Salve...soffro di disturbi d'ansia da circa un'anno, da quando mia moglie mi ha lasciato per metters

17 risposte
Salve...soffro di disturbi d'ansia da circa un'anno, da quando mia moglie mi ha lasciato per mettersi con un altro, che a differenza mia non è disoccupato e ha già una casa, lasciandomi senza reddito e con due figli, una di 17 e uno di 25...mi sento sconfitto e sostituito..in più ho problemi di sussistenza, aggravati dall'atteggiamento di lei. Lo psichiatra mi ha dato da prendere regolarmente olanzapina più vortioxetina e dapakin chrono... ma continuo ad avere crisi di forte depressione...cosa ne pensate?
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Tenga presente che la letteratura scientifica è concorde nel sostenere che la terapia migliore sia quella combinata ossia costituita da farmaco più intervento psicologico dunque ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
'credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Salve, immagino la sofferenza che possa provare in questo momento nel sentire che il suo progetto personale di vita sta vacillando. Penso che le piacerebbe sentirsi capace di comprendere ciò che desidera e di avere gli strumenti per raggiungere i suoi traguardi personali. Certamente uno spazio terapeutico in cui poter esprimere ciò che sta vivendo e confrontarsi con uno specialista in merito può aiutarla e può essere un valore aggiunto al percorso psichiatrico che mi sembra di aver capito ha già intrapreso.
Rimango a disposizione in caso avesse voglia di approfondire il discorso.
Un saluto, dott.ssa Baiardo Bruni
Buonasera,mi dispiace per la sua situazione,capisco la sua sofferenza La solitudine è molto dura, può chiedere. un appoggio psicologico, poter parlare con qualcuno competente può essere un grande aiuto Un caro saluto dottssa Luciana Harari
Gentile utente, colgo la sofferenza che la situazione che descrive le provoca.
Sarebbe utile, a mio avviso, affiancare al percorso farmacologico un supporto psicoterapeutico che la aiuti a gestire ed elaborare i suoi vissuti emotivi.
Rimango a disposizione e la saluto.
Buonasera. Comprendo la fatica e la sofferenza che descrive e sta vivendo. Ritengo possa esserle d'aiuto consultare uno/a psicoterapeuta (nell'ambito pubblico oppure privato) per valutare l'inizio di un percorso psicologico da affiancare alla terapia farmacologica per permettersi un suo spazio di ascolto e di supporto e poter esplorare ed elaborare i propri vissuti, con l'obiettivo di costruire nuovi significati dell'esperienza che ha vissuto e che sta vivendo e ritrovare gradualmente il proprio benessere. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Gentile utente di mio dottore,

