Salve sono Cris, sempre colei che da 12 gg post conoscenza di un uomo convivente agli sgoccioli dell

25 risposte
Salve sono Cris, sempre colei che da 12 gg post conoscenza di un uomo convivente agli sgoccioli della sua storia, sta attraversando mille sensazioni. Non mi dite della terapia, proverò ad andarci ma intanto mi interrogo sul mio sentire con gli strumenti acquisiti da vecchie terapie. Mi ha procurato irrealta la conoscenza perché dopo anni, è avvenuta dal vivo in modo naturale. Lui non so cosa possa darmi, se può farmi stare bene, ovvio ha riacceso la mia voglia di attenzioni e di affetto sopita, controllata e la paura di un cosa che può essere bella. Lui credo sia un sognatore, uno innamorato Dell amore, mi dice che con me se gli permettero di conoscerlo non vuole sbagliare, esser sincero, sogna che la sua prossima storia lo stabilizzi a livello sentimentale, addirittura a 49 anni, vorrebbe sposarsi. Che abbiamo molte cose in comune, che ha voglia di farmi stare bene. Io gli ho detto più volte, non mi devi dire del passato o del futuro, non si sa. I presente è che non sei libero. Venerdì mi h detto che questa settimana le parlava, è appena cominciata ma se parliamo di tempo, tipo oggi è bello sia da me che da te, ed aggiungo che sono giornate da gite, mi scrive che in primavera ci rifaremo. Che lui è carico per scoppiare. Perché non sta bene, perche ha tanto da dare e non lo fa più da molto.. Presto.. Lo farò, ti rendero felice, ecc ecc. Mi sto stufando. Non posso dare ultimatum perché non ci sta nulla con me, non so se e cosa ci potrà essere ma mi da demotivazione e nervoso tutto ciò. Ha riaperto emozioni che non dovevo riaprire perché stare male ci sto io.. Se sogno attenzioni e lui non chiuderà, ho sognato inutilmente. Se volesse conoscermi ed è vero che è carico, chiuderebbe senza aspettare la Divina provvidenza. O devo dirgli categoricamente non scrivermi più finché non hai chiuso e forse è meglio che stare li a leggere carinerie in un futuro che lui dice immediato ma a me pare sempre chiacchiera. O vivere già una mia realtà difficile, coi miei problemi, ed essere sfruguliata, mi fa male. Non lo posso chiamare perché non so se sta da solo. I messaggi mi stufano.. Lui che mi chiede di credere che chiuderà presto...
Io mi sento agitata... Uno che non ha gli attributi per chiudere, una cosa che lo fa stare male, non credo sia l uomo per me. Certo con una persona con caratteristiche molto diverse da quello che mi dicevi di lei, o vedo dalle foto su fb, potrebbe essere un uomo migliore ma io così non ci so stare. Non si tratta di aspettative... Ma di sollecitazioni che ora mi smuovono troppa roba e che non so come gestire. Devo essere rigida e dire...non mi cercare più finché... Neppure un ciao oppure cosa? È sua la vita, lui deve chiudere per sé stesso però sta in un certo senso coinvolgendo me. L amica in comune, dice che è uno sprint positivo, ma non concordo. Sprint se fosse libero e stando lontani non potesse venire domani, ma ci scriveremmo e sentiremmo. Così è sciapo, promette che poi a me non deve nulla. Lo deve a sé stesso ovvio che poi io ritorno in uno dei miei incubi, il non essere scelta. Ma non voglio neppure essere passiva in tutto ciò. Mi sveglio che mi chiedo mi scriverà, se lo fa, mi dà un po' di brio ma poi la realtà è sempre la stessa. E riprovo sensazioni negative, di frustrazione che poi diventano irrealta o forte confusione, come un sovraccarico mentale in cui ci sta tutto il mio quotidiano. Ancora una volta devo essere io quella che taglia.. Che se non è rispettata, dice basta? Ok è gentile ok è interessato, posso pure crederci ma non mi piace come gestisce la sua situazione. Ma io neppure mi piaccio.. Mi sento di non agire ma subire. Mi pare pigli in giro se è, l convivente e pure me inconsapevolmente credo. Per sua incapacità. Vorrebbe frequentarmi ma è colpevole di mancanza di coraggio. Ha detto questa settimana le parla, ok appena iniziata, ma io ho un ruolo che non capisco e devo togliermi ansie invece di aumentarne. Se andassi in terapia così direi. Che mi direste in termini di agito? Grazie
Un lungo messaggio per dire: ho una relazione con un uomo impegnato con un'altra donna che mi ha promesso di lasciarla per stare con me. E' passato tempo dalla sua promessa e nulla è accaduto, cosa devo fare? Lasciarlo o proseguire in attesa di un cambiamento?
