Salve! Pratico mindfulness da circa un anno e sono arrivato a un punto in cui riesco a raggiungere s

20 risposte
Salve! Pratico mindfulness da circa un anno e sono arrivato a un punto in cui riesco a raggiungere stati di rilassamento molto importanti. Di recente ho sentito che, quando ci si trova in questi stati, il cervello è più propenso a essere condizionato. Sapendo questa cosa mentre raggiungo questi Stati cerco di non pensare a eventuali pensieri negativi che ovviamente cercando di non pensarli si presentano in maniera ossessiva e intrusiva quelli che mi chiedevo quindiera se effettivamente funziona che durante questi stati prevalgono pensieri intrusivi questi andranno a condizionare il mio cervello e i miei comportamenti
Salve,
Per prima cosa sarebbe il caso di approfondire questa pratica mi mindfulness e la declinazione in cui lei la pratica, per poi capire la fonte di questi pensieri intrusivi che lei teme così tanto e che, proprio per la loro natura intrusiva, con l'aumentare dei suoi timori si fanno sempre più persistenti.
Sicuramente l'aiuto di un professionista potrebbe giovarle.
Le auguro il meglio e rimango a disposizione.

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Buongiorno! Praticare la mindfulness sicuramente agevola il raggiungimento di uno stato di rilassamento, e capisco che la presenza di pensieri intrusivi possa portare molta angoscia e frustrazione (specialmente durante la pratica); tuttavia è importante tenere conto del fatto che lo scopo ultimo della mindfulness non sia rimuovere i pensieri, ma imparare ad accoglierli senza identificarsi con essi (evitando di entrare, in questo modo, in quel faticoso loop ossessivo a cui accennava). Potrebbe valutare di approfondire cosa significhi per lei quello stato di rilassamento e che tipo di pensiero arrivi, per comprendere eventualmente come potergli fare spazio senza attribuirgli un valore eccessivo e disturbante. Per quanto riguarda il timore relativo alla suggestionabilità ci sarebbe da esplorare che cosa intenda esattamente, potrebbe avere a che fare con una sensazione di perdita di controllo? Le consiglierei di esplorare dentro di sè questi aspetti, nel caso in cui risuonassero con la sua esperienza. Le auguro di trovare quello che cerca e rimango a disposizione!
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.

Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL
Buongiorno. La pratica della mindfulness può portare a notevoli benefici, come è messo in luce dalla letteratura scientifica. Nonostante ciò, la presenza di questi sintomi possono suggerirle la necessità di essere accompagnati da un professionista che la aiuti a comprenderne il significato, evitando di fare diventare una pratica salutare in un rischio per la sua salute mentale. Cordialmente, dr. Andrea.
Buongiorno sperimentatore della mente,
mi pare lei abbia già compreso alcuni segreti del nostro funzionamento ma forse non sa che ...
Se vuole sapere come uscirne, mi contatti.
Un cordiale saluto
dott.ssa Marzia Sellini
Buongiorno, i pensieri intrusivi non si può eliminarli tuttavia si può fare qualcosa. E cioè farli passare per poi tornare alla concentrazione su di sé.
Uso una immagine di solito che è quella di pensare di essere sul ciglio di una strada e osservare le auto che passano( le auto sono i pensieri). Se si cerca di rincorrerli si fa fatica e non si raggiungeranno comunque, ma se si osservano scorrere prima o poi svaniscono all'orizzonte.
Questo è un modo per gestirli durante il rilassamento, tuttavia con un percorso più approfondito con un professionista in altra sede è possibile riflettere sulla natura di questi pensieri
Buongiorno a te. La cosa più semplice che può fare è contattare un professionista per delle meditazioni guidate al fine di riuscire a comprendere il messaggio o l'utilità di questi pensieri. Molto utile potrebbe essere considerare anche delle sessioni di gruppo. Se dovesse servire può certamente contattarmi.
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 55 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Buongiorno gentile utente.
Sono uno psicologo con formazione in mindfulness. Forse posso correggere alcuni errori di fondo nella comprensione della pratica che lei svolge e della finalità.
Scopo della mindfulness non è il rilassamento!!
Il rilassamento muscolare può essere indotto con altre tecniche come il metodo di Jacobson, utilizzato dagli sportivi o dai militari in azione, oppure con la respirazione profonda.
Il rilassamento in una pratica mindfulness può essere una piacevole conseguenza ma non è mai l'obiettivo finale, anzi probabilmente l'obiettivo è qualcosa di completamente diverso.
La mindfulness, nella declinazione più comune, quella di John Kabat-Zinn, ha come obiettivo l'attenzione consapevole e senza giudizio al momento presente, inteso come insieme delle sensazioni interiori che riusciamo a percepire nel nostro corpo e nell'ambiente circostante.

