Salve, soffro di colon irritabile e sono intollerante al lattosio, ho già provveduto ad eliminare al
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Salve, soffro di colon irritabile e sono intollerante al lattosio, ho già provveduto ad eliminare alimentare contenenti lattosio da anni, ultimamente i sintomi del colon irritabile sono nettamente aumentati nonostante l’assunzione di fermenti lattici e debridat, non sono celiaca ma si sospetta una sensibilità al glutine, vorrei migliorare la situazione con una dieta apposita, cosa mi consigliate?
Gentile utente, gli alimenti potenzialmente a rischio nel caso di sindrome del colon irritabile sono i seguenti:
- latte e derivati (anche delattosati)
- dolcificanti
- frutta (anche marmellata)
- verdure
- legumi
- spezie
- caffè
- bevande gassate e zuccherate
- cibi conservati in scatola
Come può vedere sono molti i cibi a cui fare attenzione, alcuni dei quali irrinunciabili per una corretta aimentazione.
Dato che i sintomi del colon irritabile variano da persona a persona, le consiglio di varsi seguire da un nutrizionista che la aiuterà ad individuare gli alimenti da evitare.
Nella mia esperienza, molte persone hanno trovato sollievo con la idrocolon terapia. Ne parli con il suo medico per avere maggiori ragguagli in merito.
Cordiali saluti
- latte e derivati (anche delattosati)
- dolcificanti
- frutta (anche marmellata)
- verdure
- legumi
- spezie
- caffè
- bevande gassate e zuccherate
- cibi conservati in scatola
Come può vedere sono molti i cibi a cui fare attenzione, alcuni dei quali irrinunciabili per una corretta aimentazione.
Dato che i sintomi del colon irritabile variano da persona a persona, le consiglio di varsi seguire da un nutrizionista che la aiuterà ad individuare gli alimenti da evitare.
Nella mia esperienza, molte persone hanno trovato sollievo con la idrocolon terapia. Ne parli con il suo medico per avere maggiori ragguagli in merito.
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Concordo con quanto detto dal collega! Le consiglio di rivolgersi ad un nutrizionista della zona per iniziare un percorso insieme.
E' consigliabile, così come già suggerito dai miei colleghi, iniziare un percorso con un nutrizionista, perché le cause del colon irritabile possono essere molteplici. Per quanto riguarda la sospetta intolleranza al glutine potrebbe fare un esame del DNA che permette di individuare, se presente, una sensibilità al glutine non celiaca (GSNC).
Buonasera, condivido il suggerimento dei miei colleghi di rivolgersi ad un nutrizionista per valutare al meglio la vostra storia clinica perché escludere alimenti a prescindere non va bene.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Salve, seguo diversi pazienti con questi disturbi, se è interessato potremmo sentirci in privato.
Buona giornata.
Buona giornata.
Il colon irritabile è un po' come il pianto del neonato: non sappiamo quale sia la causa... Fame? dolore alle orecchie? culetto bagnato? insomma sappiamo che c'è qualcosa che non va ma non sappiamo cosa.
Il colon irritabile è un intestino che pare ... non gli vada più bene niente... Purtroppo questo disturbo tende a trasformarsi, con il passar del tempo, in disfunzioni ancor più severe o vere e proprie patologie.
Inoltre, più l'intestino è compromesso più ne soffre l'intero organismo, sia per il malassorbimento con conseguenti carenze nutrizionali sia per la cronicizzazione dei fenomeni infiammatori.
A mio parere è poco utile andare ad individuare quali alimenti vengono poco tollerati. Diventa un gioco di esclusioni che alla fine mette il paziente in serie difficoltà. Meglio concentrarsi sulle cause, di solito più di una, che però rientrano sotto il cappello del cattivo stile di vita.
