Salve. Ringrazio in anticipo per la risposta. Ho 23 anni e ho un disturbo d'ansia partito da ipocond

24 risposte
Salve. Ringrazio in anticipo per la risposta. Ho 23 anni e ho un disturbo d'ansia partito da ipocondria che probabilmente mi porto appresso da anni. Sono in cura da uno psichiatra e uno psicologo. Prendo dropaxin (con un tentativo fallito di aumento della dose che mi ha fatto solo male) e Xanax da un mesetto circa. Piano piano mi sto sentendo sempre più di buon umore, noto che sto tornando a fare battute, a parlare di altro e fare qualcosa durante la giornata. Tuttavia , a volte avverto delle leggere sensazioni di irrealtà, come se il ritorno alla normalità dopo mesi molto complessi facesse strano, credo sia normale perdere un po'il senso della normalità. Tuttavia questa cosa di essere ogni giorno di buon umore (tendenzialmente) e di star ricominciando a fare qualcosa, mi fa venire paura di rientrare nello spettro bipolare (cosa esclusa dalla psicologa). Sono normali queste sensazioni? Sto scambiando il semplice e graduale ritorno alla normalità per una malattia perché la mia ansia e ipocondria me lo suggerisce?
Dott.ssa Erica Farolfi
Psicologo, Psicologo clinico
Forlì
Buongiorno, sicuramente il ritorno alla normalità è strano, non ci è più abituata, è un processo che richiede il suo tempo e tanto adattamento. Ed è anche normale esserne preoccupata e spaventata. Le sensazioni che mi descrive suonano normali da come ne parla e congruenti con la sua problematica iniziale ossia la sua ipocondria. Tuttavia per discriminare è importante porsi questa domanda: ha mai avuto episodi di euforia prolungati dal nulla prima di ora e dell'assunzione di farmaci? E' una sensazione particolare ritrovare la gioia di vivere dopo tanto tempo ed è sicuramente difficile ambientarsi, ci vuole il suo tempo. Non ci noto nulla di strano in quello che dice, ma giustamente è importante esprimere i suoi dubbi anche al suo psicologo che la conosce meglio per avere un parere più approfondito.
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Dott.ssa Aisha Battelini
Psicologo, Psicologo clinico
Rovereto
Buongiorno, grazie della sua condivisione. Il ritorno alla normalità è sempre un processo di cambiamento che richiede del tempo e il ritrovamento di un nuovo equilibrio. Nulla di strano quindi che provi paura ed estraneamento in certi momenti, sopratutto se ci dice che le difficoltà per le quali ha chiesto un supporto sono legate all'ipocondria, e quindi ad un estremo ascolto del corpo e alle paure ad esso connesso.
Ora sta sentendo emozioni e sensazioni alle quali da tempo non era abituato, e la ricerca di una motivazione esterna (una malattia) potrebbe essere anche un modo di proteggersi dalla paura che questa ritrovata serenità sia illusoria. Qualsiasi sia la motivazione, i suoi dubbi e le sue paure meritano di essere accolte ed ascoltate, le consiglio quindi di parlarne con il suo psicologo così da ragionare insieme su come gestire questo nuovo periodo della vita.
Le auguro il meglio,
Dott.ssa Aisha Battelini
Dott.ssa Ilenia Caggiu
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, la sua paura di avere un disturbo bipolare è perfettamente in linea con la problematica di ipocondria di cui soffre. Non è possibile restituirle una valutazione accurata tramite questo mezzo di comunicazione, ma in linea generale, le sensazioni che descrive possono essere riconducibili esclusivamente all'assunzione dei farmaci.
Tuttavia, se i suoi timori a tal riguardo permangono, le consiglio di parlarne con i suoi curanti; non tema di essere ripetitivo.
Rimango a disposizione.
Un caro saluto. Dott.ssa Ilenia Caggiu
Dott.ssa Saveria Ottaviani
Psicologo, Psicologo clinico
Marina di Ardea
Credo che tu ti sia già risposto da sola: le cose stanno andando meglio, abbi fiducia nei professionisti che ti seguono e nel bel percorso che stai facendo. Stai andando bene, non negarti le tue conquiste! Un saluto
Dott.ssa Sara Bachiorri
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
È positivo sentire che stai vivendo un miglioramento nel tuo stato d'animo e che stai iniziando a fare delle attività durante la giornata. È comune provare una sensazione di stranezza quando si torna a una situazione di normalità dopo un periodo di difficoltà emotive. È importante riconoscere che questo senso di irrealtà può essere una reazione normale alla transizione che stai vivendo.

