Salve, oggi, cercando sul web qualche articolo sulla pericolosità delle muffe dei muri, mi sono inve

14 risposte
Salve, oggi, cercando sul web qualche articolo sulla pericolosità delle muffe dei muri, mi sono invece imbattuto in un articolo sulle aflatossine contenute in alcuni alimenti, soprattutto cereali, frutta secca e legumi. Successivamente ad un controllo, mi sono accorto che alcune spezie che ancora utilizzavo in cucina erano invece scadute da un paio di anni, e nel sito di Airc si dice, a proposito di queste aflatossine, di non consumare i cibi sopraelencati quando scaduti... chissà quante altre volte lo avrò fatto in passato... può aver rappresentato un reale pericolo, secondo voi?
Grazie mille
Il problema sopraggiunge se ce stato un consumo cronico per diverso tempo o un intossicazione per un abuso di un unica volta...se si tratta di situazioni molto sporadiche ora sa come comportarsi per ridurre il rischio ulteriormente.
Distinti saluti
Dr Luca Agostini

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Le aflatossine, prodotte da alcune muffe, possono contaminare alimenti come cereali, frutta secca e spezie, e sono considerate cancerogene se consumate in quantità elevate o per lunghi periodi.

Il rischio nel tuo caso dipende da alcuni fattori:
- Conservazione: Se le spezie scadute sono state conservate in un ambiente fresco e asciutto, è meno probabile che abbiano sviluppato muffe e aflatossine.
- Quantità e frequenza: Se il consumo di queste spezie è stato sporadico, il rischio è ridotto.
- Segni visibili: Se non ci sono muffe o odori anomali, il rischio di contaminazione potrebbe essere basso.

