Salve, scrivo qui in attesa di una visita psicologica la prossima settimana per raccontare la mia s
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Salve,
scrivo qui in attesa di una visita psicologica la prossima settimana per raccontare la mia situazione/inquadrare cosa potrei avere (nonostante la distanza non lo permetta al 100%).
Sono un ragazzo di 24 anni, un mese fa sono finito in ospedale per un problema di probabile indigestione in codice giallo, a seguito di aver mangiato troppo velocemente un cibo freddo, problema che comunque è stato tranquillamente risolto in giornata. Successivamente a questa situazione, sono stato a casa alcuni giorni (cercando tutte le malattie del mondo dello stomaco dato che soffrivo ancora un po’ di meteorismo) per riposarmi e ristabilirmi mangiando però molto poco (ho preso troppo seriamente il mangiare in bianco) finendo per perdere circa 5-6 kg in 11-12 giorni. Non so se è per il cibo e i macronutrienti venuti a mancare o per il trauma dell’ospedale(seppur non lo consideri così esagerato) ma,subito dopo un attacco di panico circa 10 giorni dopo, ho sviluppato dei sintomi simili (ma non precisamente uguali) a quelli della derealizzazione, ho iniziato a percepire la realtà come diversa rispetto a prima dell’attacco di panico (non estranea, non come un automa e tutte le altre cose che si trovano cercando su internet, niente visioni o allucinazioni o altro) semplicemente mi sentivo un po’ più distaccato e nei miei pensieri e se mi focalizzavo sulla realtà (forse mi sono un po’ autosuggestionato cercando su internet dato che sono un soggetto di stampo ansioso) andavo a pensare che ci potesse essere qualcosa di diverso a livello percettivo facendomi prendere dall’ansia e dalla paura. 5 giorni dopo essere entrato in questa situazione per l’ansia e la paura ho iniziato pure a dormire male (situazione che man mano si sta risolvendo poiché ho iniziato con dei giorni in cui non chiudevo proprio occhio a avevo la testa piena di pensieri ed ansia per la situazione mentre ad oggi seppur con un 2-3 risvegli notturni sto riuscendo a dormire meglio).
Nonostante tutto ad oggi questa sensazione continua ad esserci, penso più alimentata dall’ansia che dalla derealizzazione in se, tanto che ci sono dei momenti (al risveglio, o quando sono fortemente distratto da qualcosa o qualcuno, o quando sono al telefono a vedere un video o altro) in cui mi sento normalissimo (dato che non alimento il pensiero).
Nella vita avrò avuto si e no 3-4 attacchi di panico in 24 anni e sono sempre riuscito a risolvere tutto e controllarmi da solo, sono una persona combattiva che in ogni settore della vita non si è mai arresa e questa volta invece mi sta venendo più difficile, forse per la somma di cose che ho vissuto nell’ultimo periodo che mi avrà prodotto grande stress misto al sonno che è venuto meno.
Fatemi sapere cosa ne pensate a riguardo, secondo voi è una fissazione/paranoia di natura ansiosa vedendo la sintomatologia ed il trascorso o è vera e propria derealizzazione? Prossima settimana in ogni caso come già detto avrò un consulto in presenza e magari inizierò una terapia per calmare evidenti stati ansiosi che magari hanno bisogno di essere gestiti. Grazie per il tempo speso per la lettura.
scrivo qui in attesa di una visita psicologica la prossima settimana per raccontare la mia situazione/inquadrare cosa potrei avere (nonostante la distanza non lo permetta al 100%).