il suo malessere è sicuramente un qualcosa che ha a che fare con una depressione reattiva vista la situazione e quanto le è accaduto di recente nella sua vita. In questo momento sarebbe opportuno integrare alla farmacoterapia un percorso di psicoterapia con l'obiettivo di elaborare la sofferenza derivante dalla separazione con sua mogie. La fine di una storia è un qualcosa di non molto diverso da un lutto, c'è da riorganizzare la propria vita soprattutto dopo che si esce da una relazione cosi lunga e dalla quale si sono avuti anche dei figli.
Resto disponibile nel caso volesse iniziare un percorso psicoterapia.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, si parla di psicopatologia quando la reazione emotiva (parliamo di ansia e depressione per semplicità) è sproporzionata o non correlata alla situazione vissuta. In questo caso è tutto reattivo alle contingenze descritte, credo ci sia poco dunque che i farmaci possano fare per non "sentire". Dovrebbe poter trovare supporto psicologico e psicoterapeutico in un servizio pubblico per poter elaborare alcune questioni come l'abbandono di sua moglie, oltre ad un aiuto materiale che la possa sostenere in questo periodo mentre cerca di mettere le cose a posto. è una situazione molto difficile, ma può aiutarsi concentrandosi sulle "cose che ha" (ad esempio i suoi figli) invece che su quelle che ha perso. Fondamentale in questo momento imparare in fretta a lasciar andare chi non ci vuole o non ci merita...
Concordo pienamente con il la necessità espressa dai miei colleghi di trovare un sostegno psicologico, anche rivolgendosi al distretto sanitario di zona. E' chiaro che una situazione come quella che ci presenta è complessa e certamente portatrice di sofferenza. Ma sarebbe necessario approfondire la sua storia per aiutarla a superare questa fase di grande difficoltà, che sembra aver preso il sopravvento, tanto da diventare una tristezza invalidante e un vissuto di fallimento totale.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Buonasera , mi dispiace molto per la situazione e per la sua sofferenza . Io le suggerirei , oltre ai farmaci che la possono aiutare durante questo momento in cui i sintomi sono forti , una psicoterapia che le può essere utile per esplorare le sue emozioni , i suoi significati , i suoi pensieri , elaborare la fine della relazione con sua moglie e trovare delle strategie per gestire la sua sofferenza. La fine di una relazione è un evento doloroso con tutti i problemi che poi si porta dietro , è normale attraversare un periodo di sofferenza ma un supporto la potrà aiutare a gestire le sue emozioni negative. Resto a disposizione .
Dott. ssa Alessia Greco
Buongiorno. La sofferenza che prova è ben intuibile dalla descrizione che fa della situazione e potrebbe essere utile per lei affiancare al percorso farmacologico un percorso terapeutico con un esperto della salute mentale. In questo modo, dando inizio ad un tipo di percorso combinato, le possibilità di trovare sollievo aumenterebbero notevolmente. Indagando i significati profondi che l’evento ha assunto ai suoi occhi, si arriverebbe a dotarla degli strumenti adatti per gestire questo genere di circostanze in maniera più vantaggiosa.
Se ritenesse utile un percorso di questo tipo, mi rendo disponibile anche online.
Cordialmente,
dott. Alfonso Panella.
Gent.mo, la ringrazio per averci contattato e raccontato i suoi vissuti. Mi dispiace molto per quello che sta attraversando, purtroppo i farmaci arrivano sino a un certo punto nel migliorare il suo benessere, le potrebbe essere di giovamento affiancare un percorso psicoterapeutico per aiutarla a elaborare e superare questo periodo di forte stress. Resto a disposizione per un consulto, le auguro di trovare la serenità al più presto. Cordiali Saluti
Buongiorno, ha provato a rivolgersi ai servizi sociali della sua circoscrizione? Potrebbero aiutarla a trovare un lavoro e ad aggiungere un supporto terapeutico a quello farmacologico che già sta già seguendo, per ritrovare un nuovo equilibrio. Cordiali saluti, Gessica De Cesare
Buonasera, da quello che ha espresso e dai vissuti che emergono potrebbe essere utile un percorso di E.M.D.R di tecniche di rielaborazione e desensibilizzazione di piccoli e grandi traumi, integrato con il trattamento farmacologico che attualmente segue.
Buona serata
Dott Raffaello Di Monte
Dott.sa Luisa Anibaldi
Buonasera, la sua storia deve essere assolutamente presa in carico sai servizi sociali del territorio, sono certa che sapranno supportarla in modo multidisciplinare. In caso ha bisogno di una consulenza per orientarsi, mi contatti. Saluti dott.ssa Maria Lombardo
Salve... Credo sia molto doloroso e faticoso essere nella sua situazione di perdita di una relazione e di un lavoro ma allo stesso tempo nella necessità di dover badare alle sue figlie.
Penso che possa essere importante poter trovare per lei uno spazio di ascolto in cui portare tutta la sua frustrazione, tristezza, rabbia ecc. in parallelo con il percorso farmacologico.

Per qualsiasi chiarimento e informazione può contattarmi

Le auguro una buona giornata
Buongiorno. Mi spiace molto per questa situazione. Penso possa esserle d'aiuto un supporto psicologico. Provi a contattare qualche psicoterapeuta della sua zona.
Cordialmente
Dott.ssa Francesca Torretta
Buonasera, mi dispiace molto per la sua situazione e credo che le sue difficoltà emotive possano essere risolte per poter iniziare a programmare e a ricostruire qualcosa di bello per sé. Oltre al farmaco dovrebbe intraprendere un percorso di psicoterapia, magari ricerchi nel pubblico(chiedendo anche al suo psichiatra) se non può sostenere la spesa di un professionista privato.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi

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