Salve mia sorella è una ragazza che dal 2021 ha problemi di salute mentale tra cui un disturbo alime

13 risposte
Salve mia sorella è una ragazza che dal 2021 ha problemi di salute mentale tra cui un disturbo alimentare ossessione e apatia depressiva è in cura da un psicoterapeuta ma a causa della sua ipocondria non prende nessun tipo di medicine , ultimamente il suo umore è calato moltissimo in quanto lei si sente non parte di questa famiglia questo perché in realtà nostro padre la odia e la disprezza e purtroppo nostra madre che e sempre stata succube di lui che e un narcisista non fa nulla per aiutarla anzi quando cerco di farglielo notare fa la vittima della situazione . Il problema e che in questo periodo il psicoterapeuta non risponde più a mia sorella i miei si rifiutano di pagarle qualsiasi cosa perché non vogliono io al momento non ho soldi e lei si sente sempre più sola io cerco di fare coincidere sia il lavoro che lei ma sembra che sto fallendo perché ha una non sto avendo risultati e mia sorella si chiude sempre più in se stessa e ormai tre anni che non esci più di casa. Sono veramente disperata cosa posso fare per farla uscire o motivarla un attimo.?
Buonasera,

mi dispiace molto per la situazione che state affrontando, e capisco quanto possa essere difficile cercare di aiutare tua sorella senza il supporto necessario e in un contesto familiare così complesso. È evidente che tua sorella stia vivendo una sofferenza profonda, e tu stai facendo il massimo per starle accanto, ma è altrettanto importante trovare risorse esterne che possano offrirvi supporto sia psicologico che pratico.

In una situazione come questa, potrebbe essere utile esplorare servizi di supporto psicologico gratuiti o a basso costo disponibili nella vostra zona. In molte città esistono centri di salute mentale pubblici (CSM), dove è possibile accedere a terapie psicologiche e psichiatriche senza costi o con costi ridotti. Ti consiglio di contattare il CSM della vostra ASL per richiedere un primo appuntamento, specificando l’urgenza della situazione. Questi servizi possono essere una rete di supporto fondamentale per tua sorella.

Un’altra possibilità è rivolgerti a organizzazioni no-profit che offrono supporto per disturbi alimentari e problemi di salute mentale. Ad esempio, associazioni come ABA (Associazione Bulimia e Anoressia) o ANANKE offrono percorsi di supporto e consulenze, spesso a costi contenuti o gratuiti. Anche associazioni come Telefono Amico o servizi di ascolto psicologico attivati da alcune regioni italiane possono fornire sostegno immediato.

Per motivare tua sorella a uscire o a fare un piccolo passo verso il cambiamento, è importante partire da obiettivi molto semplici, come condividere attività che non richiedano un grande sforzo (guardare un film insieme, cucinare, ascoltare musica). Non forzarla ad affrontare situazioni che non si sente pronta a vivere, ma cerca di trasmetterle il messaggio che non è sola e che il suo dolore è compreso. Può essere utile anche aiutarla a riscoprire qualche interesse, magari proponendole attività creative o che richiedano una partecipazione minima ma che potrebbero risvegliare in lei un minimo di piacere.

Infine, è importante che anche tu abbia uno spazio di ascolto e supporto, perché aiutare una persona cara in difficoltà può essere emotivamente molto impegnativo. Potresti considerare di rivolgerti a gruppi di auto-mutuo aiuto per familiari di persone con disturbi mentali, spesso attivati da associazioni locali o nazionali.

Se desideri ulteriori informazioni sui servizi disponibili o supporto nell'organizzare i primi passi, resto a disposizione. Ti auguro molta forza e serenità in questo percorso.