Per sicurezza, elimina le spezie scadute, anche se non ci sono segni evidenti di deterioramento, e in futuro conservale in modo corretto. Il rischio passato è probabilmente limitato se l'esposizione è stata occasionale.
Salve, in generale bisogna sempre smaltire il cibo una volta superata la data di scadenza per ovvie ragioni. La possibilità di sviluppo di muffe è una di queste. Non si preoccupi per i comportamenti che ha avuto in passato, il rischio di contaminazione è ormai trascurabile. Cordialmente AC
Buongiorno, sicuramente è buona norma smaltire i cibi scaduti per i suddetti problemi di sicurezza alimentare. In ogni caso, l'ingestione accidentale e sporadica, come nel suo caso, non porta a conseguenze negative sulla salute. E' importante però che da ora che ne è al corrente, modifichi il suo atteggiamento per evitare altre potenziali contaminazioni.
La saluto
Dott.ssa Colciago
Gentilissimo,
Le aflatossine sono composti tossici prodotti da alcune muffe che possono contaminare alimenti come cereali, frutta secca e legumi. Queste sostanze possono rappresentare un rischio per la salute, poiché sono considerate cancerogene e possono avere effetti nocivi sul fegato e sul sistema immunitario.
Consumare alimenti scaduti, in particolare quelli che possono essere soggetti a contaminazione da muffe, può effettivamente aumentare il rischio di esposizione alle aflatossine. Anche se non è garantito che tutti gli alimenti scaduti contengano aflatossine, è meglio evitare di consumarli, soprattutto se si tratta di prodotti noti per la loro vulnerabilità a questa contaminazione.
Se ha consumato cibi scaduti in passato, non è detto che ciò abbia comportato un danno immediato o evidente, ma è importante essere consapevoli dei rischi. La sicurezza alimentare è fondamentale, e per prevenire problemi futuri, è consigliabile controllare sempre le date di scadenza e conservare gli alimenti in condizioni adeguate.
In caso di dubbi o sintomi particolari, è sempre meglio consultare un medico. La prudenza è fondamentale quando si tratta di salute alimentare.
Cordialmente
Dott.ssa F.A.
Gentile paziente, come detto dai miei colleghi, in linea generale è sempre bene non consumare cibi oltre la data di scadenza. Prodotti come spezie o miele, che apparentemente non mostrano mai o quasi mai dei segni tangibili di alterazione, presentano dei potenziali rischi per la salute per la formazione di sostanze tossiche e/o cancerogene, per cui per il futuro è bene fare attenzione alle date di scadenza, anche di questi prodotti appunto.
Cordiali saluti
Dott.ssa MS
Buongiorno, in accordo con i colleghi, ribadisco il concetto è che buona norma non consumare i prodotti dopo la data di scadenza. Nel caso specifico la contaminazione dipende dalla dose consumata, dal metodo di conservazione e da quanto tempo dopo la scadenza è stato consumato il prodotto, riterrei che gli effetti collaterali è quasi impossibile che si sviluppino attualmente. Saluti
Buongiorno, ribadisco anche io di fare attenzione alla scadenza degli alimenti. Per quanto riguarda le aflatossine, purtroppo si sviluppano in ambienti umidi e con temperature elevate quindi è bene fare attenzione alla conservazione degli alimenti. Esiste una dose ritenuta limite massimo di assunzione (2 µg/kg di aflatossina B1 e 4 µg/kg di aflatossine totali) che, consumando spezie, difficilmente si può raggiungere in quanto la quantità usata è davvero minima. Sicuramente da adesso in poi è bene far attenzione a data di scadenza e metodo di conservazione. Per il resto, non penso ci possano essere già effetti collaterali.
Saluti
Salve, come detto dai colleghi oltre la data di scadenza, se scritto "entro il", bisognerebbe sempre scartare o buttare l'alimento. Attenzioni invece "preferibilmente entro" poiché differente e ancora possibilmente utilizzabile.
Comunque... In generale non dovrebbe accaderle nulla di pericoloso o grave.
Poi dipende sempre dal consumo che ne è stato fatto se ha consumato per anni cibi scaduti beh allora è molto più grave. Ma se è accaduto come accade un po' a tutti non fa nulla, bisognerà stare più attenti per le prossime
Buongiorno, se prende in considerazione la pasta ad esempio le aflatossine si sviluppano non necessariamente sui cereali scaduti, si possono formare sulle spighe durante la coltivazione o durante i processi di lavorazione o di stoccaggio del grano. E le alte temperature non sono sufficienti per distruggerle, quindi lei mangerà pasta contaminata. Se riuscissimo a seguire una dieta con prodotti a Km zero sarebbe meglio. Per quanto riguarda le spezie scadute mi chiedo quanto tempo dopo la scadenza ha consumato il prodotto, comunque c'è un margine temporale ampio quindi se non si parla di anni ma di qualche mese allora non ci sono problemi, inoltre dipende anche da quanto fosse aperto il prodotto. saluti
Gentile paziente, il pericolo è reale se l'assunzione è in cronico, quinid giornaliera, ed in più al di sopra di una certa quantità che scientificamente diventa un pericolo per il nostro organismo. Se non sono soddisfatte queste condizioni non rappresenta un pericolo. Adesso però deve fare più attenzione non solo alle scadenze ma anche alla conservazione che deve avvenire in un certo modo in particolare evitando di esporre gli alimenti a condizioni di umidità per evitare la proliferazione, ed inoltre separare gli alimenti ed apporre degli appositi contenitori per evitare contaminazioni crociate. Distinti Saluti Dott. Antonino Pellegrino
Solo se consumo cronico per molti tempo...
Saluti
Dott.Stefano Carrara
Buongiorno, ha posto una domanda molto interessante, in quanto spesso nelle nostre cucine non stiamo attenti alla data di scadenza delle spezie, che rimangono nelle nostre dispense tanto tempo senza un'adeguata attenzione. Il mio consiglio è di eliminare gli alimenti scaduti e cercare sempre di conservare tutto in ambiente asciutto e pulito. Per i rischi del consumo in passato, non mi preoccuperei più di tanto, in quanto l'uso delle spezie è un uso sporadico e limitato nelle quantità. Faccia solo attenzione per il futuro e grazie per la domanda. Saluti,
Roberta.
Salve, il consumo di spezie o frutta secca/cereali che hanno superato la data di scadenza è molto comune ad uso domestico e raramente si sviluppano aflatossine in quanto il pericolo principale sussiste all'interno degli stabilimenti ed all'interno dei silos di stoccaggio in azienda. Di conseguenza non si allarmi se ha consumato qualche spezia scaduta, è comunque bene una volta notata la scadenza superata rimpiazzare l'alimento con uno più "fresco". Le muffe con relative aflatossine si sviluppano inoltre in ambienti con umidità e considerando che spesso sono conservate in contenitori chiusi il rischio a livello domestico si riduce.
Saluti Dott. Andrea Panni

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