Salve sono Giulia ho 26 anni. Sono una ragazza fino a 2 annetti fa solare e REALMENTE SPENSIERATA

19 risposte
Salve sono Giulia ho 26 anni.
Sono una ragazza fino a 2 annetti fa solare e REALMENTE SPENSIERATA quando mi parlavano di ansia non sapevo di cosa si trattasse ed ero molto fortunata a non saperlo a parte quell ansietà ingenua prima di un esame ma che non ti porta di certo a farti 1200 paranoie . Tutto è iniziato nel 2019 ebbi un incidente dove un ragazzo guidava fortissimo io ero dietro e una ragazza avanti gli chiedevamo la cortesia di fermarsi e questa perosna non si fermava aveva bevuto ma non tanto da dare di matto così, comunque non si ferma e sbatte ad una velocità alta contro un incrocio per fortuna io solo il gesso al piede e un colpo di frusta le altre un po peggio ma kmq vive. Quell episodio mi ha causato incubi notturni dove rivivevo le scene esatte la notte. Mi ha provocato il mio primo attacco di panico dove ogni sera mi controllavo il cuore per vedere se stavo per aver un infarto ho fatto visite ho messo holter. Poi morì la madre di una delle ragazze che era in quella macchina e io pur non conoscendola e avendola vista una volta mi misi nei panni della ragazza e mi dispiacqu un sacco .ogni mattina mi alzavo col pensiero fisso di capire come fosse morta avevo l ansia e per un anno esatto ogni giorno pensavo a quella cosa fino a quando non ho incontrato la ragazza e spiegandomi meglio mi sono tipo tranquillizzata e i miei pensieri placati mano mano. Ho ripreso a lavorare ecc ci fu anche la pandemia subito dopo e non è stata d aiuto. Stesso dopo la pandemia mio fratello e andato via di casa e si è sposato ma comunque non lontano dalla mia città ma e come se mi fossi sentita vuota , a casa avevo paura che mama o papà si sentissero male per l età e questo accumulo di pensieri negativi mi ha portato ad avere il sintomo peggiore di tutti deperosnalizzazione. E sono stata molto spaventata per 6 mesi mi svegliavo con questa angoscia di rivivere quel momento e piu ci pensavo più di nuovo rivivevo quella cosa ora sto meglio quando lavoro mi applico in altre attività non ci penso ma se mi fisso mi viene l ansia di doverci riflettere ed è da un annetto e mezzo che non mi sento più felice come prima sara che sto crescendo e quindi le responsabilità mi fanno un po paura però non so spiegare più di questo attendo una risposta grazie
Buongiorno Giulia. Dalla situazione che descrive, sembrerebbe trattarsi di un Disturbo Post Traumatico da Stress, insorto comprensibilmente in seguito all'incidente in auto che non ha trovato il giusto spazio per poter essere elaborato. In certi casi, questo disturbo si manifesta per una causa fisica, tangibile (l'incidente, nel Suo caso) ma al suo interno convivono altre situazioni che, nel momento della causa fisica, riemergono dall'inconscio: insicurezze pregresse, perdite dolorose, allontanamenti, tutte piccole (o grandi) situazioni che il Suo carattere solare ha allontanato senza però elaborarle fino in fondo. Le suggerisco di intraprendere un percorso psicanalitico per comprendere da dove tragga tanta forza l'ansia che adesso La accompagna ed elaborare il trauma nel modo corretto. Mi scriva pure in privato, se lo desidera. MB

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Cara Giulia, comprendo il suo stato emotivo.
È importante in questa fase richiedere il supporto di una psicoterapia per poter lavorare sulla gestione delle sue emozioni e dei suoi pensieri.
Potrebbe non aver elaborato l’episodio dell’incidente stradale e la mancata elaborazione sta facendo emergere i sintomi che descrive.
Le suggerisco un intervento cognitivo comportamentale per poter imparare a disinnescare circoli viziosi che ad oggi alimentano la sua sofferenza.
Resto a disposizione per eventuali dubbi o ulteriori informazioni
Cordiali saluti
Dott.ssa Daniela Chieppa
Ciao Giulia
puoi tranquillamente riprendere in mano la tua vita e ritornare ad uno stato di benessere. Ti consiglio un percorso con EMDR oppure focalizzato alla risoluzione di queste reazioni dovute al trauma che hai subito. Puoi chiamarmi o contattarmi via mail o tramite la piattaforma Miodottore.
saluti

