Salve se posso fare una domanda semplice,ho perduto la mia migliore amica del cuore.. due malattie t

21 risposte
Salve se posso fare una domanda semplice,ho perduto la mia migliore amica del cuore.. due malattie terribili...sono stata vicino a lei fino all'ultimo..poi mancata la sua mamma che era una seconda x me dopo aver perso tutti. eravamo amiche da ragazzine una sorella una parte di me e andata via con lei,ho un forte vuoto,mi sento molto sola,spezzata in due..ho 61 anni e mi e' sorta una forte crisi esistenziale ora collegata anche all'eta' paura di morire a volte,benche' io sia molto energica e attiva...Ho ricevuto alle spalle anche cattiverie x la gelosia di questa amicizia. ividie varie ci ho sofferto,ma me lo sto scrollando di dosso..Spero questo sia tutto normale e conseguenza di questa tristezza che mi ha colta..
Gentile Signora, comprendo il senso di vuoto e mi chiedo se in passato le perdite subite siano state sufficientemente elaborate dato che, ad oggi, mi sembra si presentino nella forma di lutti interrotti. Quello che può fare è prendersi cura di quanto sente in questo momento, condividendo il suo vissuto con una persona di fiducia per dare significato e senso alla tristezza. Un caro saluto

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Buongiorno, mi dispiace per la recente e prematura perdita della sua amica, oltreché della madre.
E'inevitabile quando si perde una persona cara vivere momenti di sconforto, tristezza e solitudine.
Sentimenti che risultano essere ancora più dolorosi quando il rapporto con la persona era significativo.
Inoltre capisco quando scrive che sta vivendo una sorta di crisi esistenziale, perché la perdita spesso genera un temporaneo senso di fragilità personale in cui si cerca di ridare un senso alla propria esistenza.
Il dolore quindi (tra alti e bassi) è parte di un processo di elaborazione emotiva che durerà circa un anno o poco più.
Durante questo periodo se dovesse sentirne la necessità può prendere in considerazione la possibilità di iniziare una psicoterapia, che l'aiuti a ritrovarsi e riposizionarsi verso scenari esistenziali più sereni.
Un forte abbraccio
Paola Uriati
Gentile signora, il dolore non è una malattia, spesso è la misura dell'amore che abbiamo donato e ricevuto. Tuttavia il dolore spesso apre le porte a tanto altro che nel tempo resta sopito e trova così spazio per emergere. Il dolore a volte è un'occasione per riprendersi il proprio tempo e il proprio spazio di consapevolezza. Le auguro di trovare il suo,
MG
Gentile signora,
Scrive di aver perduto la sua migliore amica e poi la mamma della sua amica, due persone a cui lei è molto legata ed è comprensibile sentirsi come ci descrive. Due lutti importanti che vanno elaborati e che necessitano di tempo per essere superati. I ricordi passati con queste persone care e il fatto di essere stata presente fino all'ultimo, sono aspetti importanti per continuare a sentirle vicino a sé. La tristezza fa parte dell'elaborazione del lutto. Di tutto questo può essere utile parlarne con qualcuno, a volte basta una persona cara e di fiducia , altre volte invece uno psicologo può aiutarla a superare questo momento e a ri-trovare un nuovo equilibrio in questo assetto relazionale cambiato. Sono a disposizione per qualsiasi chiarimento. Un cordiale saluto.
Buonasera, quanto dolore nel suo racconto. Un dolore che suona con un passaggio d’età in cui non vede vicino a sé qualcuno che possa accoglierla nel cambiamento e nella sofferenza, anzi, le figure di riferimento l’hanno “lasciata sola”. Ogni crisi però offre sempre un’opportunità unica per esplorare i nostri vissuti, anche quelli più antichi o dimenticati. Offre un’occasione di cambiamento verso una nuova consapevolezza. No, il dolore non è una malattia ma può essere un’occasione. Un caro saluto Dottsa Elisa Galantini
Quando qualcuno che amiamo ci "abbandona", una parte di noi se ne va insieme a quella persona. E' necessario un lavoro di "ristrutturazione" interiore alla ricerca di un nuovo assetto, come se ci dovessimo abituare non solo alla perdita della persona amata, ma anche ad una nostra nuova identità, in qualche misura modificata dalla perdita stessa. I rapporti che descrive erano entrambe centrali nella sua organizzazione affettiva ed è comprensibile il doloroso smarrimento che le sue parole riescono a trasmettere. E' essenziale che in questo difficile momento di transizione ed elaborazione lei possa contare sulla presenza di persone che le siano realmente vicine e la sappiano supportare, accogliendola ed accompagnandola verso una nuova fase della sua vita. Un lavoro così difficile può anche richiedere un aiuto qualificato. Resto a sua disposizione anche solo per un chiarimento. Un caro saluto.
Buongiorno,
i lutti per le persone care sono traumatici di per sé. Inoltre ogni lutto rimanda anche perdite originarie compresa la propria fragilità. Non è mai solo una questione che coinvolge l'altro. La invito a consultarsi con un professionista per comprendere meglio la perdita oggettiva e la perdita simbolica che questo evento ha portato.
Cordialmente.
Omar Vitali
Salve, mi dispiace per il senso di vuoto che percepisce.
Le consiglio di rivolgesi ad un professionista e cercare di elaborare il lutto, in questo modo starà meglio.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Vivere dei lutti di persone care porta a vivere inevitabilmente un grande dolore, questo traspare dalle sue parole e i sentimenti che prova sono perfettamente comprensibili in seguito a questi due eventi. Se dovesse sentire che sono difficili da gestire, dedicarsi uno spazio personale in cui poter elaborare questi lutti con uno psicologo le sarà sicuramente d'aiuto. Un caro saluto dott.ssa Beatrice Aisa
Buonasera, dal suo racconto emerge il senso di solitudine e smarrimento che prova in conseguenza alle due perdite per lei così importanti. Ciò che prova è assolutamente normale, deve darsi del tempo per riuscire a star meglio. Tenga legati a lei i ricordi passati con loro e la consapevolezza di essergli stata vicino fino all'ultimo. Potrebbe riflettere se parlarne con uno psicologo di quanto sta provando, così da rielaborare insieme un nuovo equilibrio nella sua vita.
Resto a disposizione, un caro saluto, dott.ssa Paola De Martino
Gentile Signora da una parte lei ci parla di fatti concreti e molto tristi che provocano dolore e tristezza. Da un’altra ci racconta le sue emozioni e le sue idee collegate anche ad altri eventi delle sua vita. Sicuramente è normale sentire la perdita di due persone emotivamente importanti. Rimane però aperta la questione della forte crisi esistenziale, delle cattiverie e delle gelosie che forse meritano una maggiore attenzione. Probabilmente non è utile limitarsi a capire se è normale o meno. Dal suo breve racconto questi vissuti sembrano molto presenti e quindi può essere una valida alternativa capirne anche altri elementi. Un cordiale saluto.
Gentile utente, penso che il suo sia un lutto ancora da elaborare. E' una condizione che purtroppo ha bisogno di tempo, energie e forza interiore per superarla e se questa condizione perdura per molto più tempo sarebbe consigliabile un sostegno psicologico oppure psicoterapia.
Cordialmente. Dott. Emiliano Tavanxhiu
Buongiorno, ciò che descrive è molto doloroso. Oggi ciò che le consiglio è di affrontare tale situazione emotiva in un percorso psicologico che vada ad elaborare il lutto per la persona che ha perso. I sentimenti che prova possono essere accolti in una cornice differente e darle nuova forza.
Buongiorno. Il suo dolore, anche profondo, come ha giustamente chiarito una collega, non è assolutamente una malattia, anzi è la naturale conseguenza di una perdita, ancor più se di una persona alla quale si era immensamente legati. Condivida con una persona di fiducia i propri vissuti, dando pieno risalto al ricordo.

