Salve, Mio suocero vive con noi da qualche mese dopo che è stato trovato in condizioni disastrose

6 risposte
Salve,

Mio suocero vive con noi da qualche mese dopo che è stato trovato in condizioni disastrose a casa sua, infatti una sera intorno alle 23 veniamo contattati dai vigili del fuoco e ambulanza in quanto, dopo una caduta, non riusciva più a rialzarsi. se ne sono accorti i vicini che sono subito intervenuti chiamando i vigili e ambulanza. Lui viveva al quarto piano senza ascensore da solo. e' stato trovato in condizioni igienico sanitarie molto precarie. Cmq, a causa anche della sua difficoltà a deambulare, decidiamo che non può più stare da solo e in accordo con la sorella di mia moglie, lo accogliamo a casa nostra.
In questi mesi lo abbiamo rimesso a nuovo, tant è che lui adesso lamenta che vuole uscire a farsi passeggiate. La cosa un po' ci preoccupava, perché con le sue evidenti difficoltà a deambulare oltre ai vari mancamenti di testa, soffre infatti di demenza vascolare, non eravamo d accordo, ma il medico ci ha rassicurato che una breve passeggiata nel quartiere nelle ore meno calde è ok. In tutti i casi, l uscita quotidiana gli veniva sempre concessa, accompagnato da mia moglie.
L unica cosa che non riusciamo a fare è impedirgli di aprire il portone principale che da sulla strada, a tutte le ore, perché dice che ha bisogno di prendere aria, nonostante il giardino privato di cui disponiamo e l uscita quotidiana adesso anche da solo. A me dà molto fastidio questa cosa che lui fa di aprire il portone sia per un discorso di sicurezza sia perché non mi sembra tanto normale che lui anche in pigiama si metta davanti al portone a guardare il traffico e la gente passare.
Abbiamo provato a spiegarglielo ma appena può lo fa.
Come comportarmi?
Gentile utente, comprendo perfettamente che la "presa in carico", avvenuta da qualche mese, possa aver originato in voi caregivers nervosismo e preoccupazioni ma è importante anteporre al fastidio molta pazienza ed estrema comprensione per l'equilibrio, non solo del paziente, ma di tutto il sistema familiare, nel breve e nel lungo termine. A tal riguardo, esistono diversi interventi di natura psico-educativa rivolti ai caregivers per la gestione dei casi affini al vostro che, in breve, consentono di apprendere conoscenze specifiche e strategie comunicative e comportamentali più efficaci. Parallelamente sarebbe importante anche prendere in considerazione un intervento psicologico integrato, quindi, non solo di stimolazione cognitiva attraverso software neuropsicologici ad hoc (alla luce della demenza vascolare) ma anche di sostegno psicologico. Infatti è possibile ipotizzare che un uomo che -da quello che capisco- finora ha vissuto da solo, in questo momento, viva il trasferimento e le nuove regole come una brusca e insopportabile privazione della sua libertà e delle sue abitudini e molto probabilmente a causa di tali vissuti esprime il suo disagio attraverso gesti provocatori e ribelli (come aprire il portone). Spero di esserle stata d'aiuto e resto a disposizione per eventuali chiarimenti, AB

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Gentile Utente, capisco le difficoltà incontrate quotidianamente nel sostegno continuo ad una persona anziana e, da quanto riporta, non più totalmente autosufficiente. A tal riguardo, in accordo con quanto riportato dalla collega prima di me, esistono percorsi di psico-educazione rivolti ai caregiver finalizzati all'apprendimento di conoscenze specifiche sulla patologia in atto e strategie comportamentali efficaci per un intervento nel quotidiano.
È necessario ricordare che la routine quotidiana diventa ancora più rilevante in casi come il Suo: un evento come un trasloco può diventare un evento 'scioccante', andando a rompere equilibri pre-esistenti che il paziente non riesce a ricostruire, diventando di difficile gestione indipendentemente dal luogo di arrivo. Azioni come il voler per forza uscire di casa potrebbero quindi essere un mezzo per tentare di compensare lo squilibrio che percepisce, che può donargli tranquillità senza curarsi di elementi 'secondari' come, ad esempio, i vestiti indossati.
Per questo, un supporto comportamentale e psicologico diventa di fondamentale importanza per il paziente. Le consiglierei di intraprendere un percorso specialistico composto da un'iniziale valutazione neuropsicologica, necessaria per avere il quadro più completo possibile sulle difficoltà del paziente. Da qui, può essere costruito un percorso di stimolazione cognitiva, completamente calibrato sul paziente attraverso esercizi cognitivi specifici, con l'intento primario di preservare il suo funzionamento cognitivo e di poterne beneficiare nella quotidianità. Concluso il percorso di stimolazione cognitiva, consiglierei una nuova valutazione neuropsicologica di controllo per monitorare l'efficacia del trattamento fatto ed eventualmente valutare la programmazione di un nuovo percorso di stimolazione cognitiva in seguito ad un periodo di pausa. Spero di esserLe stato di aiuto. Resto a disposizione per eventuali chiarimenti, domande o informazioni che vorrà fare.
Cordialmente,

Simone Paolini

Salve,

Capisco quanto possa essere difficile gestire la situazione con suo suocero, soprattutto considerando le sue condizioni di salute e le difficoltà legate alla demenza vascolare. Affrontare questi problemi richiede pazienza e comprensione.

Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero aiutarvi a gestire meglio la situazione:

1. Routine e Struttura: Le persone con demenza spesso traggono beneficio da una routine quotidiana ben definita. Cercate di stabilire orari fissi per le sue passeggiate, i pasti e altre attività. Questo potrebbe aiutarlo a sentirsi più sicuro e meno incline a voler uscire in momenti inappropriati.

2. Spiegazioni Chiare e Semplici: Continuate a spiegare con calma e pazienza perché non è sicuro per lui stare davanti al portone in pigiama. Usate frasi semplici e ripetete il messaggio tutte le volte che è necessario, senza arrabbiarsi se è necessario ripetere.

3. Coinvolgimento in Attività: trovate attività che possano tenerlo occupato e distrarlo dalla voglia di uscire. Attività che gli piacciono, come ascoltare musica, guardare vecchi film o fare piccoli lavori manuali, possono aiutarlo a sentirsi meno irrequieto.

4. Modifiche Ambientali: Potrebbe essere utile fare alcune modifiche alla casa per aumentare la sicurezza. Ad esempio, installare una serratura alta sul portone principale, che lui non possa raggiungere facilmente, oppure usare allarmi che suonano quando la porta viene aperta.

5. Spazi Alternativi: Incoraggiatelo a utilizzare il giardino privato come spazio per prendere aria. Potete rendere questo spazio più invitante per lui con sedie comode, piante e altri elementi che possano piacergli.

6. Supporto Professionale: Considerate l'idea di consultare un geriatra o un neurologo specializzato in demenza per ottenere consigli su come gestire meglio i suoi comportamenti.

7. Supporto per i Caregiver: Ricordate che prendersi cura di una persona con demenza può essere molto stressante. Assicuratevi di avere un supporto adeguato per voi , che potrebbe includere gruppi di supporto per caregiver, consulenza psicologica o aiuto da parte di assistenti domiciliari.

La situazione che state affrontando è complessa e richiede un equilibrio tra garantire la sicurezza di suo suocero e rispettare la sua autonomia e dignità. Continuate a cercare soluzioni che funzionino meglio per la vostra famiglia, sapendo che ogni piccolo passo può fare una grande differenza.

Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti o supporto.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Camilla Persico
Salve, il comportamento di suo suocero potrebbe essere legato alla necessità di mantenere una forma di controllo e autonomia, specialmente in un contesto in cui sente limitate le proprie libertà. Una strategia potrebbe essere quella di assecondare il suo bisogno, ma in modo gestito: ad esempio, concordare insieme degli orari specifici in cui può aprire il portone, come fosse una "routine stabilita". Questo potrebbe ridurre il suo impulso di farlo in modo incontrollato. Contestualmente, si potrebbe valutare di rendere più accogliente lo spazio del giardino, per offrirgli un'alternativa all’aprire il portone.
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 75 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Gentile,
Capisco la difficoltà della situazione e quanto possa essere stressante. Potreste provare a premiare suo suocero quando rimane nel giardino, magari con un elogio o un piccolo premio. Stabilire una routine chiara per le passeggiate potrebbe aiutarlo a sentirsi più sicuro e meno incline a voler uscire in altri momenti. Offrirgli attività piacevoli e coinvolgenti può distrarlo e tenerlo impegnato. Continuate a spiegargli con calma e pazienza perché è importante non aprire il portone, usando un linguaggio semplice e ripetendo il messaggio se necessario. Infine, potreste considerare l'installazione di un sistema di sicurezza per limitare l'accesso al portone senza sembrare troppo restrittivo.
Se avete bisogno di ulteriore supporto, vi invito a prenotare una consulenza con me, online o in presenza. Sono qui per aiutarvi.

Un caro saluto,
Dott. Ivan De Lucia
Salve, non è facile trovarsi a vivere con un anziano. Molto spesso hanno rituali o esigenze particolari. Posso anche capire il fastidio che prova nel vedersi aprire il portone di casa quando vuole lui. Io opterei per un compromesso, accordarsi con lui che può aprire il portone dopo mezzogiorno ad esempio quando voi siete in casa. Penso sia importante per lui poter avere una finestra sul mondo esterno che piano piano sta perdendo, negarglielo lo ritengo crudele, perciò cercherei un accordo chiaro ed esplicito.
Un cordiale saluto.

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.