Salve scrivo per esporre una situazione che mi sto portando avanti da circa un mese.. sono un ragazz

2 risposte
Salve scrivo per esporre una situazione che mi sto portando avanti da circa un mese.. sono un ragazzo di 23 anni, due mesi fa ho effettuato un ciclo con citalopram per una crisi depressiva con un dosaggio di 20mg (farmaco già assunto in passato e che avevo tollerato senza effetti particolari), dopo circa 3 settimane di assunzione in seguito a una pesante sbornia mi sono ritrovato il giorno dopo con evidenti problemi erettivi mai avuti in tutta la mia vita.. ho diminuito e smesso di assumere il suddetto farmaco e atteso circa una settimana e mezzo, la situazione non è migliorata, ne ho parlato con il mio urologo per telefono che suppone sia in corso una leggera infiammazione della prostata e mi ha quindi prescritto Idiprost Gold da assumere per un mese, ho appena finito la prima confezione da 15 pastiglie ma non noto grossi miglioramenti. Non ho dolori prostatici, ne fastidi/dolori nella minzione, quindi inizio a nutrire dei dubbi riguardo l'attuale diagnosi. Ritengo che ci sia stato anche un calo di libido .. per di più sono scomparse sia le erezioni mattutine (da sempre presenti) sia quelle spontanee (temo anche quelle notturne). Tramite stimolazione riesco a raggiungere un erezione dignitosa ma non paragonabile a quelle che avevo normalmente, per di più ho grosse difficoltà nel mantenerla e percepisco uno strano fastidio superato il 60% del vigore erettivo che non riesco a capire se sia al canale uretrale o a i corpi cavernosi prossimi ad esso.. aggiungo che il giorno antecedente a questa sbornia e conseguente scomparsa delle erezioni, al contrario ero particolarmente eccitato, con erezioni numerose e vigorose nel corso della giornata.. non vorrei che il pene abbia subito dei microtraumi stando in in questo stato costipato nei pantaloni, ma sono solo supposizioni.. come mi consigliate di agire? Concludo la cura con idiprost o è il caso di effettuare altri accertamenti? se si, di che tipo? recupererò la piena funzionalità?.. sono abbastanza avvilito da questa situazione
Premesso che forse a 23 anni le crisi depressive vanno risolte senza farmaci e con attività che aiutino a migliorare le proprie relazioni (per esempio lo yoga e/o il tai-chi), è probabile che il citalopram abbia agito negativamente sulla sua funzione genitale, amplificando tale azione negativa in ragione dell'abuso alcoolico... a cui ora si aggiunge il suo timore di aver fatto danni meccanici che non hanno ragione di esistere. Attivare una terapia con un prodotto a base di serenoa (un anti-androgeno) per una non diagnostica e solo supposta infiammazione prostatica (lieve? su quale base?) è quantomeno inappropriato. Credo sia necessario che cerchi un boun andrologo che riprenda in mano tutta la sua situazione, svolga le analisi necessarie così da avere dati adeguati ad attivare un buon ed articolato percorso terapeutico che la riporterà ad un ottimale equilibrio nel tempo necessario (non credo meno di 6 mesi).

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Concordo pienamente con prof Rando,
La consiglierei da subito cambiare stile di vita: sonno 7/8 ore, sano esercizio fisico (in aggiunta a esercizi con scopo rilassativo come yoga ecc inserirei ad es 10.000 passi/die aria fresca +2h di attività fisica aerobica se non controindicazioni sul Suo stato di salute). Eseguire esami ematici: emocromo, profilo lipidico, glicemico, profilo ormonale: LH, FSH, Testosteronemia totale, prolattinemia e successivamente effettuare visita andrologica. E molto probabile che già moderando stile di vita come consigliato troverà il beneficio nel Suo problema.
Cordiali saluti

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