Salve. Sarebbe possibile sapere come essere seguiti nel pubblico essendo adulti ADHD e non abitando
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Salve. Sarebbe possibile sapere come essere seguiti nel pubblico essendo adulti ADHD e non abitando in città principali?
Purtroppo ho dato tante chance al csm regionale ma i “professionisti “ sono sempre risultati tutti ignoranti (in senso pratico, e con pregiudizi), scettici della mia diagnosi e dell’importanza che questa ha per il singolo; caratterialmente si sono presentati molto aggressivi e a dir poco imbarazzanti nelle reazioni. In realtà ho avuto una pessima esperienza anche nel privato, nel quale il medico ha tralasciato dettagli importanti ed inventati altri; alla mia richiesta di spiegazioni ha giocato la carta degli anni di esperienza e della soggettività della diagnosi. Quest’ultima esperienza ammetto che mi ha lasciato un trauma.
Non ho più piena fiducia nel ssn italiano dal momento che ho avuto pessime esperienze in tutti i campi ultimamente (medici disorganizzati, arrabbiati, superficiali, incuranti della privacy e totalmente irrispettosi verso i pazienti), anche per esperienze non mie dirette ma a cui ho assistito. Sono una persona calma e pacata, ma assistere a certe sceneggiate mi ha fatto rabbrividire (“banalmente”: invalidi lasciati ad aspettare per ore dal loro turno in sala d’attesa, pazienti provenienti da altre città rimandati più volte a casa perché non riuscivano a visitarli in tempo o perché il medico non si era presentato, diagnosi importanti lasciate con il dubbio; e non nomino neanche il ps) . Personalmente l’ultima volta un medico mi ha buttato fuori due minuti dalla visita dopo aver aspettato per ore del turno perché era pomeriggio tardi e voleva finire, mentre in ambito psicologico hanno detto che uno con ADHD è totalmente incapace di mantenere attenzione quindi incapace di andare bene a scuola ecc… e che era solo ansia… e che la diagnosi già ricevuta non deve essere una scusa per i relativi comportamenti.
Ho dovuto spiegare praticamente io i sintomi del disturbo negli adulti e quasi giustificare la mia persona: e questo non mi sembra normale. Inoltre, sono stati molto giudicanti in tutto e dato consigli tossici (quest’ultimo quello nel privato). In parte penso volessero da me solo ansia, vigliaccheria e inabilità. È terribile che tali azioni vengano commesse da professionisti a cui il paziente si fida e affida.
Possibile si debba penare e pregare per ricevere un po’ di rispetto e comprensione in questo paese al giorno d’oggi?
Nonostante il bisogno, sono stanc di interloquire con incapaci o falsi o rabbiosi e anche questo è privazione del diritto alla salute e me alle cure.
L’unica soluzione valida sarebbe affidarsi al privato valutando con il colloquio gratuito (scegliendo quindi il terapeuta, che almeno in quei minuti, sembra meglio per se), ma non posso.
Perciò la prima scelta ricade sul cercare nel pubblico nazionale che operi online e che sia specializzato in adulti con ADHD, sperando che il carattere sia tanto affine alle competenze. La domanda quindi è: è possibile? Soprattutto online considerando che i centri specializzati in tutta Italia sono davvero pochi.
Ringrazio per tutto
Purtroppo ho dato tante chance al csm regionale ma i “professionisti “ sono sempre risultati tutti ignoranti (in senso pratico, e con pregiudizi), scettici della mia diagnosi e dell’importanza che questa ha per il singolo; caratterialmente si sono presentati molto aggressivi e a dir poco imbarazzanti nelle reazioni. In realtà ho avuto una pessima esperienza anche nel privato, nel quale il medico ha tralasciato dettagli importanti ed inventati altri; alla mia richiesta di spiegazioni ha giocato la carta degli anni di esperienza e della soggettività della diagnosi. Quest’ultima esperienza ammetto che mi ha lasciato un trauma.
Non ho più piena fiducia nel ssn italiano dal momento che ho avuto pessime esperienze in tutti i campi ultimamente (medici disorganizzati, arrabbiati, superficiali, incuranti della privacy e totalmente irrispettosi verso i pazienti), anche per esperienze non mie dirette ma a cui ho assistito. Sono una persona calma e pacata, ma assistere a certe sceneggiate mi ha fatto rabbrividire (“banalmente”: invalidi lasciati ad aspettare per ore dal loro turno in sala d’attesa, pazienti provenienti da altre città rimandati più volte a casa perché non riuscivano a visitarli in tempo o perché il medico non si era presentato, diagnosi importanti lasciate con il dubbio; e non nomino neanche il ps) . Personalmente l’ultima volta un medico mi ha buttato fuori due minuti dalla visita dopo aver aspettato per ore del turno perché era pomeriggio tardi e voleva finire, mentre in ambito psicologico hanno detto che uno con ADHD è totalmente incapace di mantenere attenzione quindi incapace di andare bene a scuola ecc… e che era solo ansia… e che la diagnosi già ricevuta non deve essere una scusa per i relativi comportamenti.
Ho dovuto spiegare praticamente io i sintomi del disturbo negli adulti e quasi giustificare la mia persona: e questo non mi sembra normale. Inoltre, sono stati molto giudicanti in tutto e dato consigli tossici (quest’ultimo quello nel privato). In parte penso volessero da me solo ansia, vigliaccheria e inabilità. È terribile che tali azioni vengano commesse da professionisti a cui il paziente si fida e affida.
Possibile si debba penare e pregare per ricevere un po’ di rispetto e comprensione in questo paese al giorno d’oggi?