La descrizione è tutta incentrata sull'uomo e le sue contraddizioni, quello che pensa, quello che potrebbe diventare, i suoi gesti affettuosi e le sue mancanze.
Purtroppo il conflitto non è risolvibile in questo modo.
Credo che l'unica possibilità di evoluzione sia rispetto a se stessa e ai suoi bisogni, la domanda è se la condizione affettiva che vive sia per lei positiva o negativa. Può scegliere solo per se stessa e non per un'altra persona.

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Buonasera Cris da quanto scrive non mi sembra che voglia risposte perché quelle ce le ha già. Quindi non vuole sentirsi dire che deve smetterla di andare dietro a un uomo che al momento non può offrirle nulla di ciò che lei vuole e non ha bisogno di leggere frasi scontate che abbiano a che fare con il fatto che prima o poi lui si deciderà. Purtroppo temo che la mossa che lui dice di stare per fare o la fa ora o non la farà mai più. A questo punto sta a lei scegliere se le va bene la storia così scontata di un uomo che non ha la forza di scegliere
Buonasera Cris, non so se abbia ricevuto e letto la mia risposta al messaggio che lei mi ha mandato in privato. Il vissuto di irrealtà del quale parlava anche nella sua precedente domanda pubblica non è da sottovalutare: io non metto in dubbio che lei desideri questa persona, ma lei, Cris, non può vivere quel che sta vivendo senza avere uno spazio terapeutico nel quale la sua angoscia possa essere accolta. La sofferenza e’ grande, si percepisce. Parlare con uno psicoterapeuta può servire anche a capire passo passo come muoversi; confrontarsi con una persona competente serve, oltre che a capire quel che si vuole, anche a capire quali possono essere le mosse migliori per ottenere ciò che si vuole, qualsiasi sia la cosa che si vuole. Mi rendo conto che non è facile affidarsi ad un terapeuta ma d’altra parte a me pare che noi qui non possiamo purtroppo esserle molto d’aiuto con dei messaggi così. Non è che non lo vogliamo. Si prenda tempo, ma se sente un’angoscia così grande si dia la possibilità di mandarla via. Un caro saluto
Salve, sono d'accordo con le mie colleghe è necessario che lei segua una terapia, perchè noi la possiamo aiutare molto poco, non conosciamo bene la sua storia e tutti i suoi rapporti passati non andati a buon fine. Inoltre mi sembra che lei sia una persona molto ansiosa, è vero che lui non sta concludendo la sua storia, però è anche vero che sono solo 12 giorni da quando lei l'ha conosciuto. Mi sembra giusto che lui comunichi alla sua compagna attuale l'intenzione di una separazione, però nel modo giusto e con i dovuti tempi. Comunque lei si fidi delle sensazioni che prova ed elabori con una persona competente, che troverà le modalità giuste per aiutarla, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Buonasera. Il rischio che si corre è proprio la confusione della realtà con l'immaginazione. Temo che anche i nostri pareri possano, addirittura, rientrare in questo mix onirico. È per questo motivo che le si suggerisce un confronto con una persona reale e competente. Cordialmente SP
Buongiorno. Dalla sua domanda si evince la presenza di tante emozioni, pensieri - che possono diventare rimuginazioni e non aiutano, anzi peggiorano lo stato d'animo -, sensazioni che possono essere così forti da attivare difese anche di tipo dissociativo, ovvero quel senso di irrealtà che riferisce. Io farei attenzione a questa parte. Penso che in tutto ciò che lei vive ora possa cogliere l'occasione di lavorare al fine di creare da sé uno stato di rispetto e amore per se stessa, recentrandosi su di sé in termini costruttivi e non difensivi (ovvero mi isolo dagli uomini per proteggermi). Ciò che verrà dall'esterno, dagli altri, potrà essere da lei accolto e valutato in seguito. Le consiglio di avviare un lavoro che, anche con tecniche di grounding come quelle che offre la mindfulness, integrate in un percorso in cui è accompagnata da un/a professionista, lei si permetta di creare uno spazio di pensiero, di relazione di cura. Lei cita una delle sue convinzioni negative: non sono scelta, quindi non sono amabile, non ho valore. Questa è sicuramente un giudizio su di sé di cui prendersi cura e che può essere oggetto di elaborazione. Un cordiale saluto, Mara Gallo
Credo che debba iniziare a chiedersi se quella relazione la faccia stare bene o male. L' amore per se stessi, che e' fondamentale, puo' misurarsi e rinnovarsi ponendosi una domanda: mi fa stare bene?