dott.ssa Letizia Muzi
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Cara Giulia, immagino il dolore, il disorientamento provato a causa di tutte queste situazioni che descrive.
La nostra psiche quando non ce la fa ad elaborare un trauma con il suo carico di disagio e sofferenza, si esprime attraverso il sintomo. Ogni sintomo ha un suo significato. Ci fa presente che c'è un lavoro da fare e quello che posso dirle in due parole qui è che si può rendere più leggera la sofferenza fino a stemperarla completamente, anzi fare in modo che diventi veicolo di crescita e consapevolezza se ci si fa aiutare. Il consiglio è quello di chiedere un supporto psicologico per far si che questo avvenga . Muova il primo passo per iniziare a togliersi da dove è. Un caro saluto.
Gentile utente, immagino che sia stato molto difficile affrontare la situazione. Dopo un evento traumatico come quello che ha vissuto la psiche può risentirne, può diventare più complicato elaborare la sofferenza.
Iniziare un percorso di supporto psicologico può aiutarla sicuramente ad elaborare tale sofferenza e ritornare spensierata come lo era prima
resto a disposizione
cordiali saluti
dott.ssa Mara Diana
Salve,
da quello che racconta, sembrerebbe stia sperimentando i sintomi di un PTSD (Disturbo Post-traumatico da stress), probabilmente conseguente all'incidente in cui si è trovata coinvolta.
Ovviamente, una diagnosi merita prima un'accurata fase di raccolta di informazioni volta a conoscere la storia e le caratteristiche del problema presentato, le ricadute sulla sua vita quotidiana, e la sua storia personale. Anche la somministrazione di alcuni test è fondamentale nell'ottica di una buona valutazione rispetto alla problematica presentata e ad una successiva diagnosi.
Le consiglierei di valutare la possibilità di intraprendere un percorso psicologico che la aiuti a venir fuori da questa situazione e a recuperare serenità.
Resto a disposizione, qualora volesse, per un colloquio conoscitivo.
Cordiali Saluti
Buongiorno Giulia, grazie per averci raccontato la sua esperienza. A prescindere dalla probabile diagnosi (seppur importante), è sicuramente fondamentale approfondire i suoi vissuti emotivi, i suoi pensieri, la sua storia di vita. Le sono successe tantissime esperienze di una certe rilevanza e ognuna di essa meriterebbe un'attenzione particolare. Le suggerisco un percorso di supporto psicologico per elaborare questo malessere e riprendere così la sua quotidianità. Resto a disposizione. Cordiali Saluti.
Buonasera Giulia, la ringrazio per averci condiviso la sua esperienza. Condivido con quello già esposto dai colleghi, da quello che descrive le direi che si potrebbe trattare di un Disturbo Post Traumatico da Stress. Detto questo le suggerisco di ritagliarsi un suo spazio dove poter condividere preoccupazioni, vissuti con il fine di poter finalmente elaborare l'esperienza traumatica che ha vissuto. Rimango a disposizione qualora volesse intraprendere un percorso psicoterapeutico ad orientamento psicodinamico, anche online. Un caro saluto. Francesca Coricelli - psicologa
cara Giulia, mi dispiace per l'evento spiacevole che ha vissuto. Sicuramente non deve essere stato un periodo bello per lei e probabilmente la poca elaborazione dell'evento le porta attualmente a vivere una vita poco serena. parliamo di una serie di eventi che si sono susseguiti pertanto posso immaginare quanto sia stato difficile per lei viverli... in questi casi si tende a normalizzare quanto accaduto ma ciò lascia inevitabilmente uno strascico di pensieri negativi. credo sia opportuna ripercorrere insieme alcune tappe fondamentali della sua vita per rinarrare quanto accaduto e cercare di guardare il futuro da un altro punto di vista. se vuole l'aspetto per un colloquio online. mi faccia sapere. a presto !
dott. Eugenio Di Giovanni
Buongiorno Giulia,

sicuramente l'incidente è stato per lei un grande trauma. Non ha avuto la possibilità di evitare che succedesse, nonostante fosse consapevole del pericolo in cui si trovava per la velocità dell'auto. Immagino il senso di impotenza provato in quella circostanza...

L'impressione è che la paura della morte e delle situazioni incontrollabili abbia preso il sopravvento, portandola a vivere la vita quotidiana con angoscia e timori.

Penso che avrebbe bisogno di affrontare quello che ha vissuto, il trauma dell'incidente e tutto ciò che ha scatenato, per elaborarlo e tornare a vivere la vita in maniera serena e spensierata.

Un caro saluto.

