Salve, ringrazio in anticipo per l'attenzione. Scrivo qui poiché sono abbastanza preoccupata per la
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Salve, ringrazio in anticipo per l'attenzione. Scrivo qui poiché sono abbastanza preoccupata per la salute del mio occhio destro. E soprattutto perché pare che non si riesca a venirne a capo.Circa un anno fa almeno una volta al mese ho cominciato a svegliarmi con l'occhio dolorante, che faceva fatica ad aprirsi. Il dolore passava poco dopo ma l'occhio restava indolenzito tutto il giorno e non riuscivo a vedere molto bene. Passato il fastidio nei giorni successivi la vista tornava normale. Poiché la cosa si ripeteva di rado pensavo potesse essere un colpo d'aria e quindi facevo solo qualche impacco caldo che sembrava risolvere il problema. Pian piano la situazione si è aggravata e ho dovuto necessariamente rivolgermi ad un oculista. I risvegli dolorosi erano più frequenti. E la vista peggiorava. Sono stata in cura da diversi oculisti ma purtroppo nessuno pare ne abbia individuato la causa. Mi è stata diagnosticata ipertensione agli occhi, ( poi smentita dagli altri oculisti), blefarite, occhio secco. E a seguito di un risveglio peggiore una settimana fa (occhio molto gonfio, fotofobia, quasi incapacità nel tenere gli occhi aperti e forte dolore) mi è stata diagnosticata una cheratite erpetica. Il dottore mi ha prescritto una pomata topica e aciclovir ma anche stavolta sembra non funzionare. Naturalmente l'occhio è sgonfio e non soffro più la luce ma comunque continuo a non vedere bene, l'occhio è come indolenzito, lo sento ancora appiccicoso e ogni tanto sembra io abbia delle fitte. Poiché sono stanca di imbottirmi di farmaci inutili e sono preoccupata seriamente di perdere completamente la vista dall'occhio destro spero che qualcuno possa darmi una soluzione. Cosa suggerite? Grazie a chi risponderà.
Buonasera, purtroppo i suoi sintomi sono molto aspecifici, è pressocché impossibile pertanto darle una risposta certa a quale possa essere la problematica di fondo. Temo che l'unico consiglio sia quello di rivolgersi nuovamente ad un oculista. Le ricordo inoltre che la non totale scomparsa di un sintomo, non è necessariamente un'evidenza di una diagnosi errata.
Cordiali saluti
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