Salve, sono diversi mesi che soffro di ansia, e ho intrapreso un percorso di psicoterapia cognitivo-

17 risposte
Salve, sono diversi mesi che soffro di ansia, e ho intrapreso un percorso di psicoterapia cognitivo-comportamentale per risolvere la situazione.
Tuttavia, questa condizione psicologica piuttosto pesante e prolungata nel tempo, soprattutto incentrata sulla salute, mi ha procurato svariati sintomi fisici, e alcuni di questi non riesco proprio a racchiuderli sotto l'ombrello dell'ansia stessa, per cui mi sembrano attribuibili ad altre patologie.
In particolare, da circa due mesi, avverto i sintomi tipici della sindrome neurologica Visual Snow: una visione costellata da puntini frenetici, sensibilità alla luce, mosche volanti, immagini persistenti negative... Ovviamente, il dubbio amletico che possa trattarsi di un'ennesima somatizzazione ansiosa oppure di uno sviluppo tardivo di una sindrome neurologica rara mi perseguita, mi preoccupa, e fa sì che io sia ipervigile e ossessionata da tali sintomi, peggiorando notevolmente la situazione.
La visita oculistica effettuata poche settimane fa ha scongiurato la presenza di problemi alla vista, e la mia terapeuta sembra convinta che l'ansia possa generare anche questo tipo di problemi fisici.
Di nuovo, sono comunque titubante.
Per cui, mi riservo un ulteriore consulto: l'ansia può.
in definitiva, provocare sintomi visivi attribuibili alla Visual Snow?
Il mio approfondimento di Visual Snow può aver favorito l'auto-suggestione e quindi la comparsa di ulteriori sintomi?
Sono destinati a scomparire perché camminano a braccetto con l'ansia o devo rassegnarmi all'idea di avere un problema alla vista?

grazie.
Salve, come mai non si confronta direttamente con il terapeuta che la segue? Conoscendo meglio la sua situazione riuscirà a darle le risposte che cerca. Inoltre, il professionista ha già espresso il suo pensiero, cosa ne pensa lei? Comunque l’ansia, lo stress, sono fattori che possono portare ad avere episodi del genere.
Buona giornata.
Dott. Fiori

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Salve, credo che sia fondamentale per lei valutare la sua situazione direttamente col terapeuta che la segue in questo momento. Ciò che descrive può essere un sintomo legato all’ansia e forse può essersi fatta suggestionare nelle informazioni ricercate sulla Visual Snow, ma se volesse essere ancora più tranquilla, potrebbe rivolgersi al suo medico di famiglia e presentare i sintomi fisici che riscontra.
Cordialmente
dott.sa Chiara C
Buongiorno, avendo escluso cause organiche, si fidi del suo terapeuta. I suoi dubbi sono leciti e a volte si rimane increduli di come il corpo possa manifestare sintomatologie particolari in rapporto allo stato emotivo. Ormai c'è un corposa ricerca neuroscientifica che conferma quanto il corpo e la mente siano di fatto un unico elemento e che il corpo (inteso anche come cervello) si moduli in base ai nostri vissuti emotivi nel tempo. Non si scoraggi, evidentemente c'è ancora del lavoro da fare insieme al terapeuta, ma sono convinta che riuscirà ad uscirne.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Buonasera , è possibile che accadano strane e particolari sintomatologie somatiche causate dalla ansia ,si tratta di lavorare in senso psicosomatico sul significato di questi sintomi .Non si scoraggi e prosegua il suo percorso di cura per l ansia e i probli ad essa connessi Un caro saluto dottssa Luciana Harari
Buonasera, comprendo il suo disagio e immagino che la risposta che le hanno dato gli specialisti del settore medico sia già una parte di verità che riguarda il suo caso. La sua mente probabilmente si confronta con qualcosa che la spaventa e che andrebbe accolto, ri-significato, grazie all'aiuto che le sta dando il suo terapeuta. In bocca al lupo!