Le sensazioni che descrivi non sono necessariamente indicative di un disturbo bipolare. È normale che l'ansia e l'ipocondria portino a pensieri negativi e alla preoccupazione di poter sviluppare altre patologie. Tuttavia, se la tua psicologa esclude la possibilità di un disturbo bipolare, è probabile che queste sensazioni siano attribuibili al processo di guarigione e adattamento che stai attraversando.

È importante mantenere una comunicazione aperta con i professionisti che ti stanno seguendo, come lo psichiatra e lo psicologo, in modo da condividere le tue preoccupazioni e ottenere ulteriori rassicurazioni. Continua a seguire il piano di cura stabilito dai tuoi specialisti e cerca di mantenere un atteggiamento positivo verso il tuo percorso di guarigione.

Se le sensazioni di irrealtà o altre preoccupazioni persistono o diventano più intense, è consigliabile discuterne con il tuo psichiatra o psicologo. Loro saranno in grado di fornirti ulteriori consigli e supporto per affrontare queste sfide.

Ricorda che il recupero è un processo graduale e individuale. Accogli i progressi che stai facendo e sii gentile con te stesso durante questo percorso di guarigione.
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Dott. Andrea Rohrich
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Torino
Buongiorno Utente. Quello che descrive sembra inquadrabile all'interno della diagnosi legata all'ansia che le è stata fatta. La terapia farmacologica, agendo sul suo umore e sull'ansia percepita potrebbe anche darle questa sensazione. Quello che le posso consigliare è di non tenere per sé questi dubbi e, anche al rischio di ripetersi, chieda tutto quello che ritiene giusto sapere dal team curante che la sta seguendo: parte del loro lavoro è anche chiarire questi dubbi! A presto
Dr. Matteo Salvucci
Psicologo clinico, Psicologo
San Benedetto del Tronto
Salve, le sue paure sono sempre connesse alle problematiche che sta affrontando. Le posso dire che l'adattamento dell'essere umano è sempre un momento molto complesso. Ritengo che sta smuovendo molto e, coi suoi tempi, continui. Se ha bisogno ci sono anche online.
Dott.ssa Anna Marcella Pisani
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, poiché sta già seguendo una terapia psicologia e farmacologica, credo sia opportuno rivolgere ai colleghi i quesiti che ha posto qui.
È importante affidarsi e confrontarsi con chi la conosce meglio, ha seguito il suo percorso di cura e può aiutarla a capire cosa sta accadendo in lei.
Detto ciò, dalla mia esperienza clinica, le posso dire che queste fasi di umore alternate sono del tutto normali, ma vanno monitorate e associate a supporto psicologico.
Un caro saluto.
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso/a utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Deborah Sapone
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
L’accesso alla moltitudine di informazioni su internet può creare ansia e confusione pertanto è comprensibile che tu possa essere preoccupato riguardo a un possibile rientro nello spettro bipolare.
Tuttavia, ciò che descrivi sembra essere riconducibile ad esperienze di ansia: talvolta esse possono influenzare la percezione della realtà e possono portare a sentimenti di stranezza o distacco. Tali sensazioni sono spesso transitorie e possono diminuire man mano che continui a fare progressi nel trattamento.
Il fatto che tu avverta progressi nella gestione del tuo disturbo d'ansia e che ti stia sentendo sempre più di buon umore, è importante.

Il miglioramento può comunque richiedere del tempo ed è fondamentale condividere apertamente con il tuo psichiatra e il tuo psicologo i tuoi pensieri, paure e sintomi per poter ricevere il supporto adeguato.

