Salve.Soffro da luglio di spina calcaneare e fascite. Mi sono sotyoposta a onde d'urti, tecar, onde

10 risposte
Salve.Soffro da luglio di spina calcaneare e fascite. Mi sono sotyoposta a onde d'urti, tecar, onde balistiche, laser.Ma con scarsi risultati. Ho fatto poi, sotto indicazioni dell'ortopedico, una suoletta di scarico su misura. Ho trovato grandi miglioramenti,ma il dolore ad entrambe i talloni persistono appena svegia. La mia oreoccupazione è legata all'avvicinarsi della bella stagione dove sarà un gran sacrificio infissare scarpe chiuse e soesso mi ritroverò senza scarpe...Ora il fisiatra mi ha consigliato infiltrazioni di cortisone, onde evitare con il csmbio scsrpe, un riacutizzarsi del problema. Vorrei un consiglio. Grazie
Lo sperone calcaneare e’ Una conseguenza di una infiammazione e retrazione della fascia plantare spesso derivata da un’alterazione dello schema del passo. Le suggerirei di ripetere un ciclo di onde d’urto insieme allo stretching della fascia plantare. Nel contempo analizzerei L appoggio del suo piede con un esame baropodometrico

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Buongiorno. Consiglio anche io la baropodometria per valutare l’appoggio del piede. È fondamentale anche una valutazione posturale. Molte persone che lamentano dolore sotto al piede spesso possono anche avere problematiche della colonna lombare, che vanno indagate.
Si sono indicate 2 infiltrazioni con kenakort 40
Buongiorno! Prima delle infiltrazioni riproverei con 3 onde d'urto... Cercherei anche di alternare le calzature con quelle a suola convessa tipo mbt con le quali il carico sul tallone è minimale. E.. Nuotare in tutti gli stili è altrettanto consigliato!
L'infiltrazione di steroide sull'inserzione della fascia plantare non è esente da rischi: sono riportati casi di rottura della fascia dopo l'infiltrazione. Si può ripetere l'onda d'urto ma è più attuale provare ad eseguire sedute di proloterapia con soluzioni ipertoniche visto che l'onda d'urto non è servita
Si tratta di una patologia di non facile risoluzione,specie se già ampiamente trattata come in questo caso. Le infiltrazioni con cortisone possono dare un risultato immediato,ma vanno utilizzate con prudenza perché non prive di rischi . Consiglio metodiche meno invasive e soprattutto più significative come durata nel tempo,benissimo i plantari,inoltre valutazione posturale, stretching,tape neuromuscolare.

Buon giorno. Personalmente eviterei le infiltrazioni di cortisone, vi sono casi di rottura della fascia. Farei nuovamente un ciclondi tre sedute di onde d’urto FOCALI presso un ospedale e nn un centro privato ( spesso quelle proposte da un fisioterapista so o radiali). Nel contempo, eseguirei una valutazione posturale e baropodometrica . Come ultima alternativa, se nn dovesse risolvere il problema, valuterei un consulto specialistico ortopedico patologia del piede. Pazienti trovano beneficio con infiltrazione di PRP.
Cordiali saluti
Paola Castellazzi
Buonasera.
Da quello che lei scrive ritengo sia opportuno effettuare il seguente progetto riabilitativo:
1- riduzione della sintomatologia dolorosa: in questo caso il trattamento di elezione per questo tipo di problema sono le onde d'Urto FOCALI ( e non radiali),come oramai numerosi studi hanno dimostrato.
Di solito 3 sedute sono soddisfacenti per la riduzione della sintomatologia dolorosa.
2- Programma di stretching ed allungamento delle catene cinetiche posteriori, in particolare dei muscoli planti-flessori ( gastrocnemi e gemello)
3-Modifica posturale con effettuazione di esame baropodometrico e prescrizione di plantari su misura.
Cautela con le infiltrazioni di cortisone per questo tipo di patologia !
Cordiali saluti
Buongiorno, oltre alla terapia con onde d'urto potrebbe trarre beneficio dalla terapia miofasciale sulla pianta del piede. Sarebbe inoltre utile eseguire un esame baropodometrico ed un eventuale plantare fatto in base al risultato.
Buona giornata
Stefano Conversano
Salve, più che infiltrazioni cortisoniche proporrei un ciclo di 3 infiltrazioni ecoguidate con collagene, per ristabilire la normale omeostasi tendinea della fascia plantare/sperone calcaneare ed innescarne il fisiologico processo di guarigione che altrimenti non avviene con il cortisonico.
Dott. Alessio Chirico
Fisiatra, Caserta

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