Sono un ragazzo di 24 anni, un mese fa sono finito in ospedale per un problema di probabile indigestione in codice giallo, a seguito di aver mangiato troppo velocemente un cibo freddo, problema che comunque è stato tranquillamente risolto in giornata. Successivamente a questa situazione, sono stato a casa alcuni giorni (cercando tutte le malattie del mondo dello stomaco dato che soffrivo ancora un po’ di meteorismo) per riposarmi e ristabilirmi mangiando però molto poco (ho preso troppo seriamente il mangiare in bianco) finendo per perdere circa 5-6 kg in 11-12 giorni. Non so se è per il cibo e i macronutrienti venuti a mancare o per il trauma dell’ospedale(seppur non lo consideri così esagerato) ma,subito dopo un attacco di panico circa 10 giorni dopo, ho sviluppato dei sintomi simili (ma non precisamente uguali) a quelli della derealizzazione, ho iniziato a percepire la realtà come diversa rispetto a prima dell’attacco di panico (non estranea, non come un automa e tutte le altre cose che si trovano cercando su internet, niente visioni o allucinazioni o altro) semplicemente mi sentivo un po’ più distaccato e nei miei pensieri e se mi focalizzavo sulla realtà (forse mi sono un po’ autosuggestionato cercando su internet dato che sono un soggetto di stampo ansioso) andavo a pensare che ci potesse essere qualcosa di diverso a livello percettivo facendomi prendere dall’ansia e dalla paura. 5 giorni dopo essere entrato in questa situazione per l’ansia e la paura ho iniziato pure a dormire male (situazione che man mano si sta risolvendo poiché ho iniziato con dei giorni in cui non chiudevo proprio occhio a avevo la testa piena di pensieri ed ansia per la situazione mentre ad oggi seppur con un 2-3 risvegli notturni sto riuscendo a dormire meglio).
Nonostante tutto ad oggi questa sensazione continua ad esserci, penso più alimentata dall’ansia che dalla derealizzazione in se, tanto che ci sono dei momenti (al risveglio, o quando sono fortemente distratto da qualcosa o qualcuno, o quando sono al telefono a vedere un video o altro) in cui mi sento normalissimo (dato che non alimento il pensiero).
Nella vita avrò avuto si e no 3-4 attacchi di panico in 24 anni e sono sempre riuscito a risolvere tutto e controllarmi da solo, sono una persona combattiva che in ogni settore della vita non si è mai arresa e questa volta invece mi sta venendo più difficile, forse per la somma di cose che ho vissuto nell’ultimo periodo che mi avrà prodotto grande stress misto al sonno che è venuto meno.
Fatemi sapere cosa ne pensate a riguardo, secondo voi è una fissazione/paranoia di natura ansiosa vedendo la sintomatologia ed il trascorso o è vera e propria derealizzazione? Prossima settimana in ogni caso come già detto avrò un consulto in presenza e magari inizierò una terapia per calmare evidenti stati ansiosi che magari hanno bisogno di essere gestiti. Grazie per il tempo speso per la lettura.
Buongiorno, cerco di risponderle considerando quanto mi espone, senza ulteriori informazioni, le posso dire che sicuramente livelli alti d'ansia possono avere un contributo importante in ciò che mi riporta di percepire, come avrà notato anche l'attacco di panico avviene come reazione ad uno stato elevato d'ansia che porta con sé un'alterazione della percezione di controllo su di sé. Spesso l'ansia innesca circoli viziosi: il fatto di sentirsi in forte ansia porta con sé una serie di sensazioni spiacevoli, ciò predispone a focalizzarsi maggiormente e di conseguenza preoccuparsi ulteriormente. Qualora non si sviluppino strategie per contenere o interrompere questo circolo vizioso abbiamo sintomi più evidenti in risposta. Spesso questi sintomi sono fisici, sudorazione, palpitazioni, dispnea, nel caso specifico della derealizzazione anche solo il respiro più affannato potrebbe condurre ad un ipoventilazione e quindi a distorsioni percettive lievi.
L'approccio che utilizzo (integrato) inoltre si focalizza inizialmente sul rendere gestibili e tollerabili i sintomi, ma sposta poi l'attenzione alle cause alla base, che mantengono vivo il sintomo, per evitare che si ripresenti successivamente in altre forme.
Per quanto riguarda la derealizzazione sarebbe sicuramente necessario approfondire vari aspetti. Prima di tutto le chiederei più informazioni su questo sospetto di derealizzazione:
si è sentito come in un sogno o come se la nebbia, una parete di vetro o un velo ti separasse dall'ambiente circostante? Il mondo ti è apparso inanimato? Gli oggetti apparivano sfocati o distorti? Così come i suoni erano alterati? Le è già capitata qualche esperienza simile in passato o eventualmente le verrebbe qualche paragone/similitudine in mente?
Resto a disposizione per approfondimenti.
L'approccio che utilizzo (integrato) inoltre si focalizza inizialmente sul rendere gestibili e tollerabili i sintomi, ma sposta poi l'attenzione alle cause alla base, che mantengono vivo il sintomo, per evitare che si ripresenti successivamente in altre forme.