Salve Cris, ho visto già tante risposte dei miei colleghi che leggerò dopo per arricchirmi con il confronto, in questo momento però voglio dare la precedenza alla risposta. La sua analisi su quanto le stia capitando è abbastanza esaustiva e sembrerebbe delineare un quadro di dipendenza comportamentale: pur avendo ben chiara l'idea che quell'uomo è "negativo" per lei si trova a lottare contro il bisogno di mettersi con lui, bisogno che non riesce a vincere. Bastano pochi istanti affinché si crei nel nostro cervello un legame tra una sensazione da noi ricercata e della quale abbiamo bisogno, come essere scelti/essere speciali/appartenere, e un comportamento ripetitivo e dannoso come quello suo nel cercare e aspettare quell'uomo. E' la connessione che si è creata che deve essere scollegata e questo si fa con protocolli di intervento psicoterapeutico specifici. Sono validissimi anche con gli incontri online. Bella giornata a lei. Dott.ssa Tiziana Vecchiarini
gentile Cris, sembra che lei sia in una situazione che la fa molto soffrire. ritengo lei debba confrontarsi con qualcuno per capire cosa desidera, come muoversi e perché.
Queste situazioni hanno sempre molte implicazioni. i legami vecchi, le famigli, le abitudini, il non coraggio, la non forza. Tutte quelle che lei descrive ma è lei che deve decidere come affrontare questa cosa. Cerchi aiuto per andare aventi e prendere una posizione in cui crede e che almeno la renda serena e consapevole.
Carissima Cris,
come detto da altri colleghi le suggerisco di chiedere un aiuto psicoterapico con un certa sollecitudine. Da quello che scrive sembrerebbe un po confusa tra reale e fantasia, e non credo che questa confusione possa attenuarsi nel tempo visto la situazione che sta vivendo.
Un caro saluto
Dott. Riccardo Caboni
Buongiorno, da come mi sembra di capire, l'incontro con un potenziale partner conosciuto dal vivo, era quello che aspettava da tempo, a volte questo può portare ad un idealizzazione della persona incontrata, che non sempre corrisponde alla realtà. Un percorso di terapia, potrebbe aiutarla a fare chiarezza sulle indecisione che sembra avere in questo momento e magari accompagnarla in una decisione che capisco bene non essere affatto semplice.
Buongiorno, mi rendo conto che vivendo tutto questo dall'interno possa essere difficile, ma sarò molto diretta. Lei non è centrata sui suoi bisogni. Lui in questa dinamica c'entra solamente nella misura in cui riesce ad agganciarla su sue dinamiche interne probabilmente consapevoli, ma non risolte.
Non vuole sentir parlare di terapia, perchè da quanto leggo ne ha già fatte di precedenti. A volte, e parlo anche per esperienza personale, è necessario andare fino in fondo per poter stare veramente bene.
Con l'EMDR, una tecnica terapeutica praticata da moti colleghi, potrebbe riuscire a toccare veramente con mano queste dinamiche. Un saluto,
Federica Miccichè
Buon giorno Criss, grazie per come ha bene espresso la situazione che sta vivendo; situazione che sembra non aiutarla nel raggiungimento di adeguata condizione di benessere. Dalle sue parole percepisco confusione. Capisco che non vuole sentirsi dire di iniziare un percorso psicoterapico quanto piuttosto delle soluzioni immediate al problema che espone. Mi viene però da farla una domanda. Davvero vuole che noi le diamo la soluzione? Non possiamo dirle con un messaggio cosa può essere giusto o sbagliato. Dovrà provare a pensare a cosa per lei può essere opportuno come comportamento da adottare e magari discuterne con un professionista. Le auguro di raggiungere al più presto la serenità che merita. Cordialmente Gian Piero Grandi.
Buongiorno Cris, quanto scrive illustra molto bene lo stato di ansia, dubbi, incertezze e rivendicazioni che sta vivendo. E' interessante che lei accusi questo uomo di mancanza di coraggio ma, provando a invertire i ruoli, è possibile chiedersi quanto coraggio ha lei nell'occuparsi dei propri bisogni e desideri? E' solo lei che puo' stabilire cosa vuole davvero da una relazione amorosa. Un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla a chiarirsi e a rimanere maggiormente centrata su quelli che sono i suoi bisogni trovando modalità di soddisfacimento.
Cordialmente dott.ssa Elena Bruno
Salve Chris! Credo che in cuor suo la risposta se la sia già data. "Di pancia" mi sembra che lei entri in un gioco ripetitivo: da una parte il bisogno di un uomo, di un amore e dall'altra la scelta di una relazione finora poco concreta e fantasmatica insieme all'impulso a voler mollare ed entrare nel solito schema della donna rifiutata. Questo appare... Ci pensi.