Nonostante il bisogno, sono stanc di interloquire con incapaci o falsi o rabbiosi e anche questo è privazione del diritto alla salute e me alle cure.
L’unica soluzione valida sarebbe affidarsi al privato valutando con il colloquio gratuito (scegliendo quindi il terapeuta, che almeno in quei minuti, sembra meglio per se), ma non posso.
Perciò la prima scelta ricade sul cercare nel pubblico nazionale che operi online e che sia specializzato in adulti con ADHD, sperando che il carattere sia tanto affine alle competenze. La domanda quindi è: è possibile? Soprattutto online considerando che i centri specializzati in tutta Italia sono davvero pochi.
Ringrazio per tutto
Buonasera e grazie per aver condiviso la sua esperienza. Posso comprendere il senso di frustrazione e stanchezza che emerge dal suo racconto. È doloroso e scoraggiante vivere esperienze negative quando si cerca supporto professionale, specialmente per un disturbo come l’ADHD negli adulti, che purtroppo viene ancora spesso sottovalutato o frainteso.
Fortunatamente, negli ultimi anni il panorama italiano sta iniziando ad aprirsi a nuove possibilità, tra cui percorsi online offerti dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e da strutture convenzionate. Alcuni centri di riferimento per l'ADHD in età adulta consentono consulti da remoto, soprattutto per chi vive lontano dalle città principali. Le consiglio di contattare centri specializzati a livello regionale o nazionale, informandosi sulle opzioni di telemedicina e sui servizi online disponibili. Anche alcune associazioni dedicate all’ADHD possono offrire orientamento e supporto nella ricerca di professionisti aggiornati e competenti.
Capisco, inoltre, quanto sia fondamentale per lei sentirsi ascoltato, rispettato e accolto senza pregiudizi. È essenziale non perdere la speranza: esistono professionisti validi, empatici e preparati sul disturbo da deficit di attenzione e iperattività in età adulta. Le suggerisco di non esitare a rivolgersi anche a enti e associazioni nazionali come l’AIDAI (Associazione Italiana Disturbi di Attenzione e Iperattività) o altre organizzazioni che promuovono la consapevolezza e il supporto all'ADHD, facilitando il contatto con esperti idonei.
Investire nella propria salute mentale è un diritto e un passo fondamentale verso il benessere. Anche se il percorso può sembrare complesso, la invito a proseguire nella ricerca di un supporto psicologico adeguato e, se necessario, valutare un approccio multidisciplinare. Non esiti a chiedere aiuto a un professionista della salute mentale preparato, che la accompagni con rispetto e competenza nel suo percorso.
Un caro saluto e un augurio di ritrovare presto la serenità.
Fortunatamente, negli ultimi anni il panorama italiano sta iniziando ad aprirsi a nuove possibilità, tra cui percorsi online offerti dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e da strutture convenzionate. Alcuni centri di riferimento per l'ADHD in età adulta consentono consulti da remoto, soprattutto per chi vive lontano dalle città principali. Le consiglio di contattare centri specializzati a livello regionale o nazionale, informandosi sulle opzioni di telemedicina e sui servizi online disponibili. Anche alcune associazioni dedicate all’ADHD possono offrire orientamento e supporto nella ricerca di professionisti aggiornati e competenti.
Capisco, inoltre, quanto sia fondamentale per lei sentirsi ascoltato, rispettato e accolto senza pregiudizi. È essenziale non perdere la speranza: esistono professionisti validi, empatici e preparati sul disturbo da deficit di attenzione e iperattività in età adulta. Le suggerisco di non esitare a rivolgersi anche a enti e associazioni nazionali come l’AIDAI (Associazione Italiana Disturbi di Attenzione e Iperattività) o altre organizzazioni che promuovono la consapevolezza e il supporto all'ADHD, facilitando il contatto con esperti idonei.
Investire nella propria salute mentale è un diritto e un passo fondamentale verso il benessere. Anche se il percorso può sembrare complesso, la invito a proseguire nella ricerca di un supporto psicologico adeguato e, se necessario, valutare un approccio multidisciplinare. Non esiti a chiedere aiuto a un professionista della salute mentale preparato, che la accompagni con rispetto e competenza nel suo percorso.
Un caro saluto e un augurio di ritrovare presto la serenità.
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Salve,
Comprendo profondamente il disagio e la frustrazione che emergono dal suo racconto, e mi dispiace per le esperienze negative che ha vissuto, sia nel pubblico sia nel privato. Essere una persona calma e pacata, come lei ha descritto, e al contempo dover affrontare queste difficoltà con il sistema sanitario può risultare molto provante.
Per quanto riguarda il trattamento per adulti con ADHD nel settore pubblico, purtroppo in Italia l'accesso a professionisti competenti in questo ambito può variare notevolmente a seconda della regione. Tuttavia, alcune opzioni possono essere considerate:
Centri pubblici specializzati : Esistono pochi centri pubblici in Italia che trattano specificamente l'ADHD in età adulta. Per conoscere quelli operanti online, potrebbe essere utile contattare associazioni nazionali come AIFA Onlus (Associazione Italiana Famiglie ADHD), che spesso dispongono di risorse e informazioni aggiornate sui servizi disponibili.
Ambulatori universitari : Alcune cliniche universitarie o dipartimenti di neuropsichiatria possono fornire servizi dedicati a disturbi come l'ADHD negli adulti. Anche in questo caso, può essere utile un contatto diretto per verificare se lavorare online.
Consultazione con il medico di base : Potrebbe chiedere al suo medico di base di valutare una segnalazione a un centro specifico, magari al di fuori della sua regione, per un secondo parere specialistico.
