Salve, non so quanto questa domanda sia attinente alla sezione ma non saprei dove chiedere altriment

19 risposte
Salve, non so quanto questa domanda sia attinente alla sezione ma non saprei dove chiedere altrimenti. Ho 17 anni e da quando faccio le elementari ho sempre avuto un’avversione per la matematica e per le materie scientifiche in generale, ho sempre riscontrato problemi gravi e limitanti nella comprensione e nell’esercizio anche dei più semplici calcoli. Alle elementari mi rifiutavo semplicemente di fare gli esercizi che la maestra ci assegnava e mi bloccavo. Questo problema si è andato accrescendo nel corso degli anni: alle scuole medie avevo gravi carenze a matematica e geometria, ricordo che non ero nemmeno in grado di realizzare tavole di tecnica. Da quando sono al liceo faccio molta difficoltà a stare dietro al programma, sia per i limitanti problemi di distrazione che ho (mi deconcentro spesso e sono sempre irrequieto) sia per il fatto che ovviamente man mano che gli anni passano gli argomenti si sono fatti sempre più difficili. Riporto sempre insufficienze e un anno sono stato pure rimandato d’estate. Che le materie scientifiche non siano la mia passione è indubbio, ma penso che il mio problema vada oltre ciò, perché anche impegnandomici e facendo ripetizioni da insegnanti privati non riesco comunque a stare al passo e mi perdo dopo due secondi di spiegazione; c’è anche poi il fattore psicologico, cioè che mi autoconvinco a pensare che qualcosa non mi riuscirà e questo mi pregiudica già dal principio.
In definitiva, avevo preso in considerazione la possibilità di provare a effettuare una diagnosi di discalculia, ma non so quanto questo sia fattibile ormai alla soglia della maggiore età. Che ne pensate?
Gentile utente buonasera.
L'ipotesi di discalculia è plausibile con quello che ci scrive. Avrebbe senso verificare questo con un test diagnostico per DSA, che può chiedere presso un qualsiasi centro che si occupa di psicologia e disturbi dell'apprendimento.
Sapere di essere, o non essere, discalculico potrebbe essere determinante per utilizzare strumenti adatti, studiati appositamente per migliorare la funzionalità cerebrale in certi compiti.
Le ricordo, qualora non lo sapesse, che i disturbi specifici dell'apprendimento non sono correlati con alcun tipo di deficit cognitivo, e quindi di intelligenza in senso lato. Essi definiscono solamente un diverso modo di assolvere ad alcune funzioni cognitive, che non trova la giusta espressione nei metodi educativi tradizionali.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese

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Salve,
Le confermo che sia possibile rivolgersi ad uno specialista per indagare la presenza eventuale di un disturbo specifico dell'apprendimento (DSA) anche in adolescenza ed età adulta. Da quello che dice, mi sembra di capire che questa condizione le abbia e le stia tutt'ora causando molta fatica; penso che sia importante, oltre ad indagare la presenza eventuale di un DSA, trovare uno spazio di ascolto in cui comprendere come gestire la componente emotiva che sembra incidere sulle prestazioni legate a quest'area.
Le auguro di trovare uno specialista con cui costruire strategie utili per affrontare ogni sfida con serenità ed efficacia!
Salve, la ringrazio per aver condiviso con noi le sue preoccupazioni. Io, oltre che psicologa, sono anche una docente di matematica e fisica della scuola secondaria di secondo grado (di indirizzo umanistico), vedo ogni giorno ragazzi con le sue difficoltà e conosco bene i punti critici della matematica, perché le vedo quotidianamente nei miei studenti, difficoltà sia pratiche (brutti voti nelle verifiche, debiti formativi), sia difficoltà di tipo psicologico (frustrazione, senso di impotenza, scarsa autostima), quindi capisco perfettamente come si sente. La matematica è spesso vista come un muro invalicabile, un linguaggio incomprensibile.
