Salve sn mery è ho 32anni da tanto tempo sotto di ansia e attacchi di panico che dopo anni di psicot
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Salve sn mery è ho 32anni da tanto tempo soffro di ansia e attacchi di panico che dopo anni di psicoterapia sembravano svaniti adesso da un anno a questa parte si sn ripresentati ....il medico di base mi ha consigliato di prendere delle gocce di en quando necessario e cs ho fatto x un periodo poi ho iniziato a prenderle ogni settimana poi ogni gg 10 gocce .....negli ultimi due mesi però sn stata molto male e ho iniziato a prendere 30 gocce mattina e venti la sera .....sn consapevole che è sbagliatissimo ma ho fatto questa stupidaggine adesso vorrei riprendere le sedute di psicoterapia e cercare di toglierle come devo fare ?
Salve, mi spiace per la situazione ed il disagio espresso. per quanto riguarda i farmaci, chieda al medico prescrivente, sicuramente persona più competente. Ritengo comunque essenziale riprendere un percorso di psicoterapia al fine di identificare cause e fattori di mantenimento dei sintomi.
Cordialmente, dott. FDL
Cordialmente, dott. FDL
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Gentile Mary, ha già sperimentato i benefici di un percorso psicoterapeutico. Lo riprenda e discuta con il terapeuta dell'eventualità di servirvi, almeno inizialmente, di un supporto farmacologico. Saprà indicarle la strategia migliore.
Salve, per quanto riguarda l'utilizzo dei farmaci si rivolga sempre al proprio medico di fiducia.
Buona serata.
Dott. Fiori
Buona serata.
Dott. Fiori
Gentile Signora rappresenti questa sua situazione allo psicoterapeuta con cui intende lavorare e valuti con lui cosa è opportuno fare. Un cordiale saluto
Gentile utente, penso che possa esserle d’aiuto ricontattare il suo terapeuta. Siamo prima di tutto esseri umani e ci sono certamente situazioni che possono riattivare vecchi schemi, per cui non c’è niente da temere nel richiedere aiuto.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Buongiorno. Parli col medico di base, anche telefonicamente, e chieda indicazioni sulla terapia farmacologica; prenda contatti con un terapeuta e inizi una psicoterapia. In bocca al lupo, sm
Buongiorno Mery, sembra molto consapevole di quanto le sta accadendo: dalla farmacologia alla psicoterapia. Dunque, cosa le sta impedendo di agire, concretizzare, le scelte che ha pensato? Un cordiale saluto Dott Elisa Galantini
Salve, contatti il suo terapeuta passato e lo informi della situazione, sicuramente saprà darle le risposte che cerca.
Per i medicinali è meglio appoggiarsi al proprio medico di base per quanto riguarda i dosaggi.
MMM
Per i medicinali è meglio appoggiarsi al proprio medico di base per quanto riguarda i dosaggi.