Per quanto riguarda la derealizzazione sarebbe sicuramente necessario approfondire vari aspetti. Prima di tutto le chiederei più informazioni su questo sospetto di derealizzazione:
si è sentito come in un sogno o come se la nebbia, una parete di vetro o un velo ti separasse dall'ambiente circostante? Il mondo ti è apparso inanimato? Gli oggetti apparivano sfocati o distorti? Così come i suoni erano alterati? Le è già capitata qualche esperienza simile in passato o eventualmente le verrebbe qualche paragone/similitudine in mente?
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Buona sera, da come espone la sua esperienza direi che è ben consapevole di quale sia la sia la sua problematica, il che è molto importante e un buon passo avanti per intraprendere un percorso con risultati positivi.
Sicuramente la componente ansiosa influisce molto sul regolare svolgimento della vita, e sulla sua salute, come lei stessi fa notare perdita di peso e problemi a dormire, ed è già un buon passo il fatto che lei riesca a controllare i pensieri intrusivi e ricorrenti che la attanagliano.
Per quanto riguarda la derealizzazione servirebbero un maggiore approfondimento, ma anche questa potrebbe essere legata alla prima, come la sensazione che tutto ciò che la circonda abbia un aspetto ovattato e poco concreto anche alla vista. Spero che il percorso che va ad iniziare porti i suoi benefici. Resto a sua disposizione qualora avesse bisogno o voglia di condividere altro. Dott. Antonino Genova
Sicuramente la componente ansiosa influisce molto sul regolare svolgimento della vita, e sulla sua salute, come lei stessi fa notare perdita di peso e problemi a dormire, ed è già un buon passo il fatto che lei riesca a controllare i pensieri intrusivi e ricorrenti che la attanagliano.
Per quanto riguarda la derealizzazione servirebbero un maggiore approfondimento, ma anche questa potrebbe essere legata alla prima, come la sensazione che tutto ciò che la circonda abbia un aspetto ovattato e poco concreto anche alla vista. Spero che il percorso che va ad iniziare porti i suoi benefici. Resto a sua disposizione qualora avesse bisogno o voglia di condividere altro. Dott. Antonino Genova
Buonasera, non è possibile fare diagnosi a distanza, sarebbe scorretto e potenzialmente sbagliato. Mi limito a mettere insieme i dati che ci ha fornito. Dal racconto emergono importanti quote di ansia che facilmente le innescano preoccupazioni sulla sua salute di tipo ipocondriaco. Come descrive poi, nel tentativo di tenere tutto sotto controllo assume un atteggiamento che la porta a notare anche le minime differenze da come, secondo, lei dovrebbe funzionare/&essere/sentirsi generando probabilmente un circolo vizioso che si autoalimenta. Approfondirà meglio il giorno del colloquio.
Buonasera, è evidente che lei ha un grande problema di ansia. Privi adagiarsi al terapeuta che si accinge a seguirla, e a seguire le sue indicazioni. Ne trarrà giovamento quanto più si atterra' alla psicoterapia. In bocca al lupo. Dr.ssa Daniela Benvenuti
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Buongiorno, in attesa dell'appuntamento provi a non cercare informazioni in internet su sintomi vari, questa attività le aumenta l'ansia. Confidi che aprendosi con il terapeuta saprà comprendere il suo malessere e troverete insieme la via per superarlo. Un caro saluto. Dr.ssa Lorena Ferrero
Gentile utente di mio dottore,
è difficile valutare a distanza il suo stato. Certo che quello che le è accaduto di recente potrebbe aver rappresentato un esperienza traumatica che ha attivato angosce di vario tipo. Il suo potrebbe essere un disturbo d' ansia reattivo a quanto accaduto. Dai disturbi d' ansia si guarisce attraverso l' ausilio integrato di psicoterapia e farmacoterapia. Ha fatto bene a consultare uno specialista per prendersi cura di questo aspetti. In bocca al lupo per il suo percorso.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