Rimango disponibile e ti mando un caro saluto.
Dott.ssa Deborah Sapone
Dott.ssa Stefania Palmacci
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Roma
Buongiorno , abituarsi alla "normalità" dopo un periodo di profondo disagio che lei ben conosce, non è così immediato in quanto è un processo di cambiamento e come tale richiede un tempo per adattarsi alla nuova condizione, che inizialmente può essere vissuta con eccessivo entusiasmo e voglia di fare per dimostrarsi/re di essere nuovamente presente nel mondo.
Ha fatto bene ad esporre alla sua psicologa la paura di rientrare nello spettro bipolare e se le è stata esclusa questa diagnosi è importante che lei riponga fiducia in chi la sta seguendo e che conosce bene la sua problematica.
Accetti con gioia il fatto che sta migliorando continuando a condividere con psicologo e psichiatra tutte le emozioni e i dubbi che si affacceranno in questo periodo complesso ma transitorio e vedrà che gradualmente andrà sempre meglio. Cordialmente dott.ssa Stefania Palmacci
Dott.ssa Giulia Maltauro
Psicologo, Psicologo clinico
Borgomanero
Buongiorno gentile utente, le consiglio di porre tutte le sue domande agli specialisti che la stanno seguendo in questo percorso, come già ha fatto in merito al bipolarismo. Il cambiamento comporta sempre una sensazione di stranezza o smarrimento iniziale.
Le auguro il meglio.
Dott.ssa Marina Costantini
Psicologo, Psicologo clinico
Colleferro
Gentile utente, a volte delle piccolissime dispercezioni o dissociazioni dalla realtà possono rientrare una reazione plausibile e fisiologica dell'individuo allo "stress" ed essendo seguito si avvalga del consulto dei suoi medici che conosco meglio lei e le circostanze che vive.
Cordialmente,
Dr.ssa M. Costantini.
Caro utente, tenga presente che il ritorno alla normalità dopo molti mesi è un cambiamento, e come tale, può essere accompagnato da sensazioni di stranezza e smarrimento, forse perché non è più abituato a stare nel mondo senza il sintomo o con una diminuzione di esso. Chiaramente la mia è solo una supposizione. Dato che un un cambiamento in positivo sembra esserci stato, continui ad avere fiducia nelle persone che la stanno seguendo! Un caro saluto.
Dott.ssa Giulia Remondini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Lecco
Buonasera, mi fa molto piacere leggere di un percorso in riuscita! I suoi dubbi sono più che leciti e già questo ci fa propendere verso la normalità dei sintomi descritti. Comprendo la sua paura e la rispetto ed i suoi curanti altrettanto, con la differenza che (avendo uno storico) sanno distinguere cosa su di lei possa essere un sintomo a cui prestare attenzione e cosa un segno positivo. Riporti tutti i suoi dubbi ai suoi professionisti e continui su questa strada. Un caro saluto, dott.ssa Giulia Remondini
Dott.ssa Veronica Savio
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Medolla
Buongiorno,
grazie per aver condiviso il suo vissuto. Anche il ritorno alla "normalità" è un processo lungo e sofferto di cambiamento, nonostante può sembrarci strano soffrire quando si sta di nuovo raggiungendo uno stato di benessere. Tuttavia comprendo perfettamente le sue paure. Le consiglio di raccontare le sue sensazioni anche ai professionisti che la seguono.
Le auguro di trovare la serenità.
Rimango a disposizione.
Dott.ssa Veronica Savio
Dott.ssa Ilaria De Pretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve, comprendo le preoccupazioni e le sensazioni che sta vivendo. È importante sottolineare che solo uno psicologo o uno psichiatra che seguono il suo caso specifico possono fornire una valutazione accurata sulla sua situazione. Tuttavia, posso darti alcune informazioni generali che potrebbero aiutarti a comprendere meglio le tue sensazioni.

La sensazione di irrealtà o di stranezza quando si sta riprendendo da un disturbo d'ansia non è insolita. L'ansia può alterare la percezione e il senso di realtà, e quando inizi a migliorare, è possibile che tu possa percepire il ritorno alla normalità come qualcosa di inusuale o persino spaventoso. Questo non significa necessariamente che tu stia sviluppando un disturbo bipolare. L'ansia stessa può causare fluttuazioni dell'umore e sensazioni di irrealtà.