Dott. Riccardo Scalcinati
Buongiorno, da ciò che scrive mi sembra confusa e spaventata. Mi sembra che un problema alla vista sia stato escluso e questo è positivo, dia fiducia alla terapeuta che ha scelto e sì dia il tempo per affrontare quello che sta accadendo. Le consiglio di non leggere su internet informazioni su patologie o sindromi, altrimenti rischia di autodiagnosticarsene parecchie e di non pensare troppo a dare un'etichetta a ciò che sta succedendo. Piuttosto mi concentrerei su di sé, sui suoi bisogni, sui suoi obiettivi e sulla terapia che sta facendo, vedrà che in questo modo anche i sintomi diminuiranno. Le auguro il meglio.
Saluti,
Dott.ssa Federica Leonardi
Gentile utente di mio dottore,

i suoi pensieri e le sue angosce sono tipiche nei disturbi d'ansia da malattia, più comunemente definita ipocondria.
La terapia per il Disturbo d’ansia da malattia è sia di tipo farmacologico che psicoterapeutico. L’approccio farmacologico è utile per alleviare i sintomi o per meglio controllarne alcune fasi più acute, o come supporto alla psicoterapia.
La farmacoterapia deve esser seguita e monitorata da uno psichiatra.
La psicoterapia è ritenuta a oggi la forma di intervento più efficace per affrontare con successo il Disturbo d’ansia da malattia.
Chi soffre di ipocondria interpreta erroneamente le sue sensazioni corporee e ve ne attribuisce una pericolosità esagerata rispetto alla realtà. L’intervento di psicoterapia è volto a scoprire le funzionalità relazionali dei sintomo ed i suoi significati più profondi. Il paziente, intrapresa la psicoterapia, viene guidato attraverso un percorso atto a renderlo maggiormente consapevole dei suoi processi mentali, dei meccanismi che governano il suo comportamento. Con l’aiuto del terapeuta vengono individuati i circoli di mantenimento del disturbo e le sue ripercussioni su aspetti comportamentali, con un graduale miglioramento della qualità della vita, fino a quel momento compromessa dal timore di avere una grave malattia.Scrive di aver già contattato uno specialista con cui ha cominciato un percorso di psicoterapia, prosegua e vedrà che con il tempo la aiuterà a star meglio. Parli con lui della possibilità di effettuare anche consulto psichiatrico per eventuale prescrizione farmacologica in questo momento