è difficile valutare a distanza il suo stato. Certo che quello che le è accaduto di recente potrebbe aver rappresentato un esperienza traumatica che ha attivato angosce di vario tipo. Il suo potrebbe essere un disturbo d' ansia reattivo a quanto accaduto. Dai disturbi d' ansia si guarisce attraverso l' ausilio integrato di psicoterapia e farmacoterapia. Ha fatto bene a consultare uno specialista per prendersi cura di questo aspetti. In bocca al lupo per il suo percorso.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente, Sembra che lei stia vivendo un periodo stressante e ansioso, con sintomi legati all'ansia come la percezione alterata della realtà e disturbi del sonno. È positivo che lei abbia pianificato un consulto con uno psicologo, poiché potrebbe aiutarla a gestire meglio questi stati ansiosi. Durante la visita, sarà importante esporre apertamente la sua situazione e i suoi sintomi. Non esiti a cercare aiuto professionale e a seguire il percorso terapeutico consigliato. Resti positiva e si prenda cura di sé stessa. Cordialmente, dott giada di veroli
Carissimo. mi sembrano sintomi riconducibili ad uno stato di ansia che quando si intensifica, quando supera una certa soglia, sembra sfociare (nella sua storia clinica) in un attacco di panico; ha fatto bene a contattare un professionista per indagare più da vicino la sua situazione e cercare di comprendere meglio quali sono i pensieri e le emozioni che contribuiscono a produrre gli stati d'ansia. Resto a disposizione, qualora lei lo desiderasse, anche da remoto. Cordiali saluti. Dottor Montanaro
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive. Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale. Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, credo che la sua ansia la porti ad un maggiore monitoraggio delle sue sensazioni, aumentandola. Scrive che quando è assorto in altro sta bene. Attenderei il colloquio per una corretta valutazione del caso. Aggiungo, inoltre, che pensare di controllare l'ansia e farne una questione di forza, può generare sconforto e frustrazione. Il benessere mentale non è questione di volontà, ma di comprensione di sé ed è frutto di un percorso con un professionista. Cordiali saluti Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno,
Eviterei di utilizzare parole troppo importanti come derealizzazione... Quello che è evidente è che l'esperienza è stata molto forte e che necessita di essere presa in mano con l'aiuto di un collega. Sarà lui a valutare la sua sintomatologia e a decidere come procedere.
In bocca al lupo
Dott. Marco Cenci
Eviterei di utilizzare parole troppo importanti come derealizzazione... Quello che è evidente è che l'esperienza è stata molto forte e che necessita di essere presa in mano con l'aiuto di un collega. Sarà lui a valutare la sua sintomatologia e a decidere come procedere.
In bocca al lupo
Dott. Marco Cenci
Buongiorno, grazie per la sua condivisione. Più che cercare informazioni su internet e col rischio di appiccicarsi addosso delle etichette e delle diagnosi, il mio consiglio è di fare un grosso respiro e rallentare: internet in questi casi non aiuta, perchè ci bombarda di informazioni che ci mettono in allerta e che magari non hanno niente a che fare con quello che ci sta succedendo in relazione alla nostra storia e al nostro contesto. Attenda il colloquio e veda come va: sicuramente presenta un quadro ansioso, dove la sua combattività è sicuramente una risorsa. Il mio consiglio è quello di non usare internet per cercare il quadro dei suoi sintomi e cominciare un percorso che possa aiutarla a comprendere il significato dei suoi recenti sintomi (perchè ad esempio la visita in ospedale l'ha messa così in crisi?) e approfondire il quadro ansioso che porta. Se avesse ulteriori domande resto a disposizione, anche online. Un caro saluto, Dott.ssa Elena Gianotti
salve, fermo restando che non sia possibile né corretto proporre una diagnosi senza averla mai vista, mi pare abbia una certa consapevolezza del suo funzionamento ansioso che qui mi pare colorarsi di sfumature ipocondriache. La ricerca ossessiva di sintomi su internet rientrano in un comportamento di rimuginio che mi pare coerente con l'ansia generale che riporta.
di sicuro approfondirà in seduta.
Cari saluti,
dott.ssa Campilongo
di sicuro approfondirà in seduta.
Cari saluti,
dott.ssa Campilongo
Dalla tua descrizione, sembra che tu stia vivendo una combinazione di ansia, stress e disturbi del sonno dopo l'esperienza ospedaliera e l'attacco di panico. La sensazione di distacco dalla realtà potrebbe essere collegata all'ansia piuttosto che a una vera e propria derealizzazione. È positivo che tu stia cercando aiuto professionale e che avrai un consulto psicologico prossima settimana. Durante la terapia, potrai esplorare le tue preoccupazioni e imparare a gestire l'ansia in modo più efficace. Rimango a disposizione per ulteriori informazioni. Dott.ssa Francesca Gottofredi.
