Salve,soffro di acufene da due anni e vorrei sapere che tipo di neurofeedback e consigliato a coloro

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Salve,soffro di acufene da due anni e vorrei sapere che tipo di neurofeedback e consigliato a coloro che soffrono di questo sintomo spesso invasivo nella vita di tutti i giorni.Leggo di Neurofeedback scientifico o dinamico non lineare,insomma quale più compatibile per ridurre un po' il "rumore" di questo sintomo? Grazie
Salve,

Mi dispiace sapere che sta affrontando l'acufene, un sintomo che può essere molto invasivo e disturbante nella vita quotidiana. Quando si tratta di neurofeedback per la gestione dell'acufene, ci sono diverse tecniche e approcci che possono essere considerati.

Il neurofeedback scientifico, o anche chiamato neurofeedback basato sull'EEG (elettroencefalogramma), è una tecnica che utilizza l'elettroencefalografia per monitorare l'attività cerebrale e fornire feedback in tempo reale. Questo tipo di neurofeedback mira a regolare l'attività cerebrale attraverso l'allenamento, aiutando a migliorare la gestione dello stress, l'attenzione e la regolazione emotiva. Questo approccio potrebbe essere utile per ridurre l'intensità e la percezione dell'acufene, poiché può contribuire a migliorare la capacità del cervello di gestire le sensazioni uditive e il disagio associato.

Il neurofeedback dinamico non lineare è un approccio più recente che si concentra sulla complessità e la variabilità dell'attività cerebrale. Questo tipo di neurofeedback prende in considerazione la natura dinamica e non lineare del cervello, mirando a migliorare la sua flessibilità e resilienza. Può essere utilizzato per stimolare la plasticità cerebrale e migliorare la capacità del cervello di adattarsi e compensare le condizioni come l'acufene.

Entrambi gli approcci hanno il potenziale per essere utili nella gestione dell'acufene, ma è importante considerare che la risposta al trattamento può variare da persona a persona. È consigliabile consultare un professionista esperto in neurofeedback, per valutare quale approccio potrebbe essere più adatto al suo caso specifico.

Inoltre, oltre al neurofeedback, potrebbe essere utile esplorare altre terapie complementari per la gestione dell'acufene. Queste potrebbero includere la terapia cognitivo-comportamentale (TCC) per affrontare i pensieri negativi e l'ansia legati all'acufene, la terapia del suono per mascherare il rumore dell'acufene, o pratiche di rilassamento come la meditazione o lo yoga per ridurre lo stress e migliorare il benessere generale.

Ricordi che trovare il trattamento più efficace per l'acufene può richiedere tempo e sperimentazione. È importante lavorare con un team di professionisti sanitari che possano personalizzare un piano di trattamento che sia più adatto alle sue esigenze e ai suoi obiettivi di benessere.

Spero che queste informazioni siano utili e le auguro tutto il meglio nel suo percorso verso il sollievo.

Resto a disposizione per ulteriori domande o per discutere di qualunque altro argomento ritenga importante.

Cordiali saluti, dott.ssa Camilla Persico

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L'acufene è una patologia complessa e multifattoriale, la neuromodulazione con Neurofeedback e Biofeedback è tra gli approcci noti in letteratura come trattamento.
Prima di intraprendere un percorso con questa tecnica suggerirei una valutazione diagnostica tramite qEEG (elettroencefalogramma quantitativo), procedura assolutamente non invasiva e indolore che perdi valutare se è quali ritmi corticali sono alterati e lavorare in modo mirato su questi.
MC
Salve. La ringrazio per aver condiviso qui con noi la sua problematica.
Si, l'acufene spesso viene trattato tramite neurofeedback. In questo specifico caso, si tratterebbe di un qEEG (elettroencefalogramma quantitativo), il quale valuta quali ritmi corticali risultano alterati in modo tale da poter lavorare su quelle specifiche frequenze.
Buongiorno, l'acufene è una problematica davvero molto insidiosa, tuttavia anche piuttosto soggettiva. Non mi dilungherò nel spiegarne nel dettaglio i vari trattamenti poichè sia i miei colleghi precedentemente sono stati piuttosto esaustivi, che lei stesso, certamente, si sarà ampiamente documentato, ciò che da professionista mi sento di consigliarle è di affidarsi al trattamento di Neurofeedback che sente possa fare più al caso suo, come si suol dire, "anche un pò a pelle", a seguito, naturalmente, di colloqui con medici specializzati nelle sedute di Neurofeedback, questo glielo dico poichè, in qualunque delle sue varianti, essa è una tecnica efficace, sicura e non invasiva. In base all'entità della sua problematica e alla costanza del trattamento sono certa che i risultati non tarderanno ad arrivare.
Auspico per Lei una buona ripresa.
Cordialmente
Dott.ssa Daniela Musto

Salve, il neurofeedback dinamico non lineare è spesso consigliato per disturbi come l'acufene, poiché si adatta in tempo reale all'attività cerebrale, favorendo un riequilibrio naturale senza un controllo diretto. Tuttavia, anche il neurofeedback scientifico, che lavora su specifiche onde cerebrali, può essere efficace, in quanto mira a ridurre la percezione dell'acufene agendo su aree precise del cervello. Potrebbe essere utile provare entrambe le tecniche per capire quale risponde meglio alle sue esigenze, monitorando i miglioramenti nel tempo.
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