Per quanto riguarda la diagnosi di discalculia, dipende molto da quello che vuole fare dopo l'esame di maturità, così a parole è difficile capire se i suoi problemi nascano da lacune pregresse ormai consolidate o da un vero e proprio disturbo dell'apprendimento non diagnosticato o da una combinazione delle due cose.
Se lo desidera, io posso aiutarla ad affrontare quel muro dal punto di vista psicologico. Nel caso abbia necessità, offro consulenze anche online. Dott.sa Elena Bonini
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Gentile utente,
Ciò che riporti sembra riconducibile ad un’eventuale diagnosi di DSA, in particolare riferita alla discalculia, la parte dedita al calcolo e alle procedure matematiche. Avendo ancora 17 anni puoi rivolgerti o ad un centro privato (che sia accreditato con la Regione per il rilascio di certificazioni), o alla tua ASL di competenza nel reparto di Neuropsichiatria Infantile. Essendo esperta di DSA, posso guidarti in questo percorso consigliandoti al meglio, per cui non esitare a contattarmi.
Inoltre, ciò che riporti dal punto di vista psicologico, sembra corrispondere un po’ a ciò che prende il nome di “profezia che si auto avvera”: se io penso una cosa, automaticamente succederà. Ovviamente, i DSA portano con sé anche delle problematiche psicologiche correlate, che vanno ad incidere su autostima, senso del giudizio e livello prestazionale.
Per il momento, rimango a disposizione e ti auguro il meglio,

Dott.ssa Veronica Pacifici
Gentile Utente,
capisco il suo dubbio e le domande che si pone. Trovo molto maturo, da parte sua, prendere atto di una situazione che la fa soffrire e cercare delle risposte confrontandosi con dei professionisti. Sicuramente può essere utile per lei procedere con una valutazione della discalculia, per cercare di capire se le difficoltà riscontrate nelle materie scientifiche possano essere riconducibili ad essa e dunque ad un DSA. Ed è altrettanto vero che, come già altri colleghi hanno esposto parlando di profezia che si autoavvera, può capitare che le nostre convinzioni su noi stessi e sul futuro siano talmente forti da condizionare il nostro comportamento e la nostra visione del mondo, facendo sì che una situazione temuta o indesiderata si realizzi (Pensare di prendere sicuramente un'insufficienza e ripeterselo spesso dentro sé potrebbe, ad esempio, portare a mettere in atto azioni che poi confermeranno la previsione, perché perderemo ancor di più la motivazione allo studio e vivremo il momento del compito con estrema agitazione e enorme carico di stress). Quest'ultimo aspetto è comunque un elemento su cui è possibile lavorare in terapia e con impegno e pazienza, arginare. Aggiungo, però che l'avversione verso le materie scientifiche non per forza potrebbe ricondursi ad un disturbo dell'apprendimento. Sarebbe curioso, e forse svelante e di sollievo, capire se vi sono altre ragioni dietro la repulsione verso queste discipline. Come sono viste, dalle persone significative intorno a lei, le materie scientifiche? Che liceo sta svolgendo e che impatto ha avuto questa scelta su di lei e, magari, sui suoi genitori? Che lavoro svolgono i membri della sua famiglia o che percorso di studi e di vita hanno fatto/stanno facendo? Vi sono atteggiamenti e comportamenti che spesso mettiamo in atto inconsapevolmente ed in risposta a dinamiche relazionali specifiche, che hanno un senso e un significato se lette nella nostra storia di vita.
In ogni caso, potrebbe essere utile per lei un percorso psicologico, al fine di aumentare le sue consapevolezze e la sicurezza in sé. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti o anche, perché no se lo desidera, per iniziare un percorso o per una consulenza.
In bocca al lupo ed un caro saluto,
Dott.ssa Taddei Benedetta
Buongiorno, da quello che descrive potrebbe essere presente un disturbo dell'apprendimento, in particolare discalculia, come lei stesso ipotizza. È doveroso dirle, però, che questa non è l'unica spiegazione possibile; infatti, a volte, delle questioni psicologiche ed emotive possono produrre lo stesso risultato, ma avendo un'origine completamente diversa e non inseribile in un disturbo dell'appuntamento.
