Salve, Scrivo questo per avere maggiori chiarimenti riguardo il mio stato si salute mentale. Sono u

19 risposte
Salve,
Scrivo questo per avere maggiori chiarimenti riguardo il mio stato si salute mentale. Sono una ragazza giovane e sospetto che qualcosa nella mia testa stia cambiando. Durante i primi mesi invernali sono stata molto male psicologicamente, a causa di un distacco con una persona per me davvero importante, ma in seguito questo malessere ho iniziato a stare meglio, dedicarmi di più nelle attività che amo fare. È cominciato in me, però, un ciclo mentale contonuo in cui certi giorni ero in un periodo di serenità, poi passavo a non provare emozioni sentendomi vuota ed infine arrivava il momento della tristezza. Questo processo si è interrotto quando improvvisamente iniziai a sentirmi sempre di più un vuoto nel petto che successivamente si è trasformato in tristezza. Durante la fine della primavera e la maggior parte dell'estate sono stata molto male a livello psicologico. Si è alterato il mio sonno, il mio modo di mangiare, si sono formati sul mio corpo dei segnali dello stress (come l'afta), è cambiata la percezione che ho di me e sono arrivata a cercare di farmi del male da sola utilizzando lo schiocco di un elastico sul mio polso. Dalla fine dell'estate fino ad ora mi sento come anestetizzata con dei momenti più brutti in alcuni giorni. Volevo chiedere a degli specialisti se è possibile che il malessere avuto durante l'inverno fosse in qualche modo collegato con quello che ho provato in estate e sto provando abbastanza anche ora. La "colpa" di questi problemi nel secondo caso l'ho associata alla sopportazione continuo di certi comportamenti che mi danno fastidio in famiglia, ma magari non è solo quello il motivo di tutto questo. Come posso identificare e definire questa situazione? Mi scuso davvero per questo testo estremamente lungo e per il disturbo, e vi ringrazio per tutto.
Salve, come prima cosa la ringrazio per la sua condivisione sincera e profonda. La situazione dai lei descritta ricopre un lungo arco di tempo, all'interno del quale la sua sofferenza si è manifestata in forme e modalità diverse. Per rispondere alla sua domanda (come comprendere e identificare le ragioni di quanto vissuto) credo che la soluzione più adatta sia quella di intraprendere un percorso di psicoterapia, uno spazio per analizzare le sue emozioni e le esperienze che attualmente caratterizzano la sua vita quotidiana.
Resto a sua disposizione per ulteriori chiarimenti.
Un caro saluto,
dr. Omar Isa

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Gentilissima, lei chiede come poter “identificare e definire” questa situazione e comprendo la sua necessità, tutto ciò che ci accade deve trovare una spiegazione logica e razionale (e non solo) nella nostra mente. In base al suo racconto, si potrebbe ipotizzare che il suo malessere trovi la sua origine lontano dal presente, forse nel corso del suo percorso di maturazione e di crescita e non per forza nelle esperienze più recenti. Purtroppo in questa sede si incontrano tanti limiti che non consentono di rispondere puntualmente come desidererebbe, servirebbe il giusto approfondimento, uno spazio adeguato e un tempo congruo per farlo. Le suggerisco di darsi la possibilità di esplodere quanto di prezioso ha condiviso per arrivare a soddisfare il suo bisogno di autoconsapevolezza, con l’aiuto di un professionista. Augurandole il meglio, la saluto cordialmente
Buona sera,
riuscire a capire come definire ed identificare la sua situazione da sola non servirà a superare ed uscire dalla situazione in cui si trova.
Se vuole ritrovare uno stato di benessere deve affidarsi ad uno psicoterapeuta che sarà in grado di valutare la situazione e costruire un intervento cucito a misura su di lei.
Non è possibile curarsi da soli e sapere di cosa soffre non equivale a superare la sofferenza.
Saluti
Buonasera, per riuscire a comprendere meglio ciò che lei chiede occorrerebbe senz'altro un approfondimento clinico all'interno di un percorso psicologico. Se vuole trovare il benessere, forse dovrebbe proprio partire da quel suo bisogno di "identificare e definire". Una terapia psicologica potrebbe permettergli di conoscersi meglio e di sviluppare delle strategie utili per poter vivere al meglio il presente, costruendo delle basi solide al fine di affrontare in maniera efficace un futuro che a tratti può sembrare angoscioso. Sarebbe uno spazio solo per lei alla scoperta di se stessi. In caso volesse, io sono a completa disposizione, in presenza ma anche Online. Dott. Matteo De Nicolò
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Buonasera,