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Buongiorno, visto il livello di malessere la psicoterapia da sola non basta. Anzi, serve innanzi tutto un intervento farmacologico. Se la situazione non si sblocca potrebbe segnalare la cosa al vostro medico che vi consiglierà se è il caso di passare attraverso un csm ad un ASO o un vero e proprio TSO. Lo so che sono termini che non piacciono ma a volte è necessario per aiutare chi non vuole farsi aiutare.
Buonasera, la sua descrizione del clima familiare è effettivamente delicata, ed è anche piuttosto articolata nelle difficoltà di ciascuno. Il mio suggerimento è fare un discorso aperto con i genitori e prospettare la conseguenza più probabile che può avvenire se non cambiano atteggiamento nel gestire la situazione, ossia che le cose potranno solo peggiorare per tutti, ed è perciò necessario che si chieda aiuto. Se sua sorella ha ricevuto dei benefici con il terapeuta, ma ora non è più possibile ingaggiarlo per i soldi, vada ai servizi sociali (magari con uno o entrambi i genitori), esponete chiaramente la situazione e chiedete se possono concedervi il bonus Psicologo o se esiste un centro di ascolto o una associazione in cui un/una professionista è in grado e disposto a intervenire nel mediare tra i ruoli di tutti i membri della famiglia, affinché la situazione sia meno dolorosa e faticosa. Le faccio i migliori auguri e le mando un abbraccio
Buongiorno, mi dispiace molto per la situazione che coinvolge la vostra famiglia.

Lei sta già facendo molto, ma è necessario trovare l’aiuto di un professionista che prenda in carico sua sorella e - mi permetto di suggerire - anche lei e i suoi genitori.
Data la situazione così delicata, la esorto a mettersi in contatto con i servizi offerti dal suo Comune: potrà trovare un consultorio o un servizio di supporto psicologico o psicoterapeutico che vi aiuteranno ad affrontare le difficoltà e le forniranno il sostegno necessario ad accompagnare sua sorella in questo momento così faticoso.

Con i migliori auguri,
Dott.ssa
Laura Rostiti
Carissima, la situazione che descrive è molto seria e capisco che lei si trovi in grave difficoltà a gestirla.
Potete rivolgervi ai centri territoriali per la Salute Mentale, dove un’equipe multidisciplinare potrebbe sicuramente prendere in carico sua sorella.
Mi rendo conto che per lei vederla stare male è molto difficile, ma non può essere lei la medicina di sua sorella. Lei può starle vicino ma non sarà lei a guarirla o a farla stare meglio. Non pensi di aver fallito nei tentativi, lei sta facendo il possibile, ma la situazione è molto delicata.
Le mando un caro saluto.
Dott.ssa Emanuela Graziano
Salve,
la situazione che descrive è sicuramente complessa e molto dolorosa, sia per sua sorella che per lei. È evidente che sta facendo tutto il possibile per supportarla, ma gestire da soli problematiche così profonde può essere estremamente difficile.
Il disturbo alimentare, l'apatia depressiva e la chiusura sociale di sua sorella, si uniscono al contesto familiare difficile, richiedono un intervento professionale costante. È comprensibile che l'assenza momentanea del terapeuta e la mancanza di risorse economiche stanno aggravando la situazione, ma ci sono alcune possibili strade da esplorare:
Servizi pubblici di salute mentale : Può essere utile contattare il Centro di Salute Mentale (CSM) della sua zona. Questi servizi offrono supporto psicologico e psichiatrico gratuitamente o a costi molto ridotti.
Associazioni di supporto : Esistono associazioni che si occupano di disturbi alimentari o problemi di salute mentale, come la Fondazione Anoressia e Bulimia o altre realtà locali. Possono offrire gruppi di sostegno, consulenze gratuite o aiuti pratici.
Gestire il supporto emotivo : Per motivare sua sorella, è importante adottare un approccio empatico, senza forzarla a "uscire" oa fare passi che non si sente pronta a intraprendere. Anche attività molto semplici, come condividere un film o proporle di fare piccoli cambiamenti graduali nella routine, possono essere utili.
Rivolgersi a fondi di sostegno : Alcune città o associazioni prevedono aiuti economici per coprire le spese di psicoterapia. Vale la pena informarsi su eventuali risorse disponibili nella sua zona.
Infine, è importante ricordare che non può fare tutto da sola: non deve sentirsi fallita perché i miglioramenti non arrivano subito. Il supporto professionale rimane fondamentale per sua sorella, e sarebbe utile esplorare tutte le risorse disponibili per garantirle un percorso terapeutico adeguato.
Le consiglio vivamente di rivolgersi ad uno specialista per approfondire la situazione e ricevere un supporto mirato.