Supporto psicologico online : Negli ultimi anni, il teleconsulto è diventato un'opzione sempre più diffusa, sia nel pubblico sia nel privato. Alcuni servizi di telemedicina del SSN o progetti pilota potrebbero offrirle questa possibilità, ma è necessario verificarlo contattando l'ASL di riferimento.
Infine, vista la complessità della situazione e il peso delle esperienze che ha vissuto, potrebbe essere utile e consigliato approfondire la questione rivolgendosi a uno specialista esperto e accogliente. Questo non solo per individuare un percorso terapeutico mirato, ma anche per sentirsi compresi e rispettati nel proprio vissuto.
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Comprendo profondamente il disagio e la frustrazione che emergono dal suo racconto, e mi dispiace per le esperienze negative che ha vissuto, sia nel pubblico sia nel privato. Essere una persona calma e pacata, come lei ha descritto, e al contempo dover affrontare queste difficoltà con il sistema sanitario può risultare molto provante.
Per quanto riguarda il trattamento per adulti con ADHD nel settore pubblico, purtroppo in Italia l'accesso a professionisti competenti in questo ambito può variare notevolmente a seconda della regione. Tuttavia, alcune opzioni possono essere considerate:
Centri pubblici specializzati : Esistono pochi centri pubblici in Italia che trattano specificamente l'ADHD in età adulta. Per conoscere quelli operanti online, potrebbe essere utile contattare associazioni nazionali come AIFA Onlus (Associazione Italiana Famiglie ADHD), che spesso dispongono di risorse e informazioni aggiornate sui servizi disponibili.
Ambulatori universitari : Alcune cliniche universitarie o dipartimenti di neuropsichiatria possono fornire servizi dedicati a disturbi come l'ADHD negli adulti. Anche in questo caso, può essere utile un contatto diretto per verificare se lavorare online.
Consultazione con il medico di base : Potrebbe chiedere al suo medico di base di valutare una segnalazione a un centro specifico, magari al di fuori della sua regione, per un secondo parere specialistico.
Supporto psicologico online : Negli ultimi anni, il teleconsulto è diventato un'opzione sempre più diffusa, sia nel pubblico sia nel privato. Alcuni servizi di telemedicina del SSN o progetti pilota potrebbero offrirle questa possibilità, ma è necessario verificarlo contattando l'ASL di riferimento.
Infine, vista la complessità della situazione e il peso delle esperienze che ha vissuto, potrebbe essere utile e consigliato approfondire la questione rivolgendosi a uno specialista esperto e accogliente. Questo non solo per individuare un percorso terapeutico mirato, ma anche per sentirsi compresi e rispettati nel proprio vissuto.
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso questa tematica così importante.
Mi sembra di aver capito che le è stato diagnosticato l'ADHD in età adulta e spero che questa diagnosi sia stata per lei la possibilità di ricollegare alcuni comportamenti e suoi funzionamenti durante l'età dell'infanzia. Come penso lei sappia, gli adulti ADHD hanno nel tempo sviluppato strategie e compensi per cercare di affrontare al meglio il mondo scolastico prima e il mondo lavorativo poi. A volte però queste strategie di compenso non bastano ed è necessario venire aiutati per sviluppare al meglio i propri punti di forza e per potenziare le abilità con le quali si fa più fatica (non parlo di abilità specifiche dato che il quadro può essere molto eterogeneo da persona a persona).
Posso capire come a volte il servizio sanitario pubblico possa non dare sempre la professionalità di cui le persone hanno bisogno, purtroppo a volte si trovano (d'altronde può capitare ovunque) persone che non sono adeguatamente formate. Sono anche convinta che non sia così dappertutto, ma che ci siano centri specializzati che possono darle l'aiuto di cui lei ha bisogno.
So che nel sito dell'Associazioni Italiana Famiglie ADHD c'è la possibilità di consultare l'elenco di centri specializzati che può contattare. Lo stesso per l'Associazione Italiana per i Disturbi di Attenzione e Iperattività. Non sono sicura della possibilità che possano lavorare online, però provi ad informarsi contattandoli dai siti.
Spero di esserle stata utile, rimango a disposizione per qualsiasi cosa.
Dott.ssa Ilaria Bresolin
Mi sembra di aver capito che le è stato diagnosticato l'ADHD in età adulta e spero che questa diagnosi sia stata per lei la possibilità di ricollegare alcuni comportamenti e suoi funzionamenti durante l'età dell'infanzia. Come penso lei sappia, gli adulti ADHD hanno nel tempo sviluppato strategie e compensi per cercare di affrontare al meglio il mondo scolastico prima e il mondo lavorativo poi. A volte però queste strategie di compenso non bastano ed è necessario venire aiutati per sviluppare al meglio i propri punti di forza e per potenziare le abilità con le quali si fa più fatica (non parlo di abilità specifiche dato che il quadro può essere molto eterogeneo da persona a persona).
Posso capire come a volte il servizio sanitario pubblico possa non dare sempre la professionalità di cui le persone hanno bisogno, purtroppo a volte si trovano (d'altronde può capitare ovunque) persone che non sono adeguatamente formate. Sono anche convinta che non sia così dappertutto, ma che ci siano centri specializzati che possono darle l'aiuto di cui lei ha bisogno.
So che nel sito dell'Associazioni Italiana Famiglie ADHD c'è la possibilità di consultare l'elenco di centri specializzati che può contattare. Lo stesso per l'Associazione Italiana per i Disturbi di Attenzione e Iperattività. Non sono sicura della possibilità che possano lavorare online, però provi ad informarsi contattandoli dai siti.
Spero di esserle stata utile, rimango a disposizione per qualsiasi cosa.