È positivo che tu stia vedendo dei miglioramenti grazie alla terapia e alla medicazione prescritta. È importante continuare a lavorare a stretto contatto con il tuo psichiatra e il tuo psicologo per monitorare la tua condizione e discutere delle tue preoccupazioni. Comunicare apertamente con loro è fondamentale per ottenere il supporto di cui hai bisogno e per affrontare le tue paure o dubbi riguardo alla tua salute mentale.

Ricorda che il percorso di recupero può essere un processo graduale, e le sensazioni che provi possono variare nel tempo. È importante essere paziente con te stesso e continuare a seguire il piano di trattamento consigliato dai professionisti della salute mentale. Se hai domande o preoccupazioni specifiche sulla tua terapia o sulla medicazione, non esitare a discuterle con il tuo psichiatra.
Dott. Alessandro Caraglio
Psicologo, Psicologo clinico
Pontedera
Le tue riflessioni e le sensazioni che descrivi sono comprensibili, specialmente in considerazione del percorso che hai intrapreso per affrontare l'ansia e l'ipocondria. La ripresa da periodi prolungati di disagio psicologico può essere accompagnata da una gamma di emozioni e sensazioni, alcune delle quali potrebbero sembrare nuove o insolite, proprio perché rappresentano un cambiamento rispetto allo stato precedente.

Il fatto che tu stia iniziando a sentirti di buon umore e a notare un miglioramento generale nel tuo comportamento e nelle tue attività quotidiane è un segno positivo del progresso che stai facendo. Le sensazioni di irrealtà che descrivi possono essere interpretate come parte del processo di adattamento a questo nuovo stato di benessere. Quando si passa da un periodo di ansia intensa o di malessere a uno di maggiore serenità e attività, il contrasto può far sentire la nuova normalità quasi surreale.

La preoccupazione di poter sviluppare un disturbo bipolare a fronte di un miglioramento dell'umore è anch'essa comprensibile, soprattutto se consideriamo come l'ansia e l'ipocondria possano influenzare la percezione di sé e della propria salute mentale. Tuttavia, è importante ricordare che il disturbo bipolare è caratterizzato da specifici criteri diagnostici, che includono episodi di mania o ipomania e depressione, non semplicemente un miglioramento dell'umore o un aumento dell'attività.

Prova a continuare a parlare apertamente con il tuo psichiatra e il tuo psicologo delle tue preoccupazioni e delle sensazioni che stai vivendo è fondamentale. Essi possono offrirti rassicurazioni basate su una valutazione professionale e aiutarti a contestualizzare questi cambiamenti nel quadro del tuo percorso terapeutico.

Ricorda che il recupero da qualsiasi forma di disagio psicologico è un processo che può avere alti e bassi. Avere giorni in cui ti senti particolarmente bene è un segno positivo di progresso, non necessariamente un indicatore di un altro problema.

Potresti valutare anche pratiche come la mindfulness, la meditazione, o esercizi di respirazione possono aiutare a gestire sensazioni di irrealtà o ansia, contribuendo a mantenerti ancorato al presente e a ridurre la preoccupazione per il futuro.

In conclusione, è importante riconoscere e celebrare i progressi che stai facendo nel tuo percorso verso il benessere. Preoccupazioni e dubbi possono sorgere lungo il cammino, ma con il supporto adeguato e le strategie appropriate, puoi continuare a muoverti in direzione di una vita più serena e soddisfacente.