Stress prolungato, stanchezza cronica, ansia, poche ore di sonno, sonno disturbato, tendenza all'infiammazione, poco movimento... queste sono cause molto comuni, che spesso compaiono associate in diversi modi. Per quanto riguarda l'aspetto tipicamente alimentare una delle cause principali è l'eccesso di prodotti farinacei, e quindi eccesso di zuccheri, con conseguente costante iperinsulinemia, responsabile del cronicizzarsi dei fenomeni infiammatori e di molti altri guai. Anche l'eccesso di cibo è una causa di malfunzionamento dell'intestino, come l'uso di alcolici, il mangiare troppo la sera e troppo tardi, l'uso di cibi troppo complessi e poco digeribili. E poi mancanza di fibra solubile (non cellulosa!) e a volte carenze nutrizionali, ad esempio di acido butirrico o grassi omega tre. E poi l'uso sconsiderato degli antibiotici quando non strettamente necessari.
Insomma una alimentazione approssimativa e squilibrata e uno stile di vita scorretto provocano dapprima una disbiosi (modificazione della flora batterica intestinale) e in conseguenza i primi danni alle pareti del tenue, con fenomeni di permeabilità e di malassorbimento, e di infiammazione cronica del colon. Questi problemi se non attenzionati si rinforzano l'un l'altro e causano patologie più invalidanti.
Quindi il mio consiglio non è quello di sfrondare a tutti i costi la dieta da non si sa bene quali alimenti (perchè per un intestino malconcio quasi tutti gli alimenti vengono mal tollerati), ma di rimettere ordine nell'alimentazione e nel riposo, tornando all'uso di cibi vari ma naturali, come avrebbero mangiato i nostri nonni: minestre e zuppe, pesce (anche surgelato va bene), seppie, molluschi vari, frittate di verdure, polpettoni di verdure, un po' di carne, latticini meglio freschi (ricotta, yogurt...) ma senza esagerare, insalatone di verdure cotte o crude, pasta con le cime di rapa o coi broccoli (poca pasta e tante cime di rapa), niente biscotti, fette biscottate, grissini e taralli, dolci solo per le feste, frutta fresca, frullati, macedonie... insomma c'è solo l'imbarazzo della scelta, la tradizione culinaria italiana ci aiuta.
Parta con qualche giorno a base di pesce, verdure tra quelle che tollera meglio secondo la sua esperienza, frutta e magari yogurt. Se le tollera bene aggiunga mandorle o noci (poche). Quando le sembra di sentirsi meglio aggiunga gradualmente altri alimenti, sempre in piccole quantità, e soprattutto cercando di variare il più possibile. Cerchi di non usare i farinacei, tranne un pochino di pasta ogni tanto oppure una fetta di pane di grano duro. E si riporti piano piano ad una dieta varia e sana. Si faccia sostenere da un bravo professionista dell'alimentazione per capire cosa si intende per cibo sano.
Il colon irritabile è un intestino che pare ... non gli vada più bene niente... Purtroppo questo disturbo tende a trasformarsi, con il passar del tempo, in disfunzioni ancor più severe o vere e proprie patologie.
Inoltre, più l'intestino è compromesso più ne soffre l'intero organismo, sia per il malassorbimento con conseguenti carenze nutrizionali sia per la cronicizzazione dei fenomeni infiammatori.
A mio parere è poco utile andare ad individuare quali alimenti vengono poco tollerati. Diventa un gioco di esclusioni che alla fine mette il paziente in serie difficoltà. Meglio concentrarsi sulle cause, di solito più di una, che però rientrano sotto il cappello del cattivo stile di vita.
Stress prolungato, stanchezza cronica, ansia, poche ore di sonno, sonno disturbato, tendenza all'infiammazione, poco movimento... queste sono cause molto comuni, che spesso compaiono associate in diversi modi. Per quanto riguarda l'aspetto tipicamente alimentare una delle cause principali è l'eccesso di prodotti farinacei, e quindi eccesso di zuccheri, con conseguente costante iperinsulinemia, responsabile del cronicizzarsi dei fenomeni infiammatori e di molti altri guai. Anche l'eccesso di cibo è una causa di malfunzionamento dell'intestino, come l'uso di alcolici, il mangiare troppo la sera e troppo tardi, l'uso di cibi troppo complessi e poco digeribili. E poi mancanza di fibra solubile (non cellulosa!) e a volte carenze nutrizionali, ad esempio di acido butirrico o grassi omega tre. E poi l'uso sconsiderato degli antibiotici quando non strettamente necessari.