Innanzitutto, voglio dirle che fare il passo di esprimere le proprie preoccupazioni e cercare aiuto è fondamentale e dimostra una grande consapevolezza e forza da parte sua. Le fluttuazioni emotive che ha descritto, unite ai cambiamenti fisici e comportamentali che ha osservato in se stessa, sono chiaramente segni di un malessere psicologico che merita attenzione.

È possibile che il distacco avvenuto nei mesi invernali abbia innescato o exacerbato un quadro psicologico preesistente. Molto spesso, le nostre reazioni emotive a determinati eventi sono l'espressione di dinamiche interne complesse che possono risalire a molto tempo prima.

L'ambiente familiare e le relazioni in generale possono influire profondamente sul nostro stato emotivo. Tuttavia, è importante ricordare che ciò che sperimentiamo a livello interno non è causato solamente da fattori esterni: la nostra psiche è complessa e molteplici aspetti della nostra storia, personalità e genetica interagiscono nel determinare come ci sentiamo.

Le consiglierei caldamente di rivolgersi a un professionista della salute mentale, come uno psicologo o uno psichiatra, per avere un quadro più chiaro della sua situazione e per ricevere il sostegno adeguato. Condividere le proprie emozioni e preoccupazioni con un esperto può aiutarla a capire meglio ciò che sta attraversando e a trovare le strategie più adatte per affrontare il suo malessere.

Infine, se in qualsiasi momento si sente in pericolo o pensa di potersi fare del male, la prego di cercare aiuto immediatamente, contattando un servizio di emergenza o qualcuno di fiducia.

La ringrazio per aver condiviso la sua storia e le auguro tutto il meglio nella sua ricerca di benessere e comprensione.