Dott.ssa Claudia Cioffi
Salve Giulia,
accolgo le tue parole, sicuramente l'evento traumatico vissuto ti porta a vivere in uno stato di disequilibrio collegato ai pensieri intrusivi/negativi che si presentano. Notali , accoglili e cerca di trasformarli senza farti coinvolgere attivando quei comportamenti che ti indicano. Un supporto psicologico ti sarebbe di aiuto integrato con terapia EMI (neuroterapia si utilizza il campo visivo attraverso i 24 movimenti oculari dove si elabora e si facilita l’equilibrio legato agli eventi negativi del passato o presenti)
Rimango a disposizione
Dott.ssa Margherita Motta
Cara utente, lei ha vissuto un trauma molto profondo e forse una parte di lei è ancora ferma lì dove non riesce ad elaborare fino in fondo e andare avanti. Le consiglierei un lavoro psicoterapeutico che magari può partire proprio dall'elaborazione di tale trauma per poi allargarsi ad altri aspetti della sua vita per un suo maggior benessere. Se desidera io sono a disposizione sia in presenza che on line. Cordiali saluti. Dott.ssa Alessandra Domigno
Cara utente, sembrerebbe che quell'episodio abbia segnato la sua vita da quel momento in poi e i sintomi che riporta possono essere associati a un disturbo post-traumatico. Sarebbe auspicabile iniziare un percorso per prendersi cura di lei e di quel ricordo disturbante, così da continuare a vivere integrando nella sua memoria quella vicenda, alleviando il disagio che le crea il solo pensiero. Purtroppo possono accadere determinati avvenimenti spiacevoli durante il proprio percorso di vita, la cosa importante è prendersene cura e affrontare quel dolore, per poi ricominciare.
Resto a disposizione, anche online.
Salve, Giulia. Mi dispiace sentire che hai passato attraverso esperienze così intense e stressanti che hanno contribuito allo sviluppo di sintomi di ansia e deperonalizzazione. Posso comprendere quanto sia stato difficile per te affrontare l'incidente automobilistico e i suoi effetti persistenti, compresi gli incubi notturni e gli attacchi di panico successivi.

È importante riconoscere che eventi traumatici come l'incidente possono lasciare un'impronta significativa sulla nostra salute mentale. L'ansia e l'angoscia che hai sperimentato sono reazioni comprensibili a ciò che hai vissuto. È positivo che tu abbia cercato aiuto medico e fatto visite per accertarti che tutto fosse a posto dal punto di vista fisico.

La morte della madre di una delle ragazze coinvolte nell'incidente ha probabilmente amplificato il tuo senso di empatia e preoccupazione per gli altri. È naturale che avessi bisogno di capire e di elaborare l'evento per trovare una sorta di pace interiore. Tuttavia, è importante anche riconoscere che non è tuo compito portare il peso di queste esperienze sulle tue spalle in modo esclusivo. È fondamentale cercare un equilibrio tra la compassione per gli altri e la cura di te stessa.

La pandemia ha influito sulla vita di molti, e comprendo che potrebbe aver aggiunto ulteriori livelli di stress e ansia alla tua situazione. L'incertezza, la paura e l'isolamento che molti di noi hanno sperimentato possono avere un impatto significativo sulla nostra salute mentale. È importante trovare modi per affrontare lo stress in modo sano, sia attraverso l'impegno in attività che ti appassionano, sia attraverso la ricerca di supporto da parte di amici, familiari o professionisti.

La deperonalizzazione che hai sperimentato è un sintomo comune dell'ansia, ed è comprensibile che ti abbia spaventato. È importante ricordare che la deperonalizzazione è solitamente temporanea e può migliorare con il tempo. Tuttavia, se i sintomi persistono o peggiorano, potrebbe essere utile cercare l'assistenza di uno specialista, come uno psicologo o uno psicoterapeuta, che può aiutarti a gestire l'ansia e ad affrontare i pensieri negativi che interferiscono con la tua felicità.

È normale che i cambiamenti e le responsabilità che arrivano con l'età adulta possano portare a una maggiore preoccupazione e ansia. È importante fare spazio per la crescita e per imparare a gestire le sfide che la vita presenta. Lavorare sulla tua salute mentale, cercare sostegno e prenderti cura di te stessa sono passi importanti per ritrovare la felicità e la serenità.

Ricorda che ogni percorso verso il benessere mentale è unico e che potrebbe essere utile consultare uno specialista per avere una consulenza più specifica sulla tua situazione.
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Gentile utente, capisco la difficoltà della sua situazione e noto che ha anche trovato qualche risorsa per provare a gestire la sua ansia, tuttavia un percorso potrebbe aiutarla a comprendere le motivazioni per cui si sente in questo modo e come gestire tutto ciò al meglio.
Nella speranza che questo confronto possa esserle stato utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Elena Sinistrero
Ciao Giulia, mi dispiace sentire che hai attraversato un periodo così difficile. Gli eventi traumatici possono avere un impatto significativo sulla nostra salute mentale e generare ansia e sintomi come attacchi di panico e depersonalizzazione. È importante cercare il supporto di uno psicologo o di uno specialista in salute mentale per affrontare queste esperienze e sviluppare strategie per affrontare l'ansia e il trauma. La terapia può aiutarti a comprendere meglio i tuoi pensieri e le tue emozioni, nonché a trovare modi per ripristinare il tuo benessere emotivo. Dott.ssa Francesca Gottofredi
Ciao Giulia, grazie per aver condiviso la tua storia. Quello che descrivi sembra essere una reazione a una serie di eventi stressanti e traumatici che hai vissuto. È importante riconoscere che le reazioni che hai avuto, come incubi, attacchi di panico, e pensieri ossessivi riguardo la morte e la perdita, sono risposte comuni a esperienze traumatiche. La depersonalizzazione che menzioni, ovvero quella sensazione di estraneità da sé stessi o dall'ambiente circostante, è anch'essa una reazione che alcune persone possono sperimentare in seguito a stress intenso o trauma.