Insomma una alimentazione approssimativa e squilibrata e uno stile di vita scorretto provocano dapprima una disbiosi (modificazione della flora batterica intestinale) e in conseguenza i primi danni alle pareti del tenue, con fenomeni di permeabilità e di malassorbimento, e di infiammazione cronica del colon. Questi problemi se non attenzionati si rinforzano l'un l'altro e causano patologie più invalidanti.
Quindi il mio consiglio non è quello di sfrondare a tutti i costi la dieta da non si sa bene quali alimenti (perchè per un intestino malconcio quasi tutti gli alimenti vengono mal tollerati), ma di rimettere ordine nell'alimentazione e nel riposo, tornando all'uso di cibi vari ma naturali, come avrebbero mangiato i nostri nonni: minestre e zuppe, pesce (anche surgelato va bene), seppie, molluschi vari, frittate di verdure, polpettoni di verdure, un po' di carne, latticini meglio freschi (ricotta, yogurt...) ma senza esagerare, insalatone di verdure cotte o crude, pasta con le cime di rapa o coi broccoli (poca pasta e tante cime di rapa), niente biscotti, fette biscottate, grissini e taralli, dolci solo per le feste, frutta fresca, frullati, macedonie... insomma c'è solo l'imbarazzo della scelta, la tradizione culinaria italiana ci aiuta.
Parta con qualche giorno a base di pesce, verdure tra quelle che tollera meglio secondo la sua esperienza, frutta e magari yogurt. Se le tollera bene aggiunga mandorle o noci (poche). Quando le sembra di sentirsi meglio aggiunga gradualmente altri alimenti, sempre in piccole quantità, e soprattutto cercando di variare il più possibile. Cerchi di non usare i farinacei, tranne un pochino di pasta ogni tanto oppure una fetta di pane di grano duro. E si riporti piano piano ad una dieta varia e sana. Si faccia sostenere da un bravo professionista dell'alimentazione per capire cosa si intende per cibo sano.
Buongiorno, per i disturbi del colon irritabile è necessario evitare latte e derivati, zuccheri, dolcificanti, frutta eccessivamente zuccherina, bevande gassate, alcool, spezie, fritti, caramelle e gomme. Ci sono alimenti che sicuramente possono aiutarla a stare meglio, le consiglio anche io di rivolgersi ad un nutrizionista ed eventualmente iniziare anche un periodo di eliminazione del glutine per valutare un miglioramento dei sintomi (sempre seguita da un professionista). Buona giornata!
concordo con i colleghi che hanno risposto precedentemente.
suggerirei di evitare il consumo di cibi aggressivi e acidi, come bevande gassate, fritti, gomme da masticare, caffè e alcoolici.
Modererei anche il consumo di alimenti troppo integrali o verdura cruda, in quanto i primi creano una sorta di irritazione delle pareti della mucosa intestinale mentre i secondi, avendo una elevata quantità di fibre "crude" generano una elevata fermentazione a livello dell'intestino, e rischiano di aggiungere altri disturbi a quelli già presenti.
Consiglio anche di abbassare la quota di stress, so che non è facile, ma molto spesso l'intolleranza ad alcuni cibi o la difficoltà nella digestione derivano da una situazione psicologica di stress oppure ansia.
LE consiglio di cercare un bravo professionista nella zona in cui abita e di affidarsi ai suoi consigli, che saranno sicuramente preziosi e di grande aiuto!
suggerirei di evitare il consumo di cibi aggressivi e acidi, come bevande gassate, fritti, gomme da masticare, caffè e alcoolici.
Modererei anche il consumo di alimenti troppo integrali o verdura cruda, in quanto i primi creano una sorta di irritazione delle pareti della mucosa intestinale mentre i secondi, avendo una elevata quantità di fibre "crude" generano una elevata fermentazione a livello dell'intestino, e rischiano di aggiungere altri disturbi a quelli già presenti.
