Salvesoffro di gonfiore di pancia, specialmente nella zona del ventre. Senza abbuffarmi il problem
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Salve
soffro di gonfiore di pancia, specialmente nella zona del ventre. Senza abbuffarmi il problema è ormai quotidiano da almeno 6 anni. La situazione varia tra il gonfiore ed il parecchio gonfiore. Ormai vivo di rinunce. Ho fatto diverse analisi (lattosio, celiachia, allergie alimentari) e sono risultato positivo solo al lattosio con una intolleranza media. Cosa posso fare?
Grazie
soffro di gonfiore di pancia, specialmente nella zona del ventre. Senza abbuffarmi il problema è ormai quotidiano da almeno 6 anni. La situazione varia tra il gonfiore ed il parecchio gonfiore. Ormai vivo di rinunce. Ho fatto diverse analisi (lattosio, celiachia, allergie alimentari) e sono risultato positivo solo al lattosio con una intolleranza media. Cosa posso fare?
Grazie
Buongiorno,
discuta con il suo medico curante o specialista la possibilità di migliorare la sua "flora" batterica intestinale (veda microbiota intestinale) e ridurre eventuale ipersensibilità del suo intestino. Tra le varie intolleranze non scordi di valutare il nichel, soprattutto se avesse talvolta anche manifestazioni sulla pelle.
discuta con il suo medico curante o specialista la possibilità di migliorare la sua "flora" batterica intestinale (veda microbiota intestinale) e ridurre eventuale ipersensibilità del suo intestino. Tra le varie intolleranze non scordi di valutare il nichel, soprattutto se avesse talvolta anche manifestazioni sulla pelle.
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Buongiorno,
Negli ultimi anni, per fortuna, sono entrati in commercio prodotti senza lattosio e senza glutine, i quali sono arricchiti di vitamine importanti e sono una valida alternativa al latte.
Molti pensano che il lattosio sia presente solo nel latte e nei suoi derivati, invece, vi sono tanti prodotti che lo contengono. Il lattosio può essere aggiunto come additivo a numerose preparazioni industriali come salse, salumi, gnocchi, addirittura pane e prodotti da forno. Alcune industrie farmaceutiche ottengono a seguito di un particolare processo un ingrediente dal lattosio, presente in molti farmaci.
Per questi motivi, si consiglia sempre la lettura delle etichette dei prodotti alimentari, specie se confezionati. L’intolleranza al lattosio può essere lieve o anche più o meno grave. Il latte
Si raccomanda di consumare latte e derivati in quantità ridotte, per un periodo di tempo variabile; dopodiché è possibile aumentare gradualmente le quantità, in modo da abituare l'organismo e stimolare la produzione degli enzimi lattasi.
Farmaci da utilizzare:
-Lattasi: dato che l'organismo di un paziente affetto da intolleranza al lattosio è carente di lattasi.
Calcio: l'integrazione di calcio non è utile ai fini della guarigione dall'intolleranza al lattosio; piuttosto, è consigliata perché, non assumendo latte e latticini, l'organismo può essere carente di questo importante minerale.
Un saluto.
Negli ultimi anni, per fortuna, sono entrati in commercio prodotti senza lattosio e senza glutine, i quali sono arricchiti di vitamine importanti e sono una valida alternativa al latte.
Molti pensano che il lattosio sia presente solo nel latte e nei suoi derivati, invece, vi sono tanti prodotti che lo contengono. Il lattosio può essere aggiunto come additivo a numerose preparazioni industriali come salse, salumi, gnocchi, addirittura pane e prodotti da forno. Alcune industrie farmaceutiche ottengono a seguito di un particolare processo un ingrediente dal lattosio, presente in molti farmaci.
Per questi motivi, si consiglia sempre la lettura delle etichette dei prodotti alimentari, specie se confezionati. L’intolleranza al lattosio può essere lieve o anche più o meno grave. Il latte
Si raccomanda di consumare latte e derivati in quantità ridotte, per un periodo di tempo variabile; dopodiché è possibile aumentare gradualmente le quantità, in modo da abituare l'organismo e stimolare la produzione degli enzimi lattasi.
Farmaci da utilizzare:
-Lattasi: dato che l'organismo di un paziente affetto da intolleranza al lattosio è carente di lattasi.
Calcio: l'integrazione di calcio non è utile ai fini della guarigione dall'intolleranza al lattosio; piuttosto, è consigliata perché, non assumendo latte e latticini, l'organismo può essere carente di questo importante minerale.
Un saluto.
