Salve, riguardo alimenti scaduti e aflatossine

8 risposte
Salve, riguardo alimenti scaduti e aflatossine, un medico ha indicato anche il miele tra gli alimenti che possono sviluppare queste muffe, mentre gli altri menzionavano solo cereali, frutta secca e spezie ( in altro sito avevo letto anche legumi). Posso avere un elenco definitivo degli alimenti sui quali, una volta scaduti, possono instaurarsi le aflatossine? Grazie
Le quattro aflatossine principali sono la B1, B2, G1, e G2, prodotte da Aspergillus flavus e Aspergillus parasiticus. I prodotti più frequentemente contaminati sono cereali, fichi, semi da olio, arachidi, semi di cacao e spezie. Le aree più soggette a contaminazione sono quelle tropicali e sub-tropicali, specie in condizioni di forte siccità. Le aflatossine si trovano anche nel latte di animali nutriti con mangimi contaminati: nelle mucche l’aflatossina B1 è convertita in una forma particolare, l’aflatossina M1, forma che appunto ritroviamo in latte e carni.
Distinti saluti
Dr Luca Agostini

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Le aflatossine sono micotossine prodotte da muffe, principalmente su alimenti conservati in ambienti caldi e umidi. Gli alimenti più a rischio includono:

Cereali (mais, riso, grano)
Frutta secca (arachidi, noci, mandorle)
Spezie (peperoncino, curry, pepe)
Legumi (arachidi, fagioli)
Semi oleosi (girasole, sesamo)
Il miele non è comunemente associato alle aflatossine, ma può essere a rischio se mal conservato.

La chiave è mantenere gli alimenti in ambienti asciutti e freschi.
Buongiorno,
le aflatossine sono prodotte da funghi Aspergillus.
Fattori come temperatura, umidità, proprietà del terreno, tipo e durata della conservazione, nonché composizione nutritiva del prodotto alimentare influenzano notevolmente la crescita fungina e la produzione di aflatossina
Sono state segnalate contaminazioni da aflatossine in alimenti e mangimi, come arachidi, miglio, semi di sesamo, mais, grano, legumi, riso, fichi, spezie e cacao a causa di infezioni fungine durante le condizioni pre e post raccolta.
Per quanto riguarda il miele, la presenza e la quantità di aflatossine dipende molto dal clima dell'area geografica in cui viene prodotto.
Gentile utente, in generale la produzione di miele non favorisce lo sviluppo di aflatossine. Tuttavia, può verificarsi una contaminazione del miele in rari casi a causa di una cattiva gestione durante la lavorazione o lo stoccaggio, anche se è molto rara e strettamente monitorata dalle normative alimentari. Saluti, dott.ssa Viviana Leotta
Buongiorno, se prende in considerazione la pasta ad esempio le aflatossine si sviluppano non necessariamente sui cereali scaduti, si possono formare sulle spighe durante la coltivazione o durante i processi di lavorazione o di stoccaggio del grano. E le alte temperature non sono sufficienti per distruggerle, quindi lei mangerà pasta contaminata. Per quanto concerne il miele è difficile che possa formarsi. Io consiglio sempre prodotti a Km zero. circa la pasta consulti il sito di pasta OROBIO, che effettua esami sui grani per produrre prodotti senza micotossine. Se riuscissimo a seguire una dieta con prodotti a Km zero sarebbe meglio. saluti
Gentilissimo paziente,
le aflatossine sono tossine prodotte da alcuni tipi di muffe, principalmente appartenenti al genere Aspergillus. Queste sostanze possono svilupparsi in una varietà di alimenti, in particolare in condizioni di umidità e temperature elevate. Di seguito le fornisco un elenco di alimenti sui quali è più probabile che si instaurino le aflatossine, specialmente se non conservati correttamente o se consumati dopo la scadenza. Tra questi vi sono cereali come riso, mais, grano, orzo e avena, frutta secca come noci, mandorle, pistacchi e nocciole, legumi come fagioli, lenticchie e piselli, spezie come pepe, curcuma e paprika, semi come semi di sesamo, semi di girasole e semi di zucca. Anche il miele, sebbene meno comune, può essere contaminato da aflatossine se non viene conservato correttamente. In rari casi, anche i prodotti lattiero-caseari possono essere a rischio se contaminati da alimenti a rischio, così come alcuni alimenti trasformati che contengono ingredienti a rischio. È importante notare che la presenza di aflatossine dipende da molti fattori, tra cui le condizioni di stoccaggio e la qualità iniziale degli alimenti. Per ridurre il rischio di esposizione, è sempre consigliabile conservare gli alimenti in luoghi freschi e asciutti, controllare le scadenze e scartare qualsiasi alimento che presenti segni di deterioramento o muffa. Se desidera ulteriori informazioni o chiarimenti su questo tema, non esiti a contattarmi.
Cordialmente
Dott.ssa F.A.
Gentile paziente, il mieie ed altri alimenti possono essere contmainati se mal conservati in presenza di alimenti che presentano la contaminazione da aflatossine, gli alimenti che vengono contmainati sono. Cereali, legumi, Frutti come fichi o anche arance, semi oleosi, frutta secca e spezie. Bisogna chiudere bene i contenitori, separare gli alimenti e conservare in luogo fresco e asciutto evitando caldo ed umidità. Distitni Saluti Dott. Antonino Pellegrino
Gentile paziente, le aflatossine sono sostanze tossiche prodotte da alcuni tipi di muffe (principalmente Aspergillus flavus e Aspergillus parasiticus) che possono contaminare diversi alimenti. E' vero che cereali, frutta secca, legumi e spezie sono tra gli alimenti più frequentemente contaminati, ma anche altri alimenti possono essere a rischio, soprattutto se conservati in condizioni non ottimali. Così come gli oli vegetali, olio di arachidi, olio di oliva (se prodotto con olive ammuffite), la frutta fresca quando è molto matura o danneggiata, il latte e i prodotti lattiero-caseari, se gli animali sono stati alimentati con mangimi contaminati.
Anche se meno comune, anche il miele può essere contaminato, questo può succedere se le api hanno raccolto nettare da fiori che crescevano su piante infette. Un cordiale saluto, Manuela

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