Salve, solo un uomo di 32 anni, da circa un mese ho attacchi di panico notturni. Vengono saltuariame

17 risposte
Salve, solo un uomo di 32 anni, da circa un mese ho attacchi di panico notturni. Vengono saltuariamente in base allo stress accumulato o alla negatività, mediamente 1 volta a settimana. Ci ha sofferto anche mia madre e mia sorella, ma loro di giorno. Mi sento in fase di miglioramento, ma ciò che mi preoccupa sono le tensioni muscolari che si sviluppano durante l'attacco e che perdurano per il giorno seguente: avvengono sulla parte sinistra del collo, della mandibola, e molto raramente sul braccio sinistro. Non dovrebbero essere su entrambi i lati del corpo? Potrebbe essere un problema cardiaco o neurologico?

Oltre alle tensioni muscolari avverto difficoltà a respirare, tachicardia e senso di alienazione. Questi sintomi non si verificano mai all'infuori dell'attacco di panico.


PS: Sono una persona assolutamente in salute, non ho alcun tipo di problema fisico (tranne una leggera scoliosi). Sto molto tempo seduto al computer per lavoro, ma faccio frequenti pause e cammino 30/60 minuti al giorno. Grazie in anticipo.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Credo sia utile, in prima battuta, rivolgersi al medico per escludere eventuali cause organiche.
Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Gli attacchi di panico, le crisi di ansia hanno proprio le caratteristiche descritte, avviene un episodio particolare e da quel momento si ha paura che si ripetano le circostanze che hanno determinato il primo episodio.
Può essere un problema della qualità del sonno, la paura di perdere il controllo o magari la paura di bere acqua fredda o magari di stare in un luogo chiuso o aperto, di guidare, di inghiottire, insomma qualsiasi aspetto fisico o ambientale può diventare come una sorta di sirena che inizia a spaventarci, non serve una ragione logica e plausibile, è sufficiente che la persona associ una situazione a qualcosa di spiacevole e ogni volta che si trova in quella situazione inizia ad aver paura.
In sostanza il panico è la malattia della paura, ossia la paura di aver paura e non ci sono spiegazioni di buon senso che abbiano la meglio sul terrore.
La psicoterapia in genere agisce in modo positivo nell'arco di un tempo anche breve, si tratta di riconoscere il conflitto , il trauma emotivo che ha permesso l'attecchire del meccanismo della paura.
Maria Grazia Antinori, Roma
Buongiorno,
Ha provato ad esporre i sintomi al suo medico curante?
Buon pomeriggio.
Credo possa esserle molto utile approfondire le cause di questi attacchi di panico che solitamente fungono da campanelli d'allarme di un malessere che non riesce ad esprimersi in altro modo.
Dalle sue parole, sento che è molto attento a se stesso. Quindi perchè non darsi la possibilità di comprendersi fino in fondo? Un percorso di psicoterapia potrebbe essere un valido aiuto per sciogliere molti nodi.
Resto a disposizione e le auguro una buona giornata.
Dott.ssa Rosa Leone
Buongiorno, i sintomi che descrive sono tipici di un attacco di panico. Credo che iniziare a fare un percorso di psicoterapia associato ad alcune tecniche di consapevolezza di Mindfulness possano servirle per affrontare al meglio questa situazione tanto destabilizzante. Per qualsiasi dubbio rimango a disposizione
Dott.ssa Loredana Luise
Salve, in primis si confronti con il suo medico curante per avere più informazioni possibili per poi decidere che cosa fare.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buongiorno, ne hai parlato con un professionista? Gli attacchi di panico possono spaventare molto e lasciare stanchi. Dietro queste manifestazioni si nascondono vissuti irrisolti, c'è sempre una spiegazione psicologica.
Le consiglio di rivolgersi ad un professionista per affrontare la situazione, dal.pinto di vista corporeo ed emotivo.
Resto a disposizione
Un saluto
Claudia m
Salve, il primo passo è consultare il suo medico curante al fine di escludere qualsiasi patologia e in seguito, se non riscontrati problemi di natura fisiologica, non esiti a contattare uno psicologo per affrontare il disagio degli attacchi di panico. Oramai esistono terapie brevi e strategiche che risolvono il problema in pochissimo tempo e non trascuri la cosa perché potrebbe avere dei peggioramenti in periodi di particolare stress o sollecitazioni emotive importanti. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Salve. Le tensioni muscolari che avverte durante e dopo gli attacchi di panico potrebbero essere causati dal movimento di serramento dei denti, probabilmente ha un contatto dentale prevalente sul lato sinistro, con conseguente tensione muscolare maggiore a sinistra, collo e braccio.
Nella mia esperienza di psicoterapeuta corporea e posturologa, la psicoterapia la integro con dei micromovimenti corporei per allentare le tensioni muscolari che trattengono le tensioni emotive. Comprendere le cause degli attacchi, capire a cosa sono funzionali nel momento che si sta vivendo, esprimere le emozioni che vengono trattenute con gli attacchi di panico, rilassare la muscolatura, stimola la fiducia in sé che aiuta a liberarsi dagli attacchi di panico in modo rispettoso e naturale, senza forzature. Sono disponibile per approfondimenti. Distinti saluti