Mantenere l'attenzione al momento percettivo presente implica il tentativo di svuotare la mente dai pensieri, ostacolare cioè quella tendenza che la mente ha di vagare nel vortice di pensieri, spesso proprio quelli intrusivi e negativi.
Questo impegno dell'attenzione può essere distratto dall'attività della mente, ma il compito sarà quello di riportare l'attenzione sempre al presente e alle sensazioni del corpo. In tal senso, appare evidente che non c'è rilassamento nella pratica mindfulness.
Meditazioni lunghe e ben eseguite, con costante monitoraggio consapevole del presente, possono tuttavia generare una condizione di pace e armonia tra mente e corpo, paragonabile a una sensazione di rilassamento.

Spero di averla aiutata a comprendere il modo giusto di intendere la pratica mindfulness. Probabilmente, nel suo caso, l'attenzione è poco allenata a resistere al vagare della mente e una condizione di stasi (assenza di attività), diventa facile preda dei pensieri intrusivi che ha descritto.
Quanto questi pensieri diventino poi condizionanti può dipendere dal livello di coinvolgimento con essi. Identificarsi eccessivamente con i pensieri negativi può incidere sul comportamento, sulla fiducia in sé stessi, sulle decisioni e nel rapporto con gli altri.

Le consiglio, per gestire meglio questa attività indesiderata della mente, di seguire un percorso di psicologia positiva con utilizzo strategico delle meditazioni e delle pratiche mindfulness, con un esperto della disciplina.
Sarei lieto di spiegarle meglio come può svolgersi un percorso di questo tipo, anche tramite consulenza online.
Un caro saluto,
Dott. Antonio Cortese
Buongiorno,
Il condizionamento è per definizione qualcosa che viene dall'esterno. Quello che lei ha descritto sembra essere uno slatentizzarsi di pensieri che normalmente rimangono nascosti da altri stimoli.
Dott. Marco Cenci
Buongiorno, è una buona domanda.
Come lei sta facendo esperienza, la mindfulness non è principalmente una pratica per il rilassamento (anche se può essere un suo frutto): ma la mindfulness porta spesso proprio a cogliere quel guazzabuglio di pensieri, sensazioni e emozioni che viviamo nel momento presente e con la mindfulness possiamo coltivare un modo per abitare ciò di cui facciamo esperienza di noi.
Ci sono tante mindfulness, non so quale genere stia praticando.
Per avvicinarmi alla sua domanda, direi che un altro frutto della mindfulness può essere che si crea un meta-stato in noi, cioè nel tempo ci rendiamo conto e commentiamo ciò che avviene dentro di noi, e nel tempo potremmo anche renderci conto di condizionamenti che già ci sono, e anche di desiderare allentarne alcuni, fino a scegliere significati nuovi, o una direzione nuova, o una nuova sintonizzazione con la realtà o con gli altri ...
..si rende conto che in questo modo può coltivare una certa "malleabilità", e che si diventa un poco manipolativi di sè.
Darei due suggerimenti: è utile sottoporsi a training o supervisioni periodiche di mindfulness condotte da persone abilitate;
ed è utile anche guardare poi "a valle" che succede: quali frutti piano piano giungono nella sua vita, come abita una diversità di sè, della vita, dell'altro con cui è in relazione?
questo per "tarare" piano piano la pratica, rimanendo consapevole di come sta.
Spero di esserle stato di aiuto, se vuole continuare il discorso sono disponibile.
Salve! È normale che durante gli stati di rilassamento e di mindfulness possano emergere pensieri negativi in maniera più intensa. Tuttavia, il fatto che questi pensieri si presentino non implica automaticamente che condizioneranno il vostro cervello e i vostri comportamenti. L'importante è non reprimere o combattere questi pensieri, ma accoglierli con gentilezza e riconoscere che sono solo pensieri. Continuare a praticare la mindfulness in modo coerente può aiutarvi a sviluppare una maggiore consapevolezza e una relazione più sana con i vostri pensieri.

Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua situazione con noi. Se i pensieri intrusivi le causano significativa angoscia o interferiscono con la sua vita quotidiana, potrebbe essere utile consultare un professionista della salute mentale che sia anche esperto in mindfulness. Un terapeuta può fornirle ulteriori strategie e supporto per gestire i pensieri intrusivi e sviluppare una relazione più sana con la sua mente.
Le auguro il meglio! Dott.ssa Baldelli Marta
Salve,

La pratica della mindfulness ha come obiettivo principale quello di portare l’attenzione al momento presente, accettando i pensieri e le sensazioni senza giudizio. È normale che durante la meditazione emergano pensieri di vario tipo, inclusi quelli negativi o intrusivi.

Da una prospettiva interazionista, l’obiettivo non è tanto quello di evitare o sopprimere questi pensieri, quanto piuttosto di osservarli e accettarli come parte della tua esperienza attuale. Questo può aiutarti a sviluppare una relazione più sana e accogliente con i tuoi pensieri, riducendo la loro capacità di influenzare negativamente il tuo stato d’animo e i tuoi comportamenti.

Ricorda, la pratica della mindfulness è un percorso e può richiedere tempo per vedere i benefici. Continua a praticare e non esitare a cercare il supporto di un professionista se senti che potrebbe essere utile.

Cordiali saluti, Dr. Marco Di Campli



Quando si raggiungono stati di rilassamento profondo, come quelli indotti dalla mindfulness, il cervello entra spesso in onde cerebrali alfa o theta. Questi stati sono associati a una maggiore plasticità neurale, il che significa che il cervello è più malleabile e ricettivo ai cambiamenti. In questo stato, è possibile che il cervello sia più aperto al condizionamento, il che può essere utilizzato in modo positivo per rafforzare pensieri e comportamenti benefici. È comune sperimentare pensieri intrusivi durante la meditazione o la mindfulness. Questi pensieri tendono a emergere perché il cervello, quando si rilassa, abbassa le difese che normalmente mantengono certi pensieri sotto controllo. Cercare di non pensare a qualcosa spesso ha l'effetto contrario, portando quel pensiero in primo piano; un fenomeno noto come "effetto di rimbalzo".
Cordialità, Dott. Gianluca Zazzi

