Salve! Pratico mindfulness da circa un anno e sono ar

20 risposte
Salve! Pratico mindfulness da circa un anno e sono arrivato a un punto in cui riesco a raggiungere stati di rilassamento molto profondi. Di recente ho appreso che durante questi stati il cervello è più suscettibile al condizionamento. Cosciente di ciò, cerco attivamente di evitare pensieri negativi durante queste fasi, ma ovviamente, il tentativo di sopprimerli spesso li rende più invadenti e ossessivi. Ad esempio, come atleta agonistico, mi preoccupano pensieri come "E se non mi allenassi più?" o "Non voglio più allenarmi?", anche se so che non rispecchiano i miei veri sentimenti. Questo tentativo di controllo è motivato dalla paura che questi pensieri possano influenzare il mio cervello e alterare le mie concezioni. Mi chiedo quindi se è possibile che durante questi stati di rilassamento i pensieri intrusivi possano effettivamente condizionare il mio cervello e i miei comportamenti.
Probabilmente durante la mindfulness lo stato di rilassamento non è così profondo come lo descrive. Le Sue paure e i pensieri intrusivi riguardano una sfera più ampia della Sua esistenza che forse appartengono a qualche forma di crisi che Lei attualmente sta attraversando. Può essere utile qualche incontro di terapia psicologica anche on line per comprendere meglio il Suo stato emotivo e raggiungere un migliore benessere psico fisico. Cordiali saluti.
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Buonasera e grazie per la domanda. Dal 2009 mi occupo di psicoterapia e di sviluppo del potenziale umano per studenti, professionisti e sportivi. In effetti i pensieri drenano energia e alla lunga possono fiaccare le qualità che servono per ottenere risultati di eccellenza nello sport e sul lavoro. Lei può trattare i pensieri intrusivi negativi in due modi: rifuggendoli utilizzando tecniche psicologiche (in genere non funziona) o entrandoci dentro prendendo il toro per le corna e bonificando la sua psiche inconscia con il metodo adeguato. Un metodo consiste in un insieme coerente di credenze, tecniche, mappe e strumenti pratici per la trasformazione radicale della psiche. La invito a contattarmi per fissare un appuntamento senza impegno da parte sua. Grazie. Saluti, dott. Alessandro Gambugiati
Forse una consulenza on line o in presenza le potrebbe essere utile anche per capire di quale tipo di terapia ha bisogno .Saluti. Lina Isardi
Gentile utente, potrà accedere a nuove consapevolezze certamente proseguendo e approfondendo la pratica interiore la cui finalità non è semplicemente rilassarsi...non smetta di cercare
Buongiorno, uno degli obiettivi della mindfulness è permettere di accogliere e lasciar scorrere i pensieri, le immagini, le sensazioni e le emozioni che possono transitare nella nostra mente, senza farsi travolgere.
Le suggerisco di consultare uno psicologo per lavorare insieme sulle sue risorse e per implementare al meglio le sue competenze di mindfulness.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Carlotta Volpi
Buongiorno, probabilmente il blocco che lei percepisce è dato da una modalità di pensiero che tende a ridondare su sé stessa. Sembra che la domanda che sta ponendo faccia parte di un suo stile cognitivo e risponderle probabilmente non farebbe che alimentare il problema.
Le consiglierei di fare un accesso da uno psicologo con approccio diverso dal CBT.
Rimango a disposizione nel caso in cui sia interessato a sbloccare la problematica relativa al "pensare di pensare", che ha esposto nel messaggio.
Dott.ssa Francesca Gottofredi.
Salve,
come ha potuto notare, il tentativo di evitare un pensiero produce esattamente l’effetto opposto perché il cervello si focalizza in ogni caso su quella determinata idea, rendendola quindi più ossessiva e invadente.
Il punto, tuttavia, è che la mindfulness consiste proprio nel concentrarsi sui propri pensieri, sulle proprie sensazioni ed emozioni, ma senza giudizio alcuno, cercando semplicemente di rimanere in uno stato di osservazione e di accettazione di ciò che si sta provando nel momento presente.
Quindi, invece di cercare di controllare i suoi pensieri, potrebbe provare ad accoglierli senza valutarli, osservando dove la portano. Se le creano delle sensazioni spiacevoli, potrebbe provare a visualizzarli, anche associandoli ad un colore, poi provare gentilmente ad accompagnarli con la sua fantasia verso un orizzonte e seguirli finché pian piano non scompaiono.
Mi faccia sapere.