Salve, i sintomi da lei esplicitati sono tipici e accompagnano normalmente l'attacco di panico.
Ritengo molto importante che lei possa prendersi uno spazio in cui comprendere il significato dei suoi attacchi di panico e il suo personale vissuto.
Una maggiore comprensione di sé l'aiuterà certamente ad affrontare al meglio la sua quotidianità.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali Saluti
Dott.ssa Porcelli
Buongiorno, direi che ha fatto un'analisi approfondita di ciò che le accade e che sta trovando delle strategie per ridurre quello che lei definisce "stress" e "negatività". Fare dell'attività fisica, muoversi rispetto ad una postura costantemente, le permette di attivare endorfine e agire sui sistema nervoso e muscolare in un'ottica di rilassamento. Mi sembra di capire che la domanda più esplicita sia sulla manifestazione del sintomo stesso e sulle sue caratteristiche, come se cercasse una rassicurazione ma i sintomi in sè non sono necessariamente così obbligati e da manuale, ognuno ha i suoi e può essere che siano unilaterali o bilaterali questo non è così dirimente dal punto di vista diagnostico. Rivolgersi al proprio medico curante per un'accurata raccolta anamnestica e una buona visita obiettiva permetterà di valutare questo aspetto ed eventualmente fare delle visite specialistiche. Le forme di reazione ansiose e d'attacco di panico, che spesso si presentano con i sintomi clinici che lei racconta, presentandosi anche la notte che è un momento di vulnerabilità, e hanno delle componenti psicologiche che può decidere di esplorare con uno psicoterapeuta. cordialmente.
Buongiorno, scrivendomi che i suoi attacchi di panico si verificano generalmente per lo stress accumulato, riesce a darmi un’importante informazione: i fattori scatenanti degli attacchi di panico sono molteplici, ma tra questi, talvolta, ritroviamo situazioni, periodi o eventi stressanti che viviamo durante le nostre giornate. L’organismo sottoposto a forti fattori di stress, infatti, aumenta la produzione di adrenalina e cortisolo, due ormoni che possono provocare nel soggetto una condizione di allerta continua e una predisposizione alle condizioni di panico. La sintomatologia di tali attacchi è sia cognitiva che somatica, spesso i soggetti lamentano dolori al petto, sensazione di soffocamento, palpitazioni, vertigini, nausea. Un percorso di psicoterapia e l’adozione di tecniche specifiche per una migliore gestione dello stress, rappresentano gli strumenti più efficaci per la cura degli attacchi di panico sia diurni che notturni. Naturalmente, per arrivare ad una corretta diagnosi, è importante escludere, tramite degli esami medici specifici, problemi cardiaci o tiroidei, che potenzialmente possono presentare sintomi simili.
Se ritenesse opportuno sono a disposizione sia online che presso il mio studio previo appuntamento in piattaforma.
Buonasera mi dispiace per ciò che sta affrontando . Le consiglio come prima cosa di escludere la presenza di cause organiche una volta fatto ciò le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia cognitivo-comportamentale dal quale troverà giovamento fino alla risoluzione del problema . Per qualsiasi altra informazione resto a sua disposizione . Cordiali saluti
Gentile utente, il fatto che in generale gode di buona salute è un punto di forza. In maniera sintetica descrive uno stile di vita metodico. Gli attacchi di panico hanno una causa psicologica e per fortuna si possono gestire con la psicoterapia cognitivo-comportamentale.
Bisogna capire la causa! Suggerisco un supporto specialistico.
Resto disponibile per eventuali chiarimenti.
Saluti
Dott.ssa Silvana Zito
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Buongiorno,
sembra si possano ragionevolmente escludere cause di tipo organico, per cui ritengo sarebbe importante un consulto psicologico al fine di poter comprendere le modalità e le ragioni del suo malessere.
Cordialmente, EP
Buongiorno,
lei parla di "stress accumulato" e "negatività". Ma che cosa significano queste parole? Si possono liquidare tutti i suoi vissuti riducendoli a queste parole o forse vale la pena esplorarli in rapporto a quello che lei vive nei suoi contesti di appartenenza, nelle sue relazioni? Quelli che definisce attacchi di panico sono modi per comunicare un disagio che non ha trovato altri canali di espressione. Attraverso i sintomi fisici lei richiede attenzione ad alcuni aspetti di sofferenza che tende a recludere in un cassetto. Anche se aprire i cassetti è un'operazione difficile, se vorrà, non dovrà farlo da solo.
Gent.mo, i disturbi che lamenta potrebbero essere suggestivi di un quadro ansioso che, per come scrive, si verificherebbe soprattutto di notte. Tuttavia, è davvero impossibile comprendere da qui cosa le accade: sarebbe opportuno si rivolgesse ad uno specialista che, incontrandola di persona, avrebbe la possibilità di cogliere meglio la sua personale situazione e valutare un eventuale percorso di cura. SG

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