Dott.ssa Valeria Randisi
Cara Cris, capisco il suo desiderio di avere risposte concrete e suggerimenti sul da farsi, tuttavia in questo modo si metterebbe in una posizione di passività e mi è sembrato di capire che ciò che desidera è avere un ruolo attivo. Tante parole sono state dette su questa "relazione", ipotesi su ciò che lui prova oppure no, su ciò che lui farà oppure no e credo che dedicando tante energie a pensare a ciò che potrebbe fare lui ne perde per capire e fare ciò che desidera lei. Ha detto di non voler pensare ne al passato ne al futuro, ma solo al presente; la invito a farsi questa domanda : stare in questa relazione la rende felice? Si ascolti e decida.
Le auguro ogni bene
D.ssa Pàmela Arrais
Ciao Cris. Mi ha colpito che lei abbia sottolineato un tema che forse è venuto fuori nelle precedenti psicoterapie: il bisogno di sentirsi scelta. Credo che incontri con soggetti impegnati, a parte altre emozioni attinenti alle particolari persone/personalità e biografie individuali, non possano che evocare questo significato. Alle domande sull'agito potrebbero darsi diverse interpretazioni: previsioni su quello di lui, per esempio, ma, sarebbero utili? Se tiene presente il suo bisogno di cui sopra, sia lei a sceglierSi per prima. Buona vita. Anna Mallocci
Buongiorno, appare piuttosto evidente l'assenza di un confine netto tra l'ideale ed il reale. Ma al tempo stesso mi chiedo se, il legame con l'uomo sbagliato, non sia conseguenza di antiche e sofferte esperienze affettive che la inducono a "scegliere" un legame improbabile invece che rischiarne uno probabile. Cordialità
Buongiorno Cris, questa situazione non la fa star bene e questa dovrebbe essere già di per se la risposta alle sue domande. Perchè resta in questa situazione che la tiene in bilico? Se la persona ha difficoltà a terminare la sua relazione forse potreste pensare anche ad un percorso di coppia che vi aiuti a prendere la direzione che desiderate. Diversamente sarebbe importante condividere le sue riflessioni con un collega di persona.
Saluti, MM
Gentile Cris, le risposte e "gli strumenti acquisiti da vecchie terapie" non sembrano funzionali alla situazione che vive attualmente. Sono a disposizione per una prima visita per valutare insieme l'opportunità di porsi nuove domande e obiettivi in questo momento ad alto impatto stressante. Dr.ssa M. Di Iorio
Salve, il punto è proprio la sua domanda finale. La sua relazione con quest'uomo pare proprio limitata nell'agire. Nessuna relazione può essere soddisfacente se l'esperienza è limitata . E viene limitata dal fatto che questa persona non è libera. Quando lo sarà sicuramente la realtà delle cose sarà molto più chiara e prenderà forma in modo meno confuso. Nel frattempo la scelta è sua se rimanere sospesa nell'attesa o chiudere e lasciare che sia lui a venire da lei. Nel secondo caso avrà la certezza di essere stata scelta.
Se ha bisogno rimango a disposizione.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Buongiorno Cris,
grazie per aver condiviso la sua esperienza e i suoi vissuti. Sicuramente una prima risposta scritta non sarà esaustiva, ma potrà darle qualche punto di riferimento rispetto a ciò che vive.
Posso dirle che la sua è una richiesta competente che credo abbia a che fare con il desiderio di costruire relazioni, entro un vissuto di difficoltà a farlo. Se da una parte desidera costruire dei rapporti, dall'altro sente di esserne spaventata, delegando all'online o a una conoscenza casuale come quella di cui racconta la possibilità invece di implicarsi con tutti i rischi che una relazione comporta.
Avendo lei chiaro il problema che vive potrebbe trattare questo aspetto in una relazione terapeutica, "mettendo alla prova" e potendo sviluppare la sua capacità di stare in rapporto con un* terapeuta.
Intanto le auguro il meglio, rimanendo a disposizione per qualsiasi necessità.
Un caro saluto
dott. Giuseppe Saracino
Buonasera Cris, grazie per aver scritto, dalle sue parole sembrerebbe che a livello razionale (corteccia prefrontale) sappia bene quello che vuole, spesso il problema però si manifesta perché le nostre emozioni (livello limbico) ci dicono altro, forse è il caso di far parlare queste parti di sé e capire quale sia quel nodo che non gli permette di comunicare? le consiglio la terapia EMDR che per traumi relazioni è un approccio valido.
In bocca al lupo, resto a disposizione. Dott.ssa Ilaria Pavoni
Salve, tanta paura e confusione cercando di razionalizzare in apparenza è quello che mi arriva dal suo lungo messaggio. Essere scelti e saper scegliere è una lungo e complicato argomrnto che andrebbe a fondo analizzato...
Gentile utente, le suggerisco di farsi aiutare da uno specialista per comprendere meglio le dinamiche di questa relazione e il suo vissuto profondo.

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