Salve , sono Francesco , ho 29 anni e vorrei esporvi un mio problema che mi logora . Durante la cono

8 risposte
Salve , sono Francesco , ho 29 anni e vorrei esporvi un mio problema che mi logora . Durante la conoscenza con le ragazze nel momento in cui si arriva all’atto penetrativo la mia erezione subisce un calo oppure diventa totalmente assente . Ciò si verifica anche nel momento in cui metto il preservativo . Durante il preliminare non ho problemi di erezione o eccitazione mentre non appena si va piu avanti noto che l’eventuale erezione va via totalmente non permettendomi di compiere l’atto sessuale . Sono giorno che ci penso e ciò non mi permette di vivere a pieno la mia vita o eventuale conoscenza . È come se già partissi con il pensiero che tutto andrà male e mi proiettassi nell’eventualità della cosa . Durante i preliminari mi viene già da pensare ad un eventuale non riuscita dell atto sessuale . Come posso risolvere il problema ? Non credo di avere problemi organici in quanto durante al masturbazione è tutto ok
Buongiorno Francesco, ci sono aspetti riguardanti l’atto penetrativo che sono da ricercare nell'ambito psicologico e/o percettivo del corpo che si è sensibilizzato in modo che l'erezione subisce un calo oppure diventa totalmente assente. Un percorso sessulogico e psicoterapeutico potrebbero aiutare.

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Buonasera Francesco,
Il calo dell'erezione che lei descrive è molto probabilmente sintomo di una problematica da ricercare a livello psicologico e la situazione meriterebbe lo spazio di una consulenza per essere approfondita e poter capire meglio quale sia la causa sottostante e quali siano i fattori scatenanti.
Come ogni sintomo, anche il sintomo di natura sessuale, è espressione di una difficoltà psicologica ben più profonda e strutturata. Questi potrebbero ricercarsi a livello dell'autostima, della percezione che lei ha di sé e potrebbero avere una componente ansiosa su cui sarebbe necessario un lavoro terapeutico.
Spero che la mia risposta le sia d'aiuto e qualora volesse approfondire la questione resto a disposizione per ulteriori delucidazione o per prenotare un primo consulto.
Le auguro una buona serata,
Dott.ssa Valentina Casu - Psicologa, Sessuologa, Psicoterapeuta in formazione.
Buonasera Francesco, comprendo che possa vivere questa situazione come limitante. Le consiglio di effettuare una consulenza andrologica per verificare il suo stato di salute, anche se ritiene che probabilmente non ci siano problemi organici. È sempre bene fare un controllo medico di tanto in tanto, male non fa. Per quanto riguarda la componente psicologica: probabilmente si è innescato un circolo vizioso nel quale lei anticipa che la situazione andrà male e di conseguenza si attiva l’ansia da prestazione che non favorisce l’erezione. Se vuole e può, le consiglio di richiedere una consulenza psicosessuologica per poter esplorare meglio cosa accade, approfondire i pensieri e le emozioni che si attivano. A disposizione online, Dott.ssa Eloisa Dasara
Ciao Francesco, l'ansia anticipatoria è caratterizzata dal voler controllare l'erezione e dalla conseguente paura di perderla . ti concentri su quel pensiero perdendo di vista il desiderio ,
Salve Francesco,
in conclusione (rispetto ai commenti fatti sopra), si verifica il paradosso che più ci pensa più persiste il problema. Il pensarla fa scattare l'ansia anticipatoria, e quest'ultima contrasta l'eccitazione facendo perderle l'erezione. Finché non si libererà dall'idea di dare una prestazione, non darà una buona prestazione (scusi il gioco di parole). Si può aiutare pensando che fa sesso per puro piacere personale, quando vuole, dove vuole, con chi vuole (naturalmente con partner consenziente). L'atto sessuale non è e non deve essere un compito.
Paradossalmente, in questo modo (concentrato tutto sul proprio piacere) finisce che si gode appieno la sessualità, e, di conseguenza, la sua partner sarà appagata. Questo perché, così facendo, si crea un circolo virtuoso, più gode lei, tanto più farà godere l'Altra.
Cordiali saluti.
Buon giorno. Si è creata un'ansia da prestazione: parlare con un sessuologo potrebbe aiutarla a capire ed eventualmente risolvere quanto sta accadendo nella sua vita sessuale.
Un saluto, dottoressa Teresita Forlano
Buon pomeriggio, comprendo la situazione e il disagio che può creare. Quando si tratta di cose del genere di base il primo passo è assicurarsi che non ci siano problematiche organiche. Come ha detto lei potrebbe essere improbabile appunto dato che la difficoltà mi sembra di aver capito l'ha sperimenta in situazioni specifiche (un controllo in ogni caso andrebbe comunque fatto per star sicuri). Detto ciò, tendenzialmente nelle circostanze "situazionali" come quella che lei descrive si parte un po' da li. Quando si cominciano rapporti sessuali con partner nuovi può capitare all'inizio di non "performare" come si vorrebbe, o di non farlo affatto. Se lei descrive anche un pensiero castrastrofico diciamo, che già mira al fallimento, possiamo ipotizzare una dinamica d'ansia sottostante (specifico che queste sono congetture basate sulla sua condivisione). Prima di fare qualcosa ci sarebbe da capire bene l'entità del problema (quando accade, con chi, a quale stadio della relazione, da quanto tempo, ecc) e del suo vissuto a riguardo, così da poter avere chiaro quale strategia tentare. Le cose che si possono fare sono potenzialmente molte, ma dipende appunto dalla situazione (ad esempio un indicazione che a volte si da in questi casi nei percorsi terapeudici è quella godersi le pratiche sessuali che non includano inizialmente la penetrazione, parallelamente fare un lavoro personale e con il tempo, quando il livello d'ansia si è abbassato e quando la relazione con il partner trasmette più sicurezza, ritentare gradualmente [chiaramente questo non funzionerebbe per le one night stand]. Se è capitato solo qualche volta mi darei un po' di tempo per vedere se continua, ma anche qui dipende molto come lei si vive cose del genere: se poi il problema persiste ed invalida la sua vita affettivo-sessuale la cosa migliore sarebbe quella di rivolgersi ad un professionista ed eventuale iniziare un percorso, a seconda delle sue necessità. A disposizione, dott. Lorenzo Scarpitti.
Gentilissimo, nella maggior parte dei casi se l'erezione è preservata durante la masturbazione e durante la fase di sonno la notte, è probabile che le cause non siano prettamente di origine organica. Dopo aver escluso ogni possibile causa organica ( potrebbe rivolgersi ad un Andrologo nel caso ), Le consiglerei di consultare un Sessuologo Psicologo per affrontare assieme le cause che portano alla mancanza di erezione.
La saluto Cordialmente.
Dott. Solinas Simone

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