Salve piacere Riccardo, ho 25 anni e penso di soffrire di ansia sociale e non solo, purtroppo per pi
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Salve piacere Riccardo, ho 25 anni e penso di soffrire di ansia sociale e non solo, purtroppo per pigrizia non sono mai andato a farmi vedere da un terapeuta, e anche perché i miei genitori hanno sempre banalizzato il mio disturbo come un eccessiva timidezza, vi racconto solo un piccolo aneddoto che mi successe l'anno scorso a Firenze mentre stavo lì per studio, la convivenza con i miei coinquilini per me era sempre più motivo di disagio, imbarazzo e frustrazione, restavo la maggior parte del mio tempo chiuso in camera, e quando i miei coinquilini tentavano di avvicinarmi a loro bussando alla porta io non rispondevo e spegnevo la luce della stanza, poi ogni volta che stavano in cucina io aspettavo che loro se ne andassero via per poi uscire io, perché avevo paura di loro e di dialogare con loro, potrei andare avanti all infinito con queste situazioni di disagio, se qualche terapeuta può darmi qualche consiglio o tecnica per affrontare di petto questo brutto disturbo, gliene sarei davvero grato
Buona serata
Buona serata
Buonasera, sarebbe consigliato un percorso di psicoterapia sistemico relazionale al fine di prendere in considerazione anche il suo contesto familiare nel quale probabilmente il suo sintomo ha un ruolo ben preciso.
Buona serata
Dott. Raffaello Di Monte
Dott.sa Luisa Anibaldi
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Dott. Raffaello Di Monte
Dott.sa Luisa Anibaldi
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Buonasera, capisco che la paura del giudizio può diventare pesante da gestire. Alla base del disturbo d'ansia sociale vi è la convinzione di non riuscire a fare una buona impressione all'altro, di non essere divertenti, di apparire goffi e maldestri ecc.. Queste convinzioni vengono rinforzate perché si tende ad evitare le situazioni sociali o ad adottare dei comportamenti protettivi (ad esempio uscire solo se viene con me un amico fidato ecc..). Capisco che questo tipo di ansia condizioni diverse esperienze personali e sociali, proprio per questo è utile intraprendere una terapia e iniziare a muoversi in modo differente.
Se ha altri dubbi mi può contattare online, sarà mia premura risponderle.
Buona giornata
Dott.ssa Melania Filograna
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Buona giornata
Dott.ssa Melania Filograna
Gentile utente, sono colpita dalla situazione che riporta e posso immaginare quanto possa essere impattante per la sua vita. Ciò che le posso consigliare è di intraprendere un percorso di psicoterapia (magari con approccio Emdr) in modo da sbloccare tale situazione ed i meccanismi disfunzionali che la mantengono. Rimango a sua disposizione.
Salve Riccardo, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico per indagare cause origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione anche online Cordialmente dott FDL
Ritengo fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico per indagare cause origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione anche online Cordialmente dott FDL
Buongiorno Riccardo, comprendo la situazione ed il disagio che stai descrivendo, e me ne dispiace molto. Credo che potrebbe essere utile per te il poter cominciare un percorso di terapia, come un pò hai già intuito, proprio per cercare ed esplorare i tuoi bisogno e le domande ai tuoi comportamenti.
Resto a disposizione!
AV
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AV
Buon giorno Riccardo. Ti ringrazio per aver condiviso con noi il tuo disagio. Non deve essere facile parlarne ne tanto meno affrontare questa situazione certamente per te difficile. L'ansia sociale è molto diffusa ma si può tranquillamente affrontare provando a individuare strategie che sicuramente possiedi ma che per qualche motivo al momento non riesci ancora a rendertene conto. Obiettivo è provare a rendere l'ansia funzionale così da non diventare per te eccessivamente invalidante. Per qualunque cosa sono a tua disposizione. Cordialmente e coraggio. Gian Piero dott. Grandi
Salve. In merito al suo disagio non mi concentrerei sulle categorie diagnostiche ma sulla sofferenza che le procura. Ci può essere la tentazione di arrovellarsi sulla natura del disturbo e la sua definizione, si possono fare infruttuose ricerche sulla rete, ma tutto questo aumenta la confusione e non risolve il disagio. Io le consiglierei di trovare un terapeuta vicino a dove abita per poter parlare di persona di questi problemi. Sembrerà starno a dirsi ma la più grande difficoltà è risolversi interiormente a fare questo passo: concedersi uno spazio d'ascolto che sia privato, personalizzato, dedicato alla propria vita interiore. E' un atto di bontà verso se stessi che, paradossalmente, può essere difficile intraprendere. Mi auguro che possa al più presto vincere queste resistenze e concedersi questa possibilità di lavorare al suo benessere.