Dott.ssa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa






Salve,

la situazione qui descritta è molto complessa, ma allo stesso tempo devo dirle che da sola c'è poco o nulla che possa fare per sua sorella. I problemi di quest'ultima necessiterebbero di una assistenza sanitaria maggiore in cui dovrebbe esser coinvolto ad esempio anche uno psichiatra. Provi a parlarne ulteriormente coi suoi genitori.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Salve,

Capisco quanto sia complessa questa situazione. La sua vicinanza è preziosa per sua sorella, anche se i risultati non sono immediati. Potrebbe rivolgersi a servizi gratuiti o a basso costo nella sua zona, come consultori o associazioni, per supporto psicologico. Piccoli passi, come proporle attività leggere o momenti di condivisione senza pressioni, possono aiutarla a sentirsi meno sola.

Valuti anche di consultare un medico di base o un servizio di emergenza psicologica per esplorare altre opzioni di aiuto. È importante che anche lei trovi spazi per sé stessa e il suo benessere, per poter continuare a supportarla.

Un caro saluto,
Marco Di Campli, psicologo psicoterapeuta
Gentile utente, la situazione che descrive è oggettivamente molto delicata, potrebbe però rivolgersi al servizio territoriale della sua zona, il quale potrebbe garantirle un supporto gratuito tramite il SSN. Online può trovare anche il servizio di zona che si occupa di DCA e chiedendo al suo medico di base potreste farvi agganciare presso il servizio. Cordialmente DOtt.ssa Alessia D'Angelo
Salve, quella che racconta è senz'altro una situazione molto difficile. Provi a contattare il CSM più vicino a voi, chiedendo di poter fare un colloquio, portandoci la sorella. Sarebbe da capire quanti anni ha sua sorella, se minorenne o maggiorenne. Provi a parlare con il MMG per capire se ci sono possibilità che qualcuno nell'ambito della SN possa intervenire. Un augurio in questo senso.
Cordiali Saluti
Dott.ssa Marina Bonadeni
Gentile paziente, le consiglio vivamente di rivolgersi a un centro specializzato nella cura dei disturbi alimentari. Questi centri sono presenti su tutto il territorio nazionale, spesso convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale o direttamente collegati alle ASL. Può facilmente reperire informazioni online. Data la complessità della situazione familiare e il peggioramento delle condizioni di sua sorella, è importante intervenire tempestivamente e non affrontare da sola un problema così serio e in progressivo aggravamento. Già da un primo contatto potrà avere più informazioni utili sia per sua sorella che per lei.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
La situazione che descrivi è molto difficile. Prima di tutto, è fondamentale che tua sorella continui a ricevere supporto professionale, ma senza il supporto economico dei tuoi genitori, potrebbe essere utile cercare soluzioni alternative. Esplora servizi di psicoterapia pubblici, come centri di salute mentale, o associazioni che offrono supporto gratuito o a basso costo.

Anche se non è facile, prova a coinvolgerla in attività molto piccole, come una passeggiata o una chiacchierata leggera, senza forzarla. Spesso, il cambiamento richiede pazienza e piccoli passi. Fai capire a tua sorella che, purtroppo, non puoi cambiare la situazione familiare, ma che ci sei per lei, anche solo per ascoltarla.

Inoltre, cerca di stabilire una rete di supporto per te stessa, come amici, gruppi di sostegno o eventualmente un terapeuta, perché stare accanto a una persona in difficoltà mentale può essere molto pesante e stressante.

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