Dott.ssa Ilaria Bresolin
Salve, nel pubblico conosco un centro per l'adulto al Gemelli a Roma ma non so se sia possibile la modalità online. Nel privato le consiglio GAM MEDICAL dove lavorano solo professionisti specializzati in tale ambito.
Le auguro di trovare un contesto di fiducia dove possa sentirsi accolta e compresa.
Le auguro di trovare un contesto di fiducia dove possa sentirsi accolta e compresa.
Buongiorno gentile Utente, capisco la sua frustrazione e il senso di stanchezza che deriva da esperienze così negative nel cercare aiuto. È davvero difficile, soprattutto quando si sente che il sistema sanitario non risponde in modo adeguato alle proprie esigenze. Tuttavia, ci sono alcune strade che potrebbe considerare per trovare il supporto di cui ha bisogno, anche nel pubblico.
Alcuni centri ospedalieri in Italia, come il Policlinico Gemelli a Roma, il Niguarda a Milano o l’IRCCS Stella Maris di Pisa, sono specializzati nell’ADHD negli adulti. Anche se sono distanti, molti offrono consulenze a distanza tramite telemedicina, un’opzione che potrebbe aiutarla a superare il limite geografico. Le consiglio di contattarli per verificare la possibilità di accedere ai loro servizi online.
Se il servizio locale non si dimostra adeguato, può anche richiedere all’ASL di essere seguita in un’altra regione o struttura. A volte questo percorso richiede un po’ di insistenza, ma è un suo diritto. Inoltre, associazioni come AIFA Onlus potrebbero orientarla verso specialisti affidabili e fornirle indicazioni pratiche su come muoversi nel sistema pubblico.
È davvero importante non scoraggiarsi, anche se comprendo quanto sia pesante interfacciarsi con professionisti poco preparati o rispettosi. Il suo diritto alla salute e a ricevere cure adeguate non dovrebbe mai essere messo in discussione, e le auguro di trovare presto un percorso che le permetta di sentirsi finalmente ascoltata e compresa. Se ha bisogno di ulteriori indicazioni o di una mano per cercare un contatto specifico, sono qui per aiutarla.
Dott. Luca Vocino
Alcuni centri ospedalieri in Italia, come il Policlinico Gemelli a Roma, il Niguarda a Milano o l’IRCCS Stella Maris di Pisa, sono specializzati nell’ADHD negli adulti. Anche se sono distanti, molti offrono consulenze a distanza tramite telemedicina, un’opzione che potrebbe aiutarla a superare il limite geografico. Le consiglio di contattarli per verificare la possibilità di accedere ai loro servizi online.
Se il servizio locale non si dimostra adeguato, può anche richiedere all’ASL di essere seguita in un’altra regione o struttura. A volte questo percorso richiede un po’ di insistenza, ma è un suo diritto. Inoltre, associazioni come AIFA Onlus potrebbero orientarla verso specialisti affidabili e fornirle indicazioni pratiche su come muoversi nel sistema pubblico.
È davvero importante non scoraggiarsi, anche se comprendo quanto sia pesante interfacciarsi con professionisti poco preparati o rispettosi. Il suo diritto alla salute e a ricevere cure adeguate non dovrebbe mai essere messo in discussione, e le auguro di trovare presto un percorso che le permetta di sentirsi finalmente ascoltata e compresa. Se ha bisogno di ulteriori indicazioni o di una mano per cercare un contatto specifico, sono qui per aiutarla.
Dott. Luca Vocino
Buongiorno, capisco profondamente la sua frustrazione e il senso di sconforto che emerge dalle esperienze che ha vissuto. Si percepisce chiaramente quanto abbia affrontato situazioni difficili, non solo a livello personale, ma anche rispetto a un sistema sanitario che avrebbe dovuto accoglierla, comprenderla e sostenerla. È naturale che dopo esperienze del genere si possa perdere fiducia, soprattutto quando, invece di ricevere ascolto e rispetto, ci si trova davanti a pregiudizi, superficialità o, peggio, aggressività. Il disturbo da ADHD in età adulta è una realtà che, purtroppo, non è ancora pienamente compresa o accettata da tutti i professionisti, e questo può portare a risposte inadeguate o svalutanti. Tuttavia, la sua consapevolezza della diagnosi e dei sintomi che la riguardano è già un grande punto di forza: significa che ha le risorse e la lucidità per riconoscere ciò di cui ha bisogno e difendere il diritto a ricevere un supporto adeguato. Dal punto di vista pratico, ottenere un supporto nel pubblico è sicuramente possibile, anche se so bene che le difficoltà possono sembrare insormontabili, soprattutto vivendo lontano dai grandi centri urbani. Esistono alcuni centri pubblici specializzati nel trattamento dell'ADHD adulto, ma sono ancora pochi in Italia e spesso concentrati nelle città principali. La buona notizia è che, soprattutto dopo la pandemia, molti servizi si stanno aprendo alla telemedicina e alle consulenze online, e questa potrebbe essere una strada concreta da percorrere. Può contattare i centri più specializzati, anche fuori regione, e chiedere esplicitamente se offrono percorsi a distanza: in alcuni casi, soprattutto per situazioni di necessità e particolari condizioni logistiche, viene offerta questa possibilità. Un’altra risorsa preziosa è rappresentata dalle associazioni dedicate all’ADHD, come AIFA APS Onlus (Associazione Italiana Famiglie ADHD). Queste realtà possono aiutarla a trovare informazioni aggiornate sui centri pubblici e privati affidabili, sui professionisti specializzati e sui percorsi disponibili a livello nazionale. Spesso forniscono anche supporto per orientarsi meglio nel sistema sanitario, oltre a creare spazi di confronto con altre persone che condividono difficoltà simili. Capisco che la strada percorsa finora sia stata