Cordialmente
Dr. Vecchi
Cordialmente
Dr. Vecchi
Caro Riccardo, le difficoltà che sta attraversando sono faticose, ma hanno un senso ed una causa.
Le consiglio di intraprendere un percorso di consapevolezza ed elaborazione dal quale trarrà sicuro beneficio.
Un caro saluto.
Giada Bruni
Le consiglio di intraprendere un percorso di consapevolezza ed elaborazione dal quale trarrà sicuro beneficio.
Un caro saluto.
Giada Bruni
Buongiorno Riccardo, data la situazione di frustrazione e difficoltà da lei riscontrata, probabilmente è arrivato il momento di affrontare la causa del suo disagio nelle situazioni sociali. Uno psicoterapeuta potrebbe supportarla in questo suo percorso per aiutarla ad affrontare ciò che la spaventa e/o che la mette in difficoltà. Cordiali saluti Dr.ssa Michela Campioli
Buongiorno,
Noto che prova disagio in tante situazioni.
Sarebbe meglio approfondire le cause e trovare una soluzione per l'ansia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Noto che prova disagio in tante situazioni.
Sarebbe meglio approfondire le cause e trovare una soluzione per l'ansia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Gentile Riccardo, posso immaginare quanto possa significare per lei la possibilità di superare i timori e le insicurezze che le precludono di vivere una vita sociale soddisfacente, sia in relazione alla sua giovane età, sia in prospettiva futura. Posso consigliare di rivolgersi ad uno psicoterapeuta che possa, insieme a lei, approfondire le motivazioni più significative ma ad oggi magari meno evidenti che stanno alla base delle difficoltà che lei esprime, per supportarla nel rinforzare la sua individualità e nel creare nuovi equilibri possibili.
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Sono certa che questa condizione le crea molto disagio e sofferenza, non deve "sottomettersi" alla svalutazione e banalizzazione dei suoi genitori, che dal canto loro avranno delle resistenze ad accettare le sue difficoltà. Si dia una possibilità di star bene, e consulti un terapeuta. Intanto è bene sapere che i comportamenti di evitamento ci proteggono dall'esposizione e quindi dall'ansia, ma alimentano un circuito vizioso, provi a scrivere una lista di piccole interazioni con gli altri che sente di poter sopportare, e ne metta in atto una al giorno (es. parlare con il panettiere..ecc, salutare il coinquilino ecc). Dia un voto al suo livello di ansia prima e dopo aver compiuto l'interazione. Potrà verificare che l'ansia diminuisce dopo aver provato diverse volte un'interazione, e probabilmente anche l'ansia post comportamento sarà minore a quello che aveva previsto. In bocca al lupo!
Ciao, ovviamente non è la pigrizia che ti ha impedito di iniziare in percorso terapeutico. Sei consapevole di essere pervaso dalla paura ed il saperlo ti pone già in una posizione di vantaggio. Tu chiedi se c'è un modo per prendere di petto la questione, si c'è, iniziare un percorso psicoterapeutico. Lo so, ti fa paura esporti e farti vedere, ma il tuo desiderio è quello di aprirti ed è una nobile esigenza, non ci si può girare troppo intorno. Fai questa "follia", vai dallo psicologo. Non ti manca niente per iniziare un bel cammino. Coraggio, buon viaggio!
Caro Riccardo, di là dall’etichetta diagnostica ci sono degli significati e delle emozioni che la invito ad esplorare con un terapeuta. Le consiglio di scegliere un percorso in presenza. Un caro saluto, dott.ssa Giada D’Amico
Ci sarebbero tante cose da dire e da esplorare. Se vuole, può provare ad approfondire la questione in terapia.
Gentile Riccardo, è un peso troppo grande quello che si porta addosso. Sfuggire gli altri continuamente costa un'enorme energia, soprattutto perchè siamo esseri sociali e ci piace relazionarci. Se i suoi genitori hanno sottovalutato questo aspetto, amen, indietro non si torna, ma ora lei è adulto e può intervenire in sua difesa. Intraprenda al più presto una psicoterapia per affrontare le sue difficoltà. Ne ha diritto. Non so in che città è, le converrebbe scegliere un rapporto in presenza, così già con quello lavora sul suo problema. Tanti auguri, vedrà che se non si fa prendere dalla pigrizia, troverà molto giovamento. Cordiali saluti, dott.ssa Silvia Ragni
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Caro Riccardo,
allo scopo di imparare a regolare l'ansia sociale, le sarebbe utile intraprendere un percorso di psicoterapia ad orientamento Cognitivo-Comportamentale.
Rimango a disposizione.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Daniela Voza
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Cordiali saluti,
Dott.ssa Daniela Voza
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