Un caro saluto
Dott.ssa Simona Di Napoli
Salve, la ringrazio per aver scritto.
Generalmente più si cerca di trattenere o censurare un pensiero e più rischia di concatenarsi e divenire insistente.
Potrebbe pertanto rivelarsi prezioso interrogare in uno spazio dedicato l’angoscia che le generano i pensieri specifici che arrivano proprio nelle fasi in cui si abbassano le difese.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Di Costanzo
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.

Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL
Salve, grazie per la condivisione della sua esperienza. La mindfulness è una pratica la cui finalità è di lasciare scorrere i pensieri, emozioni e sensazioni accogliendoli in modo non giudicante e cercando di non farsi trasportare da questi. Le suggerisco di affidarsi ad un terapeuta esperto in questo ambito, in modo da poter approfondire le tematiche che porta e strutturare un intervento mirato su quelli che sono i bisogni che porta, altrimenti il rischio è che per lei abbia l'effetto opposto a quello desiderato. Spero di essere stato di aiuto. Un cordiale saluto.
Buonasera, se questi pensieri intrusici che descrivi sono frequenti forse lo stato di rilassamento non è così ottimale. lo scopo della mindfulness è proprio quello di staccarsi da tali pensieri e lasciarseli scorre addosso come fosse solo pensieri comuni che chiunque può averse concentrandosi poi su altri stimoli e pensieri positivi. può provare iniziare con degli incontri insieme ad un terapeuta che la guida nel processo e vedrà che i risultati saranno diversi
Buongiorno,
Il condizionamento è per definizione qualcosa che viene dall'esterno. Quello che lei ha descritto sembra essere uno slatentizzarsi di pensieri che normalmente rimangono nascosti da altri stimoli.
Dott. Marco Cenci
"Cerco attivamente" è proprio il tentativo che la farà andare nella direzione non desiderata. Più si cerca di evitare certi pensieri e più questi diventano intrusivi. La rassicuro: non è questione di praticare o no mindfulness. I pensieri non sono altro rispetto al suo cervello, fanno parte di lei, anche quelli che si possono definire "negativi". Lasciando a parte per un momento il discorso mindfulness, è la quantità e qualità del tempo che dedica a questi pensieri che può inficiare nella sua prestazione e nella sua vita.
Spero di averle dato una visuale più ampia, il discorso ovviamente è più elaborato ma come prima risposta posso fermarmi qui.
Gentile utente, comprendo le sue preoccupazioni riguardo ai pensieri intrusivi durante gli stati di rilassamento profondo ottenuti con la mindfulness.
Innanzitutto, è importante chiarire che i pensieri intrusivi sono un fenomeno comune e non necessariamente indicano qualcosa di problematico di per sé: ricerche indicano che circa il 94% delle persone li sperimenta occasionalmente ed è proprio il tentativo di sopprimerli che può renderli più persistenti.
Per quanto riguarda il condizionamento del cervello durante stati di rilassamento profondo, è vero che il cervello può essere più plastico e suscettibile all'apprendimento, tuttavia questo non significa che i pensieri intrusivi occasionali possano condizionare in modo significativo i suoi comportamenti o le sue convinzioni profonde, specialmente se questi pensieri non rispecchiano i suoi veri sentimenti e intenzioni. La mindfulness insegna ad osservare i pensieri senza giudizio e senza attaccamento dunque anziché cercare di sopprimere i pensieri negativi, potrebbe essere utile praticare l'osservazione distaccata di questi pensieri. Nella pratica questo avviene attraverso il riconoscimenti che sono solo pensieri, non fatti, e non hanno il potere di definirla o condizionarla a meno che lei non glielo permetta.
Se i pensieri intrusivi continuano a condizionare il suo benessere potrebbe essere utile esplorarli con un professionista della salute mentale per acquisire strumenti più personalizzati.
Un caro saluto, Dott.ssa Sara Magliocca
Buongiorno, la Mindfulness è essere consapevoli nel qui ed ora in modo intenzionale e senza giudizio. il rilassamento può essere una conseguenza ma non deve essere l'obiettivo. Da quello che scrive si evince come il controllo o perderlo sia il focus centrale della sua richiesta.
Come avrà già sperimentato essere consapevoli non significa avere il controllo. Per sviscerare meglio questo discorso e per avere anche strumenti pratici le consiglio di interfacciassi con un psicoterapeuta.
