglia sta affrontando in questo momento. È comprensibile che si senta impotente di fronte alla sofferenza di sua figlia nonostante il supporto professionale ricevuto.
È importante sottolineare che il percorso di guarigione psicologica può essere complesso e richiedere tempo. La presenza di ricadute può essere parte del processo e non necessariamente indica un fallimento del trattamento. Ogni individuo è unico, e ciò che funziona per uno potrebbe non funzionare per un altro.
La sua preoccupazione e il suo sostegno come genitore sono comunque fondamentali. In situazioni complesse come questa, potrebbe essere utile esplorare ulteriori opzioni di trattamento o coinvolgere altri professionisti della salute mentale per ottenere diverse prospettive e approcci. Ricordi che lei, come genitore, può svolgere un ruolo importante nel fornire un ambiente di supporto emotivo e comprensione. Continuare a incoraggiare sua figlia a condividere i suoi sentimenti con i professionisti che la seguono potrebbe essere cruciale per la comprensione approfondita del suo stato emotivo.
Consiglierei di discutere con la psicologa e lo psichiatra di sua figlia per valutare insieme eventuali aggiustamenti o alternative nel piano di trattamento. Lavorare in collaborazione con il team di professionisti può contribuire a individuare soluzioni più efficaci.
La sua realtà è difficile, ma è importante mantenere la speranza e continuare a cercare risorse e supporto. Ogni passo nella direzione del benessere di sua figlia, anche se piccolo, è significativo. Un caro saluto. Dr.ssa Marina Lumento.
Buonasera.
Essere presenti, disponibili e accanto emotivamente e fisicamente a sua figlia in realtà è già super prezioso. Esserci non compensa il senso di impotenza rispetto ad alcune condizioni psichiatriche ma può vederla da questo punto di vista può fare un po’ meno male.
Mi trovo spesso a proporre percorsi di supporto ai familiari di persone con difficoltà psichiche perchè il carico emotivo è spesso soverchiante e la propria capacità di regolazione emotiva può influire sul rapporto.
Uno spazio di supporto e ascolto è un opportunità per condividere il proprio stato emotivo di genitore, accogliendo anche il proprio dolore rispetto a ciò che sta accadendo.
La malattia psichica coinvolge spesso l’intero nucleo familiare, per questo lo spazio psicologico è prezioso.
Rimando a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto,Dott.ssa Martina Orzi
Caro Utente, mi dispiace molto sentire la sua sofferenza ed il senso di impotenza, dolore enorme quando non si può intervenire per risolvere il dolore dei propri figli. I percorsi di terapia sono spesso tortuosi, raramente lineari. La cosa più importante è che i colleghi siano preparati e che siano riusciti a creare un rapporto di fiducia e alleanza con sua figlia. Su questo chiaramente non ho modo di poter esprimere un'opinione. Quello su cui sento di potermi esprimere è dirle che anche il suo dolore, e non solo quello di sua figlia, merita uno spazio. Per il suo personale benessere ed anche per quello dell'intero sistema familiare. Le auguro di trovare un supporto valido, resto a sua disposizione. Un caro saluto
Salve, capisco profondamente la sua preoccupazione e il senso di impotenza che può provare in una situazione così delicata. Come psicologo ad orientamento cognitivo-comportamentale, vorrei rassicurarla sul fatto che il percorso verso il miglioramento può essere lungo e segnato da alti e bassi, ma questo non significa che non ci siano possibilità di progresso. La sensazione che tutto dipenda dal tempo, dalla fortuna o dal caso è comprensibile, soprattutto quando le terapie iniziali non sembrano portare risultati immediati. Tuttavia, è importante ricordare che le difficoltà e le ricadute fanno spesso parte del processo di guarigione. Il miglioramento può richiedere tempo e raramente è lineare. In situazioni come quella che descrive, è essenziale che ci sia una stretta collaborazione tra psicologo, psichiatra e famiglia. Se la terapia attuale non sta producendo i risultati sperati, può essere utile rivedere l'approccio terapeutico, adattandolo alle nuove esigenze, o persino riconsiderare la diagnosi e il piano di trattamento. La flessibilità in ambito terapeutico è fondamentale: se una strategia non sembra funzionare, è possibile esplorarne altre, come un maggiore focus sull’esposizione, sul cambiamento dei pensieri negativi o l’introduzione di tecniche di mindfulness. Il ruolo dei genitori, per quanto a volte possa sembrare marginale, è in realtà di grande importanza. Il sostegno emotivo e la comprensione offerti dalla famiglia sono essenziali per il benessere della persona che soffre. Anche se può non essere in grado di "risolvere" la situazione da solo, la sua presenza stabile, offrendo un ambiente sicuro e accogliente, rappresenta un supporto prezioso per sua figlia. Un altro aspetto fondamentale è aiutare sua figlia a riconoscere e valorizzare i piccoli miglioramenti. Nella terapia cognitivo-comportamentale, ci si concentra spesso su obiettivi concreti e specifici, e ogni piccolo passo avanti può fare una grande differenza. Ogni progresso, per quanto piccolo, dovrebbe essere riconosciuto e rinforzato positivamente. Le ricadute non sono necessariamente un segno di fallimento, ma possono essere viste come parte del percorso di guarigione. Gestirle in modo costruttivo, vedendole come opportunità per affinare le strategie terapeutiche e consolidare le abilità apprese, è una parte importante del processo. Capisco quanto possa essere difficile, ma il suo sostegno e la continuità del trattamento sono cruciali. Anche se il percorso sembra lento e faticoso, con il giusto trattamento e il giusto supporto, ci sono sempre speranze di miglioramento. Sua figlia non è sola in questo cammino, e anche lei, come genitore, svolge un ruolo importante nel sostenerla. Le auguro il meglio. Dott. Andrea Boggero

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