I miei migliori auguri

MT
Salve,
attraverso il dolore c'è sempre tanto da imparare.
Anche se non è facile da ascoltare ...
Un saluto,
MMM
Salve, mi spiace molto per gli eventi luttuosi che l'hanno colpita. A mio avviso, un supporto psicologico potrebbe essere per lei utile al fine di elaborare i lutti e conoscere i significati che lei attribuisce alla morte.
Cordialmente, dott. FDL
Carissima, le emozioni che lei prova e che descrive bene nel suo messaggio sono riconducibili agli eventi di perdita che ha subito. Per chi come me lavora da anni nell' ambito del fine vita , il lutto è un processo lungo che molto spesso la persona riesce a gestire da sola e che le permette di uscirne migliore di prima. È lei che deve guardarsi dentro e prendersi cura di queste emozioni. Se sentisse il bisogno di aiuto può rivolgersi ad uno psicologo competente in questo ambito specifico.
Cara scrittrice, il rapporto che descrive con la sua amica sembra essere uno di quei rari "legami dell'anima" di cui troppo poco ancora si conosce, e la madre ha avuto un evidente ruolo riparativo, fondamentale per la sua evoluzione. Sono due lutti difficili in poco tempo..andrebbero affrontati in maniera adeguata per evitare ripercussioni emotive troppo traumatiche. Sarebbe utile poter fare un lavoro con un esperto, sul tema della morte, "la nostra ombra oscura dalla quale non ci separiamo mai"dice il grande I. D.Yalom. Un caro saluto
Buongiorno, le emozioni che ben descrive nel suo messaggio fanno parte di quell'insieme di vissuti che si vivono quando si è di fronti a delle perdite importanti. Il lutto porta con sé una profonda tristezza, un senso di vuoto e la sensazione di aver perso un pezzo della nostra identità. E' normale che ad un evento così importante e provante segua un naturale periodo di difficoltà emotiva, ma la vicinanza che ha dimostrato fino all'ultimo e l'intensità con cui ha vissuto questa amicizia sono sicuramente degli ottimi elementi di ricchezza.
Quando, tuttavia, questi pensieri e vissuti hanno delle significative ripercussioni sulla nostra qualità di vita, potrebbe essere indicato un percorso di accompagnamento all'elaborazione del lutto. Non per dimenticare la persona persa o eradicare la tristezza ad essa collegata, quando più per essere liberi di viverla senza eccessive ripercussioni nella nostra vita quotidiana.
dott. De Rosa Saccone
Buongiorno, perdere due persone a cui volevamo bene è sempre un’esperienza dolorosa. Le consiglio di iniziare un percorso psicologico con un professionista che l’aiuti ad affrontare nel miglior modo possibile Questa situazione.Cordiali saluti Dottor Luca Ferretti
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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