Salve mio padre Perretti Giovanni di 78 anni e' affetto da fribrillazione atriale cronica, da anni h

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Salve mio padre Perretti Giovanni di 78 anni e' affetto da fribrillazione atriale cronica, da anni ha sempre preso il coumadin poi in ospedale glie stata diagnosticata un anemia e per fargli le flebo di sangue hanno sospeso il coumadin e hanno cominciato a fargli le punturine sulla pancia di clexane 6000. dopo un mese hanno trovato un tumore al retto maligno ora e tornato a casa perche' prima dell'intervento che avverrà tra 2 mesi voglio provare una terapia per rimpicciolire il polipo.Il medico chirurgo dell'ospedale gli ha fatto sospendere le punturine per 2 giorni ,oggi sempre tramite lo stesso ospedale dove da anni e in cura ha fatto l'esame del PT e l'INR e a 1,15. Il reparto analisi ha detto che e' a rischio trombosi e quindi per 4 giorni deve prendere 1/4 di coumadin e la punturina . Io sono preoccupato perche so che ci può essere il rischio di emorragie se si alza troppo il livello. Un medico dice una cosa l'altro reparto ne dice un altra non sappiamo piu a chi credere . Il suo target del INR dovrebbe essere 2,50 secondo il laboratorio analisi dell'ospedale . Invece in chirurgia ci dissero che alla sua eta e con questi problemi deve stare sul 1,05 a chi dobbiamo dare ascolto??? L'ospedale in questione e quello di Sant'omero provincia di Teramo. spero in una vostra risposta al piu' presto. Cordiali saluti Perretti Gianpaolo
Quando c'è un rischio emorragico in concomitanza con il rischio trombotico legato alla presenza della fibrillazione atriale bisogna equilibrare sia i rischi che i benefici
Un cardiologo da consultare potrebbe suggerire l'uso di un anticoagulante di nuova generazione, alternativo al Coumadin, che non necessita di controlli sul sangue, utilizzando il basso dosaggio per età e rischio emorragico.
Mi riferisco ai cosiddetti farmaci definiti NAO.

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Il problema che lei pone non e’ cosi raro: pazienti che dovrebbero fare l’anticoagulante ma non possono perche’ questa terapia provoca emorraggie. In questi casi si puo’ eseguire la chiusura dell’auricola sinistra (una piccola appendice dell’atrio sinistro dove si formano nel90% dei casi i trombi nei pazienti con fibrillazione atriale). In questo modo si puo’ evitare la terapia anticoagulante se il livello di rischio trombotico del paziente lo permette. Questa valutazione va fatta dal suo cardiologo. Si tratta di una procedura poco invasiva che consiste nel portare un piccolo ‘tappo’ , mediante un catetere, nel cuore e nel posizionarlo all’imbocco dell’auricola sinistra determinandone la chiusura. Il Suo cardiologo sapra’ consigliarla sui Centri della Sua Regione che effettuano questa procedura.
Certamente è un paziente in cui occorre fare dei compromessi tra il rischio trombotico ed il rischio di sanguinamento. Il suo cardiologo prenderà la decisione più opportuna confrontandosi con lo specialista chirurgo; ovviamente dopo la rimozione del polipo le cose dovrebbero andare meglio.
Per quanto concerne l' INR le preciso che in un paziente anticoagulato con il coumadin (non con le punture di eparina o con i nuovi anticoagulanti) in modo efficace dovrebbe stare fra 2 e 3; i medici della chirurgia probabilmente parlano dei valori nella popolazione generale che non assume terapia in cui i valori sono attorno a 1
Si tratta sicuramente di un caso complesso in cui l'equilibrio tra prediligere il rischio trombotico verso quello emorragico non è semplice (per questo sono possibili diverse opinioni da parte dei medici consultati). In attesa di rimuovere il polipo il paziente andrebbe anticoagulato con Coumadin/Sintrom (INR in questo caso intorno a 2) o tramite un nuovo anticoagulante orale (se non sussistono motivazioni cliniche che lo impediscono). Ovviamente bisogna monitorare eventuali anemizzazioni (comunque probabili) per cui occorrerà valutare emocromo ogni 10-14 giorni (se non evidenze di sanguinamento prima) fino ad intervento di rimozione polipo.
Si può usare un farmaco diverso come il fundaparinux (Arixtra) che ha una buona azione anticoagulante e predispone meno al sanguinamento. Tenete conto che eparina e funbdaparinuz sono iun dose fissa e non modificano l'INR, pur scoagulando efficacemente. In alternativa l'eparina frazionata sotto cute è ideale perchè dopo 12 ore dall'ultima somministrazione cessa il suo effetto, e in caso di sanguinamento questo è un fattore di sicurezza. Dopo l'intervento il Suo papà potrà passare a un nuovo anticoagulante orale (NAO) tipo Lixiaana (edoxaban).

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