MMM
Salve Mery, come mai alla ricomparsa dei sintomi non ha ricontattato il/la terapeuta che già l'aveva seguita? Potrebbe essere una buona cosa riprendere, in modo da capire che cosa sta succedendo.. Per quanto riguarda il farmaco, le consiglio di fare una visita specialistica per capire qual è la posologia più indicata per lei (qualora necessaria) e seguirla in modo preciso. Saluti
Buonasera Mery, per quanto riguarda il farmaco le consiglio di contattare il suo medico di base che saprà darle indicazioni riguardo alla posologia. Cerchi di non interrompere l'En da un giorno all'altro: il suo organismo ha bisogno di riabituarsi piano piano, altrimenti rischia gli effetti collaterali del farmaco. Per quanto riguarda la psicoterapia, penso possa esserle utile. Trovare il significato dei suoi attacchi di panico e imparare a gestirli può esserle utile. Buona serata, dott. Simeoni
Gentile utente, può capitare di tornare in terapia dopo aver concluso un percorso; i sintomi potevano essere davvero svaniti, ma nel corso della vita possono esserci dei periodi particolari di impasse in cui si riattiva uno stesso tipo di risposta nota utilizzata in passato, anche in circostanze completamente diverse da quelle precedenti. In questo momento quindi può essere utile comprendere cosa stia accadendo e lavorarci. Per la gestione del farmaco è importante fare sempre riferimento ad un medico. Un caro saluto, dott.ssa Silvia Azzolina
Cara sig.ra Mery, per quando riguarda la sospensione dei farmaci è importante che prenda contatto con il medico che li ha prescritti così da valutare insieme a lui. È importante che lei possa riprendere la psicoterapia, soprattutto perché in passato aveva portato benefici, così da poter andare alle radici del suo malessere. Cordialmente Greta Casiraghi
Salve, sono d'accordo con i colleghi che evidenziano come ciascuna fase o momento della vita possano porre delle diverse "sfide", generando senso di disorientamento e confusione. Non dice che tipo di terapia ha fatto, ma certamente gli strumenti di cui ci si può dotare attraverso una psicoterapia sono differenti dalla funzione, seppur temporaneamente necessaria, del farmaco, di cui teme di non riuscire a gestire i dosaggi. Posso suggerirle di rivolgersi, se le condizioni lo consentono, allo specialista al quale si è rivolta in passato, o di confrontarsi con un terapeuta di impostazione psicodinamica/psicoanalitica, per poter fare un lavoro che vada in profondità.
Buonasera, si potrebbe esserle utile riprendere un'altra tranche di psicoterapia. Nonostante i buoni risultati a volte alcuni sintomi possono ripresentarsi, non per questo significa che siano irrisolvibili. Ne parli con la sua persona di riferimento e valuti insieme l'opportunità di una ripresa.
Un saluto.
Un saluto.
Ottima idea, riprenda il suo lavoro di terapia.
Gli attacchi ansiosi sono sintomi che la allertano, la fermano, la invitano a una riflessione e a un lavoro di formazione interna.
Ha deciso di riprendere la terapia? Brava! Ha il nostro appoggio....se posso con discrezione permettermi: una terapia non finisce con l’eliminazione di un sintomo, è solo uno degli step di un lavoro di psicoterapia che, se non portato a termine, ovviamente lascerà la persona impreparata di fronte a certi stimoli interni ed esterni, da cui l’intervento cerebrale tramite la sintomatologia (cioè la nostra parte sana che allerta e orienta).
Buon lavoro!
Gli attacchi ansiosi sono sintomi che la allertano, la fermano, la invitano a una riflessione e a un lavoro di formazione interna.
Ha deciso di riprendere la terapia? Brava! Ha il nostro appoggio....se posso con discrezione permettermi: una terapia non finisce con l’eliminazione di un sintomo, è solo uno degli step di un lavoro di psicoterapia che, se non portato a termine, ovviamente lascerà la persona impreparata di fronte a certi stimoli interni ed esterni, da cui l’intervento cerebrale tramite la sintomatologia (cioè la nostra parte sana che allerta e orienta).
Buon lavoro!
Gentile utente, sarebbe opportuno consultare il medico che le ha prescritto la terapia per discutere insieme della situazione attuale e, in futuro, affidarsi sempre a quest'ultimo per qualsiasi dubbio. Affiancare alla terapia farmacologica anche quella psicologica è molto utile, in alcuni casi essenziale! Continui su questa strada che ha deciso di intraprendere... In bocca a lupo!
Buongiorno, nel modificare l'assunzione di farmaci è sempre opportuno consultare prima il medico curante.
