Salve, Scrivo qui per esplorare una parte di me che ultimamente mi sta impedendo in molte situazion
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Salve,
Scrivo qui per esplorare una parte di me che ultimamente mi sta impedendo in molte situazioni. Quando ero bambina avevo una normale paura dei temporali, quindi mi spaventavano, ma immagino fosse comune a molte persone della mia età. Questo passò con il tempo ed iniziai a non avere più questo terrore, fino a quando una notte, durante una tempesta di fulmini ne vidi così tanti che iniziai a cercare su internet informazioni, e prendere precauzioni. Stetti tutta la notte con una grande ansia che mi fece dormire poco. Da quella volta ho iniziato ad avere una grande paura dei temporali. La pioggia non mi spaventa, ma i fulmini, in particolare i lampi ma anche in parte i tuoni, mi mettono molta ansia. Inizio a tremare, ad avere una sudorazione eccessiva, a battere forte il cuore ed ho il terrore di fare qualsiasi cosa, pur stando in casa al sicuro. Mi vergogno anche molto di questo, perché mi sento in parte una bambina, ma seriamente questa problematica mi impedisce di vivere tranquilla durante i periodi di maltempo. Volevo sapere se è possibile affrontate queste paure in qualche modo e che tipo di approccio dovrei iniziare a mettere in pratica. Vi ringrazio davvero per le risposte che siete ogni giorno in grado di fornire a noi utenti e mi scuso per il testo abbastanza lungo che ho scritto. Saluti
Scrivo qui per esplorare una parte di me che ultimamente mi sta impedendo in molte situazioni. Quando ero bambina avevo una normale paura dei temporali, quindi mi spaventavano, ma immagino fosse comune a molte persone della mia età. Questo passò con il tempo ed iniziai a non avere più questo terrore, fino a quando una notte, durante una tempesta di fulmini ne vidi così tanti che iniziai a cercare su internet informazioni, e prendere precauzioni. Stetti tutta la notte con una grande ansia che mi fece dormire poco. Da quella volta ho iniziato ad avere una grande paura dei temporali. La pioggia non mi spaventa, ma i fulmini, in particolare i lampi ma anche in parte i tuoni, mi mettono molta ansia. Inizio a tremare, ad avere una sudorazione eccessiva, a battere forte il cuore ed ho il terrore di fare qualsiasi cosa, pur stando in casa al sicuro. Mi vergogno anche molto di questo, perché mi sento in parte una bambina, ma seriamente questa problematica mi impedisce di vivere tranquilla durante i periodi di maltempo. Volevo sapere se è possibile affrontate queste paure in qualche modo e che tipo di approccio dovrei iniziare a mettere in pratica. Vi ringrazio davvero per le risposte che siete ogni giorno in grado di fornire a noi utenti e mi scuso per il testo abbastanza lungo che ho scritto. Saluti
Gentile utente buongiorno.
Non si vergogni assolutamente della sua paura. Avere paura è umano e del tutto naturale. La paura è l'emozione più ancestrale che ci mette in guardia dai pericoli che potrebbero minacciare la sopravvivenza.
A volte la minaccia è reale, anche nel caso di forte temporale, se si è all'aria aperta, in auto, vicino a un torrente ad esempio, e in quel caso la paura ci fa reagire e cercare un riparo, metterci in salvo.
Altre volte, la paura emerge anche in condizioni di assoluta sicurezza, semplicemente perché l'emozione arriva al nostro sistema nervoso prima dell'elaborazione cognitiva: in poche parole, prima si avverte la paura e poi razionalmente le si da un valore, riconoscendo se c'è una reale minaccia oppure se non c'è motivo di preoccuparsi.
Per alleviare questa sensazione irrefrenabile è importante acquisire informazioni sul fenomeno che la determina. Più ne sappiamo sull'origine della paura, meno essa ci prenderà alla sprovvista, facendoci cadere in reazioni esagerate.
Se fossi in lei, comincerei a documentarmi ancora più approfonditamente sui temporali, sulle tempeste di fulmini, sui pericoli annessi. Non tanto su internet, meglio su testi scientifici. Scoprirebbe, ad esempio, come funzionano i parafulmini dei palazzi, i sistemi che scaricano a terra l'elettricità, il principio della gabbia di Faraday, eccetera.
In poche parole, "conosci il tuo nemico".
Vedrà che pian piano la sua risposta all'evento temporalesco migliorerà perché sarà più consapevole di cosa sta realmente accadendo.