dolorosa e che la fiducia nei confronti dei professionisti sia stata messa a dura prova. È difficile esporsi e aprirsi quando si teme di non essere ascoltati o, peggio, giudicati. Ma non si lasci scoraggiare: esistono professionisti competenti, preparati e umani che possono darle l’aiuto di cui ha bisogno. La sfida è trovarli, ma la ricerca vale la pena perché la salute e il benessere psicologico sono diritti fondamentali, e lei merita di essere seguita con rispetto e competenza. Se può, continui a considerare il colloquio conoscitivo gratuito con i professionisti nel privato: anche una singola consulenza può aiutarla a valutare l’approccio, la preparazione e l’empatia del terapeuta, consentendole di fare scelte più sicure. Nel frattempo, può proseguire la sua ricerca nel pubblico, contattando centri riconosciuti, anche al di fuori della sua regione, chiedendo informazioni specifiche sulla disponibilità di percorsi online. Le voglio dire che il suo coraggio e la sua determinazione nel non accontentarsi di risposte superficiali dimostrano la sua forza. Continui a dare voce al suo bisogno e non si arrenda. La strada verso un supporto adeguato può sembrare lunga, ma esiste, e merita di essere percorsa per ritrovare la serenità e il rispetto che le spettano. Le auguro davvero di trovare il professionista giusto e il supporto che cerca. Dott. Andrea Boggero
Buongiorno, come in tutti i mestieri si ha a che fare con dei professionisti che portano la loro personalità e modo di fare nel loro lavoro. Non soffermandomi su inutili considerazioni su quanto ognuno dovrebbe essere attento e corretto, diciamo che siamo esseri umani e possiamo sbagliare. Detto questo, nel privato c'è più scelta, nel pubblico si può cambiare servizio ma non troppo di più, come in ogni professione/mestiere la scelta dell'interlocutore è parte del processo. Nel pubblico stanno strutturando protocolli ad hoc, ma la sensazione è che la questione non sia ancora perfettamente "in bolla" e questo da margine ai vari professionisti che se ne occupano di dare più peso alla loro discrezionalità rispetto alle linee guida. Non dovrebbe essere così ma tant'è. Da poco tempo (un anno o due) i riferimenti pubblici per questo tipo di percorsi sono (solo) i csm.
Non si aggrappi con troppa forza alla sua diagnosi. Una diagnosi, anche corretta, non è di nessun aiuto. Lei è ferito e deluso. Potremmo stare qui ore aparlare dei tanti problemi del SSN ma non servirebbe a nulla. Quello che le serve è ciò da cui fugge, anche se ancora non lo sa. Ci sono colleghi che non lavorano benissimo e ci sono colleghi capaci e preparati. Quando lei ne incontrerà uno di quest'ultimo tipo lo saprà riconoscere? Perché un terapeuta preparato la mette di fronte a ciò che lei non vuole considerare. Se a quel punto lei si difende accusandolo di incompetenza, di "vigliaccheria" e di "inabilità" allora non è più un problema di SSN ma un problema che riguarda la natura della sua ferita. E' lei pronto davvero a fidarsi?
Capisco la frustrazione di chi ha avuto esperienze negative con il sistema sanitario pubblico e privato, specialmente per quanto riguarda l'ADHD adulto, una condizione spesso fraintesa o minimizzata. La mancanza di specialisti nelle zone non centrali e la difficoltà di accesso a trattamenti adeguati sono ostacoli significativi per chi cerca un supporto competente.
Tuttavia, esistono opzioni online che potrebbero rappresentare una soluzione. Alcuni centri universitari e cliniche private offrono consulenze a distanza, e piattaforme come ProntoPro o BetterHelp permettono di selezionare un professionista attraverso colloqui preliminari gratuiti, per valutare se l'approccio terapeutico è adatto.
Nonostante le difficoltà con il sistema pubblico, queste risorse online potrebbero offrire a chi cerca aiuto l'opportunità di accedere a supporto qualificato e rispondente alle proprie esigenze, evitando le problematiche e i pregiudizi che si incontrano nelle strutture tradizionali.
Tuttavia, esistono opzioni online che potrebbero rappresentare una soluzione. Alcuni centri universitari e cliniche private offrono consulenze a distanza, e piattaforme come ProntoPro o BetterHelp permettono di selezionare un professionista attraverso colloqui preliminari gratuiti, per valutare se l'approccio terapeutico è adatto.
Nonostante le difficoltà con il sistema pubblico, queste risorse online potrebbero offrire a chi cerca aiuto l'opportunità di accedere a supporto qualificato e rispondente alle proprie esigenze, evitando le problematiche e i pregiudizi che si incontrano nelle strutture tradizionali.
Capisco la tua frustrazione per le esperienze negative nel sistema sanitario, sia pubblico che privato. È davvero difficile quando ti senti ignorato e giudicato, specialmente su un tema delicato come l'ADHD, che spesso viene frainteso negli adulti. La sensazione di non essere compreso e di dover giustificare te stesso da parte dei professionisti è estremamente pesante, e capisco perché tu stia cercando una soluzione più adeguata.
Per quanto riguarda il supporto online, è possibile trovare professionisti che si occupano di adulti con ADHD, anche se i centri specifici in Italia sono pochi. Molti specialisti ora offrono consulenze online, e anche se il contesto pubblico potrebbe non avere molte opzioni immediate, alcuni professionisti del settore privato stanno adattandosi a questo modello. L'aspetto positivo è che puoi trovare uno specialista che sia esperto in ADHD e che abbia un approccio empatico, senza bisogno di preoccuparti delle difficoltà logistiche o delle lunghe attese in sala d'attesa.