Riprendere le sedute di psicoterapia, unitamente ad un nuovo bilanciamento della terapia farmacologica, è la migliore opzione al momento: da un lato si contiene la sintomatologia, che ha sicuramente un impatto sulla sua qualità di vita, dall'altro si agisce alla radice del problema, prevenendo alla lunga le ricadute.
dott. De Rosa Saccone
Riprendere le sedute di psicoterapia, unitamente ad un nuovo bilanciamento della terapia farmacologica, è la migliore opzione al momento: da un lato si contiene la sintomatologia, che ha sicuramente un impatto sulla sua qualità di vita, dall'altro si agisce alla radice del problema, prevenendo alla lunga le ricadute.
dott. De Rosa Saccone
Buonasera Mery,
si coglie dalle sue parole tutta la sua attuale sofferenza e difficoltà a fronteggiare un qualcosa che al momento non è in grado di gestire sola. E' consapevole che con un aumento dei farmaci da sola non risolve la situazione. Innanzitutto mi viene da chiederle se ha pensato di ricontattare il suo ultimo psicoterapeuta o se l'abbia già fatto. Qualora abbiate terminato la vostra terapia e lei avesse voglia di confrontarsi con un altro terapeuta, con colloqui ovviamente anche online, non esiti a contattarmi.
Cordialmente,
Dott.ssa Valentina Maggiore
si coglie dalle sue parole tutta la sua attuale sofferenza e difficoltà a fronteggiare un qualcosa che al momento non è in grado di gestire sola. E' consapevole che con un aumento dei farmaci da sola non risolve la situazione. Innanzitutto mi viene da chiederle se ha pensato di ricontattare il suo ultimo psicoterapeuta o se l'abbia già fatto. Qualora abbiate terminato la vostra terapia e lei avesse voglia di confrontarsi con un altro terapeuta, con colloqui ovviamente anche online, non esiti a contattarmi.
Cordialmente,
Dott.ssa Valentina Maggiore
Buongiorno Mery,
mi dispiace per questa situazione difficile, così piena di ansia, che sta vivendo.
Credo che, come già ha deciso lei, la soluzione migliore sia quella di contattare il suo psicoterapeuta e raccontargli la situazione: in questo modo potrà anche inviarla ad uno psichiatra per decidere in modo preciso la terapia farmacologica.
Vedrà che unendo insieme il percorso psicoterapeutico alla terapia farmacologica, si sentirà meglio.
Mi raccomando, prima di fare altri cambiamenti con i farmaci, contatti il suo terapeuta: è sempre il modo più sicuro ed efficace.
Le auguro una buona giornata,
Dott.ssa Alice Carbone
mi dispiace per questa situazione difficile, così piena di ansia, che sta vivendo.
Credo che, come già ha deciso lei, la soluzione migliore sia quella di contattare il suo psicoterapeuta e raccontargli la situazione: in questo modo potrà anche inviarla ad uno psichiatra per decidere in modo preciso la terapia farmacologica.
Vedrà che unendo insieme il percorso psicoterapeutico alla terapia farmacologica, si sentirà meglio.
Mi raccomando, prima di fare altri cambiamenti con i farmaci, contatti il suo terapeuta: è sempre il modo più sicuro ed efficace.
Le auguro una buona giornata,
Dott.ssa Alice Carbone
Gentile utente di mio Dottore,
ha tutto il diritto di rivolgersi ad un professionista che possa seguirla in questa particolare fase in cui sembra che i sintomi siano tornati.
Ha la possibilità di dargli un senso, un significato, di contestualizzarli entro ciò che sta vivendo in questo momento.
E questo non vuol dire annullare tutto il lavoro già fatto.
Vuol dire dare una voce a ciò che sente.
I farmaci non sono la soluzione migliore è questo lei lo sa.
Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento.
Saluti,
Dottore Diego Ferrara
ha tutto il diritto di rivolgersi ad un professionista che possa seguirla in questa particolare fase in cui sembra che i sintomi siano tornati.
Ha la possibilità di dargli un senso, un significato, di contestualizzarli entro ciò che sta vivendo in questo momento.
E questo non vuol dire annullare tutto il lavoro già fatto.
Vuol dire dare una voce a ciò che sente.
I farmaci non sono la soluzione migliore è questo lei lo sa.
Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento.
Saluti,
Dottore Diego Ferrara
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
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