salve sono effetta di cefalea dal 2011 e sono in cura però spesso ho subito delle ricadute e sono st
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salve sono effetta di cefalea dal 2011 e sono in cura però spesso ho subito delle ricadute e sono stata ricoverata x due volte e molti accessi in ps.e possibile che va via e posso fare una vita tranquilla,sono in cura,però le due comprese mi hanno bloccato il ciclo da dicembre scorso,vorrei un bimbo.
Buongiorno, per prima cosa se desidera modificare la terapia per la cefalea Le consiglio di andare al centro cefalee della sua città e spiegare il problema, sicuramente le faranno provare altri farmaci che magari non interagiranno con il ciclo mestruale; successivamente Le consiglio di consultare un osteopata perché si ottengono risultati molto buoni con il trattamento osteopatico sulle cefalee; ovviamente il trattamento osteopatico può essere abbinato tranquillamente alla terapia farmacologica. Le porgo i miei saluti Michela Podestà D.O.
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Quali farmaci sta assumendo attualmente? cordiali saluti
Bisogna capire i farmaci che ha preso. Un consiglio con la gravidanza l emicrania migliora
La cefalea è un serio problema sempre + importante sopratutto nei paesi occidentali, invalidante e sottostimato.Le cure citate in Letteratura coprono almeno una ventina di farmaci diversi, con effetti collaterali importanti; inoltre il rischio è di andaverso verso la MOH ( medicine overuse headache ) in cui il paziente diventa dipendente dai farmaci e la cefalea vira di caratteristiche e diventa meno controllabile dalle medicine tradizionali. Io da anni cura le cefalee, all'Ospedale L.Sacco di Milano, con Omeopatia e fitoterapia con buoni risultati, è in corso di pubblicazione su una rivista omeopatica internazionale la mia personale esperienza. Cari Saluti
Salve...Molto spesso nella cefalea non si considera l'influenza del fegato....
Questo organo può dare se subisce un ristagno funzionale. .non una corretta depurazione del sangue e questo può dare luogo a cefalea...
Spesso i farmaci ne aumentano il ristagno.
A mio parere occorre quindi combinare sempre una corretta alimentazione alla terapia e vedere nel tempo quanto i farmaci possano essere ridotti.
Il tutto abbinato ad un corretto stile di vita che comprenda anche una maggior consapevolezza sul cibo da utilizzare.
Spero di essere stata di aiuto.
A sua disposizione per un consulto.
Cordiali saluti
Questo organo può dare se subisce un ristagno funzionale. .non una corretta depurazione del sangue e questo può dare luogo a cefalea...
Spesso i farmaci ne aumentano il ristagno.
A mio parere occorre quindi combinare sempre una corretta alimentazione alla terapia e vedere nel tempo quanto i farmaci possano essere ridotti.
Il tutto abbinato ad un corretto stile di vita che comprenda anche una maggior consapevolezza sul cibo da utilizzare.
Spero di essere stata di aiuto.
A sua disposizione per un consulto.
Cordiali saluti
Salve, la cefalea è una patologia che frequentemente va incontro a periodi "migliori" o "peggiori". La terapia è importante e se eseguita in modo adeguato in genere garantisce buoni risultati.
Gentile Paziente, la terapie di una cefalea , a volte, possono anche essere non farmacologiche.
Mi chiedo se i vari Curanti che si sono succeduti, abbiano provveduto ad escludere l’ipotesi che la sua cefalea sia potenzialmente legata ad una cattiva masticazione e ad un problema che riguarda l’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM)
Specie se una Cefalea non risponde alla terapia specifica disposta dagli specialisti, sarebbe bene prendere in considerazione questa ipotesi, quantomeno per escludere questa possibile componente patogenetica. Infatti, sia in funzioni normali (deglutizione, masticazione) che patologiche (digrignamento, serramento) la mandibola, trascinata dai muscoli elevatori, ha la tendenza ad avvicinarsi alla mascella facendo perno sul condilo e fermandosi solo quando le arcate dentarie antagoniste entrano in contatto fra loro. Ma se questo contatto avviene per qualunque ragione (scheletrica, dentale, iatrogena, ecc.) in una posizione scorretta (morso profondo, deviato, retruso) ecco che, per un periodo di ore/giorno incredibilmente alto, indipendentemente dalla volontà o dallo stato di sonno o veglia, i muscoli masticatori risultano contratti, e predispongono all'insorgenza della cefalea.
Inoltre, qualunque postura scorretta della mandibola dovuta alla malocclusione dentaria induce necessariamente atteggiamenti compensatori a livello della colonna cervicale: di qui un’altra possibilità di influire sulla patogenesi della cefalea, che per questo viene chiamata “cervicogenica".
Qualche notizia in più su questo argomento può averla visitando il mio sito, il cui link può trovare nel mio profilo nei recapiti dei miei studi. Se crede , chiami la segreteria generale a Vicenza per fissare un appuntamento presso quello a lei più vicino (Roma, Parma o Vicenza).
Cordiali saluti ed auguri.
Mi chiedo se i vari Curanti che si sono succeduti, abbiano provveduto ad escludere l’ipotesi che la sua cefalea sia potenzialmente legata ad una cattiva masticazione e ad un problema che riguarda l’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM)
Specie se una Cefalea non risponde alla terapia specifica disposta dagli specialisti, sarebbe bene prendere in considerazione questa ipotesi, quantomeno per escludere questa possibile componente patogenetica. Infatti, sia in funzioni normali (deglutizione, masticazione) che patologiche (digrignamento, serramento) la mandibola, trascinata dai muscoli elevatori, ha la tendenza ad avvicinarsi alla mascella facendo perno sul condilo e fermandosi solo quando le arcate dentarie antagoniste entrano in contatto fra loro. Ma se questo contatto avviene per qualunque ragione (scheletrica, dentale, iatrogena, ecc.) in una posizione scorretta (morso profondo, deviato, retruso) ecco che, per un periodo di ore/giorno incredibilmente alto, indipendentemente dalla volontà o dallo stato di sonno o veglia, i muscoli masticatori risultano contratti, e predispongono all'insorgenza della cefalea.
Inoltre, qualunque postura scorretta della mandibola dovuta alla malocclusione dentaria induce necessariamente atteggiamenti compensatori a livello della colonna cervicale: di qui un’altra possibilità di influire sulla patogenesi della cefalea, che per questo viene chiamata “cervicogenica".
Qualche notizia in più su questo argomento può averla visitando il mio sito, il cui link può trovare nel mio profilo nei recapiti dei miei studi. Se crede , chiami la segreteria generale a Vicenza per fissare un appuntamento presso quello a lei più vicino (Roma, Parma o Vicenza).
Cordiali saluti ed auguri.
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