Un caro saluto

Dott.ssa Laura Sozio
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Buongiorno, come le hanno scritto i colleghi credo che sia indicato nel suo caso un consulto con una/o psicoterapeuta per approfondire la sua situazione e valutare l'inizio di un percorso di psicoterapia. Nel racconto che ha scritto ho notato la sua capacità di osservare i suoi stati emotivi e questo è un ottima risorsa per lavorare in psicoterapia! Le auguro di poter risolvere la sua situazione di difficoltà. SV
Buonasera, nel suo racconto sono presenti moltissime emozioni con intensità e manifestazioni differenti.
Per capire al meglio la situazione che sta affrontando e come gestirla in direzione del suo benessere, sarebbe utile intraprendere un percorso psicologico nel quale esplorare i propri vissuti.
Rimango a disposizione online e in presenza per un consulto più approfondito.
Cordialmente, Dott. ssa Claudia Artuso
Buongiorno! Mi permetta di esprimere la mia sincera preoccupazione per la situazione in cui si trova. La giovane età e la decisione (immagino non facile) di raccontarsi un po' è un'occasione da non perdere, una piccola ma preziosa apertura. Mi è sembrato di cogliere una certa sfiducia nella possibilità di rivolgersi a un* terapeuta che La faccia sentire accolta, accettata. Uno spazio intimo, che sente di appartenerLe, per il quale non deve chiedere "permesso?", dove poter essere se stessa, senza doversi scusare. Grazie a Lei e buon lavoro
Buongiorno. Il disagio psicologico spesso nasce in modo graduale, in sordina, una goccia dopo l'altra, a volte c'è una causa scatenante, più o meno consapevole che comporta una ingravescenza. Nel suo caso quel distacco da una persona importante ne può essere il trigger (la causa scatenante), a cui si vanno a sommare altri disagi, come la disarmonia nell'ambiente familiare di cui parla, che determinano una spirale discendente. I sintomi depressivi di cui parla ne sono l'esito. Come lei ha compreso, è importante capirne le cause e trovarne i rimedi, prima si agisce e meglio si prevengono recidive in futuro. Le consiglio di rivolgersi ad un professionista della salute mentale al fine di ritrovare uno stato di maggiore benessere. La saluto con la speranza di esserle stata di aiuto.
Dott.ssa Marina Bonadeni
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Gentile utente, capisco bene la sua confusione e frustrazione davanti ad un malessere che non riesce a nominare. Quando sussistono queste situazioni spesso non è sufficiente identificare le cause nell'uno o nell'altro evento quanto piuttosto cercare di costruire una visione di insieme della persona, una storia per poter dare in primis significato a questi sintomi, se così vogliamo chiamarli. Inoltre non le si farebbe un servizio adeguato a cercare di diagnosticarle un disturbo in questa sede, sia perché inadeguata, sia perché forse sarebbe poco utile a lei. Magari potrebbe provare a parlarne con un collega, anche solo per un primo percorso di consulenza, in modo da poter raccontare chiaramente e avere in ritorno un'ipotesi più completa delle cause del suo malessere, o quantomeno poter essere aiutata a dare un nome a tutto questo. Spero di esserle stata utile, per qualsiasi dubbio sono disponibile. Un caro saluto, Rinaldi
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente, comprendo dal suo racconto la situazione di profonda sofferenza che sta attraversando. Le consiglio una consulenza con uno psicologo o psicoterapeuta, con il quale pensare di intraprendere un percorso che le permetta di guardare dentro di sé, comprendere e affrontare le dinamiche che le creano malessere e ritrovare il suo benessere psicofisico.
Le auguro il meglio. Rimango a disposizione, anche online.
Dott.ssa Noemi Ferrarese
Buon pomeriggio,
ci sono tantissime emozioni che vengono fuori da questo racconto.
Nonostante la sua sensazione di sentirsi anestetizzata, le assicuro che la grande fatica di questo periodo arriva.
La separazione e la perdita di un rapporto importante è un momento di lutto che può essere superato con i propri tempi e che se non adeguatamente rielaborato può ripresentarsi sottoforma di somatizzazioni ed ansia.
L'aspetto sano della fine della relazione è che lei ha iniziato a rifare cose che non faceva più! Se la tenga questa possibilità e forza e, se le andrà, potremo provare insieme a capire quali emozioni anestetizzate passano, riaccederle e capire le problematiche comunicative con la sua famiglia.
Cordialmente,Federica F.
Probabilmente i due stati di malessere sono collegati e non è detto che la spiegazione che hai trovato sia del tutto giusta: per risponderti bisognerebbe iniziare un percorso psicologico che ti consiglio vivamente di intraprendere. Hai percepito il tuo malessere e questo è un bene, ora chiedi aiuto e cerca di capire la sua origine e vedrai che imparerai a stare meglio. Un saluto
Buongiorno, mi dispiace molto per questa sua condizione e la ringrazio per aver condiviso la sua preoccupazione. Distaccarsi e perdere una persona importante è considerato un momento di lutto e tutte le emozioni e sentimenti ad essa connessi creano un forte disagio.
Per comprendere meglio quanto da lei descritto e poterla aiutare le suggerisco di intraprendere un percorso psicologico per poter affrontare le dinamiche che le creano malessere e ritrovare il suo benessere psicologico.
La saluto, sperando di essere stata d’aiuto. Dott.ssa Alessandra Filocamo
Gentile Utente,
I sintomi come ansia, depressione, attacchi di panico, alterazioni dell’umore e pensieri intrusivi sono un qualcosa che “parla”, che ci dice che c’è qualcosa in noi che vuole essere ascoltato, che protesta per uscire fuori. È difficile starlo a sentire, ma con un buon professionista e l’impegno, si può scoprire tanto di sé stessi. Questo non comporta solo la sparizione della sofferenza, ma le permette anche di trovare uno slancio verso qualcosa di nuovo.
Sono certo che troverà il professionista più adatto a lei.
Spero si esserle stato utile.
Cordiali Saluti
dott Carlo M R Flamini
Caro Utente, innanzitutto vorrei ringraziarla per aver condiviso con noi la sua storia e la sua sofferenza. Quando si tratta di questioni, argomenti psicologici (che si tratti di rapporti sociali, disagi personali, o dei disturbi, autostima, motivazione etc..) dare risposte con così poche informazioni su di una piattaforma web, è difficile. Ognuno di noi è diverso e per comprenderlo fino in fondo bisogna ascoltarlo attentamente e porre le giuste domande.
Detto questo, le consiglio di rivolgersi a uno psicologo con il quale riesca ad entrare in sintonia e intraprendere un percorso di sostegno o supporto psicologico così da poter indagare a fondo le sue emozioni, i suoi pensieri e il suo modo di percepire sé stesso e il mondo circostante. In questo modo è possibile raggiungere quel benessere che ognuno di noi si merita.
Rimango in attesa per eventuali chiarimenti.
Dott.ssa Linda Trogi
Cara lettrice,