Buongiorno, la Mindfulness è una pratica che consente di ottenere molti benefici soprattutto in termini di aumento della consapevolezza del momento presente e di accoglienza riguardo ai pensieri che possiamo osservare. Pertanto, lo scopo non è quello di eliminare i pensieri negativi, ma bensì di accoglierli e lasciarli andare. Detto cio, potrebbe essere molto utile approfondire tramite una consulenza psicologica quali siano questi pensieri intrusivi che si presentano in maniera ricorrente, per poterli esplorare e gestire con degli strumenti più specifici. La ringrazio per la sua condivisione e le auguro una buona giornata! Dott.ssa Valentina Baima Poma
Buon pomeriggio,
come ha sperimentato non pensare è pensare due volte.
I pensieri ci attraversano, ma non sono noi a meno che non si agisca di conseguenza, consolidando. Premesso il contesto, potrebbe essere utile prestare attenzione a non ossessionarsi per non ossessionarsene.
A disposizione.
Saluti
Salve! La Mindfulness richiede attenzione focalizzata e
consapevolezza di ciò che accade nel momento presente, se tale stato risulta alterato da pensieri intrusivi, bisognerebbe indagarne la causa, l'importante è accogliere il pensiero senza giudicare, cercando di osservare in modo distaccato.
Per ulteriori informazioni sono a sua disposizione. Cordiali saluti.
Dott.ssa Raffaella Sorrentino
Prenota subito una visita online: Mindfulness - 51 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Buongiorno, la pratica della mindfulness ci insegna a diventare più consapevoli dei nostri pensieri sospendendo il giudizio, permettendoci di prenderne le distanze e di vederli con più chiarezza. Al tempo stesso, la mindfulness ci da la possibilità di focalizzarci nel qui ed ora, pertanto se vi sono pensieri negativi/ intrusivi, questi durante la pratica possono emergere. Personalmente ritengo che se emergono dei pensieri intrusivi che le suscitano paura sia importante integrare la pratica di mindfulness con un percorso di sostegno psicologico al fine di esplorare le cause di questi pensieri intrusivi e prendersi cura delle emozioni che essi le suscitano.
Resto a disposizione
Buona giornata
Dottoressa Erika Castagneri
salve gentile Utente,
credo di aver compreso quanto da lei riportato, ma c'è necessità di approfondire e chiarire vari punti della sua affermazione per fornirle una riposta adeguata.
Colgo la sua determinazione nel ricercare uno stato di serenità e di distanza da un qualcosa che la turba; qualcosa che lei descrive come 'intrusivo' ed il rischio, se ho ben intuito, è quello che possa diventare invalidante.
per questo motivo sostengo che le sarebbe d'aiuto poter comprendere più a fondo ciò che sta vivendo avvalendosi di un professionista.
resto a disposizione
Cortesi Saluti
JG
Grazie per la sua domanda! È positivo che stia praticando la mindfulness da un anno e che abbia già raggiunto stati di rilassamento significativi. La mindfulness, infatti, è uno strumento potente che aiuta a sviluppare una maggiore consapevolezza delle nostre emozioni e dei nostri pensieri, senza giudicarli, ma semplicemente osservandoli.
Per quanto riguarda la sua preoccupazione, è importante capire un paio di aspetti relativi al funzionamento della mente durante gli stati di rilassamento profondo o meditativi. È vero che quando ci troviamo in uno stato di rilassamento profondo, il nostro cervello può essere più ricettivo, ma questo non significa necessariamente che i pensieri negativi intrusivi che emergono in questi momenti andranno a "condizionare" negativamente il nostro comportamento.
Innanzitutto, è fondamentale sottolineare che i pensieri intrusivi sono una parte normale dell’esperienza umana. Tutti noi, in qualche misura, ci troviamo ad affrontare pensieri indesiderati, soprattutto quando cerchiamo di non pensarci. La mente ha una tendenza naturale a reagire proprio a questi tentativi di "evitare" o "resistere", e questo può generare l'effetto opposto, facendoli emergere in modo più insistente.
In realtà, la mindfulness non è progettata per eliminare i pensieri, ma per cambiarne il nostro rapporto con essi. In altre parole, non è necessario cercare di non pensare a certi pensieri. Quando si pratica la mindfulness, l'obiettivo è accogliere i pensieri come semplici eventi mentali, senza giudicarli come buoni o cattivi. Così facendo, diventa possibile osservare i pensieri senza lasciarsi coinvolgere da essi e senza che questi influenzino il nostro stato emotivo o i nostri comportamenti.
Quindi, anche se si accorge che i pensieri negativi diventano più insistenti quando prova a non pensarci, ciò non significa che essi andranno a condizionare negativamente la sua mente o il suo comportamento in modo duraturo. Piuttosto, attraverso la consapevolezza, può imparare a lasciarli andare senza attaccarsi ad essi. La chiave sta nel non identificarsi con i pensieri che emergono, ma nel riconoscerli come semplici "menti in azione", che passano e si dissolvono.
Un altro punto importante è che la mindfulness aiuta anche a sviluppare una maggiore resilienza emotiva. Quando i pensieri intrusivi si presentano, può imparare a osservare la loro natura transitoria, senza reagire impulsivamente o giudicarli. Questo riduce la loro potenza e, nel tempo, può diminuire anche la loro frequenza.
Per quanto riguarda l'influenza che questi pensieri possono avere sul suo comportamento, è importante sapere che la mindfulness permette di sviluppare un maggiore controllo e una maggiore consapevolezza delle azioni. Anche se un pensiero negativo si presenta durante la meditazione, non è detto che debba automaticamente influire sul suo comportamento. L'obiettivo è proprio quello di sviluppare un distacco salutare, in modo che lei possa scegliere come reagire ai pensieri e alle emozioni che emergono, piuttosto che essere guidato automaticamente da essi.
Quindi, la sua preoccupazione è comprensibile, ma la pratica della mindfulness in realtà aiuta proprio a ridurre l’impatto di pensieri intrusivi. Continuando a praticare, imparerà ad accogliere i pensieri senza giudicarli, permettendo loro di passare senza che abbiano un impatto significativo sul suo benessere emotivo o sui suoi comportamenti. E se in qualche momento si sente sopraffatto da questi pensieri, è perfettamente normale. La pratica richiede pazienza e gentilezza verso se stessi.
Se ritiene approfondire questi aspetti non esiti a contattarmi perché me ne occupo.
Dott.ssa Maria Grazia Salerno

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.