Il fatto che tu non possa permetterti il privato è un altro ostacolo, ma potresti considerare l'idea di cercare percorsi di supporto online che possano darti una risposta concreta. In alternativa, potresti anche esplorare gruppi di supporto virtuali, dove persone con esperienze simili si scambiano informazioni e consigli.
L'importante è non arrendersi, anche se le tue esperienze passate sono state dolorose. Troverai sicuramente qualcuno che ti ascolti, ti rispetti e comprenda la tua situazione, anche se ciò richiederà tempo. Se hai bisogno di parlare di nuovo, sono qui per ascoltarti.
Per quanto riguarda il supporto online, è possibile trovare professionisti che si occupano di adulti con ADHD, anche se i centri specifici in Italia sono pochi. Molti specialisti ora offrono consulenze online, e anche se il contesto pubblico potrebbe non avere molte opzioni immediate, alcuni professionisti del settore privato stanno adattandosi a questo modello. L'aspetto positivo è che puoi trovare uno specialista che sia esperto in ADHD e che abbia un approccio empatico, senza bisogno di preoccuparti delle difficoltà logistiche o delle lunghe attese in sala d'attesa.
Il fatto che tu non possa permetterti il privato è un altro ostacolo, ma potresti considerare l'idea di cercare percorsi di supporto online che possano darti una risposta concreta. In alternativa, potresti anche esplorare gruppi di supporto virtuali, dove persone con esperienze simili si scambiano informazioni e consigli.
L'importante è non arrendersi, anche se le tue esperienze passate sono state dolorose. Troverai sicuramente qualcuno che ti ascolti, ti rispetti e comprenda la tua situazione, anche se ciò richiederà tempo. Se hai bisogno di parlare di nuovo, sono qui per ascoltarti.
Buona sera,
sono dispiaciuta per le esperienze difficili e frustranti che ha vissuto nel tentativo di accedere a cure adeguate e che abbia dovuto affrontare situazioni di mancanza di professionalità. È comprensibile che tutto questo possa aver minato la sua fiducia nel sistema sanitario.
Per quanto riguarda l'accesso a percorsi specifici per l'ADHD in età adulta nel servizio pubblico, è vero che la situazione varia significativamente da regione a regione. Non tutte le regioni italiane dispongono di centri o professionisti dedicati al trattamento dell'ADHD nell'adulto. In alcune aree, i percorsi diagnostici e terapeutici per l'ADHD sono disponibili presso i Dipartimenti di Salute Mentale (CSM) o nei Servizi di Neuropsichiatria per l’Età Evolutiva (che in alcune regioni seguono anche i giovani adulti). Tuttavia, il livello di competenza e la disponibilità di servizi possono essere molto disomogenei.
Purtroppo, al momento non esiste una rete nazionale unificata per la gestione dell’ADHD nell’adulto, ma ci sono alcune opzioni che potrebbe esplorare:
Centri specializzati in ADHD nell’adulto: In alcune città italiane (ad esempio Milano, Roma, Bologna), ci sono centri pubblici e privati specializzati nella diagnosi e nel trattamento dell’ADHD. Se possibile, potrebbe valere la pena contattare uno di questi centri per chiedere se offrono consulenze a distanza o indicazioni per professionisti pubblici nella sua zona.
Telemedicina: Alcuni professionisti e strutture hanno iniziato a offrire servizi di psicoterapia e consultazioni online, soprattutto dopo la pandemia. Sebbene nel pubblico questa opzione sia meno diffusa, potrebbe provare a contattare centri universitari o ospedalieri nelle grandi città per verificare la possibilità di seguire un percorso online.
ASL e orientamento locale: Può essere utile richiedere un colloquio con un assistente sociale o un servizio di orientamento presso la sua ASL per cercare di identificare eventuali risorse sul territorio che potrebbero non essere immediatamente visibili.
Gruppi di supporto e associazioni: Alcune associazioni come AIFA Onlus (Associazione Italiana Famiglie ADHD) possono fornire informazioni su percorsi terapeutici disponibili, oltre che supporto per affrontare queste difficoltà. Potrebbero indicarle centri o professionisti specializzati che operano nella sua area o online.
Infine, mi sento di rassicurarla che, nonostante le esperienze passate, ci sono professionisti qualificati e "umani" che si occupano di ADHD nell’adulto. Trovarli può richiedere tempo e pazienza, ma molte persone riescono ad accedere a trattamenti efficaci e a ottenere miglioramenti significativi nella qualità della vita. Le auguro di trovare presto il supporto di cui ha bisogno.
Un saluto
sono dispiaciuta per le esperienze difficili e frustranti che ha vissuto nel tentativo di accedere a cure adeguate e che abbia dovuto affrontare situazioni di mancanza di professionalità. È comprensibile che tutto questo possa aver minato la sua fiducia nel sistema sanitario.
Per quanto riguarda l'accesso a percorsi specifici per l'ADHD in età adulta nel servizio pubblico, è vero che la situazione varia significativamente da regione a regione. Non tutte le regioni italiane dispongono di centri o professionisti dedicati al trattamento dell'ADHD nell'adulto. In alcune aree, i percorsi diagnostici e terapeutici per l'ADHD sono disponibili presso i Dipartimenti di Salute Mentale (CSM) o nei Servizi di Neuropsichiatria per l’Età Evolutiva (che in alcune regioni seguono anche i giovani adulti). Tuttavia, il livello di competenza e la disponibilità di servizi possono essere molto disomogenei.