Cordialmente dott AC
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Grazie per aver condiviso la sua esperienza. Quello che descrive, soprattutto in relazione al ritorno graduale a un senso di benessere, è del tutto comprensibile, specialmente considerando la sua storia di ansia e ipocondria. Da un punto di vista cognitivo-comportamentale, è importante riconoscere come l'ansia e l'ipocondria possano influenzare il modo in cui si interpretano le sensazioni e i cambiamenti emotivi. Lei sta migliorando, e questo è un ottimo segnale, ma è comune per le persone con ansia o ipocondria avere pensieri ricorrenti o dubbi riguardo al proprio stato di salute, anche quando stanno meglio. In questo caso, l'ansia potrebbe farle interpretare il miglioramento come un segnale di "qualcosa che non va". La sensazione di irrealtà che descrive potrebbe essere una risposta comune al cambiamento. Dopo mesi di difficoltà, il ritorno a un funzionamento più sereno può effettivamente sembrare insolito. Questo è un fenomeno noto e non indica necessariamente un problema più grave. Quando il nostro cervello si abitua a vivere in uno stato di ansia o stress costante, la normalità può sembrare quasi anomala o irreale. Le sue preoccupazioni riguardo allo spettro bipolare, anche se già escluse dalla sua psicologa, sono un esempio tipico di come l'ansia ipocondriaca possa far scattare pensieri catastrofici o eccessivamente preoccupanti. Questa tendenza a interpretare i cambiamenti emotivi come segnali di una malattia rientra perfettamente nel ciclo ansioso-ipocondriaco. Quando notiamo un miglioramento, la mente ansiosa potrebbe iniziare a dubitare o temere che questo benessere sia troppo bello per essere vero. La buona notizia è che queste sensazioni sono del tutto normali nel contesto della sua storia di ansia. Ciò che sta probabilmente accadendo è che sta scambiando il miglioramento graduale e naturale per un segnale di malattia, proprio perché l'ansia ipocondriaca tende a farle concentrare su ciò che potrebbe andare storto, anche quando le cose stanno andando bene. Nel contesto della terapia cognitivo-comportamentale, uno dei passi chiave è imparare a riconoscere e sfidare questi pensieri ansiogeni. Provi a osservare i pensieri legati alla paura di una diagnosi bipolare o alla sensazione di irrealtà, chiedendosi: "Questi pensieri sono basati su fatti reali o su ipotesi e paure legate all'ansia?". Quando è in grado di distinguere i fatti dalle paure, può iniziare a ridurre la forza con cui l'ansia influenza il suo modo di vedere la situazione. Il suo miglioramento è un segnale positivo e il fatto che stia tornando a fare battute e partecipare alla vita quotidiana è un grande passo avanti. Continui a seguire il percorso terapeutico con fiducia e a lavorare con il suo psicologo per affrontare i pensieri ansiosi man mano che emergono. Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Sara Candido
Psicologo clinico
Roma
Buonasera, mi scuso per il ritardo nella risposta.
Grazie per aver condiviso con me la sua situazione. È comprensibile che lei abbia delle preoccupazioni riguardo alla sua salute mentale, specialmente quando si sta affrontando un percorso di recupero dopo un periodo difficile. Le sensazioni che descrive, come la percezione di irrealtà e la paura di sviluppare un disturbo bipolare, sono in effetti piuttosto comuni per chi ha un disturbo d'ansia, soprattutto quando si sta facendo progressi significativi nella propria guarigione.

Il disturbo d'ansia, e in particolare l'ipocondria, spesso porta a una costante preoccupazione per la propria salute mentale e fisica, facendo percepire anche piccoli cambiamenti come segnali di qualcosa di più grave. Ad esempio, il fatto di sentirsi più di buon umore, più attivo e capace di fare battute o di riprendere le attività quotidiane può sembrare "strano" se è stato preceduto da un periodo lungo di malessere. Questo può generare un certo senso di irrealtà, come se la "nuova normalità" non fosse del tutto autentica o come se stessi vivendo qualcosa di fuori posto. È una reazione comprensibile alla ripresa, e non necessariamente un segno di una malattia.

Il fatto che lei stia iniziando a rientrare nelle tue routine quotidiane e a sentirti più positivo è un indicatore che stai effettivamente migliorando. Anche se il miglioramento può sembrare graduale o "strano", è un buon segno. Le persone che attraversano fasi depressive o ansiose spesso provano una sorta di "stranezza" quando cominciano a risentire la sensazione di normalità e di energia, poiché queste sensazioni erano assenti da un lungo periodo. Tuttavia, questo non significa automaticamente che si stia sviluppando un disturbo bipolare o un altro disturbo psichiatrico. Il disturbo bipolare, come probabilmente le hanno spiegato, comporta cambiamenti drasticamente più rapidi e intensi tra periodi di umore molto elevato (mania) e depressione, con comportamenti molto diversi da quelli che descrive.