L'unica via per avere una risposta più sicura è, quindi, procedere attraverso una valutazione specifica attraverso dei test appositi. Oltre ad una valutazione testistica, può prendere in considerazione anche la possibilità di affiancare un percorso psicologico per capire poi come gestire eventuali risultati del test e per comprendere come questo si inserisce nella sua vita ed influenza la sua emotività.
Le auguro di trovare le risposte che cerca. Un saluto
Buonasera giovane utente, mi fa piacere che sei approdato a questa piattaforma esponendo il tuo problema, potrebbe essere qualche problema che non è mai stato notato dagli insegnanti o potrebbe essere un fattore psicologico che ti fa avere un rifiuto categorico verso questa materia. Potremmo capirlo insieme iniziando un percorso di psicoterapia per comprendere definitivamente di cosa si tratta. Chiedi consiglio ai tuoi genitori e se vuoi sono a disposizione per qualsiasi domanda o per terapie online, prenotandoti attraverso questa piattaforma, un affettuoso saluto, D.ssa Cristina Sinno
Gentile utente, comprendo le sue difficoltà e le confermo che consultare un professionista per indagare la possibile presenza di discalculia possa essere l'opzione migliore. Grazie all'ottenimento di una certificazione potrà ottenere degli strumenti compensativi e dispensativi adatti a lei e allo studio della matematica. Non si preoccupi per il fattore età; esistono infatti dei test diagnostici anche per studenti universitari, a riprova del fatto che la diagnosi può essere fatta anche in età adulta. Spero che riesca presto a risolvere questa problematica, le auguro il meglio.
Buongiorno caro ragazzo, come esponi e cosa dici mi fa sorgere alcuni dubbi.
Perché sei al liceo pur avendo sempre avuto gravi carenze in matematica?
Perché sei stato rimandato solo una volta, quando dalla tua descrizione del problema, dovresti esserlo sempre stato?
Deduco quindi che tu abbia una visione abbondantemente alterata (in negativo) della tua situazione e il tuo desiderio di avere una diagnosi rientri nella predisposizione classica dei pazienti che voglio avere quel certificato di quella certa malattia che li rassicura tanto.
Io bypasserei etichettature ed euristiche e ti consiglierei subito tecniche per iniziare (iniziare ripeto) a sentirti più a tuo agio con la materia del tipo ... fare ripetizioni a ragazzi di almeno 2 anni più piccoli, quindi con programmi e contenuti che tu mastichi bene.
Tu inizia e vedrai che arriveranno subito grandi benefici (ah, se tu avessi problemi nel trovare studenti in difficoltà, puoi sempre offrirti gratis, tanto lo fai per te).
Sappimi dire, un saluto.
Dott. Alessandro Matteuzzi
Gentilissimo,
grazie per la sua condivisione. La rassicuro subito che a prescindere dall'età, può essere importante per noi stessi sapere cosa c'è che non va in modo da capire cosa effettivamente succede in noi, soprattutto in determinate situazioni. La diagnosi di un disturbo dell'apprendimento è sempre molto importante per avere davanti la comprensione di ciò che si sta facendo e di come si può fare in futuro. Attenzione: non esiste solo la discalculia o la dislessia ma anche altre tipologie di patologie. Questo non vuol dire che lei sia affetto da una di esse, ma se le interessa sapere di più può rivolgersi ad uno specialista (che non per forza è legato ad un centro di diagnosi per DSA). L'importanza in questi casi non è l'età o l'utilità della visita, ma spesso la comprensione di eventi e dei propri fattori ed elementi personali.
