Salve, Sono affetto da disturbi psicosomatici da molti anni, circa 13. Riferisco formicolio dal gom

2 risposte
Salve,
Sono affetto da disturbi psicosomatici da molti anni, circa 13. Riferisco formicolio dal gomito al mignolo e anulare che peggiora con posizioni scomode del gomito, piccole contrazioni muscolari ai polpacci, minizione frequente, dispesia. I sintomi sono costanti nel senso che non mi lasciano nemmeno per un attimo.
Ho provato molte terapie e fatto anche psicoterapia, entrambe con benefici minimi. Il sintomo più invalidante è la dispesia che mi ha letteralmente rovinato la vita. Purtroppo molti medici sembrano sottostimare il mio disagio e non capire quanto questi disturbi infulenzino la mia mente. Sto cercando in parte di lasciare alcuni farmaci, ho bisogno della patente per cui vorrei essere al meglio e gli effetti collaterali non valgono i miglioramenti. Avrei quindi delle domande
*Esistono nel vostro campo medici specializzati nella riduzione? Possibilmente in Romagna o Bologna
*Ho preso mezza pasticca di EN per 5 anni, l'asseufazione se presente produce sintomi?
*Ho lasciato Solian, mi sento peggio di quando ho cominciato ad assumerlo nonostante dose bassa a giorni alterni, possibile?
*Zoloft come ipotizzato dal medico può provocare dispesia o Colon Irritabile? Questa è l'unica sintomologa non presente all'esordio. E se sì, è reversibile?

Aggiungo che in questi anni tutti gli accertamenti che ho fatto sono risultati negativi.
Se gli accertamenti fatti sono tutti negativi si tratta senza dubbio di somatizzazioni. L’apparato gastroenterico come quello nervoso autonomo è sempre interessato i trattamenti sono molteplici e spesso risolutivi. Sconsiglio gli ansiolitici se non per breve periodo e per ridurre inizialmente i sintomi, in attesa dell’avvenuta risposta di altri farmaci. Su Bologna può contattare il dott. Magnani, psichiatra di esperienza.

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Buonasera gentile utente, il trattamento più efficace nel caso dei disturbi psicosomatici è senza dubbio quello integrato: l'approccio farmacologico può senza dubbio aiutare, ma è preferibile associarlo ad una accurata psicoterapia, e possibilmente a tecniche che le consentano di riassociare corpo e mente (di questo, in fondo si tratta). Esistono numerosi orientamenti psicoterapici che si occupano di questo genere di problematica, ma anche attività complementari che potrebbero aiutarla notevolmente (mi viene da pensare, fra tutte, allo Yoga, all'approccio osteopatico e comunque olistico, all'agopuntura e molto altro).
Chiaramente, per elaborare un percorso individualizzato dovrebbe rivolgersi ad uno specialista che possa indirizzarla a 360 gradi

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