Da quello che racconti, sembra che tu abbia già intrapreso passi importanti verso il recupero, come cercare informazioni e dialogare con le persone coinvolte negli eventi che ti hanno turbato. È incoraggiante sapere che ci sono momenti in cui ti senti meglio, specialmente quando sei impegnata in lavoro o altre attività. Questo suggerisce che hai delle risorse interne su cui puoi fare affidamento per aiutarti a gestire l'ansia e i pensieri negativi.

Tuttavia, è comprensibile che tu possa ancora sentirti sopraffatta da questi pensieri e sensazioni a volte. Crescere e affrontare nuove responsabilità può sicuramente contribuire a un senso di ansietà o preoccupazione per il futuro. È importante ricordare che non sei sola e che ci sono strategie e supporti che possono aiutarti a gestire meglio questi sentimenti.

Potrebbe essere utile esplorare alcune di queste opzioni con un professionista, come un terapeuta o uno psicologo, che può offrirti uno spazio sicuro per elaborare i tuoi vissuti e sviluppare strategie per affrontare l'ansia e la depersonalizzazione. La terapia può aiutarti a comprendere e lavorare attraverso i tuoi sentimenti, contribuendo a ristabilire un senso di controllo e benessere.

Inoltre, pratiche di mindfulness e tecniche di rilassamento, come la respirazione profonda o la meditazione, possono essere utili per gestire l'ansia nel momento presente. Concentrarti sul qui e ora può aiutarti a ridurre l'intensità dei pensieri ansiosi e a sentirti più radicata e presente.

È importante anche prendersi cura di sé attraverso esercizio fisico regolare, una dieta equilibrata, e mantenendo connessioni sociali positive con amici e familiari. Questi aspetti della cura di sé possono avere un impatto significativo sul tuo benessere generale.

Ricorda, è normale avere bisogno di aiuto per navigare esperienze difficili, e cercare supporto è un segno di forza. Sei già stata molto coraggiosa nel condividere la tua storia e nel cercare vie per sentirti meglio. Continua a fidarti delle tue capacità di recupero e non esitare a cercare il supporto di cui hai bisogno per continuare il tuo percorso verso il benessere.
Cara Giulia, la sua storia è profondamente toccante e richiede una certa attenzione. Le esperienze che ha descritto, in particolare l’incidente e le emozioni che ne sono seguite, possono effettivamente rivelare segni di un Disturbo da Stress Post-Traumatico (PTSD). Questa condizione può manifestarsi quando una persona vive o è testimone di eventi traumatici, portando a sintomi come incubi, ansia intensa e difficoltà a elaborare l’accaduto. Il fatto che lei abbia sperimentato attacchi di panico e derealizzazione indica una risposta psicologica a un trauma che ha lasciato un’impronta significativa nella sua vita. La derealizzazione, in particolare, può presentarsi come una forma di dissociazione, in cui ci si sente distaccati dalla realtà o da se stessi. È una risposta comune in situazioni di stress estremo. Le sue preoccupazioni legate alla salute dei suoi genitori e il senso di vuoto dopo il matrimonio di suo fratello sono comprensibili. Questi cambiamenti possono suscitare un’intensa riflessione su relazioni e responsabilità, generando ansia e preoccupazioni. La vita adulta porta con sé molteplici pressioni, e questi sentimenti di ansia possono riflettersi nella sua quotidianità. Per affrontare ciò che ha vissuto, potrebbe essere utile esplorare questi temi in un contesto terapeutico. Un percorso di terapia può offrirle uno spazio sicuro per elaborare le sue emozioni e i suoi pensieri, permettendole di confrontarsi con il trauma e di trovare modi per integrare queste esperienze nella sua vita. Potrebbe anche considerare tecniche di rilassamento o mindfulness, che sono spesso utili per gestire l’ansia e favorire il benessere. Le consiglio di prendersi del tempo per riflettere su queste esperienze e, se sente il bisogno, di contattare un professionista che possa aiutarla a esplorare più a fondo i suoi sentimenti e le sue paure. Con il supporto giusto, può certamente trovare un nuovo equilibrio e una maggiore serenità. Cordiali saluti

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