E non si vergogni mai delle sue paure, le affronti piuttosto con interesse e curiosità.
Un caro saluto, dott. Antonio Cortese
Non si vergogni assolutamente della sua paura. Avere paura è umano e del tutto naturale. La paura è l'emozione più ancestrale che ci mette in guardia dai pericoli che potrebbero minacciare la sopravvivenza.
A volte la minaccia è reale, anche nel caso di forte temporale, se si è all'aria aperta, in auto, vicino a un torrente ad esempio, e in quel caso la paura ci fa reagire e cercare un riparo, metterci in salvo.
Altre volte, la paura emerge anche in condizioni di assoluta sicurezza, semplicemente perché l'emozione arriva al nostro sistema nervoso prima dell'elaborazione cognitiva: in poche parole, prima si avverte la paura e poi razionalmente le si da un valore, riconoscendo se c'è una reale minaccia oppure se non c'è motivo di preoccuparsi.
Per alleviare questa sensazione irrefrenabile è importante acquisire informazioni sul fenomeno che la determina. Più ne sappiamo sull'origine della paura, meno essa ci prenderà alla sprovvista, facendoci cadere in reazioni esagerate.
Se fossi in lei, comincerei a documentarmi ancora più approfonditamente sui temporali, sulle tempeste di fulmini, sui pericoli annessi. Non tanto su internet, meglio su testi scientifici. Scoprirebbe, ad esempio, come funzionano i parafulmini dei palazzi, i sistemi che scaricano a terra l'elettricità, il principio della gabbia di Faraday, eccetera.
In poche parole, "conosci il tuo nemico".
Vedrà che pian piano la sua risposta all'evento temporalesco migliorerà perché sarà più consapevole di cosa sta realmente accadendo.
E non si vergogni mai delle sue paure, le affronti piuttosto con interesse e curiosità.
Un caro saluto, dott. Antonio Cortese
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Gentile utente, le paure e le ansia possono certamente essere affrontate con il giusto supporto.
Cosa quella notte le ha attivato uno stato di allerta così profondo? Che tipo di informazioni ha cercato e letto?
Valuti la possibilità di approfondire questa sua paura e questa sintomatologia che le impedisce di vivere serenamente anche in casa.
Rimango a disposizione, anche online.
Un caro saluto, dott.ssa Federica Lanzafame
Cosa quella notte le ha attivato uno stato di allerta così profondo? Che tipo di informazioni ha cercato e letto?
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Gentilissima buongiorno, da quanto scrive mi sembra di capire che affrontare il problema temporale con razionalità non l'aiuti. Ha letto informazioni su internet, ha memorizzato i rischi, sa che stare in casa in teoria non è pericoloso ma la paura la domina lo stesso. Per risolvere queste paure l'approccio cognitivo comportamentale utilizza "l'esposizione" : ci si avvicina gradatamente allo stimolo spaventante per affrontare le emozioni che scatena in modo da imparare a gestirle. Detto così potrà apparirle inutile, ma un lavoro attento sulle emozioni che il temporale le scatena potrebbe essere un modo per superare il problema evitando tra l'altro che si aggravi riducendo gli spazi vitali nei quali si sente al sicuro. Resto a sua disposizione se desiderasse saperne di più sull'argomento e la saluto cordialmente, dott.ssa Manuela Leonessa
Buongiorno, per riuscire a comprendere cosa le accade bisognerebbe approfondire in maniera più accurata la problematica in questione. È certamente possibile affrontare queste paure ed un percorso terapeutico con un professionista potrebbe aiutarla ad analizzare meglio ciò che la preoccupa e la fa soffrire, aiutandola a comprendere le cause delle sue paure e trovando strategie utili per affrontarle. Un caro saluto
Buongiorno.
Parlare con qualche professionista potrebbe sicuramente aiutarla a stare meglio, anche perchè magari bastasse qualche riga scritta su un sito internet per risolvere dilemmi che si protraggono da una vita!
Ci sono molte tecniche psicoterapeutiche che aiutano a risolvere quanto da Lei espresso. La più indicata, mi vien da dire (sarà perché la pratico e alla luce di oltre 20 anni di clinica), è una psicoterapia EMDR.
Ma va bene qualsiasi altra forma di psicoterapia, in quanto alla base di tutto c'è l'accoglienza dell'altro, le sue emozioni, che non si è soli. E che a tutto c'è una soluzione.
Basta chiedere.
Come ha fatto lei.