Salve, grazie per aver condiviso con noi la sua situazione. Penso che con i colloqui ovviamente potrà approfondire meglio questi stati, ma a dirla tutta, a primo impatto, mi sembra di capire che si tratta di uno stato d'ansia che può essere superato grazie ad un percorso psicologico e con una buona dose di forza di volontà di cui, come ha detto lei, è già provvisto.
In bocca a lupo! Resto a disposizione per qualsiasi info. :)
In bocca a lupo! Resto a disposizione per qualsiasi info. :)
Gentile utente, grazie per aver condiviso il suo vissuto e le sue preoccupazioni. Credo che intraprendere un percorso psicologico sia la scelta migliore per comprendere il suo modo di funzionare e i suoi schemi. Da quello che ci ha raccontato è difficile dare una risposta alla sua domanda, e sembra che molto di quello che descrive sia proprio legato ad un'attivazione ansiosa: la ricerca di informazioni su internet, richiedere a noi conferme quando a breve inizierà un percorso psicologico..
Anche la sua storia rispetto agli attacchi di panico non è da sottovalutare: il panico (con tutte le diverse attivazioni corporee) è il sintomo di qualcosa di più profondo che, purtroppo, non ha mai affrontato pensando di riuscire a superare quelle situazioni in modo autonomo. Mi sembra poi da quello che ci ha scritto che anche il tema del controllo possa essere un argomento significativo per lei. Iniziare un percorso di consapevolezza psicologica è un passo fondamentale per migliorare la qualità della vita, avrà molto di cui parlare con il suo terapeuta. Le auguro un grosso in bocca al lupo!
Cordiali saluti. Dott. Gianluca Pilotti
Anche la sua storia rispetto agli attacchi di panico non è da sottovalutare: il panico (con tutte le diverse attivazioni corporee) è il sintomo di qualcosa di più profondo che, purtroppo, non ha mai affrontato pensando di riuscire a superare quelle situazioni in modo autonomo. Mi sembra poi da quello che ci ha scritto che anche il tema del controllo possa essere un argomento significativo per lei. Iniziare un percorso di consapevolezza psicologica è un passo fondamentale per migliorare la qualità della vita, avrà molto di cui parlare con il suo terapeuta. Le auguro un grosso in bocca al lupo!
Cordiali saluti. Dott. Gianluca Pilotti
Buonasera gentile utente e grazie per la sua testimonianza. Rispetto alle sue domande non sono in grado di delineare una corretta diagnosi del suo problema, ma non credo di sbagliarmi sul pensare che riguardi una certa disregolazione con un effetto di forte ansia. L'elemento che dovrebbe valutare è l'utilizzo, a tratti forse compulsivo, delle informazioni su internet che potrebbero alimentare il suo stato disregolativo. E' un cane che si morde la coda (perdoni la metafora). Sono felice per lei, di apprendere che vuole approfondire il suo stato con uno specialista che, sono certo, l'aiuterà. Cordialmente, Dott. Claudio Pieroni
Buonasera, grazie per aver condiviso la sua situazione con noi. Capisco che lei stia attraversando un periodo difficile e che i suoi sintomi le stiano causando disagio. Dalle informazioni che ci ha fornito, è difficile dire con certezza se i suoi sintomi siano causati da derealizzazione o da ansia. Entrambi i disturbi possono causare sensazioni di distacco dalla realtà e difficoltà di concentrazione. La derealizzazione è un disturbo dissociativo, mentre l'ansia è un disturbo mentale. È importante che lei venga valutato da un professionista della salute mentale per ottenere una diagnosi accurata e un piano di trattamento appropriato. Il suo psicologo sarà in grado di raccogliere maggiori informazioni sulla sua storia medica, sui suoi sintomi e sui suoi fattori di stress per determinare la causa dei suoi problemi. Intanto, le lascio qualche suggerimento per la prossima visita psicologica: si prepari a discutere i suoi sintomi in dettaglio, incluso quando sono iniziati, quanto spesso si verificano e quanto sono gravi; se vuole, porti un elenco di tutte le sue domande e preoccupazioni e faccia una lista di tutti i farmaci e integratori che sta assumendo. Spero che questa risposta sia stata utile, le auguro il meglio per il suo appuntamento con lo psicologo. Dott.ssa Baldelli Marta
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