Cordiali Saluti
Dottor. Diego Ferrara
Salve, io credo che, per il suo caso, potrebbe essere utile parlare col suo terapeuta liberamente della questione. Inoltre è nelle sue possibilità considerare di intraprendere un percorso psicoterapeutico differente al fine di individuare le cause più profonde della sua problematica. Cordiali saluti
Buongiorno, ne parli con il suo terapeuta e prosegua la sua terapia, se ha scongiurato le possibili cause mediche starei tranquilla e mi concentrerei sul significato profondo che questi sintomi fisici nascondono.
Saluti, dott.ssa Marini
Salve. Nella mia esperienza, l'ansia di somatizza a diversi livelli e può dare i sintomi più variegati. Continui le sue indagini cliniche per poter stare più tranquilla, escluse cause organiche, la sua sintomatologia può essere causata dall'ansia. Distinti saluti
Gentile utente, si confronti con la sua terapeuta la quale conosce sicuramente la sua storia.
Saluti
Buon Giorno Signora
La paura fa parte infatti di un meccanismo di sopravvivenza innato e come saprà ha una funzione evolutiva. In alcuni periodi della nostra vita può risultare molto fastidiosa ed è normale volersi rassicurare ma è importante anche imparare ad accedere ad un confine immaginario varcato il quale rassicurarsi produce il danno anzichè gestirlo.
Come le avrà spiegato il colloega con il quale si trova in terpia, la richiesta di rassicurazioni on line fa parte dei molti evitamenti esperienziali del suo problema d'ansia da malattia.
All'interno di buon percorso terapeutico cognitivo comportamentale in linea con le recenti linee guida per il trattamento del disturbo d'ansia da malattia dovrebbe focalizzarsi almeno su 5 punti essenziali:
-Comprendere che il non risucire a distinguere quali sintomi siano da assegnare al suo disturbo e quali alla realtà è esso stesso un funzionamento ipocondriaco. Per questo sono a diosposizione recenti tecniche di defusione cognitiva.
-Svolti i controlli periodici concordati all'interno di categorie razionali con proprio medico curante anche in base alla sua sensibilità, l'essenza della vita umana è l'incertezza. la felicità passa dalla sua accettazione.
-Contenere il più possibile le richieste di rassicurazioni che producono circoli visiosi ansiogeni o quanto meno aumentare la consapevolezza di ciò che sta facendo in questo momento in cui si alza, si siede davanti ad un computer e cerca risposte in rete ovvero coccole.
-Conoscere bene la struttura del linguaggio dell'ansia fatta di diverse subordinate e periodi complessi che hanno il potere di generare preoccupazione e trasformare le emozioni e le ipotesi catastrofiche in fatti o comunque fargliele percepire come tali.
-La struttura del linguaggio ipocondriaco è di tipo ossessivo ed è basata sul dubbio che impone la lettura della realtà in modo dicotomico. rilegga i suoi periodi a partire da "ovviamente il dubbio amletico..." scoprirà che la sua mente pretende rispsote di tipo dicotomico "vero" o "falso" che non fanno altro che generare incertezza e mancanza di percezione di controllo
-Esistono esercizi esperienziali che lei può imparare a svolgere per riprogrammare le sue rispsote neurali al meccanismo del ragionamento, resposanbile dell'ansia e della lotta con le emozioni dolorose.
Immagini adesso quanto sarebbe ricca la sua vita se imparasse ad essere disponibile all'ansia, ad autorassicurarsi e contenere le sue condotte preventive all'interno di un confine per il quale lei riesca a smettere di tormentarsi!
Ovviamente come le dicevo non c'è nulla di male a sentirsi deboli, l'importante è però essere consapevoli di cò che si fa. le do quindi la rassicurazione che cerca: la risposta è si. l'ansia può produrre una miriade di sintomi psicosomatici ed è anche un fatto che non tutti i medici ne sono a consocenza quindi le raccomando un medico curante con buone nozioni di psicologia!
un caro saluto
Buongiorno a lei
Uno degli aspetti più importanti di una relazione terapeutica è l'affidamento e forse dovrebbe lavorarci un pò su proprio con il suo psicologo che a me sembra le abbia dato la giusta indicazione: stress e ansia possono essere responsabili dei sintomi da lei descritti.
Cordiali Saluti Dott.ssa Tiziana Vecchiarini
Buonasera, credo sia molto importante chiedersi la motivazione per la quale non si fida della sua terapeuta; i suoi dubbi e le sue paure riguardo i sintomi che prova sono legittimi ma se non concede a se stessa di farsi aiutare non riuscirà a star meglio.
Gentile Utente, noto dal suo racconto che da una parte ha intrapreso un percorso di psicoterapia, in cui ci si può immaginare di affidarci ad un terapeuta con fiducia per risolvere il proprio disagio, dall'altra che lei sta continuando ad esaminare se stesso da solo, seguendo un percorso in autonomia. Penso sia molto importante che lei rifletta su questo aspetto all'interno della relazione terapeutica, affinché comprenda le proprie modalità di funzionamento e le convinzioni che le accompagnano, Cari saluti, dott.ssa Virginia Galli
Buongiorno! L'ansia purtroppo può giocare brutti scherzi. Il corpo è il principale bersaglio dell'ansia e su di esso possono riversarsi i peggiori incubi di malattia. Quindi, per rispondere alla Sua domanda, sì, l'ansia può causare tutto ciò. E' sempre fondamentale che il medico (in questo caso oculista) escluda delle cause organiche e che sia lui stesso ad attribuire i sintomi all'ansia. In tal modo potrà lavorarci con maggior serenità in nella psicoterapia ed avviare un percorso di guarigione nel più breve tempo possibile. Cordiali saluti! Dott. Roberti
Gentile utente, probabilmente i suoi livelli di ansia sono così alti che la spingono a cercare costantemente rassicurazioni e informazioni. Non deve rassegnarsi a vivere una vita così perché non è la prima ad avere di queste difficoltà. La pazienza, la fiducia in chi la segue e la cura faranno il suo corso. Ha provato a parlarne con la sua psicoterapeuta e a valutare un eventuale affiancamento farmacologico?
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi

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