Salve mi spiego mia sorella soffre di dca diagnosticati e da una settimana che mangia di meno inoltr

16 risposte
Salve mi spiego mia sorella soffre di dca diagnosticati e da una settimana che mangia di meno inoltre ho notato che prima di mangiare il pranzo e la cena mangia dei dolci ma una volta finito con essi afferma di non avere più fame e quindi non mangia più. Per questo motivo ieri sera prima che mangiasse i dolci io le ho detto se era una buona idea perché se avesse mangiato quelli lei non avrebbe più cenato,a causa di questo mia sorella non ha né mangiato né nulla e ha avuto un forte attacco di panico e un blocco .Ho provato a capire cosa c'era di sbagliato nella mia frase perché la mia intenzione era di aiutarla ,quindi qualcuno mi può gentilmente dire dove ho sbagliato.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Salve,

Capisco la tua preoccupazione per tua sorella. Il tuo desiderio di aiutarla è chiaro e lodevole. Tuttavia, le persone con disturbi alimentari possono essere molto sensibili ai commenti sul cibo o sulle abitudini alimentari. Anche se le tue intenzioni erano buone, potrebbe aver percepito il tuo commento come un giudizio o una critica. In futuro, potrebbe essere più utile esprimere la tua preoccupazione per il suo benessere generale, piuttosto che concentrarti sul cibo. Ricorda, è importante che tua sorella riceva aiuto professionale per il suo disturbo alimentare.