Cordialmente,
Bruno Marzemin
Parlare con qualche professionista potrebbe sicuramente aiutarla a stare meglio, anche perchè magari bastasse qualche riga scritta su un sito internet per risolvere dilemmi che si protraggono da una vita!
Ci sono molte tecniche psicoterapeutiche che aiutano a risolvere quanto da Lei espresso. La più indicata, mi vien da dire (sarà perché la pratico e alla luce di oltre 20 anni di clinica), è una psicoterapia EMDR.
Ma va bene qualsiasi altra forma di psicoterapia, in quanto alla base di tutto c'è l'accoglienza dell'altro, le sue emozioni, che non si è soli. E che a tutto c'è una soluzione.
Basta chiedere.
Come ha fatto lei.
Cordialmente,
Bruno Marzemin
Gentile utente, affrontare questa sua problematica è assolutamente possibile. Vanno indagate però le ragioni di questa profonda paura, i pensieri, le emozioni e le letture che lei fa rispetto hai rischi che ci potrebbero essere dal suo punto di vista. Si affidi ad un professionista, non stia troppo a guardare all'approccio terapeutico del professionista, ciò che conta è trovare un professionista che l'accolga, accompagni e supporti in questo percorso. Rimango a sua disposizione Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente, intanto grazie per aver condiviso questa domanda. La paura è un'emozione preziosa in quanto ci permette di attivare in caso di pericolo una reazione che può salvarci attivando una mobilitazione di risposte del nostro corpo che promuovono "l'attacco o la fuga".
L'esperienza che ha vissuto in relazione ai fulmini come di possibile pericolo l'ha segnata in quanto è stata vissuta con molta intensità attivando l'asse dello stress, ecco così che si riattiva una risposta ansiosa ogni qual volta che la rivive. È possibile all'interno di un percorso psicoterapeutico andare a esplorare questa paura e stato ansioso, rielaborare questo primo ricordo di cui ci ha parlato, imparare strumenti per contenere la sua ansia e fare esperienza di una sensazione di maggiore sicurezza. Potrà così fare esperienza di nuove possibilità e strumenti per contenere la sua ansia durante queste occasioni. Suggerisco partendo inoltre dal suo vissuto personale una lettura su un tema attuale che riguarda il cambiamento climatico e l'ansia fornendo strategie di coping, ovvero di risorse applicabili per gestire tale stress connesso al cambiamento climatico. Il titolo è "Ecoasia" di Matteo Innocenti. Spero che possa prendere qualcosa di utile per lei da questa risposta e le auguro buona giornata!
L'esperienza che ha vissuto in relazione ai fulmini come di possibile pericolo l'ha segnata in quanto è stata vissuta con molta intensità attivando l'asse dello stress, ecco così che si riattiva una risposta ansiosa ogni qual volta che la rivive. È possibile all'interno di un percorso psicoterapeutico andare a esplorare questa paura e stato ansioso, rielaborare questo primo ricordo di cui ci ha parlato, imparare strumenti per contenere la sua ansia e fare esperienza di una sensazione di maggiore sicurezza. Potrà così fare esperienza di nuove possibilità e strumenti per contenere la sua ansia durante queste occasioni. Suggerisco partendo inoltre dal suo vissuto personale una lettura su un tema attuale che riguarda il cambiamento climatico e l'ansia fornendo strategie di coping, ovvero di risorse applicabili per gestire tale stress connesso al cambiamento climatico. Il titolo è "Ecoasia" di Matteo Innocenti. Spero che possa prendere qualcosa di utile per lei da questa risposta e le auguro buona giornata!
Cara utente, mi dispiace per la situazione di disagio che prova durante il maltempo. Non deve sentirsi a disagio né una bambina.. é necessario però approfondire la sua storia passata, da quando si è scatenata questa paura, con chi si trovava, cosa hanno fatto e non fatto le sue figure di riferimento. Poi si potrà arrivare al nocciolo. Se ha piacere rimango a disposizione per scoprire insieme la verità. Un caro saluto, Giada
Salve, la descrizione di ciò che prova quando fuori ci sono i fulmini (tremori, sudorazione eccessiva, forte aumento dei battiti del cuore, terrore di fare qualsiasi cosa) fa capire quanto sia la forte la paura. Mi fa pensare che l'episodio che le fatto nascere questa forte paura sia stato per lei una sorta di trauma. Se così fosse (andrebbe verificato durante un colloquio psicologico) allora le consiglierei di farsi aiutare da un professionista, che possa aiutarla ad elaborare e trasformare quel trauma a livello emotivo, In questo modo potrebbe liberarsi da questo peso chele impedisce di essere libera e sicura in certe situazioni. Rimango a disposizione per eventuali approfondimenti.