Inoltre, il fatto che la sua psicologa abbia escluso questa possibilità è un altro indicatore positivo. Se si sente più sereno e in equilibrio, è probabile che la tua ansia stia effettivamente diminuendo. La paura che ciò possa significare che stai sviluppando una condizione diversa (come il disturbo bipolare) è spesso una manifestazione dell'ansia stessa, che può spingere a "cercare" possibili malattie per rassicurae o per cercare un motivo a questi cambiamenti.

Le sensazioni di irrealtà e la paura di avere qualcosa che non va sono comunissime in chi ha un disturbo d'ansia. In questo caso, potrebbe trattarsi di un sintomo dell'ansia residua che sta cercando di "riempire il vuoto" di un periodo di benessere. Se si sente particolarmente ansioso o preoccupato, potrebbe essere utile parlarne più apertamente con il suo psicologo, magari anche esplorando come affrontare queste paure in modo costruttivo.

In sintesi, le sensazioni che descrive sembrano essere parte del processo di recupero, piuttosto che un segno di qualcosa di preoccupante. Il ritorno graduale alla normalità, anche se un po' "strano", è del tutto normale e, anzi, positivo. Se la sua psicologa ha escluso il disturbo bipolare, è probabile che lei stia solo passando attraverso una fase di adattamento alla tua nuova condizione di benessere, che può essere per certi versi inaspettata dopo un periodo complesso.

Ti consiglio di continuare a monitorare come ti senti, di discutere qualsiasi dubbio con i tuoi professionisti e di cercare di mantenere la fiducia nel processo di guarigione che stai vivendo.

Le auguro un buon proseguo, confido nella sua riuscita!
Dott.ssa Valeria Carolina Paradiso
Psicologo, Sessuologo, Psicologo clinico
Bollate
Buongiorno, dalla sua domanda si legge già anche una possibile risposta implicita. Sta tornando a stare meglio e anche la sua psicologa glielo ha confermato.
Spesso tornare a stare bene può spaventare ma come diceva un mio vecchio professore universitario "guarda la vetta" e provi a focalizzarsi sul presente e sul qui e ora. I pensieri intrusivi legati all'ipocondria possono sabotarla, ma persista nella terapia sia farmacologica che terapeutica come le è stato indicato dalla collega. Perchè poi parla di spettro bipolare? Inizialmente parla di ansia e ipocondria. La bipolarità le è stata diagnosticata o è una sua paura? Io propendo per questo, ma mi faccia sapere... Un caro saluto
Dott.ssa Rossella Carrara
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Buonasera, le consiglio di rivolgersi agli specialisti che la seguono e che quindi la conoscono. Cordiali saluti.
Dott.ssa Chantal Danna
Psicologo, Psicologo clinico
Aosta
Buongiorno,
il ritorno al buon umore e alla ripresa delle attività è l'effetto desiderato delle terapie e non un sintomo di patologia, non è bipolarismo, diagnosi oltretutto già esclusa dalla sua psicologa.
Il disorientamento o le sensazioni di irrealtà sono comuni quando si emerge da lunghi periodi di ansia cronica. Il cervello fatica ad abituarsi alla nuova "normalità" priva di angoscia.
La paura che il suo miglioramento sia una malattia è l'effetto diretto dell'ipocondria e dell'ansia, che cercano un nuovo problema su cui focalizzarsi. Il suo cervello forse sta scambiando la guarigione per un pericolo. Ma sia paziente e non si spaventi e passerà anche questo momento.
Cordialmente.
Dott.ssa Chantal Danna
Dr. Francesco Rossi
Psicologo, Psicologo clinico
Ozzano dell'Emilia
Salve, il timore e i dubbi che descrive sono fisiologici e naturali, se poi la sua psicologa esclude quella possibilità, dato che che il vostro percorso sta dando buoni frutti a quanto dice, tenderei a fidarmi e godermi il buon momento di ripresa.
Saluti.
Dr. Francesco Rossi.

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