Spero di averle dato un po' più di chiarezza, per qualsiasi cosa non esitare a contattarmi. Dott.ssa Tommasini
Gentile utente, grazie per aver condiviso le sue preoccupazioni circa il suo andamento scolastico. Mi sento di rassicurarla sull'utilità di una valutazione su un eventuale DSA perché può essere utile per fare chiarezza, dal momento che spesso facciamo coincidere la valutazione con il nostro Sé scolastico con quello personale, con tutto quel che ne consegue. Da questo punto di vista, penso che fare un percorso di psicoterapia possa esserle utile per comprendere meglio le sue potenzialità e come utilizzarle per compensare le sue eventuali criticità nel modo più creativo possibile. Un caro saluto, PF
Gentile Utente, se sospetta di avere discalculia, è possibile sottoporsi a una valutazione specialistica anche alla soglia della maggiore età.
Anche se la diagnosi viene fatta in età adulta, è comunque utile perché può aiutarla a comprendere meglio le sue difficoltà e trovare strategie e strumenti per gestirle. Inoltre, potrebbe darla accesso a supporti specifici, come software educativi o metodi di studio personalizzati, e a misure di supporto accademico o lavorativo.

Capire le ragioni delle sue difficoltà può migliorare la sua autostima e ridurre l'ansia associata alle attività matematiche.
Potrebbe avere diritto a misure di supporto educativo o lavorativo, come più tempo per completare i test o l'uso di calcolatrici.

Con l'aiuto di un esperto, può sviluppare strategie per affrontare le sfide quotidiane legate alla discalculia.

Dott.ssa Beata Bozena Rozborska
Salve, innanzitutto grazie per la condivisione. Quello che emerge dal suo racconto sembrerebbe riconducibile ad una possibile diagnosi di DSA. Può rivolgersi all'ASL di comptenza o presso un centro privato accreditato per eseguire gli accertamenti. Potrebbe trovare utile anche confrontarsi con un professionista sulla percezione che ha di sè rispetto alla prestazione scolastica e a come questa incida sull'autostima. Resto a disposizione per eventuali chiarimenti.
Cordialmente, Dott.ssa Virginia Mancori
Buongiorno, credo che sia opportuno fare una valutazione se c'è un disturbo di apprendimento in un centro privato o pubblico con gli strumenti testistici appropriati, questo ti aiuterebbe a poter usufruire degli strumenti compensativi se necessario. Bisognerebbe poi lavorare sulla profezia che si autodetermina che sicuramente non ti aiuta e sulle motivazioni che ti hanno portato a scegliere un liceo (soprattutto se è un liceo scientifico che notoriamente si incentra sulle materie scientifiche appunto). In ogni caso, nonostante le difficoltà, pare che te la sia cavata....lavorerei con uno psicologo, dunque, non solo sugli aspetti di limite che evidenzi, ma anche sugli aspetti di risorsa. In bocca al lupo, Roberta Floris
Salve, grazie per aver condiviso la tua esperienza. La tua difficoltà con la matematica e le materie scientifiche potrebbe essere legata a una condizione specifica come la discalculia, un disturbo dell'apprendimento legato alla matematica. Non è mai troppo tardi per cercare una diagnosi, anche alla soglia della maggiore età. La tua descrizione dei problemi con la matematica fin dall'infanzia, le difficoltà persistenti nonostante l'impegno e le ripetizioni, e l'ansia legata alla materia sono tutti sintomi che possono essere associati alla discalculia. È possibile sottoporsi a una valutazione diagnostica per la discalculia anche in età adolescenziale o adulta. Dovresti rivolgerti a uno psicologo specializzato in disturbi dell'apprendimento o a un neuropsichiatra infantile che possa eseguire i test appropriati. Una diagnosi formale può aiutarti a ottenere il supporto adeguato, che potrebbe includere strumenti compensativi, adattamenti nei test e nelle verifiche, e strategie specifiche di apprendimento che possono rendere la matematica più accessibile. L'ansia e l'autosabotaggio sono comuni in chi ha difficoltà con una materia. Tecniche di gestione dello stress e il supporto psicologico possono aiutare a migliorare la tua fiducia e il tuo approccio allo studio. Parla con il tuo insegnante o consulente scolastico per un primo orientamento, possono indirizzarti verso specialisti o centri di diagnosi e fornirti informazioni su come procedere. Ricorda che molte persone affrontano difficoltà simili e con il giusto supporto possono trovare modi efficaci per gestirle. Prendere in considerazione una diagnosi di discalculia è un passo positivo verso la comprensione e la gestione delle tue difficoltà. Non esitare a cercare l'aiuto di un professionista per fare chiarezza sulla tua situazione.