Cordialmente Dott. Massimo Giorgini.
Cordialmente Dott. Massimo Giorgini.
Gentilissima... esistono molte strade per affrontare questa paura: ipnosi, primal therapy (la terapia del bambino interiore), meditazione e mindfulness, tecniche immaginali, fiori di Bach, rimedi fitoterapici .... davvero molte. Se vuole, sono disponibile per un incontro on line, sono anche naturopata, glielo dico perchè nel tempo mi sono accorta di quanto fiori, piante, acque e cristalli siano potenti alleati di un buon percorso psicoterapeutico. Le auguro il meglio.
Certo che possono essere affrontate le tue paure! Non conta moltissimo l'approccio usato (lo è ovviamente per ognuno di noi terapeuti, che seguiamo un approccio piuttosto che un altro), l'importante è sentire di voler superare queste problematiche ed iniziare un percorso personale che ti permetta di capirne l'origine, il vero significato profondo e che ti permetta di superarle. Potrebbe essere un viaggio molto bello di conoscenza di te stessa e di crescita molto importante. Un saluto
Buongiorno, non c'è assolutamente nulla di cui vergognarsi, ciascuno di noi ha le sue paure e per quanto alcune possano sembrare irrazionali agli altri, in realtà una ragione c'è sempre. Alcune paure, come la sua, hanno anche una funzione protettiva: inducono a evitare comportamenti pericolosi durante un temporale.
Se però le paure hanno un impatto eccessivo sulla quotidianità, come lei riferisce, è opportuno "prendersi cura" delle paure.
Il mio consiglio è di valutare la possibilità di svolgere degli incontri psicologici per esplorare in maniera più approfondita pensieri ed emozioni legati al suo vissuto di paura (considerando non solo ciò che accade durante un temporale, ma anche prima e dopo).
Resto a sua disposizione, cordiali saluti.
Se però le paure hanno un impatto eccessivo sulla quotidianità, come lei riferisce, è opportuno "prendersi cura" delle paure.
Il mio consiglio è di valutare la possibilità di svolgere degli incontri psicologici per esplorare in maniera più approfondita pensieri ed emozioni legati al suo vissuto di paura (considerando non solo ciò che accade durante un temporale, ma anche prima e dopo).
Resto a sua disposizione, cordiali saluti.
Gentile utente, non deve provare vergogna nel vivere sensazioni che generano ansia e paura. Queste si possono affrontare, elaborare e superare con il giusto supporto, attraverso un percorso terapeutico. A prescindere dall'approccio del professionista è fondamentale per lei sentirsi accolta, ascoltata e supportata. Cambi prospettiva, affronti le sue paure con interesse, rimango disponibile. Un caro saluto.
Dott.ssa Francesca Aprovitola
Dott.ssa Francesca Aprovitola
Buongiorno gentile utente,
La ringrazio per aver condiviso un’esperienza così intima. La paura è una reazione emotiva primaria che si sperimenta a fronte della percezione di un pericolo/minaccia ed è del tutto normale, pertanto, non c’è motivo per cui vergognarsene. Come tutte le emozioni negative, e pertanto spiacevoli, anche la paura ha una sua curva fisiologica di adattabilità, ovvero l’individuo sperimenta una rapida escalation di sintomi paurosi e ansiosi a fronte dell’esposizione al fattore scatenante, per poi sperimentare un declino spontaneo dopo aver raggiunto il picco nell’arco di pochi minuti. Può capitare, tuttavia, che intervengano strategie cognitive disfunzionali che favoriscono il mantenimento dell’emozione negativa ostacolandone la remissione. Dalle sue righe traspare un senso di disagio e di ansia anticipatoria che potrebbero essere affrontati affidandosi ad un professionista che l’aiuti ad indagare i pensieri, nonché le valutazioni che fa delle situazioni di maltempo, e che elicitano questi profondi vissuti di ansia e paura. Rimango a disposizione. Un caro saluto, Dott.ssa Ludovica Giani.