Buonasera, esclusi disturbi organici il gonfiore è un sintomo aspecifico. Potrebbe essere causato da molti fattori, ma dubito che sia la sola intolleranza al lattosio a provocarle tutto questo fastidio.
Piuttosto, le consiglio di fare dei cicli di probiotici e contemporaneamente di rivolgersi ad un nutrizionista per farle fare un protocollo low FODMAPs. È una dieta che non va fatta da se, ma necessita l’aiuto di un nutrizionista perché consiste in 3 fasi:
Esclusione, Reintroduzione, Ritorno alla normalità con la riduzione degli alimenti che le provocano più fastidio.
È un protocollo abbastanza innovativo ma che prevede la momentanea esclusione di alimenti molto importanti per la nostra salute, è per questo che gli alimenti devono poi essere gradualmente reintrodotti.
Spero di esserle stata d’aiuto, se vuole può contattarmi per avere maggiori informazioni a riguardo.
Dott.ssa Federica Cantelli
Piuttosto, le consiglio di fare dei cicli di probiotici e contemporaneamente di rivolgersi ad un nutrizionista per farle fare un protocollo low FODMAPs. È una dieta che non va fatta da se, ma necessita l’aiuto di un nutrizionista perché consiste in 3 fasi:
Esclusione, Reintroduzione, Ritorno alla normalità con la riduzione degli alimenti che le provocano più fastidio.
È un protocollo abbastanza innovativo ma che prevede la momentanea esclusione di alimenti molto importanti per la nostra salute, è per questo che gli alimenti devono poi essere gradualmente reintrodotti.
Spero di esserle stata d’aiuto, se vuole può contattarmi per avere maggiori informazioni a riguardo.
Dott.ssa Federica Cantelli
Innanzi tutto la prima domanda che vorrei farLe è che tipo di esame di intolleranza ha effettuato ed in quali strutture. Gli esami scientificamente validati sono quelli prescritti ed eseguiti da personale sanitario.
Non escludere nessun alimento dalla dieta senza una diagnosi ed una prescrizione medica. Le diete di esclusione autogestite, inappropriate e restrittive possono comportare un rischio nutrizionale non trascurabile.
Per una corretta diagnosi e un supporto successivo alimentare è opportuno rivolgersi a un dietologo.
Un saluto.
Non escludere nessun alimento dalla dieta senza una diagnosi ed una prescrizione medica. Le diete di esclusione autogestite, inappropriate e restrittive possono comportare un rischio nutrizionale non trascurabile.
Per una corretta diagnosi e un supporto successivo alimentare è opportuno rivolgersi a un dietologo.
Un saluto.
Buongiorno, il mio consiglio è quello di presentarsi con tutta la documenazione medica in possesso, da un nutrizionista. Potrà così valutare con lo specialista un piano nutrizionale adeguato alle sue esigenze, tenendo conto del problema riferito e delle eventuali intolleranze.
Molto utile potrebbe essere compilare un diario alimentare scrivendo gli alimenti ingeriti e le sensazioni associate ad i pasti, in modo da cercare di individuare gli alimenti che provocano questa spiacevole sensazione.
Le auguro una buona giornata.
Dott.ssa Valentina Mele
Molto utile potrebbe essere compilare un diario alimentare scrivendo gli alimenti ingeriti e le sensazioni associate ad i pasti, in modo da cercare di individuare gli alimenti che provocano questa spiacevole sensazione.
Le auguro una buona giornata.
Dott.ssa Valentina Mele
Salve, difficile dirlo senza un’attenta analisi alimentare, quindi quello che le invito a fare è di contattare un nutrizionista della sua zona, portare tutti gli esami che possiede e magari già un diario alimentare con tutto ciò che mangia, per cercare di capire quale è la causa.
Dott.ssa Fabiana Cannella
Dott.ssa Fabiana Cannella
Salve, sicuramente un trattamento con i probiotici le potrebbe apportare un miglioramento in quanto agiscono facendo "una pulizia a livello intestinale". Associati ad un protocollo low FODMAPs ,escludendo alcuni alimenti per un periodo e poi reintroducendoli piano piano, potrebbero risolvere la sua situazione. Per ulteriori informazioni, mi contatti. Dott.ssa Angelapina Di Leo
Buonasera, quel che posso consigliarle è di contattare un nutrizionista per una valutazione più approfondita. Attraverso un'anamnesi generale, l'analisi dello stato nutrizionale e del suo stile di vita sicuramente si potrebbe puntare a stilare un piano alimentare volto al miglioramento della sua sintomatologia. Per maggiori informazioni non esiti a contattarmi. Cordiali Saluti
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