Consiglio anche di abbassare la quota di stress, so che non è facile, ma molto spesso l'intolleranza ad alcuni cibi o la difficoltà nella digestione derivano da una situazione psicologica di stress oppure ansia.
LE consiglio di cercare un bravo professionista nella zona in cui abita e di affidarsi ai suoi consigli, che saranno sicuramente preziosi e di grande aiuto!
Salve le consiglio di rivolgersi ad un professionista che le sapra' indicare uno schema personalizzato per eliminare questi disturbi.
Saluti
Saluti
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Buonasera, concordo con i miei colleghi. Le consiglio di rivolgersi il prima possibile ad un nutrizionista per seguire un piano alimentare personalizzato per migliorare la sintomatologia del colon irritabile. Cordiali Saluti
Buonasera,il trattamento del colon irritabile prevede misure dietetiche,migliore gestione dello stress ,attività fisica sistematica,e l'utilizzo di farmaci sintomatici(già li assume).Il nutrizionista potrà aiutarla ad introdurre cibi depurativi per il colon(mele,semi di chia,verdure a foglia larga,etc),escludere caffeina,alcolici,alcuni carboidrati fermentabili,ridurre l'apporto di glutine,consigliarle le giuste modalità di cottura,valutare l'assunzione di pro e prebiotici,cibi lassativi o astringenti a seconda delle necessità.Saluti
Buongiorno ! Per un piano alimentare adatto al colon irritabile deve rivolgersi ad un nutrizionista che la guiderà nell'eliminazione ( o forte riduzione ) degli alimenti che le causano disagi! Il tutto senza provocare squilibri e carenze come invece potrebbe avvenire con il " fai da te" ! Saluti
Buonasera gentile utente, mi associo com quanto detto dai miei colleghi. Si rivolga ad un nutrizionista per un piano nutrizionale personalizzato. Cordiali Saluti
buona sera, concordo coi miei colleghi.
si rivolga ad in nutrizionista
saluti
si rivolga ad in nutrizionista
saluti
Buonasera Gentile Utente,
Una volta ricevuta l'effettiva DIAGNOSI (certa) di sensibilità al glutine non celiaca, le consiglio di rivolgersi ad un* dietista, che potrà esaminare attentamente tutto il caso clinico e quindi procedere all'elaborazione di un posto dietetico personalizzato e cucito su di lei, adatto a gestire al meglio i disturbi di cui soffre.
Resto a disposizione qualora volesse iniziare un percorso online, mi occupo tra l'altro spesso di sindrome dell'intestino irritabile. Cordiali saluti, Dott. Barone Alex Dietista
Una volta ricevuta l'effettiva DIAGNOSI (certa) di sensibilità al glutine non celiaca, le consiglio di rivolgersi ad un* dietista, che potrà esaminare attentamente tutto il caso clinico e quindi procedere all'elaborazione di un posto dietetico personalizzato e cucito su di lei, adatto a gestire al meglio i disturbi di cui soffre.
Resto a disposizione qualora volesse iniziare un percorso online, mi occupo tra l'altro spesso di sindrome dell'intestino irritabile. Cordiali saluti, Dott. Barone Alex Dietista
Buongiorno
confermo con quanto espresso dai mie colleghi
Saluti
Dott. Albis
confermo con quanto espresso dai mie colleghi
Saluti
Dott. Albis
Carissima utente, è la punta di un Iceberg dismetabolico. 1) può essere il bersaglio di una somatizzazione ( lo stress emotivo può esserne la causa o peggiorarlo) 2) Intolleranze alimentari ( certo che deve togliere i latticini, e attenta alle compresse che in genere contengono lattosio) 3) Fare dei digiuni frequenti per permettere alla mucosa intestinale di auto-guaririsi 4) Praticare la respirazione vagale 5) Fare attività fisica quotidiana 6) non assuma nulla, perchè non serve nulla 7) molti cibi sono infiammatori pensando che facciano parte di una alimentazione " sana" UN abbraccione. Faccio consulenze terico-pratiche on-line:))
E' consigliabile, così come già suggerito dai miei colleghi, iniziare un percorso con un nutrizionista, perché le cause del colon irritabile possono essere molteplici.
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