La ringrazio per aver condiviso un’esperienza così intima. La paura è una reazione emotiva primaria che si sperimenta a fronte della percezione di un pericolo/minaccia ed è del tutto normale, pertanto, non c’è motivo per cui vergognarsene. Come tutte le emozioni negative, e pertanto spiacevoli, anche la paura ha una sua curva fisiologica di adattabilità, ovvero l’individuo sperimenta una rapida escalation di sintomi paurosi e ansiosi a fronte dell’esposizione al fattore scatenante, per poi sperimentare un declino spontaneo dopo aver raggiunto il picco nell’arco di pochi minuti. Può capitare, tuttavia, che intervengano strategie cognitive disfunzionali che favoriscono il mantenimento dell’emozione negativa ostacolandone la remissione. Dalle sue righe traspare un senso di disagio e di ansia anticipatoria che potrebbero essere affrontati affidandosi ad un professionista che l’aiuti ad indagare i pensieri, nonché le valutazioni che fa delle situazioni di maltempo, e che elicitano questi profondi vissuti di ansia e paura. Rimango a disposizione. Un caro saluto, Dott.ssa Ludovica Giani.
Gentile Cliente, comprendo il suo senso di frustrazione davanti a questa difficoltà. Le rispondo secondo due punti di vista: 1 è quello strettamente sintomatologicoa. Ci sono vari stratagemmi da poter usare in corrispondenza di un comportamento fobico per sbloccare le risposte poco funzionali che mette in atto, fermo restando che va effettuato almeno un colloquio per approfondire tutte le circostanze in cui questo si manifesta e quali sono i dettagli cognitivi e percettivi della sua mente. D'altra parte, e questo è il secondo aspetto, queato suo comportamento non è un pezzo distaccato della sua persona, lei non è solo la portatrice di un comportamento problematico. La sua personalità e il suo senso di sè hanno un certo peso nella valutazione generale del problema. Perchè si è manifestato proprio adesso? La sua vita è soddisfacente? Ha dubbi su qualcosa in particolare? Queste sono alcune delle domande a cui è bene rispondere prima di emettere giudizi affrettati e dare facili soluzioni a falsi problemi. Reso disponibile per qualsiasi chiarimento. Saluti, Marco Casella.
Gentile utente,
le paure e le ansia possono certamente essere gestite con il giusto supporto.
Rimango a sua disposizione anche online.
Cordialmente Dott.ssa Rosa Argenti
le paure e le ansia possono certamente essere gestite con il giusto supporto.
Rimango a sua disposizione anche online.
Cordialmente Dott.ssa Rosa Argenti
Buongiorno, non deve assolutamente vergognarsi, anzi complimenti per aver esternato le sue emozioni. La paura è una reazione emotiva primaria, del tutto normale. Quello su cui è possibile lavorare è su come gestirla per arrivare ad uno stato di benessere. Resto a disposizione anche in modalità online. Cordiali saluti
Dott.ssa Elisabetta Paviglianiti
Dott.ssa Elisabetta Paviglianiti
Buongiorno,
Solitamente, le fobie nascono per condizionamento (possiamo anche chiamarla associazione!), ossia quando due stimoli (nel suo caso, l'ansia e il fulmine) si presentano assieme e creano un certo impatto emotivo nella persona, successivamente lo stimolo cosiddetto condizionato (in questo caso il fulmine) le creerà paura anche in futuro.
Come tutti i meccanismi di condizionamento, l'ideale sarebbe procedere attraverso una terapia CBT breve per esposizione graduata allo stimolo terrifico.
Sperando di esserle stata d'aiuto,
Dott.ssa Elisa Folliero
Solitamente, le fobie nascono per condizionamento (possiamo anche chiamarla associazione!), ossia quando due stimoli (nel suo caso, l'ansia e il fulmine) si presentano assieme e creano un certo impatto emotivo nella persona, successivamente lo stimolo cosiddetto condizionato (in questo caso il fulmine) le creerà paura anche in futuro.
Come tutti i meccanismi di condizionamento, l'ideale sarebbe procedere attraverso una terapia CBT breve per esposizione graduata allo stimolo terrifico.
Sperando di esserle stata d'aiuto,
Dott.ssa Elisa Folliero
Salve! La ringrazio per aver condiviso le sue paure. Non è mai scontato riuscire a farlo e anzi, ritengo che sia già parte del processo di cambiamento. La paura, al pari dell'ansia, è una reazione anche fisiologica, organica che ci avverte e ci segnala qualcosa di pericoloso. E' possibile sicuramente imparare ad avere una gestione migliore di essa, in modo da non arrivare a pensare di impazzire e/o a immobilizzarsi. La terapia può essere fondamentale in questo senso, per arrivare a questo obiettivo. Un caro saluto.
Dott. Lorenzo Biagioni
Dott. Lorenzo Biagioni
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