Buona Vita
Gentile Utente, la ringrazio per aver condiviso il carico emotivo dato dall’affrontare tali difficoltà in tutti questi anni scolastici.
Cercare delle risposte ai motivi di tale fatica non solo potrebbe essere un tentativo per alleggerirsi da tale carico, ma nel caso della presenza di un Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA) potrebbe essere supportato da strumenti compensativi e dispensativi, così da garantire una miglior esperienza di apprendimento.
Vorrei rassicurarla che non è troppo tardi per una valutazione e, a prescindere dall’esito, se ne sentisse il bisogno potrebbe essere di supporto un percorso per il vissuto di questi anni, iniziando a concentrarsi sui suoi punti di forza.
Non dubito che abbia molte risorse personali dato che è riuscito fin qui nella carriera scolastica, mettendosi in gioco e impegnandosi anche in quelle materie scientifiche che descrive così ostiche.
Buona fortuna, rimango disponibile.
Un caro saluto, Dott.ssa Chiara Puddu
Buongiorno. E' possibile fare dei test per valutare la presenza di un Disturbo Specifico dell'Apprendimento (DSA), anche nella sua Asl di competenza. Per quanto riguarda l'aspetto psicologico, quando abbiamo aspettative negative riguardo ad un esame o una verifica di matematica, si crea in noi la convinzione che "se faccio la verifica di matematica, sicuramente andrà male" e, se ciò dovesse accadere realmente, questo andrebbe a confermare la sua aspettativa di partenza, focalizzando la sua attenzione solamente sugli aspetti negativi quando, magari, ha svolto meglio l'esercizio rispetto alla volta precedente. Ciò può alimentare una convinzione che ha di Sè come incapace e di poco valore, alimentando la sua frustrazione. Ciò può essere chiamato "profezia che si autoavvera" o "meccanismo del Worry". Alimentando l'ansia, inoltre, è possibile che l'esercizio non venga svolto alla perfezione, non perchè ha studiato di meno, ma perchè era agitato e distratto da questa emozione. E' possibile tuttavia rompere questo schema autodistruttivo attraverso una terapia psicologica. Se ha bisogno o ha ulteriori domande, sono a disposizione.
Dott.sa chiara Lo Re
Psicologa Psicoterapeuta
Torino e Asti
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Salve, comprendo le difficoltà che sta affrontando riguardo alla matematica e alle materie scientifiche. È importante considerare che ognuno ha talenti e interessi diversi, e potrebbe essere che le materie scientifiche non siano la sua passione principale. Tuttavia, i suoi problemi di comprensione e di esercizio potrebbero andare oltre la semplice mancanza di interesse. Potrebbe essere utile considerare una diagnosi di discalculia, una difficoltà specifica nell'apprendimento della matematica. Nonostante l'età, è ancora possibile effettuare una valutazione professionale per determinare se la discalculia è presente e ricevere eventuali supporti o adattamenti. Suggerirei di parlare con un professionista qualificato, come uno psicologo o un neuropsichiatra infantile, per ottenere una valutazione accurata e discutere delle opzioni disponibili per affrontare queste difficoltà. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. Dott.ssa Francesca Gottofredi.
Buongiorno,
La discalculia non è un disturbo legato all'età mi si rimane discalculici tutta la vita. Per questo motivo le consiglierei di intraprendere un percorso valutativo per poter ricevere un'eventuale diagnosi. Forse non farebbe tanta differenza a livello scolastico ma l'aiuterebbe nell'ottica di una migliore conoscenza di sè stesso e a dare un senso a queste difficoltà che ha attraversato.
Dott. Marco Cenci

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