Purtroppo, al momento non esiste una rete nazionale unificata per la gestione dell’ADHD nell’adulto, ma ci sono alcune opzioni che potrebbe esplorare:
Centri specializzati in ADHD nell’adulto: In alcune città italiane (ad esempio Milano, Roma, Bologna), ci sono centri pubblici e privati specializzati nella diagnosi e nel trattamento dell’ADHD. Se possibile, potrebbe valere la pena contattare uno di questi centri per chiedere se offrono consulenze a distanza o indicazioni per professionisti pubblici nella sua zona.
Telemedicina: Alcuni professionisti e strutture hanno iniziato a offrire servizi di psicoterapia e consultazioni online, soprattutto dopo la pandemia. Sebbene nel pubblico questa opzione sia meno diffusa, potrebbe provare a contattare centri universitari o ospedalieri nelle grandi città per verificare la possibilità di seguire un percorso online.
ASL e orientamento locale: Può essere utile richiedere un colloquio con un assistente sociale o un servizio di orientamento presso la sua ASL per cercare di identificare eventuali risorse sul territorio che potrebbero non essere immediatamente visibili.
Gruppi di supporto e associazioni: Alcune associazioni come AIFA Onlus (Associazione Italiana Famiglie ADHD) possono fornire informazioni su percorsi terapeutici disponibili, oltre che supporto per affrontare queste difficoltà. Potrebbero indicarle centri o professionisti specializzati che operano nella sua area o online.
Infine, mi sento di rassicurarla che, nonostante le esperienze passate, ci sono professionisti qualificati e "umani" che si occupano di ADHD nell’adulto. Trovarli può richiedere tempo e pazienza, ma molte persone riescono ad accedere a trattamenti efficaci e a ottenere miglioramenti significativi nella qualità della vita. Le auguro di trovare presto il supporto di cui ha bisogno.
Un saluto
Buongiorno.
Provo a rispondere alla sua domanda cercando assieme a Lei una soluzione al problema che lei è riuscito bene a raccontare parlando di se.
Purtroppo il disturbo ADHD non è di così facile rilevazione in quanto il disturbo esordisce nell’infanzia ma non c’è un’età indicativa e specifica d’esordio. È frequentemente identificato nel corso degli anni della scuola elementare, con comportamenti di disattenzione più evidenti. Durante l’adolescenza la sintomatologia si mantiene abbastanza stabile e possono comparire anche comportamenti antisociali. L’iperattività invece è il primo comportamento evidente che esordisce in età prescolare ma che da solo non permette di identificare il disturbo. In età adulta solitamente possono presentarsi ancora l’impulsività, la disattenzione e l’ irrequietezza, nonostante la diminuzione dell’ iperattività.
Ad oggi il miglior trattamento per il disturbo da deficit di attenzione e iperattività è di tipo multimodale e prevede una combinazione d’interventi di tipo farmacologico, di tipo psicoeducativo e di tipo psicoterapeutico.
Gli psicostimolanti sono considerati i farmaci più efficaci per trattare bambini e adulti con ADHD; questo può definirsi il trattamento psico-farmacologico.
I miglioramenti più duraturi di tipo comportamentale si ottengono però affiancando alla terapia farmacologica un programma cognitivo-comportamentale (psicoterapeutico) composto da tecniche e strategie cognitive e comportamentali in grado di aiutare a gestire i comportamenti problematici. Di fondamentale importanza poi risultano i percorsi da compiere parallelamente al trattamento cognitivo-comportamentale, come ad esempio la mindfulness, il training autogeno o lo sport quali arti marziali (psicoeducazione).
Sicuramente quindi potrà essere di più facile supporto per Lei non canalizzare solo su un unico Servizio la sua richiesta di trattamento e cura ma ricercare attraverso più canali e professionisti (non necessariamente tutti di stampo sanitario) la possibilità di migliorare le sue performance e la sua qualità di vita. Sicuramente troverà più professionisti in grado di aiutarla in questo percorso.
Resto a disposizione.
Un caro saluto.
Provo a rispondere alla sua domanda cercando assieme a Lei una soluzione al problema che lei è riuscito bene a raccontare parlando di se.
Purtroppo il disturbo ADHD non è di così facile rilevazione in quanto il disturbo esordisce nell’infanzia ma non c’è un’età indicativa e specifica d’esordio. È frequentemente identificato nel corso degli anni della scuola elementare, con comportamenti di disattenzione più evidenti. Durante l’adolescenza la sintomatologia si mantiene abbastanza stabile e possono comparire anche comportamenti antisociali. L’iperattività invece è il primo comportamento evidente che esordisce in età prescolare ma che da solo non permette di identificare il disturbo. In età adulta solitamente possono presentarsi ancora l’impulsività, la disattenzione e l’ irrequietezza, nonostante la diminuzione dell’ iperattività.
Ad oggi il miglior trattamento per il disturbo da deficit di attenzione e iperattività è di tipo multimodale e prevede una combinazione d’interventi di tipo farmacologico, di tipo psicoeducativo e di tipo psicoterapeutico.
Gli psicostimolanti sono considerati i farmaci più efficaci per trattare bambini e adulti con ADHD; questo può definirsi il trattamento psico-farmacologico.
I miglioramenti più duraturi di tipo comportamentale si ottengono però affiancando alla terapia farmacologica un programma cognitivo-comportamentale (psicoterapeutico) composto da tecniche e strategie cognitive e comportamentali in grado di aiutare a gestire i comportamenti problematici. Di fondamentale importanza poi risultano i percorsi da compiere parallelamente al trattamento cognitivo-comportamentale, come ad esempio la mindfulness, il training autogeno o lo sport quali arti marziali (psicoeducazione).