Rimango a sua disposizione,

Dott. Alvise Arlotto
Buongiorno. La Minfulness è una pratica molto efficace per giungere ad uno stato di benessere, tuttavia sottolineo che l'obiettivo non è quello di diminuire la consapevolezza di pensieri, emozioni o sensazioni negativi ed intrusivi, ma di divenire più abili nel dirigere l'attenzione senza rimaneri intrappolati. Ecco perchè il tentativo di evitare o sopprimere non porta benessere, in quanto implica comunque essere coinvolti dai pensieri intrusivi, visto che si cerca attivamente di respingerli e questo dà loro un'importanza maggiore. Pensieri e credenze, associati a processi di ruminazione e rimuginio, possono esistere ma dobbiamo viverli con la consapevolezza che sono solo pensieri, indipendenti dalla verità dei fatti. Per un charimento in tutto ciò, posso far riferimento alla "Detached Mindfulness", strategia finalizzata ad abbandonare rimuginii, ruminazioni, soppressione, evitamento e controllo dei pensieri, monitoraggio della minaccia in risposta a pensieri/credenze negativi, assumendo il ruolo di osservatore di tali pensieri ed esserne consapevoli ma in maniera distaccata, come fossero dei "rumori di fondo". Oltre la Dm, le consiglio altre tecniche, come la Meditazione guidata, il Body Scan, il Grounding. Si focalizzerà sul presente e sulle sue parti del corpo, promuovendo un senso di pace interiore.
Se ha altre domande, resto a disposizione.
Dott.ssa Chiara Lo Re
Gentile utente, la pratica della Mindfulness porta inevitabilmente a porre attenzione ai pensieri che compaiono in essa e, in generale, a tutto ciò che che attraversa il momento presente. Si tratta di una pratica di consapevolezza di quello che c'è dentro di noi istante per istante. Sembrerebbe che i pensieri intrusivi di cui parla siano ciò che pensa mentre medita. La invito a chiedersi come potrebbe essere se semplicemente li osservasse e li lasciasse scorrere, senza l'intenzione di cancellarli del tutto. Qualora, però, questo tentativo di controllo risulti marcato, anche in altri ambiti, le suggerisco di chiedere una consulenza specifica ad un professionista. Resto a disposizione, dott.ssa Sharon Bocca
Buonasera ,
conosco la pratica della mindfulness e credo di poter dire che ,se ho capito bene la sua domanda , non sia possibile condizionare la mente ad alcuni pensieri . Se ci pensa, sarebbe bello, il sogno di tutti noi . Ma in realtà, la mindfulness, è semplicemente svuotare la mente . Anzi credo le sia capitato di notare, nel flusso dei pensieri, quanto poi durante la midfulness capita di poter avere accesso a pensieri anche molto belli di cui a volte non abbiamo il controllo . Non vorrei che la sua sia più una paura di sentir emergere pensieri, su cui non ha controllo.
Ci tengo però, a tranquillizzarla, sul fatto che, tutto ciò che può emergere, sarà comunque il linea con un benessere maggiore .
Faccio un esempio ,se emerge un pensiero riguardante una persona inaspettata, per cui provo un senso di serenità e benessere, questo può essere solo che guadagnato .
In ogni caso, il senso della mindfulness, è proprio sgomberare la mente da pensieri per lasciare spazio a quello che può fluire . Stia con ciò che prova e chieda una consulenza per ottenere sostegno riguardo ad eventuali pensieri o sentimenti. Resto a disposizione anche online .
Buone cose
Salve, ritengo la pratica della mindfulness molto utile. Valuti di intraprendere un percorso con uno psicologo che la aiuti, all'interno di una relazione che la faccia sentire sicuro, ad accogliere quei pensieri che da solo vive come intrusivi e che vorrebbe sopprimere. Un caro saluto
Buongiorno, la Mindfullness deve essere esercitata senza cercare di raggiungere immediatamente un risultato. Ciò porta, infatti, ad un aumento dello stato di ansia, contrastante con la ricerca dello stato di benessere. Lo stesso dicasi per l’ obiettivo di spostare il pensiero o respingere i pensieri intrusivi. Ciò in quanto il nostro cervello si attiverà sempre più in un tentativo benefico ( difenderci da un pericolo) che si dimostrerà, invece, stressante e ancora più ansiogeno.
Questa è la prima “ regola “ da tenere presente nella pratica della Mindfullness.
Infine, ma non meno importante, va tenuta presente l’integrazione mente-corpo, che in questo caso si traduce in una frustrante ansia che si manifesta anche in una contrazione muscolo-scheletrica ed in un arousal fisiologico: aumento del battito cardiaco, della conduttanza cutanea, ecc.
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