Innanzitutto, ti ringrazio per aver condiviso apertamente le tue preoccupazioni riguardo alla tua salute mentale. È importante affrontare questi problemi e cercare supporto quando ne senti il bisogno.

La tua esperienza sembra essere complessa e potrebbe coinvolgere diversi fattori. È possibile che il malessere che hai provato durante l'inverno abbia innescato un ciclo di stress e disagio emotivo che si è protratto nel tempo. Spesso, eventi stressanti o traumatici possono avere un impatto duraturo sulla nostra salute mentale, anche se all'inizio sembra che ci si sia ripresi.

Il fatto che tu abbia associato il secondo periodo di malessere alla sopportazione di certi comportamenti in famiglia potrebbe indicare che ci sono delle dinamiche relazionali che stanno contribuendo al tuo stato emotivo. Le relazioni familiari possono avere un impatto significativo sulla nostra salute mentale, specialmente se ci sentiamo costantemente stressati o in conflitto.

Per identificare e definire meglio la tua situazione, potresti considerare di cercare supporto professionale da uno psicologo o uno psichiatra. Un professionista della salute mentale può aiutarti a esplorare i tuoi pensieri, sentimenti e comportamenti in modo più approfondito, e insieme potete lavorare per individuare le cause sottostanti del tuo malessere e sviluppare strategie per affrontarlo.

Inoltre, potresti voler tenere un diario emotivo in cui annotare i tuoi stati d'animo, le esperienze stressanti e i pensieri ricorrenti. Questo potrebbe aiutarti a individuare eventuali schemi o trigger che contribuiscono al tuo malessere.

Infine, non sottovalutare l'importanza del supporto sociale. Parla con persone di fiducia, come amici o familiari di cui ti fidi, o considera di unirti a gruppi di supporto online o nella tua comunità. L'essere compresi e sostenuti può fare una grande differenza nel tuo percorso di guarigione.

Ti auguro tutto il meglio e spero che tu possa trovare il supporto e la risoluzione di cui hai bisogno per affrontare queste sfide. Se ti senti in pericolo o hai pensieri suicidi, ti prego di cercare immediatamente aiuto da parte di un professionista della salute mentale o di chiamare un numero di emergenza.
Salve gentile utente, ringraziandola per aver condiviso su questa piattaforma il suo malessere, sento di dirle che sarebbe utile che lei concedesse a se stessa uno spazio dedicato dove approfondire il suo disagio. L’allontanamento dalla persona cara può aver slatentizzato qualcosa di preesistente o generato un disagio che si protrae da un lungo periodo. Resto a sua disposizione. Cordialmente
Dottoressa Aurora Furma

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