Sicuramente quindi potrà essere di più facile supporto per Lei non canalizzare solo su un unico Servizio la sua richiesta di trattamento e cura ma ricercare attraverso più canali e professionisti (non necessariamente tutti di stampo sanitario) la possibilità di migliorare le sue performance e la sua qualità di vita. Sicuramente troverà più professionisti in grado di aiutarla in questo percorso.
Resto a disposizione.
Un caro saluto.
Salve, non conosco servizio di Diagnosi on line del ssn. Penso che un bravo privato possa aiutarti nella tua città.
Gentile, innanzitutto, mi dispiace sinceramente per le esperienze negative che ha dovuto affrontare e per il disagio che ha vissuto. Purtroppo, è un tema che riguarda molti pazienti, soprattutto quando si tratta di disturbi complessi come l’ADHD nell’adulto, che spesso non sono ben compresi o trattati con la sensibilità e la competenza necessarie da parte di alcune figure professionali. La sua esperienza evidenzia purtroppo una carenza di formazione specifica e un atteggiamento, talvolta, inadeguato e pregiudizievole. Le difficoltà che ha descritto, come la superficialità nei confronti delle sue esigenze, il disinteresse, e l'atteggiamento giudicante, sono inaccettabili in un contesto terapeutico. La fiducia è un elemento fondamentale nel percorso di cura, e quando viene erosa, come nel suo caso, è comprensibile che si sviluppi una certa diffidenza, soprattutto verso il sistema sanitario pubblico. Detto ciò, è importante che non perda la speranza nel trovare un supporto adeguato. Esistono ancora professionisti nel pubblico e nel privato che sono competenti e sensibili alle problematiche legate all’ADHD in età adulta. Purtroppo, la difficoltà che descrive — trovare specialisti preparati e umani — è legata, tra l’altro, alla scarsità di formazione specifica in molte strutture e alla frammentazione dei servizi offerti. Per quanto riguarda il pubblico, è possibile cercare supporto online, ma anche qui, la disponibilità di servizi può variare notevolmente a seconda delle regioni. Vi sono, tuttavia, diverse risorse che potrebbero essere utili: 1. Centri di salute mentale (CSM) e neuropsichiatri dell’età adulta: purtroppo, come ha già esperito, alcuni di questi centri possono non essere preparati ad affrontare le specificità dell’ADHD nell’adulto. Tuttavia, ci sono delle strutture più avanzate, specialmente in alcune università o ospedali universitari, che hanno team di professionisti più formati. Può provare a cercare questi centri, sebbene ciò richieda uno sforzo maggiore. 2. Servizi onlin*: fortunatamente, negli ultimi anni, sono nati alcuni servizi di consulenza psicologica e psichiatrica online che offrono consulenze specifiche per disturbi come l’ADHD, anche per adulti. Alcuni psicologi e psichiatri, ad esempio, hanno iniziato a proporre trattamenti via telemedicina, offrendo supporto anche a chi vive in zone più periferiche o lontane dai grandi centri urbani. Piattaforme come Mindwork, Therapist Finder e ADHD Italia potrebbero essere un buon punto di partenza per trovare specialisti competenti nell’ADHD. 3. Associazioni e gruppi di supporto: alcune associazioni che si occupano di ADHD in Italia, come ADHD Italia o AIFA (Associazione Italiana Famiglie ADHD), organizzano eventi, gruppi di supporto e, in alcuni casi, offrono percorsi di consulenza o segnalano professionisti qualificati. Questi gruppi, spesso anche online, possono fornire preziose indicazioni e raccomandazioni. 4. Screening e diagnosi: se la diagnosi di ADHD non è stata formulata da un professionista esperto o se è necessario un approfondimento, può essere utile cercare un medico o uno psicologo specializzato in ADHD adulto che offra un colloquio iniziale gratuito. Spesso, una buona diagnosi e un piano terapeutico specifico sono il primo passo per migliorare la qualità della vita. 5. Formazione continua e risorse: Le risorse online come corsi, libri e articoli scritti da esperti sull’ADHD adulto possono essere utili per capire meglio il disturbo e come affrontarlo nella vita quotidiana. Ad esempio, alcuni corsi online di formazione sull'ADHD possono aiutare a comprendere meglio il disturbo e a identificare professionisti competenti. Infine, mi permetta di sottolineare che, sebbene l’esperienza di avere a che fare con medici poco empatici o poco preparati possa essere frustrante, non è mai giusto rassegnarsi o pensare che il sistema sanitario non sia in grado di offrire un valido aiuto. Nonostante le difficoltà, ci sono ancora professionisti e strutture capaci di supportarla con serietà e rispetto. Le consiglio di continuare a cercare con determinazione un percorso che possa rispondere alle sue esigenze, sia nel pubblico che nel privato. Mi auguro sinceramente che possa trovare presto il giusto sostegno e che il suo percorso di cura si svolga in un ambiente professionale che sappia riconoscere e rispettare le sue necessità. Non esiti a chiedere consiglio o supporto anche nelle associazioni di pazienti, che possono essere un'importante risorsa. Rimango a disposizione per una eventuale presa in carico che, seppur privata, vedrà nel listino prezzi che è ampiamente accessibile. Cordiali saluti, Dott.ssa Marta Landolina
Buonasera, ho letto tutto il suo racconto, mi dispiace molto per la sua esperienza di disavventura. Purtroppo credo che non sia possibile quello che chiede, forse è possibile che vi sia qualche associazione di tipo privato che offra questa tipologia di servizio. L'affermazione "è totalmente incapace non è veritiera". Le auguro incontri migliori,
Distinti Saluti
Dott.ssa Sarno Veronica
Distinti Saluti
Dott.ssa Sarno Veronica
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