Cordialmente, Dott. Marco Di Campli, psicologo psicoterapeuta
Buon pomeriggio,
spiacente per la situazione che presenta. Stare vicino a persone che soffrono non è facile e, nonostante le buone intenzioni, si possono toccare degli aspetti delicati.
In questo contesto trovo difficile sbilanciarsi con motivazioni, è necessario conoscere meglio il momento e le strategie-vissuti-percezioni che state vivendo.
Consiglio una presa in carico per approfondire in maniera più calzata alla delicata dinamica.
Saluti
Con i pochi dati a disposizione è molto difficile poter dire se e come abbia sbagliato, ed in generale è molto difficile trovare il giusto modo di approcciarsi a un familiare che soffre di questo tipo di problematiche, per lo meno da soli. Non è facile darle un consiglio ma, ad esempio, alcuni centri per DCA organizzano gruppi o altri tipi di intervento per i familiari, in cui questi ultimi vengono supportati nella loro esperienza e aiutati a comprendere le caratteristiche e le dinamiche di funzionamento di questi disturbi.
Ciao, la vergogna è una delle emozioni che spesso prova chi ha disturbi alimentari e quindi per tua sorella essere ripresa, criticata e osservata, anche se a fin di bene, potrebbe averle creato disagio e averla fatta sentire imbarazzata o addirittura sbagliata.
Il rapporto col cibo dice moltissimo sul nostro modo di rapportarci con il mondo e su come affrontiamo i nostri bisogni, spesso mancati.
Il suggerimento, se, come immagino, vuoi esserle di aiuto e di supporto, è quello di allertare la famiglia tutta e di farle scudo protettivo intorno, senza giudicare, ma dandole presenza.
Inoltre questo genere di problematiche si affronta meglio in rete ovvero con il contributo collaborativo di un' equipe di professionisti esperti (psicoterapeuta, nutrizionista, psichiatra, ecc.) in grado di indicare il migliore percorso terapeutico per lei che magari possa coinvolgere anche voi familiari stretti essendo parte in causa nella gestione del disturbo e soprattutto nella possibilità di guarigione. In bocca al lupo!
Salve, forse sua sorella soffre di disturbi alimentari che alimentano i sensi di colpa di chi le sta vicino. Non si senta in colpa, ma cerchi piuttosto un aiuto psicologico dove riversare i suoi dubbi e le sue insoddisfazioni. Quanto a sua sorella, deve essere lei a voler cercare aiuto . Per sopportare la situazione le consiglio di rivolgersi ad un esperto.
Gentile utente, le persone che soffrono di DCA vivono un'emorme sensibilità alle osservazioni sul cibo. Probabilmente pur essendo buone le sue intenzioni, a sua sorella devono aver scaturito pensieri molto dolorosi. Non posso dirle cosa non ha funzionato poiché non conoscendo la storia e le sensibilità di sua sorella, le mie sarebbero solo supposizioni personali. Provi a parlare con lei. Provi a chiedere a sua sorella come si è sentita ieri, e cosa le sarebbe stato più di aiuto in quel momento. Non è facile stare accanto ad una persona che soffre, e lei sta facendo del suo meglio per sua sorella. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buongiorno, non c'è nulla di sbagliato in quello che ha detto. Tuttavia per una persona che soffre di DCA, l'argomento cibo/peso/forma fisica è molto delicato e se non si hanno competenze a riguardo, anche la miglior frase detta in buona fede, può toccare un tasto sofferente. Mi auguro che sua sorella si stia facendo aiutare da professionisti per il suo problema. Se non dovesse essere così, sarà importante rivolgersi a professionisti specializzati nei DCA. Le stia a fianco con il suo affetto, vedrà che, anche se a volte potrà reagire male, ma sua sorella sentirà la sua vicinanza e il suo affetto. Un caro saluto. SV
Buongiorno, con le persone con disturbi alimentari è molto difficile interagire, specialmente quando si tratta di cibo, perciò non si colpevolizzi assolutamente. Si avverte che lei ci tiene molto a sua sorella e questa è la cosa più importante. Le modalità poi si trovano. Così in poche righe non si può dire molto, ma sicuramente è importante che sua sorella sia seguita da un centro specializzato e che lei (e i suoi altri familiari, se ci sono), possiate fare un percorso parallelo di supporto emotivo e per essere consigliati sulle strategie da avere nel relazionarsi a sua sorella . Le faccio tanti auguri, Silvia Ragni
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Buongiorno, essere di supporto a chi soffre di un disturbo del comportamento alimentare può essere complicato e faticoso, capisco che tu sia preoccuapa/o. I disturbi del comportamento alimentare sono problemi complessi che riguardano non solo il cibo ma anche emozioni e pensieri profondi; è molto importante che tua sorella riceva l'aiuto di professionisti specializzati. Inoltre, essere presenti, ascoltare e mostrare supporto è fondamentale, ma il "come" dipende dalla vostra situazione specifica.
Resto a disposizione per un primo colloquio online qualora volessi approfondire.
Dott.ssa Giulia Nicolino
buongiorno, capisco la sua preoccupazione per la sorella, ma lei può farci veramente poco (già è difficile cambiare la propria vita, figurarsi quella di un'altra persona).
Quindi, anche se lei cerca di aiutarla, rischia solo di farla affondare, creando così una situazione a spirale in cui sua sorella arriva addirittura ad incolparla.
Mi faccia sapere se posso aiutarla.
Buonasera , quando abbiamo a che fare con una persona affetta da disturbo alimentare non è difficile purtroppo toccare dei tasti dolenti. La percezione delle persone affette è alterata e fragile, la componente emozionale fuori equilibrio.
Potrebbe essere consigliabile una terapia familiare per meglio comprendere le dinamiche scatenanti e come affrontarle.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Buongiorno,
i dca sono spesso disturbi relazionali, al di là di quelli diretti al cibo, e meritano sempre una grande attenzione anche a chi sta intorno a chi ne soffre direttamente. Sua sorella segue un percorso in questo momento? Voi come famiglia siete supportati, anche a livello individuale? Credo che la questione in sè non sia la frase che Lei ha pronunciato, ma quello che ha scatenato in Lei: è ciò che credo meriti di essere ascoltato e compreso.
Spero di essere stata utile e nel caso avesse ulteriori dubbi o domande può contattarmi direttamente.
Dott.ssa Michela Dicosta
Buongiorno e grazie per la domanda, mi dispiace per il contesto nel quale sta vivendo e immagino che, come riferisce, possa essere preoccupante e frustrante. Il fatto che lei voglia aiutare sua sorella è meritevole e indubbiamente sarebbe bene per entrambe potersi confrontare con un professionista del settore in maniera continuativa; come le hanno già scritto alcuni colleghi si "tenga alla larga" il più possibile da commenti diretti riguardo al cibo, che sono di solito male interpretati da persone con DCA. Non si recrimini nulla: sta solo cercando di aiutare sua sorella, sicuramente sapere nel dettaglio, attraverso un consulto terapeutico, come poterlo fare al meglio, le sarà utile!
Buon inizio settimana e buona fortuna per tutto,
Dott.ssa Giulia Voghera.
Buongiorno. E' meritevole la volontà di aiutare sua sorella. E' importante tenere a mente che i meccanismi di pensiero, così come percezioni, sensazioni ed immagini mentali possono essere distorti in un dca. In poche parole, la rappresentazione che sua sorella ha di Sè e del mondo può essere diversa dalla sua, con risposte comportamentali ed emotive intense dovute ai suoi meccanismi di pensiero e alle sue vulnerabilità emotive. Lei si sta comportando in maniera eccelsa facendo di tutto per poterla aiutare!
Se non ha mai avuto accertamenti ospedalieri o li ha avuti ma sua sorella sta avendo una ricaduta, sono importanti un consulto medico per verificare la sua condizione fisica e un affiancamento da parte di un terapeuta e un nutrizionista.
Vi auguro ogni bene.
Un caro saluto,
Dott.ssa Chiara Lo Re
Psicologa Psicoterapeuta
Torino e Asti
Consulenze online
Buongiorno, grazie mille per la condivisione.
La vergogna è una delle emozioni che spesso prova chi ha disturbi alimentari e quindi per tua sorella essere ripresa, criticata e osservata, anche se a fin di bene, potrebbe averle creato disagio e averla fatta sentire imbarazzata o addirittura sbagliata.
I disturbi del comportamento alimentare sono problemi complessi che riguardano non solo il cibo ma anche emozioni e pensieri profondi; è molto importante che tua sorella riceva l'aiuto di professionisti specializzati. Inoltre, essere presenti, ascoltare e mostrare supporto è fondamentale, ma il "come" dipende dalla vostra situazione specifica.

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